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Autore: Kiki BSK    05/08/2013    3 recensioni
Ok...ecco la mia seconda storiella su TVD...e questa volta l'ispirazione mi è venuta in piscina...Spero vi piaccia.KissKiss Kiki BSK
P.S. avevo annunciato ke le mie coppie preferite sono Damon/Elena & Katherine/Elena...bhè questa è una Katherine/Elena
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore | Coppie: Elena/Katherine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Will Be There

 

 

 

 

Sono distesa sul mio letto intenzionata a non alzarmi per un'altro po' a causa delle coperte che mi tengono al calduccio in casa Salvatore.

In quel momento vibra il telefono,un messaggio anonimo.

"Oggi pomeriggio vieni in piscina alle 2,è da un po' che non ci si vede".

Ero curiosa dato che il numero non era salvato nella Sim…era sconosciuto.

Rifletto su dove potesse esserci una piscina a Mystic Falls e mi viene in mente che era in un posto sperduto,ma soprattutto oggi era chiusa.

Rispondo al messaggio accettando l'invito e cercando di chiedere chi fosse l'altra persona ma non ottenni risposta.

Scendo dal letto,faccio colazione e preparo lo zaino per la piscina.

Esco di casa,del resto sono solo le dieci,e comincio a girare per la città arrivando ad un parco.

Mi stendo sotto ad un albero e comincio a penare a tutte le persone che non vedevo da tanto tempo.

Erano fin troppe,così mollo tutto e mi convinco che sarebbe stata una sorpresa.

Torno a casa Salvatori,mangio e avviso che avevo un incontro in piscina.

-Con chi?-chiede Damon.

-Non lo so-rispondo io facendo spallucce.

-Dobbiamo venire anche noi-dice Stefan.

Il telefono vibra ancora…"Devi venire da sola!"

-Devo andare da sola-dico agli altri mostrando il messaggio.

-é uno storcer?!-dice Damon.

-Sarà…se sono in pericolo vi chiamo-dico salutando entrambi.

Mi avvio verso la piscina,arrivo e la trovo aperta.

Non c'era nessuno,così entro in acqua per rilassarmi e distendere i nervi.

Chiudo gli occhi scacciando via qualsiasi pensiero,bello o brutto che sia.

Poco dopo vengo presa per una mano.

Era fredda e minuta,non era quella di un uomo.

-Ciao piccola Elena-a quella frase mi allontano il più possibile dall'altro individuo.

Ero terrorizzata,ma poco dopo svanisce tutto vedendo che in realtà non mi era ancora saltata addosso per uccidermi.

-Katherine,cosa ci fai qui?-le chiedo cercando di mantenere un tono autoritario.

-Niente,ero sola e volevo la compagnia di qualcuno-risponde la mia doppelganger.

-E come mai la mia?-chiedo.

-Perché gli altri sapevo non sarebbero rimasti come invece stai facendo tu-risponde.

Mi stupisco della frase ma soprattutto di me stessa,è vero,non me ne sono ancora andata via ma per quale motivo?

Lei si avvicina di un passo mentre io indietreggio di due.

-Avanti,non sono qui per ucciderti.Solo per passare un pomeriggio con una amica-dice lei indietreggiando e uscendo dall'acqua per asciugarsi.

La seguo e mi sdraio in fianco a lei che invece rimane seduta.

-Tutto questo è strano-dico mettendomi gli occhiali da sole e ricevendo una conferma da parte sua.

-Come hai fatto ad avere la piscina per te?-stava per aprire bocca ma la fermo.

-Aspetta,hai soggiogato il guardiano-dico alzando gli occhiali e guardandola negli occhi.

-Si…ma ammettiamolo,ne è valsa la pena-dice lei.

Confermo con un cenno della testa per poi tornare distesa.

La mano di Katherine comincia a toccarmi una spalla.

-Non allarghiamoci troppo-dico dando uno schiaffo alla sua mano.

-Non vorrai ustionarti?-dice lei.

In effetti non avevo la portato la protezione.

-Ok,ma non pensare male-gli dico dandole la schiena.

Lei comincia a spalmare la crema partendo dalle spalle,scendendo fino ad arrivare all'elastico della parte inversore del costume.

-Ti puoi girare?-chiede lei gentilmente.

Non sembrava lei,era troppo simpatica e gentile per essere Katherine.

Mi volto e la lascio continuare.

Comincia dalle spalle,petto,collo,braccia,ventre e gambe per poi tornare su per il viso,dove la spalma e poi contorna le mie labbra.

-Vacci piano-le dico.

-Lo so,puoi chiamare Damon e Stefan che potrebbero farmi fuori-dice lei stendendosi.

Cominciamo a parlare del più e del meno finché non ho la necessità di andare a fare un bagno.

Mi alzo e mi dirigo in acqua dove mi tuffo seguita da Katherine.

Ormai avevo la convinzione che non volesse uccidermi ma voleva passare una giornata con la sua gemella.

La nostra somiglianza mi spaventava.

Almeno sapevo che avevamo delle differenza,quella più evidente è che lei è sexy 24 ore su 24,io no.

Si avvicina a me piano,quasi come se ogni suo movimento mi stesse spaventando.

In effetti un po mi spaventavano,eravamo li da sole,due acerrime nemiche che si stavano comportando da amiche.

-Perché sei scappata?-le chiedo.

-Perché vuoi non mi avreste più voluto rivedere-risponde.

é intelligente e su questo non ci sono dubbi,è vero non la volevamo.

-Però ho bisogno d'aiuto,non ho posto dove stare-mi dice.

-E tu vorresti che io ti accogliessi in casa mia-dico guardandola con la testa inclinata.

- S-si -risponde sforzandosi,stranamente aveva messo da parte l'orgoglio.

-Non so se posso fidarmi di te-le dico.

-Ti ho uccisa?-mi dice retoricamente.

-Touché-rispondo io.

Se avrebbe voluto farlo,l'avrebbe potuto fare mille volte oggi.

-Se mi dai la tua parola,forse potrai vivere con noi-gli rispondo.

-Hai la mia parola,lo giuro-dice lei.

-Dimostralo-le dico.

Si avvicina a me,si toglie il bracciale che la proteggeva dal sole e comincia ad ustionarsi.

-Rimettimi il bracciale quando tutto questo per te deve finire-dice urlando dal dolore.

Le rimetto il bracciale dato che la sua reazione era stata troppo rischiosa.

Essendosi fatta del male cade in avanti dalla debolezza ed io la afferro prima che la testa finisse sott'acqua.

-Sei pazza-le dico tenendola in braccio.

-Ma se ti dovevo dimostrare la mia fiducia,dovevo farlo-risponde lei.

-Hai bisogno di sangue per riprenderti-le dico spostando i capelli dal mio collo.

-Saprai trattenerti?-le chiedo ottenendo un movimento di testa in segno positivo.

Si tira su e affonda i canini in superficie con estrema delicatezza per farmi sentire meno dolore possibile,succhia un po di sangue e poco si rimette in sesto.

-Va meglio?-le chiedo.

-Si,ma come mai tanta preoccupazione per me?-chiede.

Stava tornando la vecchia Katherine?

-Non lo so,forse perché sei simile a me,o perché sei la mia antenata,non lo so-le rispondo.

-Come vuoi tu Elena-mi dice rimanendo a poca distanza da me e accarezzandomi il viso.

Esce dall'acqua con la velocità che possiede un vampiro e si stende indossando i miei occhiali da sole.

Io resto in acqua,mi immergo dopo aver preso un bel respiro.

Mi siedo sul fondo della piscina per cercare di calmare il dolore provocato dalla ferita,non sarà stato profondo ma faceva male quel morso.

Quando riemergo mi ritrovo Katherine distesa a bordo piscina dietro di me.

-Scusa se ti ho fatto male-mi dice indicando in morso sul suo collo.

-Dovevi guarire in qualche modo-le rispondo con naturalezza.

-Sai molta gente crede che io sia pazza,cattiva e tutto il resto che conosci-comincia lei.

-In realtà non sono affatto così,è un modo per proteggermi dagli altri,dalla paura che ho di mostrare me stessa-continua rimanendo sul bordo piscina.

-Con te credo che potrei comportarmi in modo normale,come sono veramente-finisce alzandosi.

-E perché con me?-le chiedo curiosa ma allo stesso tempo distaccata.

-Non lo so-dice sedendosi e passandosi una mano tra i capelli che subito dopo scuote.

-Ti va di andare a fare un giro?-mi chiede tirando su la testa.

-Perché no-le rispondo avvicinandomi al bordo.

La prendo per mano e la tiro in acqua per poi tentare di uscire ma vengo presa per i fianchi e rigettata in acqua.

-Così siamo pari-dice lei incrociando le braccia al petto,subito dopo cominciamo a ridere entrambe.

Usciamo dall'acqua e ci rivestiamo.

Lei aveva i pantaloni in pelle neri,una camicia rossa e giubbotto nero in pelle anch'esso.

-Ti presto qualcosa-mi dice dandomi gli stessi vestiti,tranne per la camicia che invece era una maglietta blu.

-Grazie-dico per poi vestirmi,immaginando che avesse una moto.

Arriviamo alla moto e lei sale avanti per guidare.

-Sei già andata in moto?-mi chiede guardandomi con la testa leggermente inclinata,come faceva di solito.

-Una volta-le rispondo salendo dietro di lei.

-Reggiti-tira il cavalletto della moto.

-Non al sedile-mi prende le mani e le porta davanti,poggiate sul suo ventre e poi me le intreccia.

-é più sicuro così-dice girandosi con un sorriso malizioso.

Subito dopo parte ed io mi stringo di più a lei,forse non tanto per la paura ma per stabilire un contatto fisico.

Il profumo di lei,dei suoi capelli era estasiante,senza rendermene conto poggio la testa sulla sua spalla.

Poco dopo lei poggia la testa contro la mia.

-In cerca di coccole piccola Gilbert?-chiede lei,non con malizia ma con affetto.

-Non so-rispondo mentre lei si rimette a posto,del resto stava guidando.

Poco dopo arriviamo ad un pub dove la gente ballava.

Entriamo con in sottofondo "Moves Like Jagger" dei Maroon 5 featuring Christina Aguilera.

Cominciamo a ballare tutte e due e dopo tre balli andiamo a prendere da bere.

-Tequila?-mi chiede.

-Quello che vuoi-le rispondo afferrando uno dei due bicchieri che ci avevano già portato.

Beviamo solo quel bicchiere,ricominciamo a ballare e poco dopo usciamo dal pub per tornare sulla moto.

Mi porta in una collina lontano da Mistyc Falls.

Ci addormentiamo sul prato e dopo un'ora ci risvegliamo.

-Era da tanto che non passavo una giornata così-ammette lei stendendosi sull'erba.

Io la seguo nei suoi movimenti mentre rido.

-A chi lo dici-dico mettendo le mani dietro la testa.

Si mette su un fianco e comincia a guardarmi.

-Che c'è?!-le chiedo.

-Strano che non hai mai toccato il telefono per chiamare Stefan o Damon e dirgli dove stavamo andando ma soprattutto con chi-conclude.

-Mi sono fidata-dico mettendomi su un fianco anch'io.

Con la sua velocità da vampiro si mette a cavalcioni su di me cogliendomi alla sprovvista e annulla quasi del tutto le distanze dei nostri visi.

-Te ne sono grata-dice sussurrandomi all'orecchio,il cuore palpita più forte e credo l'abbia sentito dalle che sorride sul mio collo per poi tirarsi su e porgermi la mano per aiutarmi,accetto l'aiuto.

Ci dirigiamo verso la moto per tornare in città.

Arriviamo davanti a casa di Jenna,non c'era nessuno.

-Bene Gilbert,arriviamo alla fine del tragitto-dice lei poggiando un piede per terra per sostenere la moto.

-Non puoi entrare in casa di Stef senza il mio permesso,quella casa è passata a me-le dico sorridendo.

-Mi stupisci-dice lei mettendo il cavalletto mentre io scendo.

-Però puoi entrare da Jenna dato che eri stata invitata-le dico sorridendo.

-Più tardi andremo dai Salvatore per annunciare il tuo ennesimo ritorno-dico sarcasticamente mentre lei mi fa il suo solito sguardo quando la colpisco nel segno,quando non può' più ribattere.

-Ok,entro volentieri-dice scendendo dalla bici e arrivando in un batter d'occhio davanti alla porta.

-Pizza?-chiedo dirigendomi verso la cucina.

Ordiniamo la pizza e mangiamo ridendo e scherzando,forse stavo conoscendo la vera Katherine.

-Andiamo dai Salvatore?-chiede lei.

-No,non ci conviene.Questa notte resti quì-le dico.

-E dove dormo?-mi chiede lei.

-Sul divano-le dico aprendolo e facendolo diventare un divano letto.

-Ok,grazie-mi dice lei sdraiandosi.

-Torna qualcuno stasera?-mi chiede lei girandosi su un fianco.

-Non credo.Jenna sta da Rich e Jeremy sta da Bonnie-le dico salendo.

-Ok,buonanotte-risponde lei con fare sexy per andare sotto le coperte.

Io vado a farmi una doccia,facendo scorrere l'acqua non mi accorgo che qualcuno era sotto la doccia,vengo abbracciata da dietro.

-Ciao Elena-mi dice Katherine sussurrandomi all'orecchio.

-Cosa ci fai quì?-le chiedo tentando di liberarmi dalla presa inutilmente,così cedo.

-Non mi piace stare sola-mi dice mettendomi le mani sui fianchi.

Provo brividi lungo tutta la schiena,soprattutto sotto il suo tocco.

Comincia a far muovere le mani arrivando fino alle spalle,poi mi prende le mani e le mette dietro alla sua nuca.

-Cosa stai facendo?-le chiedo mentre il mio battito cardiaco aumenta,lei lo sentiva dato che mi sorride sulla spalla.

Avevo sempre provato un debole per lei ma,fino a quel momento non me ne ero accorta,tranne una volta quando si trovava a poca distanza da me.

-Lo so che provi qualcosa per me-a quella frase mi giro verso di lei con aria interrogativa.

-Lo so perché lo provo anch'io-ammette lei abbassando lo sguardo.

Presa dalla voglia di scoprire cosa provavo per lei le prendo il viso con le mani e glielo sollevo per guardarla negli occhi.

-Mi fido di te-le dico prima di baciarla a stampo.

Lei rimane quasi pietrificata,mi aspettavo sinceramente che io rimanessi pietrificata.

Sembra che si riprende dopo pochi secondi perché ricambia il bacio,lecca con la lingua il labbro inferiore per un accesso limitato non solo alle labbra.

Muove le mani lungo la mia schiena mentre io l'afferro per la nuca,in modo che non mi lasci,ci stacchiamo per riprendere fiato.

-Anch'io mi fido di te-dice lei immergendo una mano tra i miei capelli.

Ciò che avevamo iniziato si intensifica,finiamo sul io letto e cominciamo una danza di passione,come il fuoco che scoppia.

Spento il fuoco mi metto gli slip e la camicia da notte blu.

Ne presto una anche a Katherine,rossa e nera.

-Io torno giù.dice lei sperando in qualcosa che ottiene.

-Dai vieni qui,ma prima spegni la luce-le dico mettendomi sotto le coperte in modo supino.

Lascio le tende aperte in modo da farle vedere qualcosa.

Arriva sotto le coperte,la sento perché c'è poco più caldo.

Rimane a debita distanza perché vuole che sia io che la cerchi,ma questa volta non l'accontento.

-Non mi accontenti stavolta,vero?-mi chiede avvicinandosi.

-No,vieni tu-le dico sentendo poco dopo il suo respiro contro il mio collo,mi giro rivolta verso di lei.

Stende un braccio lungo il mio fianco per tirarmi a se,io faccio lo stesso.

-Ti amo-mi sussurra all'orecchio.

-Anch'io-le risponde.

-Non è sbagliato amare tre persone,vero?-le chiedo accarezzandole una guancia.

-No,anch'io amo te,Damon e Stefan-mi risponde giocando con una mia ciocca di capelli.

Faccio intrecciare le nostre gambe in modo da annullare le distanze.

Mi bacia di nuovo ed io contraccambio il suo bacio,poi poggia la sua fronte contro la mia.

Mi passa una mano sulla schiena che arriva sul mio fianco,al ventre,alle mie gambe e torna su lungo il mio braccio per ritornare sul mio viso,mi stava coccolando prima di addormentarmi.

Ricambio le sue coccole per poi addormentarci abbracciate.

Il giorno ci prepariamo per dire a cosa era successo tra noi due quella sera.

Monto in moto e poco dopo arriviamo dai fratelli Salvatore.

Arriviamo sul viaggetto per arrivare alla porta e mi blocco.

-Hey,son quì-dice lei prendendomi la mano.

-Lo so-le rispondo stringendola forte.

Con lei al mio fianco so di non aver paura di dire ciò che è successo,finchè lei sarà al mio fianco…non avrò paura.

 

 

 

 



Angolo dell'autrice:
Che dire...spero vi sia piaciuta! :D KissKiss Kiki BSK

Vorrei ricordare queste due poesie che mi ricordano questa storia:



"Il vederla è un quadro

Sentirla una canzone

Conoscerla un eccesso

Innocente come giugno

Non conoscerla una pena

Averla per amica

Un calore tanto vicino come se il sole

Ti splendesse in mano."
 

Emily Dickinson




"Vorrei sedermi vicino a te in silenzio, 

ma non ne ho il coraggio: temo che 

il mio cuore mi salga alle labbra. 

Ecco perche' parlo stupidamente e nascondo 

il mio cuore dietro le parole. 

Tratto crudelmente il mio dolore per paura 

che tu faccia lo stesso. "


GARCIA LORCA

  
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