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Autore: LizDream    14/02/2008    5 recensioni
"- Quando hai intenzione di dirglielo?- la voce di Tay la fece sobbalzare. Era la seconda ora del giovedì mattina, aula: storia dell’arte.Gabriella da quanto era assorta nei suoi pensieri, si era incantata a fissare il ragazzo che era la fonte delle sue preoccupazioni e Taylor in quanto sua migliore amica l’aveva richiamata all’attenzione, prima che lo facesse la “signorina” Darbus. - Di un po’, volevi farmi prendere un colpo?- rispose appunto la mora. - Dovresti ringraziarmi, invece, ancora qualche secondo e cominciavi a sbavare!- ribattè Taylor con un leggero sorriso. - Non so di cosa tu stia parlando, ma quel sorrisetto ironico non mi piace per niente- - Non sono cieca, Gabry, e nemmeno scema. Secondo te non mi sono accorta che hai una cotta per Bol … - L’altra le tappò la bocca prima che potesse finire di parlare, fulminandola con lo sguardo". ********* " ... La maggior parte era delle cheerleader, ma quello che colpì Troy fu una scatola diversa dagli altri, azzurra con un fiocco bianco, non c’era alcun biglietto allegato ma nella parte superiore in caratteri piccoli, vi era scritto Montez. Sgranò gli occhi sorpreso leggendo quel cognome famigliare. Si chiese se davvero potesse essere lei che gli aveva regalato quei cioccolatini. A quanto pareva, si"
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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un san valentino diverso dagli altri

UN SAN VALENTINO

DIVERSO DAGLI ALTRI

 

Se un giorno qualcuno me l’avesse raccontato, non ci avrei mai creduto e probabilmente avrei dato a quel qualcuno del pazzo. E invece, stento a crederci, ma è la realtà. Io, Gabriella Montez, mi sono presa una cotta per un ragazzo. No, aspettate, non pensate male, non è che io non sia interessata ai ragazzi, per carità! La stranezza sta nel fatto che quel ragazzo è il capitano dei WildCats, indiscutibilmente il ragazzo più gettonato dell’ East High, nonché Troy Bolton. E altrettanto indiscutibilmente, lui nemmeno si è accorto che esisto.

Ma ora mi viene da pensare: certo, non sarò la tipica bellona tutto trucco e niente cervello, ma sono pur sempre una ragazza. Possibile che non si sia ancora reso conto di quello che provo per lui?

E pensare che si vanta tanto di conoscere le ragazze quasi quanto il basket …!

Vabbè, che ci posso fare, è lui, è fatto così e se mi piace ci sarà pure un motivo, che non ho ancora individuato ma comunque …

L’importante è non fargli sapere nulla, chissà che umiliazione se mi rifiuterebbe davanti all’intera scuola … oddio meglio non pensarci.

- Quando hai intenzione di dirglielo?- la voce di Tay la fece sobbalzare.

Era la seconda ora del giovedì mattina, aula: storia dell’arte.

Gabriella da quanto era assorta nei suoi pensieri, si era incantata a fissare il ragazzo che era la fonte delle sue preoccupazioni e Taylor in quanto sua migliore amica l’aveva richiamata all’attenzione, prima che lo facesse la “signorina” Darbus.

- Di un po’, volevi farmi prendere un colpo?- rispose appunto la mora.

- Dovresti ringraziarmi, invece, ancora qualche secondo e cominciavi a sbavare!- ribattè Taylor con un leggero sorriso.

- Non so di cosa tu stia parlando, ma quel sorrisetto ironico non mi piace per niente-

- Non sono cieca, Gabry, e nemmeno scema. Secondo te non mi sono accorta che hai una cotta per Bol … -

L’altra le tappò la bocca prima che potesse finire di parlare, fulminandola con lo sguardo.

- Ma dico mi vuoi uccidere , oggi? Pensa se ti sentivano, oddio pensa se ti sentiva lui. Che figura!- abbassò la voce arrossendo.

- Allora lo ammetti –

-Io non ammetto proprio niente –

- Eddai, sono la tua migliore amica, devi confidarti!-

- Uff, e va bene. Si, è vero mi piace, ma questo non cambia proprio niente! Io sono la presidentessa del club di chimica e lui il capitano dei WildCats, non sa nemmeno che esisto! Quindi la questione finisce qua! Prima o poi mi passerà – Gabriella troncò lì il discorso, dicendo a se stessa che non sarebbe stato così semplice far svanire quel nuovo sentimento che aveva invaso il suo cuore non ancora pronto.

Taylor allora si arrese, per quel giorno non avrebbe ottenuto altro, ma almeno le aveva detto la verità!

Non era d’accordo con il fatto che Gabriella non volesse dirlo a Bolton, ma per questo aveva già qualcosa in mente …

***

CAMBIO DELL’ORA

Troy e i suoi compagni si avviarono verso l’aula successiva, con i libri che avevano appena preso dai rispettivi armadietti. Ognuno aveva una sacca che conteneva tutti i regali delle spasimanti.

Decisi a scoprire chi aveva totalizzato più scatole di cioccolatini, sistemandosi ai soliti posti, ognuno aprì il suo.

Naturalmente i più desiderati erano, come ogni anno, Bolton e Danforth, che avevano totalizzato ben 40 il primo, e 35 il secondo, pacchettini per San. Valentino.

La maggior parte era delle cheerleader,  ma quello che colpì Troy fu una scatola diversa dagli altri, azzurra con un fiocco bianco, non c’era alcun biglietto allegato ma nella parte superiore in caratteri piccoli, vi era scritto Montez.

Sgranò gli occhi sorpreso leggendo quel cognome famigliare. Si chiese se davvero potesse essere lei che gli aveva regalato quei cioccolatini. A quanto pareva, si.

***

Gabriella era di pessimo umore. Alla quarta ora aveva visto troy baciare quasi tutte le ragazze che gli davano i loro regali, e le sue spasimante erano davvero tante.

Quando ognuna aveva ricevuto il suo premio, se ne andava con occhi sognanti.

Certo, lei era consapevole del fatto che per lui non sarebbe mai stata una ragazza da baciare, e tantomeno una con cui mettersi insieme!

Però, aveva pensato, sperato … no, erano solo illusioni e illusioni sarebbero rimaste.

Sospirando prese un quaderno dallo zaino azzurro ricevuto al suo compleanno, e cominciò a preparare le sue cose sul banco per la lezione di chimica. Non c’era ancora nessuno, era in anticipo. Qualcuno però la interruppe nel suo intento.

- Ehi, ciao!- La salutò un Troy sorridente, mentre le si avvicinava. La ragazza sgranò gli occhi stupita quando se lo trovò davanti. Da quando si era accorto di lei?

- Ci- ciao – ricambiò comunque il saluto.

- Non devi dirmi niente?- Troy non accennava ad andarsene.

Gabriella lo guardò interrogativa, esclamando:

- No, cosa dovrei dirti?—

Lui tirò fuori dalla sua famosa sacca il pacchettino azzurro con la scritta.

- E’ tuo, no? Cosa significa? Insomma, intendo … vuol dire quello che io penso voglia dire? –

Gabriella guardò stranita l’oggetto che aveva davanti e che portava il suo cognome. Lei non glia aveva fatto alcun regalo, com’era possibile che lui lo avesse ricevuto? Poi un’idea le balenò in testa …

- Oddio, Taylor dovrà scappare quando la trovo, perché questa volta non la passerà liscia!- affermò decisa e infuriata al massimo.

- Potresti spiegarmi?- troy non capiva, come mai quella frase?

- probabilmente,anzi, ne sono sicura, quello te lo ha fatto Taylor, sperando che così io mi sarei decisa … - si tappò la bocca con la mano, accorgendosi di star dicendo troppo, più del dovuto.

- Tu ti saresti decisa a fare cosa?- lui la incitò a continuare, mentre le guancie di lei si tingevano di un acceso color porpora.

- Niente, lascia perdere. Senti, è stato tutto un equivoco, dimenticatene –

-  Tutto un equivoco … - il ragazzo ripeté le parole che lei stessa solo un secondo prima aveva detto.

- Si, un errore, un fraintendimento …  perché?-

- Quindi tu … per me … non provi niente?- le chiese fissandola intensamente.

Lei abbassò lo sguardo agitata.

“ Oddio e adesso cosa gli dico? Taylor me la proprio fatta bella!Ok, tranquilla Gabriella, respira, basterà rispondere di no e lui se ne andrà. Ma voglio davvero che lui se ne vada?”

Si chiese, mentre il suo cuore le rispondeva con una risposta negativa.

- Io … io … - non riuscì a dire niente.

Lui intanto che parlava si avvicinava sempre di più al suo viso.

- No, perché se è davvero così, io ecco … ci resterei male … -

-Perché?- chiese lei con il fiato corto. Le labbra di lui infatti erano a un centimetro delle sue.

- perché io … provo qualcosa per te –

Prima che potesse rispondere, troy annullò le distanze tra di loro e la baciò.

Lei ricambiò, lasciandosi trasportare dai propri sentimenti, ma quando tornò alla realtà si staccò dal ragazzo.

- perché ti sei allontanata?- le chiese lui confuso.

- perché? Perché? Perché non ci capisco più niente, che significa che provi qualcosa per me? Io credevo che tu nemmeno sapessi che esistevo!-

- Stai scherzando? Io ho una cotta per te dalla prima superiore- le disse normalmente, come se le stesse chiedendo di prestargli una gomma o una matita.

- Co- cosa?- Gabriella boccheggiò per un a timo. Lui aveva avuto tantissime ragazze, sicuramente il coraggio di chiedergli un appuntamento non gli mancava.

-Perché non me l’hai mai detto? - Gli chiese infine.

- Perché pensavo che tu mi avresti respinto! Insomma, hai sempre odiato quelli come me, definendoli “ trogloditi con la testa occupata da un pallone da basket”, sapevo già che era una partita persa in partenza!-

- E invece … ti sbagliavi perché tu mi piaci – Gabriella arrossì di colpo, ma com’aveva fatto a dirglielo?

Troy non rispose, si avvicinò una seconda volta, unendo le loro labbra.

Questa volta Gabriella ricambiò completamente, sentendo sparire dubbi e preoccupazioni.

Intanto l’aula si riempì di studenti, che appena entravano rimanevano immobili alla vista del loro bacio,a ma loro non ci facevano caso, troppo presi l’uno dall’altro.

Gabriella mentre lo baciava, pensò che effettivamente doveva ringraziare Taylor!

***

The end!Una piccola shottina per la festa di ogni cre … , cioè di San Valentino!

Mi è venuta in mente stamattina a scuola, mentre le ragazze parlavano di cosa facevano oggi, eccettera.

Ditemi che ne pensate!

By

LizDreamer.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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