Damon entrò in soggiorno, il fuoco era ancora acceso, l'aria calda, poco prima lì, davanti a quel camino, Elena gli aveva detto che lo amava, che amava lui, Damon Salvatore. Si versò un po' di bourbon ancora incredulo di quanto fosse appena successo senza nemmeno accorgersi della presenza del suo amico di sempre. - C'è la luna piena - - Gia' - rispose ancora soprappensiero. - Dov'è Elena? - - è andata a trovare Bonnie e Jeremy. È preoccupata di non fare in tempo - Damon alzò lo sguardo verso di lui e vide che lo osservava sorridendo. - Che c'è? - gli chiese curioso. - L'hai conquistata, amico - - L'ho conquistata... - ma non rispondeva a lui, lo diceva più a se stesso. Quelle parole uscirono fuori quasi come un riflesso incondizionato della sua mente che finalmente aveva capito ciò che il cuore già sapeva da tanto: lei è sua, lo ama. - Ora vedi di non combinare casini - Gli venne da sorridere, lui si che lo conosceva meglio di chiunque altro - beh, con te che mi guardi le spalle, come potrei? - disse, ma lui non c'era più. 'Già il velo, Bonnie doveva esserci riuscita' pensò. Ric era morto ma in quelle ultime ore se ne era quasi dimenticato. - Idiota - sussurrò sprofondando sul divano. Cominciò a sorseggiare il bourbon che poco prima si era versato e non poteva fare a meno di pensare a lei e alle sue parole. - Ti amo, Damon - gli aveva detto. Non le aveva nemmeno lasciato il tempo di finire che gli si fiondò addosso, incapace di poter aspettare anche solo un minuto in più, e la baciò. La baciò come, forse, non aveva mai fatto prima. Non doveva più trattenersi, non doveva più fingere che non facesse male, non doveva più fingere che non gli importasse nulla, non doveva più fingere e basta. Lei gli aveva appena aperto il suo cuore, gli aveva detto che lo amava, ed era così perché non era più asservita a lui, sapeva cosa provava e glielo stava dicendo. Quel bacio sembrò infinito, tutte le emozioni che fino a quel momento aveva cercato di relegare in un angolo del suo cuore avevano preso il sopravvento, lo avevano sopraffatto facendogli sentire il bisogno di riprendere fiato, si staccò per un attimo da lei per poi ritornare a baciarla con ancora più foga, immergendosi nuovamente in quel mare di emozioni. Poggiò la fronte sulla sua, non volendo annullare quell'intimo contatto, poteva sentire il suo fiato riscaldargli il viso quasi fino a penetrargli l'anima. Lei gli strinse il viso tra mani e lo baciò a fior di labbra quasi come a suggellare una promessa. - Ti amo anch'io - le disse con gli occhi lucidi. Lei semplicemente rispose - lo so - Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dallo sbattere della porta d'ingresso. Era Elena, poteva sentirne l'odore. Poggiò il bicchiere ormai vuoto sul tavolino e la raggiunse. - finalme... Ma che cazz... Che hai combinato!? - esclamò vedendo che il suo vestito bianco era macchiato di sangue e che era ricoperta di graffi e lividi. - ho incontrato una mia vecchia amica - disse Elena mentre tentava di togliersi il giubbino. Damon la aiutò stando attento alle ferite ancora fresche. - Da come ti ha combinato direi che non eravate proprio grandi amiche - - Lo sai Katherine non è molto amichevole - - Bingo... Che mi sono perso? Lotta nel fango? Dov'essere stato divertente, sai due donne che combattono sono molto sexy - le disse guardandola negli occhi con fare seducente e sottolineando con enfasi l'ultima parola. Elena cercò di non prestargli molta attenzione e arrivò direttamente al punto - le ho dato la cura - - Hai fatto cosa?! Sei completamente fuori di testa?! - - Damon che avrei dovuto fare?! Stava per uccidermi! - - Qualsiasi altra cosa ma non questo! Avresti potuto conficcarle un paletto nel cuore ad esempio - - Se fosse stato così semplice a quest'ora non sarei conciata così caro 'Mr so-tutto-io' - Disse Elena arrabbiata mentre Damon se la rideva sotto i baffi. - Che c'è ora? - gli chiese sbuffando - Niente... - rispose in tono vago, poi le si avvicinò, posò le mani sui suoi fianchi e la strinse a se - ... È solo che sei ancora più carina quando ti arrabbi - le disse sistemandole una ciocca di capelli dietro all'orecchio e posandole un dolce bacio sulle labbra. - E tu sei odioso quando cerchi di distrarmi per evitare un discorso in cui hai palesemente torto - disse Elena in tono scherzoso. - io distrarti? - disse Damon dandole un bacio sul collo. - ti sbagli... - sussurrò dandogliene un altro sul mento e poi all'angolo della bocca. Elena sorrise prima di cingergli il collo con le braccia e baciarlo con trasporto. - Non ti ho ancora perdonata per quello schiaffo - le sussurrò sulle labbra. - Te lo sei meritato - rispose lei - Però se vuoi sei ancora in tempo per ottenere il mio perdono... - - ah si? E sentiamo, che dovrei fare? - chiese Elena per tenergli il gioco sapendo già dove volesse arrivare a parare. - Se vieni su con me te lo spiego- le rispose Damon con fare seducente.