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Autore: Will P    13/02/2008    7 recensioni
Ci sono tante cose che non crederemmo possibile di trovare negli altri, da quelle più piccole ad altre più importanti.
Sì, ci sono davvero tante cose...
[Bob/Ray]
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bob Bryar, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I My Chemical Romance sono miei, questo racconto è una cronaca precisa e soprattutto veritiera dei fatti, e chiaramente vengo pagata per diffamarli

Disclaimer: I My Chemical Romance sono miei, questo racconto è una cronaca precisa e soprattutto veritiera dei fatti, e chiaramente vengo pagata per diffamarli.

…ci avevate creduto, eh? :P

 

 

Never thought you'd be the type

 

Ray non avrebbe mai puntato un centesimo su questo… talento di Bob (o almeno, il suo orgoglio non gliel'avrebbe mai permesso). E invece, in un uggioso pomeriggio di luglio nel bel mezzo di Chissà Dove, tra gridolini stupiti e risolini irritanti Bob l'aveva sfidato a Guitar Hero. E sconfitto. Vinto, stracciato, distrutto.

«Mi rifarò!»

«Sicuro. Quando vuoi posso darti qualche lezione.»

E mentre Frank rotolava malamente giù dal divano per il troppo ridere, Bob si ritrovò con una mini-chitarra contro uno stinco e una promessa di morte ad aleggiargli sulla testa.

 

Bob dubitava che qualcuno se ne fosse accorto; erano tutti così concentrati sul video che, ne era certo, nessuno gli avesse badato più di tanto, nel suo angolino. Perciò si alzò senza pensarci troppo, deciso ad arrancare fino al bagno e lì pensare finalmente alla sua gamba.

Non si stupì di non riuscire a reggersi in piedi, o della nausea improvvisa che lo aveva assalito. Ma si stupì molto, invece, di sentire due braccia stringerlo ad un petto accaldato bloccandolo a metà della caduta e una voce bisbigliare agitata al suo orecchio incomprensibili parole di conforto, escludendo qualsiasi altro rumore - dalle urla terrorizzate di Mikey e Gerard alla chiamata di Frank al 911.

 

Ray si sforzò di non sussultare dalla sorpresa quando Bob entrò nel salottino e si sedette al suo fianco, un ginocchio a sfiorargli la coscia provocandogli una sgradevole vampata di calore al collo. Dopotutto, era assolutamente legittimo che Bob girasse per l'albergo. Alle quattro e mezza di mattina…

Rimasero in silenzio, a lungo, scrutando il cielo fuori dell’ampia vetrata farsi blu poi nero poi rosa pallido. L'orizzonte si era ormai assestato su un’incerta sfumatura d'arancio quando Bob chiese, placidamente, «Va tutto bene?»

E Ray - Ray che era stanco, stressato e così fottutamente lontano da casa, Ray che ascoltava i problemi di Gerard, consolava Frank e nel tempo libero faceva da madre a Mikey, Ray che faceva sempre da confidente a tutti i ragazzi e che non poteva assolutamente permettersi di cedere, non in quel momento, non ora - a quelle parole inaspettate si lasciò andare ad un unico sospiro spezzato.

Bob gli porse la lattina che stava sorseggiando da ore e Ray gli fu grato di non aver aggiunto nient'altro, il calore contro la sua gamba d’un tratto fattosi rassicurante.

 

Bob si appoggiò con tutto il suo peso contro la porta, rosso in viso un po' per l'imbarazzo e un po' per la crisi di risate che minacciava di sopraggiungere da un momento all'altro. Dall'altra parte della porta un Ray altrettanto paonazzo (ma solo per la vergogna) urlava giustificazioni frammiste a insulti.

Ma cosa poteva saperne, Bob? Era solo andato a chiamarlo per metterlo al corrente del piano dei ragazzi per la serata, ed era entrato come al solito. Quando mai avevano perso tempo in convenevoli come bussare, tra di loro? Solo che aveva aperto e l'aveva trovato in… mezzo nudo con quel…

«È un regalo di mia sorella, dannazione!»

…insomma, un accappatoio a paperelle?!

 

 

Aprono gli occhi, lentamente, e l'atmosfera tra loro è così deliziosamente tesa che Bob non si farebbe scrupoli a morire soffocato lì e subito per non spezzare il momento con un inopportuno sospiro.

Ray, d'altro canto, sta cercando di ignorare quell'infida vocina nella sua testa che gli ricorda quanto siano soffici le labbra di Bob, in favore della più pressante realizzazione delle conseguenze del suo stupido stupido gesto, che vanno da "amicizia distrutta" ad un più apocalittico "vita distrutta" passando per un poco meno drastico "band rovinata".

Ma proprio quando sta per ritrattare tutto o più probabilmente alzare i tacchi e fuggire in Alaska a fare l'ornitologo (ci saranno uccelli in Alaska…?), Bob accenna un minuscolo sorriso.

«Sai… non ti avrei mai creduto il tipo. Sempre pensato a Gerard come alla checca isterica del gruppo.»

E Ray ride, felice, un po' per la battuta, un po' per la barba di Bob che gli fa il solletico in viso… e un po' per altro.

 

 

 

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Hi <3 Festeggio il mio ritorno in grande stile *pff!* nel fandom con quest’ispirazione momentanea, fluffosa e delirante. Perché Ray e Bob sono amore *_* e insieme anche dippiù!

La storia di Guitar Hero come sapete è vera, mentre la seconda scena si riferisce a Bob che si ustiona la gamba durante le riprese per FLW (Bob, cristodio, se vai a fuoco puoi anche smettere di suonare, ti assicuro che non si arrabbierebbe nessuno ç_ç). Il resto è tutto vaneggio mio <3

A “presto”, con del sano Frerard.

Will

   
 
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