Che dire di questi gioiosi
giorni? E come parlare di questa ff che sto cominciando? La cioccolata gioca
brutti scherzi…(è probabile che ne abbia mangiata troppa perché mi sia venuta
in mente una fanfiction malsana e pazzoide come questa!)...Ma lasciamoci qui
con i bei commenti! Cominciamo questa piccola coccolosa, strana storia!
WATANUKIIIII TI VOGLIOOO BENE!!!! Non lo trovate davvero una creatura
coccolosa? *__* E anche Doumeki, ovviamente!!! *____* e siccome gli amo il mio
regali di san valentino per loro è questo qua…anche se ne avranno prima che il
regalo rimanga loro gradevole!XD
I giorni prima del momento
tanto atteso erano come sempre contornati dall’aroma che gli rendeva unici e
desiderabili, che caratterizzava quel periodo dell’anno, il profumo del
cioccolato si spargeva per le strade contagiando cuori e menti dei giovani,
speranzosi, ragazzi e delle altrettanto giovani, ed emozionate, ragazze.
Ma si sa, a pochi giorni da
San Valentino sorgono anche tante buone bancarelle di cioccolato di vari gusti,
e le promozioni nelle grandi catene commerciali non mancano, per questo, col
sapore della cioccolata già sulle labbra, si può cadere in strani scherzi del
destino…scherzi inevitabili, forse.
Naturalmente la dolce
Himawari Konugi non pensava a questo mentre passeggiava distrattamente sulla
strada di casa, col pensiero di fermarsi in pasticceria per comprare anche
quell’anno delle tavolette di cioccolato da regalare. Fu solo quando qualcuno
scivolò silenziosamente davanti a lei che si fermò e mise a fuoco la figura con
un sorriso.
-Buongiorno signorina! Stiamo
promuovendo una nuova marca di buonissimo cioccolato al latte, come vede è a
forma di cuore! Prego, lo assaggi!-
-Mille grazie!- disse
Himawari accettando il cioccolato che le veniva porto.
Gli occhi scuri della donna
osservarono la ragazza mentre addentava un pezzo della tavoletta offerta,
ripiena di cioccolato fuso, ancora caldo e delizioso.
-è buonissimo, mi può dire
quale negozio…-
Ma guardandosi intorno non
riuscì più ad individuare la donna dai lunghi capelli bruni e l’aria pallida
che le aveva regalato quel cioccolato.
-Buongiorno signore! Vuole
provare questo cioccolato? È una nuova marca! Ottima qualità!-
Doumeki spostò lo sguardo
dalla strada alla donna che gli sorrideva con un pezzo di cioccolata a forma di
cuore in mano.
-Grazie- mormorò stoicamente
prendendo il cioccolato fra le mani.
Era ancora tiepido, e lo
scaldò piacevolmente.
-Grazie mille per la sua
attenzione!- replicò la giovane con un sorriso.
Doumeki la seguì mentre si
allontanava, tenendo in mano, esitante, quel pezzo di cioccolata ormai
addentata.
Quella donna aveva degli strani,
sogghignanti, occhi scuri, un viso pallido e lunghi, lucenti, capelli bruni…
-Watanuki dove vai?- chiese
una voce suadente e conosciuta dalla stanza accanto.
Il ragazzo con gli occhiali
che rispondeva al nome di Watanuki sospirò rassegnato e tornò dalla
proprietaria del negozio in cui lavorava.
-A casa! Dove vuoi che vada?
Non avevo finito per oggi?- domandò Watanuki seccato.
-Ma prima avrei voluto tanto
assaggiare degli stuzzichini di pollo…o del pesce…- disse Yuuko portandosi un
dito alle labbra con aria infantile. -Il tutto ovviamente accompagnato da del
buon sakè!-
“Sakè, sakè!” cantilenarono
in coro Maru e Moru, mentre la strega delle dimensioni estraeva una bottiglia
di sakè da sotto il vestito.
-E va bene, anche se hai
appena cenato! Non hai mai paura di ingrassare?!- borbottò Watanuki dirigendosi
in cucina con Mokona che saltellava dietro di lui.
“Ingrassare! Ingrassare!”
canticchiavano Maru e Moro disturbando la concentrazione di Watanuki ai
fornelli.
Il calore della cucina, le
voci di quelle due bambine senz’anima, i buffi rumori prodotti dalla piccola
Mokona, il profumo di fiori e sakè nell’aria; Watanuki era a casa, stava
preparando la cena, tutto andava come sempre. Tutto come sempre…
-Watanuki, mangiamo qui!-
disse una voce alle sue spalle, e perso com’era nel non far bruciare il pesce
sussultò per non essersi accorto della presenza di Yuuko.
Come mai era lì? di solito
attendeva che le portasse la cena.
Piccoli insignificanti
stranezze della strega delle dimensioni, supponeva, per questo non protestò e
servì il pesce come da copione.
L’aria fresca della sera…
Niente di strano in un mondo
che di cose strane ne aveva viste.
Yuuko che beveva il sakè con le guance arrossate…
Eppure gli stava vendendo
come mal di pancia, forse aveva mangiato qualcosa di andato a male?
Il sapore di un cioccolato che non aveva mangiato…
-Watanuki- esordì Yuuko
improvvisamente.
Watanuki la guardò, si stava
pulendo la bocca con un tovagliolo di carta.
-Watanuki, fra poco è san
Valentino, a chi hai intenzione di regalare la cioccolata?-
-Alla dolce Himawari, ovvio!-
Rimasero un attimo in
silenzio.
-Il cioccolato di San
Valentino può far male a parti del cuore che non sapevamo di avere- mormorò
distrattamente Yuuko mentre si versava nel bicchiere altro sakè.
E quello, secondo Watanuki,
non voleva dire proprio niente di buono.
La mattina, soleggiata,
tranquilla, e Watanuki, che la sera prima era stato turbato dalle parole di
Yuuko, adesso era invece tranquillo e felice, contagiato dall’atmosfera del
pre-san Valentino, e dal cioccolato che avrebbe potuto ricevere dalla sua dolce
Himawari!
-Himawariiii-chaaan!!!!!-
gridò con stelline che gli brillavano attorno non appena ebbe individuato una
figura dai lunghi capelli raccolti in due bellissime code.
-Watanuki-kun!- lo salutò lei
-Doumeki-kun non è con te oggi?- domandò guardandosi attorno come aspettandosi
di vedere spuntare dal terreno il ragazzo inespressivo che spesso era con lui.
Fin troppo spesso,
ultimamente.
-Ma…ma…Himawari-chan, perché
quell’idiota dovrebbe essere con me?!- domandò costernato Watanuki.
-Siete in così buoni
rapporti- rispose pacificamente Himawari con uno dei suoi migliori sorrisi, che
potevano calmare un toro imbufalito e placare le tempeste (o almeno questo era
il parere di un’adorante Watanuki).
-Non siamo in buoni
rapporti…- cominciò Watanuki agitandosi.
-Oi-
Watanuki si voltò. Quella
sola sillaba bastava a fargli capire chi era appena arrivato, la persona di cui
stavano parlando, quell’irritante essere…
-DOUMEKI!- gridò il ragazzo
con gli occhiali all’indirizzo dell’arciere che tuttavia parve decisamente più
interessato al cestino del pranzo che a lui.
-Inari Sushi?- domandò
guardando la scatola del bento che Watanuki non aveva mai smesso di preparare
per lui.
-Si, certo! Tu e i tuoi
ordini…-
Himawari rise.
Watanuki e Doumeki si
voltarono contemporaneamente verso di lei.
-Siete davvero in buoni
rapporti!- ripeté sorridente.
-Mangi il Bento con noi
Himawari-chan?- domandò Watanuki cercando di fingere di non avere sentito il
commento della ragazza che adorava.
-Non posso, scusate, ma oggi
devo consegnare delle cose in sala professori- disse guardando in direzione
della scuola.
-Allora a dopo
Himawari-chan!!!!- la salutò Watanuki mentre quest’ultima voltava loro le
spalle per rientrare nell’edificio scolastico.
Si voltò solo quando la sua
esile, graziosa, figura fu sparita oltre la bianca soglia delle aule.
E stava per parlare.
A Doumeki che…
Che non stava mangiando il suo bento
-Doumeki?- lo chiamò
Watanuki.
Doumeki parve riscuotersi e
portò alla bocca del riso.
Il profumo del cioccolato usciva dall’aula di economia
domestica
Watanuki rimase immobile a
fissare il vuoto.
Il profumo del cioccolato era davvero intenso in quei giorni.
E forse dava alla testa…
Perché gli era parso, e forse
solo parso, che Doumeki avesse seguito ogni passo di Himawari mentre questa
lasciava il cortile della scuola dove stavano ora mangiando.
Eeeh
buongiornobuongiornobuongiornobuongiorno! Siamo quasi a San valentino non è
così? E io complico la vita di questi due miei amati personaggi…
Emh, emh, miei, non miei,
sono delle Clamp!!!
Ehy, ehy, prima di
andarmene…ricordatevi di recensireeee!!!!^_____^ P.s. ricordate che questa non
è una Oneshot, per cui…ne avrete delle belle da vedere, ancora per un bel po’!
E questo è l’inizio, per il
piccolo Watanuki-kuuuun!!!!!!!!!!!!!! RAGAZZE CUCINATE TANTO CIOCCOLATO CHE FA
BENE AI DENTI!!! (NON è VEROOOO) CIAOOOOO!!!!!!!!!!!
Yusaki