Die Sitzung am rechten Zeit:
Ich kann nicht glauben, dass du wirklich
sechs!
Premi
e Marty erano felicissime… entrambe erano emozionate per il
regalo che i loro
genitori gli avevano fatto, in occasione della loro maturità
al liceo
linguistico.
Tutti
sapevano che loro amavano
Le
due ragazze amavano quel paese quanto amavano i Tokio Hotel, e quindi
era
sembrato il paese più adatto per la vacanza.
Quando lo avevano saputo
saltavano per la
gioia, che entrambe sentivano dentro di sé.
E
ora dopo tanto fantasticare si erano ritrovate in quel lussuoso hotel
di
Berlino a sistemare le proprie valigie.
Premi aveva tanta fretta di
visitare la città,
che in pochissimo tempo aveva sistemato le sue valigie e le sue borse.
Era
di media altezza, circa
Ma anche Marty era carina; più o meno alta
come Premi, ma dalla pelle chiara un po’ rosea sulle guance,
più in carne, ma
non aveva un brutto fisico. Aveva capelli castani molto mossi e occhi
verdi,
che diventavano più scuri a seconda della stagione.
“Ti rendi
conto!!???Noi siamo qui a Berlino e
nei paraggi ci stanno anche i Tokio Hotel!!! L’ho sentito
alla televisione!!!”disse
Premi tutta agitata dalla notizia.
“Già
non mi sembra vero… immaginati se li
incontriamo!!!”rispose Marty, emozionata quanto
l’amica.
“Bhè, mai dire
mai.” Disse Premi con sguardo
sognatrice.
Inoltre due giorni dopo, sarebbero arrivate le
amiche Giulia e Sara, pazze di Georg e Gustav. Nel frattempo Marty
aveva deciso
di andare a comprare delle riviste nella cartoleria affianco
all’hotel.
Sognava
ad occhi aperti una possibilità di incontrare Tom e che
Premi avrebbe
incontrato Bill.
Il
tempo non era fantastico, e quindi decise di fare in fretta a comprare
i
giornali.
Purtroppo
le arrivò una spiacevole telefonata mentre tornava
all’hotel. Anzi 2…la prima
era che Premi aveva lasciato il suo ragazzo perché
l’aveva stancata con la sua
gelosia, la seconda era del suo ragazzo che le aveva detto per la
seconda volta
che la lasciava.
Gli
occhi le si riempirono di lacrime e diventarono più scuri.
Venne
presa dalla rabbia.
Lei
ne era innamorata e lui l’aveva abbandonata.
Per
la rabbia chiuse il cellulare in faccia a quel ragazzo, verso del quale
provava
ormai solo disprezzo.
Aveva
cominciato a piovere… quindi si mise a correre, ma
improvvisamente urtò contro
qualcuno e finì a terra.
Si
asciugò le lacrime, ormai mischiate alle gocce di pioggia.
Una
mano si tese verso di lei.
“Scusa non
volevo, lasciati aiutare”.
Marty allungò la
mano, ma quando alzò la testa
non poteva credere ai suoi occhi.
Credeva
di sognare.
La
persona che le tendeva la mano non era di certo passata inosservata.
Molto
alto, quanto magro, nonostante l’esilità del corpo
fosse nascosta da dei
pantaloni larghi almeno quattro taglie di più .
La
stessa cosa si poteva dire per la felpa e la maglietta, che gli
arrivavano
quasi alle ginocchia. A coprire la testa un cappellino, con la scritta
NY, dal
colore azzurro.
La
maglietta si poteva intravedere fosse bianca e dalla felpa, a quadri
azzurri,
spuntavano delle scritte del medesimo colore.
Marty
credette di svenire da un momento all’altro e titubante
afferrò la mano del
ragazzo.
“Scusa…
non guardavo dove stavo andando..ero talmente di fretta… Mi
scocciava un po’
bagnarmi”.
“
Non importa, capita a tutti. Posso sapere il tuo nome?”
chiese il rasta,
fissando la ragazza negli occhi.
Aveva
subito iniziato a leccarsi il piercing, mettendola ancora
più in imbarazzo.
“Martina,
ma tutti mi chiamano Marty… tu.. Tu
sei.. sei..Tom Kaulitz, vero?”
“Sì,
sono io”. Rispose il rasta da dietro gli enormi occhiali
scuri.
“Ti
prego” continuò Tom, “non piangere e non
metterti ad urlare. Se mi riconoscono
qua a Berlino, vedrò la mia tranquilla vacanza sfumare ed
ogni mattina troverò
fan urlanti sotto la finestra della mia casa. Sai, io e Bill abbiamo
comprato
una casa anche qui a Berlino.
“Oh,
capisco”. Capiva quello, ma non capiva perché Tom
rivelasse proprio ad una fan
oltretutto pazza di lui, tutti quei particolari.
Con
il rischio che c’era poi di venire sentito dai passanti.
“
Marty, se mi permetti, vedo che tu sei senza ombrello. Se mi dici in
che hotel
alloggi, ti posso accompagnare io. Ho la macchina proprio
qui”.
Tom
non sapeva perché era così gentile con quella
ragazza, sapeva solo che le era
subito piaciuta, nonostante le ragazze timide e un po’ restie
al primo incontro
non facessero sempre al suo caso.
“
Ma non ti devi disturbare…il mio hotel è questo
qui a fianco.
“Però
posso sempre accompagnarti alla camera”. Disse Tom malizioso.
Era
davvero un po’ pervertito come nelle riviste che aveva
ripetutamente letto su
di lui. Tom accompagnò Marty all’hotel.
Quando
arrivarono Marty aprì la porta e Tom stava già
per accomodarsi, ma Marty vide
che Premi era appena uscita dalla doccia e chiuse di fretta la porta.
“Ehi,
perché hai chiuso. Non hai pensato che io mi volessi
divertire!?” disse il
rasta ridacchiando.
“ Ma
possibile che sai sempre pensare solo a
quello?”disse Marty, notando quel caso disperato.
“Cosa
ci posso fare io?? E la mia natura”.
“Sei
un caso perso. Comunque aspettami un secondo. La ragazza
entrò in camera e
disse sotto voce a Premi: “Se ti dico chi
c’è qua fuori ti viene un infarto!!
“No!!
Adesso me lo dici!!!Non mi puoi tenere sulle spine
così!!”:
“C’è…c’è..Tom
Kaulitz!!” disse Marty.
“Non
ti credo neanche se mi fai diventare miliardaria…”
rispose Premi risoluta.
“Se
ti muovi a vestirti te lo dimostro”. Rispose
l’altra di rimando.
“Ok…adesso
mi muovo”.
In cinque minuti si era
cambiata e Marty aveva
aperto la porta.
Premi
se lo ritrovò davanti in tutta la sua bellezza. Alto, bel
fisico e rasta
lunghi.
“Ciao!!Non
ti presentare… Sei Tom Kaulitz…ihih Io mi chiamo
Premi…inutile dirti che sono
felicissima di conoscerti!!” Lei stessa era stupita da tanta
disinvoltura.
“Il
piacere è tutto mio…” disse Tom
ammiccando a uno dei suoi sorrisi più
maliziosi. “Ora però devo andare, altrimenti mio
fratello mi ammazza”.
Al
sentire quelle parole Premi arrossì violentemente e
cominciò a mostrare un
atteggiamento emozionato, che non passò inosservato
né a Marty né a Tom. Tom
continuò:”Scommetto che ti piace Bill, ce
l’hai scritto in faccia a lettere.
Domani torno a trovarvi e ve lo presento, che ne dite?”
continuò ridacchiando,
vedendo il sorriso imbarazzato e appena accenutato della ragazza.
“Fantastico!!!
Ci vediamo domani allora”. Dissero in coro le due amiche.
“Però
scusa, porta anche Georg e Gustav, ti prego!!!” aggiunse poi
Premi, con gli
occhioni lucidi e le mani unite.
Quella
sera Premi e Marty cenarono, andarono a farsi un giro e visitarono un
po’ la
piazzetta che c’era proprio di fronte all’hotel.
Si
fermarono in un bar a bere qualcosa e nel mentre si guardavano un
po’ intorno,
per cercare di abituarsi a quell’ambiente che non conoscevano.
Era
bellissimo e tutto illuminato.
A
mezzanotte e mezza, stanche per il viaggio e ancora emozionate per il
loro
primo incontro, andarono a dormire.
Il
mattino dopo sentirono bussare alla porta della loro camera.
Per
fortuna questa volta erano già vestite!
Aprirono
la porta… Non ci
credevano… Tom aveva
mantenuto la promessa.
CONTINUA..
RECENSITE MI RACCOMANDO, è MOLTO IMPORTANTE ER ME QUESTA
FANFIC!! BACIONI