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Autore: shesbroken    05/08/2013    5 recensioni
Non credo che riuscirò mai ad amare qualcuno, come mia madre ama mio padre, forse
per il semplice motivo che nessuno potrà mai avere una storia come la loro. Una storia
d'amore che supera qualsiasi ostacolo, qualsiasi problema gli si pari davanti.
Il mio nome è Mia Styles, figlia degli ormai più che famosi Harry Styles e Victoria Ferrari.
Cap. 1
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
Don’t be afraid, but keep it all inside.

Trailer

Non credo che riuscirò mai ad amare qualcuno, come mia madre ama mio padre, forse per il semplice motivo che nessuno potrà mai avere una storia come la loro. Una storia d'amore che supera qualsiasi ostacolo, qualsiasi problema gli si pari davanti. Il mio nome è Mia Styles, figlia degli ormai più che famosi Harry Styles e Victoria Ferrari. Non credo che nessuno mi guarderà nello stesso modo con cui mio padre guarda mia madre, quei due sembrano nati per stare insieme e io non potrei esserne più felice. Certo, essere la figlia di uno dei più noti cantanti del Paese non mi ha mai reso la vita facile. «Styles, tavolo due per te.» Mi disse improvvisamente Jay, il proprietario del bar, dove ormai lavoravo da un mese. Non volevo essere considerata una figlia di papà e per questo avevo deciso di guadagnarmi da vivere da sola per quell'estate. Io, Cam e Lola avevamo deciso di trascorrere una settimana a Parigi e non volevo dipendere dai miei genitori. «Desidera?» Chiesi con un sorriso accennato, estraendo il tacuino dalla tasca del grambiule, non appena arrivai al tavolo che mi aveva indicato Jay, facendo alzare lo sguardo del ragazzo che mi sorrise amabilmente. «Solo una limonata, grazie.» Mi disse continuando a sorridermi, prima che io girassi i tacchi per andare a dare l'ordinazione all'uomo sulla cinquantina. «Una limonata per il ragazzo e una coca per me.» Dissi appoggiandomi per un momento al bancone, mentre l'uomo mi sorrideva divertito. Quella giornata era stata davvero estenuante, non avevo avuto un attimo di tregua. «Per me una birra, Jay.» Disse improvvisamente Felicity, la mia collega, sedendosi accanto a me al bancone, prima che l'uomo guardasse sia me che lei, con disapprovazione. «Andiamo, non mi direte che siete stanche.» Disse ridendo, passandomi la limonata per il ragazzo, mentre noi alzavamo gli occhi al cielo allibite. «Ti proibisco di prenderci ingiro.» Dissi prima di portare la bibita al mio cliente, che mi sorrise amabilmente dopo avermi ringraziato. Ero più che sicura che mi avesse riconosciuta, così, senza pensarci due volte, tornai al bancone, iniziando a bere la mia coca, sotto lo sguardo divertito di Jay, che continuò a prendere in giro sia me che Felicity. «Allora, come va con Thomas?» Chiesi alla ragazza dopo aver sorseggiato un po' della mia bibita, prima che abbassasse lo sguardo sorridendo, mentre vedevo i suoi occhi azzurri illuminarsi. Felicity era decisamente una mora mozzafiato. «Non potrei chiedere di meglio. Stasera mi porta a cena dai suoi.» Disse facendomi quasi strozzare, prima che l'abbracciassi augurandole buona fortuna. Ormai era da sei mesi che stava insieme a quel ragazzo, era tempo di ufficializzare le cose. «Potevi dircelo che non ti saresti fatta sentire oggi!» Disse improvvisamente una voce alle mie spalle, prima che la mia migliore amica venisse a sedersi accanto a me, seguita da Cam, che mi abbraccio alle spalle dandomi un bacio sulla guancia. Quel ragazzo riusciva sempre a farmi star bene. Non potevo desiderare un amico migliore. «E' stata una giornata infernale, scusate.» Dissi mentre Lola mi ascoltava comprensiva. «Beh, Cam ha bisogno di dirti una cosa.» Disse emozionata, prima che Felicity tornasse a dare una pulita agli ultimi tavoli rimasti. Sapeva che a Jay non piaceva vederci poltrire. «Che succede?» Chiesi girando lo sgabello, per poterlo guardare in faccia, con uno sguardo curioso. «Beh hai presente Kevin? Il ragazzo che viene alla mia palestra?» Mi chiese il biondo, mentre vedevo Lola incominciare a mordersi le labbra. Faceva così solo prima di un appuntamento. «Certo.» Dissi provando a immaginare cosa volesse dirmi. La mia migliore amica aveva colpito ancora. «Beh stasera vuole uscire con la signorina, solo che c'è un piccolo problema.» Disse indicando la ragazza, che nel frattempo aveva iniziato a guardarmi con occhi imploranti. «Ho bisogno del vostro sostegno. Andremo in un locale che frequenta e gli ho detto che avrei accettato solo se avessi potuto portare con me i miei migliori amici.» Mi disse sorridendomi amabilmente, mentre io ripensavo alla nostra ultima esperienza simile, quando l'amico del suo ex aveva continuato a provarci con me rovinandomi l'esistenza. «Devo proprio?» Le chiesi finendo di bere la mia coca, prima che la ragazza intrecciasse le sue mani con le mie, continuando a guardarmi con quell'aria da cucciolo smarrito che riusciva sempre a incastrarmi. «Ti prego.» Mi disse, prima di abbracciarmi, non appena alzai gli occhi al cielo. Come potevo dirle di no? «Ci sarà da ridere stasera.» Disse nel frattempo Cam, facendomi venire la pelle d'oca.

«Oh andiamo sei perfetta.» Mi disse Lol, cercando di convincermi davanti allo specchio, dopo avermi detto che saremmo andati in uno di quei locali in periferia dove si beveva birra a volontà e si infrangevano tutte le regole. Io col mio abito a fiori e la mia giacca in pelle sarei sembrata una barbie in mezzo alla guerra dei mondi. «Sei seria?» Le chiesi, incominciando a frugare nell'armadio, prima che la ragazza si parasse di fronte a me, bloccandomi. Riuscivo a riconoscere quello sguardo severo. Era difficile non darla vinta alla bionda. «Non ho alternative, vero?» Le chiesi alzando gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto, mentre Lola continuava a guardarmi accigliata. «Devi rilassarti, staremo li poco, poi tu e Cam sarete liberi. Ok?» Mi disse intrecciando le sue mani con le mie, trafiggendomi con quegli occhioni blu che riuscivano sempre a incastrarmi. Sapeva benissimo che non amavo quel genere di posti, non ero il tipo, e poi mio padre sarebbe andato su tutte le furie. Era esageratamente protettivo nei miei confronti. «Un giorno me la pagherai.» Dissi dopo un respiro profondo, prima che la ragazza mi avvolgesse tra le sue braccia, affondando il volto nei miei capelli. «Anche io ti voglio bene Mia.» Mi disse per poi mostrarmi il suo miglior sorriso. Non potevo farci niente. Avrei fatto di tutto pur di renderla felice. «Wow ragazze siete favolose.» Disse una voce alla mia spalle, una voce che avrei riconosciuto fra mille. «E' sempre troppo gentile Victoria.» Disse Lol, voltandosi verso mia madre, che nel frattempo si era avvicinata a noi per poterci osservare meglio. Gli occhi verdi si soffermarono su ogni singolo dettaglio, mentre i capelli neri le ricadevano sul petto. Era di una bellezza mozzafiato, tanto che persino Cam aveva fatto dei pensieri perversi su di lei più di una volta. «Ti dona il look total black.» Disse la donna a Lola, che fu ben felice di accettare il complimento. Per lei mia madre era come un icona di stile, e lo stesso valeva per me. A volte mi sentivo davvero sotto pressione quando uscivo insieme a lei. Era sempre stata perfetta ai miei occhi. «Vedo che anche te non scherzi stasera.» Le dissi osservando il tubino nero super aderente e la giacca slacciata che lasciava scoperto il decoltè. «Tuo padre stasera vuole portarmi fuori a cena. Sai, il 20 Giugno non si scorda mai.» Disse lei sorridendo, probabilmente ripensando al loro primo bacio. Era incredibile come riuscisse a ricordarsi ogni singolo dettaglio di quella giornata. Erano passati ben diciannove anni, eppure erano ancora innamorati come il primo giorno, se non di più. «In ogni caso non fate tardi, mi raccomando.» Dissi guardandola con aria severa, facendola così ridere. Amavo così tanto la sua risata. Amavo tutto di lei. Era la madre migliore che potessi desiderare. «Certo capo, ma ricordati che anche te..»«Devo essere a casa per le dodici e mezza, lo so mamma.» Dissi prendendo la mia borsetta, prima di stampare un bacio sulla guancia della donna, che mi sorrise amabilmente augurandomi una buona serata. Non appena scendemmo le scale, trovai mio padre sulla soglia della cucina, così, dopo essermi avvicinata a lui, gli coprii gli occhi, chiedendogli di indovinare di chi si trattasse. Da bambina mi piaceva prenderlo in giro in quel modo, e nonostante fossi cresciuta non avevo ancora perso il vizio. «Non sei un po' grande per questi scherzi?» Mi chiese mio padre ridendo, mostrando le sue meravigliose fossette, prima di voltarsi verso di me. Gli occhi verdi erano stranamente luminosi quella sera e probabilmente sapevo pure il motivo. «Vuoi dirmi che non sono più la tua principessa?» Chiesi ridendo, stampandogli un bacio sulla guancia, mentre Lola chiamava Cam per sapere dove si fosse andato a cacciare. «Sarai sempre la mia principessa.» Disse sorridendomi amabilmente, prima che io lo salutassi, dicendogli di non fare i soliti commenti maliziosi alla mamma. Nonostante fossero passati così tanti anni, lei preferiva ancora il lato dolce e romantico di mio padre. «Ricevuto. Non fare tardi.» Mi disse anche lui per l'ennessima volta, prima che io mi catapultassi fuori di casa, insieme alla mia migliore amica, che dovette riprendersi per un momento, dopo aver visto il sorriso dell'uomo. «Ehi potrebbe essere tuo padre!» Dissi ridendo, tirandole una sberla sul braccio, mentre lei mi osservava stupita. «Non costa nulla guardare.» Mi disse facendomi scoppiare a ridere, prima che sentissimo la voce di Cam in lontananza. I giochi avevano inizio.






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SALVE!

Allora, buonasera buongiorno salve a tutti!
Proprio non riesco a pensare di interrompere questa fanfiction,
per questo ho pensato di continuare scrivendo la storia di Mia lol.
Per di più era da tempo che volevo creare una specie di trailer per le ff,
e finalmente ci sono riuscita, o almeno è venuto decemente qui il link del video

Ora faccio un po' di pubblicità tutta meritata. questo è il link di una ff che ho iniziato
a leggere e che penso vi potrebbe piacere. :)

   
 
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