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Autore: EmmaStarr    06/08/2013    6 recensioni
|Katniss/Peeta| |Angst| |Post-libri| |Malinconico| |Un pelino Fluff| |Songfic "The Catalyst" Linkin Park |
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– Non riesco a dormire. – Confesso, avvilita.
Non è che non ci riesco, è diverso. Io non posso. Se dormo, loro verranno. Tutti. Prim, Rue, Madge, Finnik, mio padre, tutti.
– Loro non vorrebbero vederti così distrutta, Katniss. – mi dice parlando a bassa voce, dolcemente.
È buffo come Peeta riesca sempre a capire cosa sto pensando nel momento esatto in cui lo penso. Sul serio, può fare paura.
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Partecipa al contest "SongFic -- Contest a pacchetti" di Eiriin e Hotsuma92
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nickname: EmmaStarr

Titolo:Frammenti

Fandom:Hunger Games

Personaggi:Katniss Everdeen, Peeta Mellark

Genere:  Angst, malinconico, senimentale

Rating: giallo

Tipo di storia: On-shot

Breve introduzione:

– Non riesco a dormire. – Confesso, avvilita.

Non è che non ci riesco, è diverso. Io non posso. Se dormo, loro verranno. Tutti. Prim, Rue, Madge, Finnik, mio padre, tutti.

– Loro non vorrebbero vederti così distrutta, Katniss. – mi dice parlando a bassa voce, dolcemente.

È buffo come Peeta riesca sempre a capire cosa sto pensando nel momento esatto in cui lo penso. Sul serio, può fare paura.

Avvertimenti: Nessuno

Note: Partecipa al contest: "SongFic -Contest a pacchetti!"  (scadenza: 10/09/2013) indetto da Eiriin e Hotsuma92

Pacchetto scelto: Pacchetto A, n° 12 Catalyst -- La mente sbriciola il mondo in milioni di pezzi. Il cuore le rimette insieme -- Frammenti

NdA: Niente di particolare, solo una Katniss-sono-e-sarò-sempre-depressa-Everdeen/Peeta-sarò-qui-per-te-perché-vivo-in-funzione-di-Katniss-Mellark. Le mie preferite :3 È ambientata dopo la fine dell'ultimo libro. E niente, spero vi piaccia!









FRAMMENTI

 

God bless us every one
We’re a broken people living under loaded gun
And it can’t be outfought
It can’t be outdone
It can’t be outmatched
It can’t be outrun
No

Mi rigiro nel letto un'altra volta, prima di sospirare ed uscire da questa stanza che mi opprime, mi stritola, mi toglie il respiro. Raggiungo la terrazza illuminata dalla pallida luce della luna e aspetto, senza avere effettivamente qualcosa da aspettare.

Che cos'è il nostro popolo, in realtà?

Non siamo altro che polvere, cenere. Nessuno riesce a sbatterci a terra e calpestarci, forse proprio perché siamo noi quelli che calpestiamo.

Calpestiamo vite.

Come faccio io a continuare a vivere, quando so che Rue non può farlo? Quando penso al sorriso di Prim? Quando ricordo la risata di Finnik? Quando realizzo che non dovrò più portare le fragole a Madge? E potrei continuare. Posso. Lo faccio. Vado avanti così da settimane, ormai, da quando è finito tutto.

Anch'io ho ucciso. Anch'io ho perso. Anch'io sono finita, insieme alla guerra e a tutto il resto. Forse sono morta anch'io. Dentro.

Il mio popolo può non essere sconfitto? Bene, io sì. Io vengo sconfitta di continuo, sempre, sempre.

La testa esplode. Fa male. Voglio Prim, la voglio, la rivoglio indietro! Voglio cantare con Rue, scherzare con Finnik, rivedere Boggs, riabbracciare mio padre, ringraziare Mags.

Ma non posso.

Sono morti, tutti loro. Ognuna delle persone che ho perso sembra un frammento di me che se ne va, una parte del mio cuore che si stacca.

Frammenti. Sono tutti frammenti. Così piccoli, ma così essenziali.


 


 

Like memories in cold decay
Transmissions echoing away
Far from the world of you and I
Where oceans bleed into the sky


 

– Ehi, sei sveglia?

Peeta si accorge sempre di quando mi alzo ed esco dalla stanza. La mia. La sua. La nostra.

Lo amo più di quanto abbia mai amato nessuno, ma non è ancora abbastanza. Non sarà mai abbastanza. Un cuore a pezzi ama come può, e non bene. Peeta non merita un trattamento simile, e ho anche cercato di spiegarglielo: lui però non sente ragioni.

Cosa ci troverà mai in una ragazza letteralmente a pezzi? Anzi, no: divisa in mille frammenti.

È diverso parlare di pezzi e di frammenti, io lo so. Un pezzo lo puoi aggiustare, se ti impegni. Il frammento invece, una volta staccato, non lo ritroverai mai.

Eppure, quando sto con Peeta, tutto quello che provo diventa più distante, più sfocato. Non sprofondo più, ho qualcosa che mi tiene attaccata qui. Tutti i ricordi sono lontani, le trasmissioni mentali che mi faccio sono più soffocate. Peeta è qui.

– Non riesco a dormire. – Confesso, avvilita.

Non è che non ci riesco, è diverso. Io non posso. Se dormo, loro verranno. Tutti. Prim, Rue, Madge, Finnik, mio padre, tutti.

– Loro non vorrebbero vederti così distrutta, Katniss. – mi dice parlando a bassa voce, dolcemente.

È buffo come Peeta riesca sempre a capire cosa sto pensando nel momento esatto in cui lo penso. Sul serio, può fare paura.

E ha ragione, lo so che ha ragione. Però... Oh, non c'è un però. Non posso spiegare a parole come mi sento. Mi mancano, mi mancano tutti, e il senso di colpa mi divora: in un modo o nell'altro, chi più chi meno, sono morti a causa mia. Mia. E cambia poco se mi volessero vedere così distrutta o no. Non me lo possono dire, perché non ci sono. Punto.

– Katniss... Neanch'io voglio vederti così distrutta. – confessa, arrossendo leggermente e abbassando lo sguardo.

Tu me lo puoi dire, Peeta, perché ci sei.

Questo... questo cambia un po' la prospettiva di tutte le cose, adesso. Ma non può aggiustarmi, anche se vuole. Perché sono io, o persino il cielo sta sanguinando?

Quando cominci a vedere queste cose, sei troppo in là. Non si torna indietro. E il cielo sanguina ancora...


 

God save us everyone
Will we burn inside the fires of a thousand suns
For the sins of our hand
The sins of our tongue
The sins of our father
The sins of our young
No


 

– Peeta, io... io non ce la faccio...

Perché niente dura eterno, dicono. Ma la morte sì. E la morte me li ha portati via, tutti quanti.

– Sì che ce la fai. Ce la faremo insieme, hai capito? Non li hai uccisi tu.

No, forse non puntandogli una pistola contro. Ma se io non avessi fatto niente, se nell'Arena fossi morta e basta, invece di innescare quella maledetta scintilla...

– Gli Hunger Games non esistono più, Katniss. Dall'anno prossimo, ventitré vite saranno risparmiate. Ventitré ragazzi e ragazze rideranno, scherzeranno, si innamoreranno. Vivranno. Magari avranno addirittura dei figli, bambini che vedranno la luce del sole soltanto per merito tuo. E l'anno dopo, altre ventitré vite saranno risparmiate. Questi li hai salvati tu. E nel giro di pochi anni avranno ampiamente superato il numero di chi è morto in questa guerra.

Possibile che quando parla, Peeta riesca sempre a convincere chiunque? Non è giusto. Cerco delle argomentazioni a mio favore.

– Il merito non è stato tutto mio... – cerco di obiettare.

– Allora non era neanche tutta colpa tua se sono morti. Non mi piace il due pesi due misure, Katniss. Come me non funziona. – incrocia le braccia, deciso, e sento di non averlo mai amato tanto.

Oh, Peeta. Quante cose vorrei dirti, come vorrei ringraziarti. Insomma, quante volte mi hai salvata? Non so che cosa sarei senza di te.

– Hai ragione, certo, p-però... Però io sono a pezzi, è la mia mente che... mi fa pensare cose strane, Peeta. Io brucerò. Sono la ragazza in fiamme, e brucerò come mille soli. Per tutto quello che ho fatto, per tutti i peccati che ho commesso. Ho ucciso. Ho mentito. Ho ucciso ancora e ancora e ancora. E non posso salvarmi. – gemo, abbassando la testa.

Da quanto tempo vado avanti a pensarlo? Per quanto tempo non l'ho detto a nessuno?

Peeta scuote il capo, l'ombra di un sorriso affettuoso che gli aleggia sul volto. – La mente sbriciola il mondo in milioni di pezzi, Katniss. Credimi, io lo so meglio di chiunque altro. Ma so anche un'altra cosa... – mi si avvicina, riesco a distinguere ognuna delle sue ciglia bionde. Mi manca il fiato.

– C-che cosa? – balbetto, incapace di arretrare. Posso solo stare qui, a bearmi della presenza della mia ancora di salvezza, del mio Peeta, del mio amore.

– La mente sbriciola il mondo in milioni di pezzi. Il cuore li rimette insieme.

E ha ragione, lo so. Perché mentre mi bacia non solo i pezzi, ma anche tutti i frammenti del mio mondo distrutto stanno tornando al loro posto.


 

Angolo autrice:

Salve! Sono tornata in questo fandom ancora una KatnissPeeta oh ma Eleonora come hai fatto a convincermi?
No, va bé. La mia lotta interiore Peeta/Gale sta ancora andando avanti, sappiatelo. Nel frattempo occupo il tempo scrivendo di una Katniss-mentalmente-confusa-e-tanto-tanto-depressa-Everdeen, con un Peeta-ragazzo-che-ogni-ragazza-vorrebbe-Mellark, perché in fondo sono dolci. :3
La canzone è "Catalyst" dei Linkin Park.
E niente, spero che vi sia piaciuta!
Un bacione, vostra
Emma ^^

  
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