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Autore: Camilla L    05/08/2013    3 recensioni
Sterek (anche se non ci saranno solo loro!) ambientata prima e dopo un'ipotetica battaglia col branco di alpha.
Vi avviso che nella mia testa Jennifer nemmeno esiste, perciò non è minimamente contemplata in nessuna delle mie storie...
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Werewolves and anchors
-Before-

 
Stiles è nervoso, tremendamente nervoso. Lo è da quando il suo amico fraterno Scott lo ha messo al corrente dell'ultima folle idea del branco. Lui, Derek, Cora, Isaac e persino Peter in persona hanno dato appuntamento agli alpha nello spiazzo davanti ai resti di villa Hale e li sfideranno, stavolta senza esclusioni di colpi, fino allo stremo delle forze, fino alla...morte.
Ed è proprio quest'ultima eventualità che rende Stiles un fascio di nervi incapace persino di fare pensieri coerenti. Non deve morire qualcun' altro, non lo sopporterebbe, non uno di quei lupi che, ognuno a modo suo, hanno riempito la sua solitaria vita. Scott c'è da sempre, da talmente tanto tempo che non ricorda nemmeno la sua vita prima della loro conoscenza. Tutti gli altri, invece, hanno iniziato a far parte della sua quotidianità dopo la trasformazione del suo migliore amico; uno dopo l'altro si sono insinuati nella vita di quell'adolescente all'apparenza sempre gioviale e sorridente, ma che in realtà non sopporterebbe di tornare alla vecchia routine che aveva prima di quel morso che ha cambiato non solo l'esistenza di Scott, ma pure la sua. Non riuscirebbe a fare a meno di nessuno di quei lupacciotti dalle chiappe pelose, come ama chiamarli scherzosamente.
Ed è per questo che ora si trova davanti alla porta del loft di Derek, con la mano ferma a mezz'aria pronta a bussare da almeno cinque minuti. Le gambe tremano, la salivazione è sparita, la mente è altrove già da diverse ore, ma lo deve fare. Deve entrare in quell'appartamento spoglio e buio e dire all'alpha tutto quello che deve. Tutto quello che gli ronza per la testa dall'incontro col suo amico. Alza e abbassa il pugno chiuso di continuo, indietreggia e avanza ogni volta che la sua mente riacquista un po' di lucidità e gli fa cambiare idea. “Andare a parlare con Derek Hale a poche ore da uno scontro decisivo potrebbe non essere l'idea più saggia della terra!”-gli dice la parte della sua testa che ancora teme lo schivo e scorbutico alpha. “No, devo entrare e lo devo affrontare, ora o mai più!”-pensa poco dopo, quando la parte meno razionale e più impulsiva di lui prende il sopravvento.
Dopo qualche altro minuto di indecisione è proprio l'apha che decide al suo posto...
-O bussi o te ne vai.-sente dire da dietro la porta.
“Ok, me ne vado!”-pensa, mentre fa dietrofront e torna sui suoi passi.
Il catenaccio della pesante porta si apre deciso, tanto che il rumore lo fa sobbalzare.
-Avanti, entra! Se sei venuto fin qui, quando ho chiesto esplicitamente di non essere disturbato, un motivo ci sarà.-gli dice Derek, senza aprire del tutto l'uscio della sua casa.
-Avevo scelto l'altra opzione, ma come sempre decide lui.-borbotta subito dopo l'adolescente.
Stiles deglutisce rumorosamente, afferra per la coda tutto quel coraggio che l'ha portato fino alla porta di casa Hale ed entra. Vede l'alpha camminare di spalle e arrivare fino al grande tavolo disposto di fronte alla vetrata che sembra l'unico arredo importante di quel loft ombroso quasi quanto il suo inquilino, lo osserva mentre si appoggia al tavolo ed incrocia gambe e braccia nell'attesa di sapere perchè proprio lui sia venuto a disturbarlo. Si guardano, si scrutano per qualche attimo, l'uno sempre in attesa e l'altro in cerca delle parole giuste da cui iniziare.
-E allora, Stlinski? Che c'è di così importante? Nessuno ti ha detto che non volevo essere disturbato?-
-Ecco io...si, scusa...ma...-
-Sei venuto qui per balbettare parole a caso? Spero per te di no.-
-No, ma non essere impaziente, non è un discorso facile quello che devo fare.-
-Ok, ma datti una mossa, non ho tutto questo tempo e prima inizi, prima ti toglierai dai piedi.-
-Se ti do così fastidio, perchè mi hai invitato ad entrare?-
-Mi infastidiva di più la tua presenza davanti alla mia porta.-
-Ma se me ne stavo andando!-
-Non lo avresti mai fatto.-
-Tu sai sempre tutto, non è vero?-Stiles inizia a ritrovare la sua parlantina, anche se accompagnata dal solito tono seccato che solo l'alpha e il suo perenne malumore riescono a far uscire.
-Quando si tratta di te si.-
-In che senso, scusa?-
-Sei troppo prevedibile, Stilinski.-
-Senti chi parla: quello che non fa altro che minacciare l'aria di morte.-
-Minacciare l'aria?-chiede il più grande.
-E' li dove vanno tutte le minacce che mi rivolgi: si dissolvono nell'aria.-
-Se non vuoi che la prossima non vada persa come le precedenti ti conviene dirmi perchè sei qui.-
-Non sono più sicuro di volerti parlare.-afferma, indietreggiando leggermente.
-Mi stai dicendo che mi hai disturbato per niente?-
-E anche se fosse? Mi sono sbagliato, non dovevo venire qui.-
-Ho dato ordine a chiunque di non disturbarmi e tu, piccolo umano logorroico, piombi qui nel cuore della notte per non dirmi un bel niente? A volte mi chiedo come mai ti piaccia così tanto infastidirmi.-
-Intanto sapevo del tuo ordine perentorio, egoista ed inutile, ne è la prova tua sorella che sta dormendo nel mio letto, ma visto che non sono un lupo ne tanto meno un tuo beta, nessuno mi obbliga ad ascoltarti.-
-Dov'è che si trova mia sorella?-ringhia il lupo.
-Rilassati! Io ero nella stanza di mio padre che è al lavoro, prima che mi venisse la malsana idea di venire qui. E poi, dove volevi che andasse, Cora? Non conosce praticamente nessuno qui e tu non volevi nemmeno lei intorno. E' andata dall'unico amico che ha qui a Becon Hills, come ha detto lei.-
-Avevo ordinato a Peter di stare con lei.-
-Complimenti, ottima scelta! Peter è esattamente la persona più adatta con cui passare la notte prima di uno scontro che potrebbe costarle la vita. Stare con l'assassino di sua sorella dovrebbe distrarla da quello che succederà tra poche ore.-
-Sei venuto qui per discutere i miei ordini?-
-Anche, ma non è quello il motivo principale.-
-E quale sarebbe? Delucidami, prima che perda del tutto la pazienza....sono già a buon punto.-
-Intendi minacciarmi finchè non parlerò? La tua vita ormai s'è ridotta a questo: ordini e minacce.-
Stiles ha tirato troppo la corda e lo sa, sa che le sue parole hanno colto nel segno e tra qualche secondo finirà tra il muro e un lupo ringhiante.
-La pianti di farmi innervosire? Farti fuori potrebbe essere un bel modo per scaricare la tensione.-ringhia Derek a pochi centimetri dal viso dell'altro mentre col braccio destro lo spinge contro la parete.
-Non mi faresti mai del male, perciò piantala con questa rude e patetica sceneggiata del lupo minaccioso perchè sta diventando noiosa.-dice Stiles, inchiodando i suoi occhi in quelli di Derek.
-Non esserne così sicuro, potrei stupirti.-risponde il lupo, mettendo appena un po' più di forza nella sua spinta.
-Se io...se io non ci fossi più poi ti mancherei e...-si sforza di dire Stiles con un filo di voce e abbassando le palpebre.
Il ragazzo sente il braccio allontanarsi da lui e, anche se non ha ancora aperto gli occhi, sa che Derek sta riprendendo la sua posizione davanti alla vetrata.
-Cosa vuoi da me?-chiede poi il lupo, osservando la notte attraverso i vetri sporchi di pioggia e di quella vernice che gli ricordano anche fin troppo bene che i suoi più acerrimi nemici sono stati lì. Lì nella sua casa, dove niente ha più senso e dove ancora una volta qualcuno ha portato via un pezzo della sua vita.
-Dovrei chiederti un favore.-ammette finalmente Stiles, avvicinandosi all'altro.
-Ti sembro nella posizione di farti un qualsiasi favore, Stilinski? Ho praticamente condannato a morte me, quel che resta della mia famiglia e l'intero branco, tra poche ore potrei essere morto e tu vieni qui a chiedermi un favore? Tu stai vaneggiando più del solito.-dice, sorridendo sarcasticamente.
-Non sto vaneggiando.-
-Allora dimmi cosa potrebbe fare per te uno come me in questo momento?-chiede ancora, aprendo le braccia in segno di resa.
-Ecco...non è che potresti...-Deglutisce nuovamente.
-Potrei?-
-Potresti fare in modo che torniate tutti sani e salvi? Io...-
-E credi che non sia la mia priorità? Se ne fossi in grado mi presenterei da solo a quell'appuntamento.-
-Lo so, che farai di tutto, ma volevo che sapessi che...che...-
Gli occhi di Stiles iniziano a riempirsi di quelle lacrime che ha cercato di trattenere da quando ha realizzato che potrebbe non rivedere mai più i suoi più cari amici, ma si fa coraggio, si asciuga gli occhi con la manica della sua inseparabile camicia scozzese e riprende a parlare.
-Nella mia vita non mai avuto nessun altro che Scott e mio padre, nessuno mi ha mai tenuto in considerazione, la maggior parte dei miei compagni di scuola nemmeno sapeva che esistessi...questo finchè Scott è stato morso. Da lì tutto è cambiato, lui è diventato il figo capitano della squadra di lacrosse ed io il suo inseparabile amico, un po' meno figo, ma sempre al centro dell'attenzione, dove avevo cercato invano di stare per anni. Finalmente i miei compagni iniziarono a chiamarmi per nome e non “sfigato” come avevano sempre fatto, anche se la maggior parte di loro è ancora convinta che Siles Stilinski sia il mio vero nome, ma non importa.-
-Perchè non lo é?-chiede stupito l'altro.
-Certo che no! Secondo te i miei genitori sono stati così pazzi da darmi un nome che sembra uno scioglilingua ucraino?-
-E cosa ne so? Per me sei sempre stato solo Stiles, non ho mai pensato al fatto dello scioglilingua ucraino.-
-E quale sarebbe il tuo vero nome, allora?-chiede poi il lupo.
-Non siamo qui per discutere delle mie generalità.-
-E mi lasceresti morire senza dirmi quale sia il tuo vero nome?-scherza il più grande.
-Non scherzare...non farlo, ti prego!-Ed ecco le lacrime che tentano ancora di fare capolino.
-Ok, scusa!-
-Comunque è Genim, il mio vero nome è Genim.-dichiara con un filo di voce.
-Grazie di avermelo detto.-fa altrettanto l'altro.
-Non l'ho mai detto a nessuno, Scott lo sa perchè mi conosce da quando mi facevo chiamare ancora così.-
-E perchè ora non lo fai più? E' molto più bello di Stiles.-
-Perchè lei mi chiamava così, mia madre intendo. Era così orgogliosa e contenta di aver avuto un maschio per aver potuto mettere a suo figlio il nome di suo padre che non faceva altro che chiamarmi per sentire quel nome. Così quando se n'è andata ha portato Genim con sé e al suo posto è arrivato Stiles.-
-Scusa, non volevo farti rattristare ancora di più, ma sono felice che tu abbia detto proprio a me questa cosa.-ammette timidamente l'alpha.
-Come vedi non sei l'unico ad aver sofferto nella vita ed per questo che sono qui, non voglio perdere nessun altro, non potrei farcela.-
-Nemmeno io...-Ora è Derek a deglutire.
-La morte di Erica mi ha trovato spiazzato, sapevo che prima o poi poteva succedere a qualcuno di voi, ma è stata dura comunque e quando credevo di averla superata se n'è andato pure Boyd. Conoscevo quei ragazzi fin da bambini, anche se non avevo mai interagito molto con nessuno dei due prima che li mordessi. Una volta che se ne sono andati mi sono reso conto che facevano parte della mia vita da sempre e la loro mancanza s'è fatta sentire in un modo o nell'altro. Ora non voglio più sentirmi così, non voglio più sentire la mancanza di nessuno, di nessuno di voi...ok?-
-Ok!-
-Nemmeno di Peter, per quando sia inverosimile come cosa.-
-Nemmeno la mia?-
-So...soprattutto la tua!-Stiles fa qualche altro passo verso l'altro.
-Non quella di Scott?-
-Mi manchereste in egual misura, ma in modi completamente diversi. Se Scott non tornasse mi mancherebbe il mio migliore amico, l'unico fratello che abbia mai avuto. Se non lo facessi tu, invece...-
-Invece?-
Stiles, improvvisamente incapace di proferire parola, cosa assai strana per lui, abbassa di nuovo gli occhi come se volesse nascondersi dal suo interlocutore. Il suo unico desiderio, in questo momento, è che una voragine si apra sotto i suoi piedi e lo risucchi in meno di un secondo. Il suo lungo discorso sta andando esattamente dove voleva che andasse, ma quando lo aveva immaginato, mentre attendeva che la sua nuova amica Cora prendesse sonno, era molto più semplice da dire.
-Tu...tu...mi mancheresti più di quanto tu possa immaginare. Ultimamente ti ho creduto morto un sacco di volte e mi sono reso conto che senza di te...-riesce a balbettare un incredulo Stiles.
-Puoi guardarmi negli occhi mentre mi parli? Per favore!-gli chiede Derek, con una dolcezza che l'altro non crede nemmeno appartenergli.
Stiles non si era nemmeno reso conto che stava fissando la punta delle sue logore scarpe da tennis da almeno dieci minuti e quando trova finalmente il coraggio di alzare la testa si trova Derek a pochi centimetri da lui con gli occhi lucidi almeno quanto i suoi.
-Hai ragione: non avrei mai il coraggio di farti del male...sei troppo importante per me.-sussurra Derek, prima di alzare il mento dell'altro con le dita della mano destra e posargli un delicato bacio sulle labbra.
-Allora vedi di tornare da me domani.-dice altrettanto piano Stiles quando si staccano leggermente.
-Ora ho una ragione in più per farlo.-
I due si stringono forte, come nessuno dei due ha mai fatto verso qualcun altro, come se non esistesse nessun' altro al mondo e, soprattutto, come se non fosse l'ultimo abbraccio tra di loro, ma il primo di una lunga serie.
-Perchè non mi hai mai detto queste cose? Perchè hai aspettato che fossi io a farlo?-chiede poi il più giovane, sempre stretto al suo alpha, ma guardandolo negli occhi.
-Avevo paura...di te.-
-Tu, il grande sourwolf, che hai paura di me? Scusa, ma non ci credo.-
-Almeno uno dei due deve avere paura dell'altro.-scherza, prima di stampargli un altro bacio.
-Io ho paura di te, forse non sempre. Essere incollati contro la prima superficie solida che si ha a disposizione non è mai una bella sensazione.-
-Non c' ho mai messo troppa forza nel farlo, comunque.-
-In effetti ho sentito un calo di potenza le ultime volte che l'hai fatto, pensavo ti stessi indebolendo.-
-All'inizio ci provavo veramente gusto nel farlo, la tua parlantina mi innervosiva non poco e un paio di volte ho perfino voluto portare a buon fine il mio intento e strozzarti veramente, ma ora è diverso. Tu sei l'unico che è andato oltre la paura che cerco di incutere e riesce ad affrontarmi senza timore, proprio come hai fatto stanotte.-
Prende un forte respiro e aggiunge:-E comunque non mi sto indebolendo, al contrario. Tu mi dai la forza di non mollare mai.-
-Allora domani usa questa forza e stendili tutti. Sarà lo scontro decisivo: o voi o loro. Fa in modo che siate voi a tornare tutti interi, te ne prego.-
-Ti prometto che farò di tutto per tornare da te e riportarti anche tutti i tuoi amici, ma solo se tu ricambierai il favore.-
-Tutto quello che vuoi.-
-Cercherò di convincere Cora a rimanere qui per proteggere voi umani e tu mi dovrai reggere il gioco. Gli altri sono già d'accordo con me, voglio che almeno lei sia al sicuro.-
-Non preoccuparti, sono il suo unico amico, ricordi? Mi proteggerà senza fare troppe storie.-
-Lo spero, non potrei sopportare di perderla un'altra volta.-
-Cora sarà qui con me al sicuro, ok? Tu pensa solo a riportare le tue chiappe pelose a casa.-
-Altrimenti non potrei più fare questo?-domanda, prendendo il viso del suo piccolo umano per poi iniziare a baciarlo appassionatamente.
Il bacio prosegue, senza sosta, anche quando Derek decide di proseguire il tutto in un luogo più consono, sollevando Stiles di peso e facendolo sdraiare sotto di lui sul suo letto.
-Non devi tornare da mia sorella?-chiede ancora, ma con molta meno convinzione e posando piccoli baci sul collo dell'umano.
-Sa che sono qui! Le ho lasciato un biglietto, puntato la sveglia, preparato una sana colazione e dovrebbe essere fuori casa poco prima che rientri mio padre.-
-Pensi sempre a tutto, eh?-
-Sempre!-risponde, tirando a sé il suo lupo e continuando a baciarlo.
Per questa notte esisteranno solo loro, niente branchi alpha, niente di brutto o spaventoso...solo loro due e il loro amore...che finalmente ha trovato il coraggio di venire alla luce!
 
 
 
 
Buonasera!!!
E voi vi chiederete: cosa cavolo c'entra quel titolo??? Abbiate pazienza nel prossimo, ed ultimo, capitolo sarà molto più chiaro...
Doveva essere una os, ma stava diventando una cosa un po' troppo prolissa e non volevo annoiarvi troppo, meglio in piccole dosi! Se domani riesco inizio subito a scrivere il resto, sperando di non avervi stancato troppo con questo...
A presto e buona visione della nuova puntata che sta arrivando...
Baci Camy
   
 
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