$IL CIOCCOLATO DELLA VENDETTA$/
Sono 14 one-shot di San Valentino su vari anime fatte per
divertire. Spero tanto che vi piacciano, le ho inventate e scritte con impegno,
sulle mie coppie preferite.
-LANMAAAAAA!!!-
-Oh no! Akane, coprimi ti prego!-
-Ah no. Non vedi quanto ti cerca? Devi assolutamente
accontentarla.-
-Ma Akane…-
-Lanma caro, dove sei?-
-TI PREGO!-
-….. E va bene, ma muoviti.-
Sempre la stessa storia, ogni volta che vado a trovare
il mio Lanma, quella smorfiosa di Akane si mette in mezzo.
Ma questa volta non mi avrebbe rovinato il San
Valentino anzi, le avrei fatto passare un giorno memorabile!
Conoscevo già le intenzioni di quell’antipatica, ne
ero sicura, avrebbe preparato il cioccolato a Ranma e io le avrei impedito di
darglielo.
Mi tuffai nel laghetto dei Saotome trasformandomi in
un gattino rosa, come quella maledizione prevedeva, per poter spiare meglio e
mi intrufolai nella cucina.
Quella prevedibile di Akane stava appunto preparando
del cioccolato canticchiando… confondendo lo zucchero con il sale!
“Che sciocca… lo vuole avvelenare?” pensai con sdegno.
Akane lasciò per un momento la cucina e io ne
approfittai.
“Vendetta!” pensai mentre saltellavo sull’operato di
Akane e, PER SBAGLIO, lasciavo cadere tutta la farina e i piatti che potevo.
-SHAMPÙ, SMETTILA!- sentii strillare la gallina.
-VAI VIA GATTACCIA! Oh no… guarda che disastro!- io
con un saltello sparii dalla finestra.
Ma la mia vendetta non era terminata.
Akane ripreparò il cioccolato al mio Lanma e fu pronta
per darglielo.
Erano uno di fronte all’altra, Akane, arrossendo come
una stupida, era pronta per porgere il pacchetto… ma purtroppo per lei io
rovinai tutto un’altra volta.
Con un balzo saltai sopra alla scatola, Akane la
lasciò cadere per terra ed io… cominciai a distruggerla come meglio potevo!
Adoravo quello sguardo sconvolto e basito che assumeva
Akane quando compivo una delle mie prodezze.
-Shampù no! Perché lo fai? Smettila!-
Akane, con una grossa teiera, mi bagnò la testa con
acqua calda e io tornai nella mia forma normale.
Con una risata malefica esclamai: -Hai finito di
rovinarmi il San Valentino mia cara, la mia vendetta si è compiuta!-
-E tu hai finito di rompere le uova nel paniere? Hai
finito di romperci le scatole continuamente?- io la guardai seria, come si
permetteva di rispondermi?
-Akane ha ragione, stai diventando una palla al piede,
smettila di perseguitarci, non capisci che stai esagerando?-
-L-Lanma…-
“Cosa… cosa sta dicendo?”
-Basta, ci hai stancato, una volta per tutte vattene,
smettila di darci fastidio. Sì, perché tu dai solo fastidio!- io lo guardai a
bocca spalancata mentre calde ma amare lacrime rigavano il mio volto.
-Io… volevo solo che ti accorgessi di me. Volevo che
capissi quanto t’amavo!- dissi allontanandomi, allontanandomi da lui e dal suo
cuore di pietra.
Ritornai al mio ristorante “Il Gatto” dove mi aspettava
mia nonna.
-Già di ritorno? Hai compiuto la tua missione?- io la
guardai con occhi lucidi di pianto e, senza dire una parola, mi accasciai su un
tavolino e ricominciai a piangere.
Dopo essere riuscita a calmare i singhiozzi che mi
facevano sussultare mi misi a servire ai tavoli con sguardo assente.
-Shampù tesoro, non sei nelle condizioni adatte a
servire, anche i clienti ne risentiranno. Vai a riposare, qui ci penso io.-
-No nonna, lascia fare a me. Il lavoro mi distrae
sempre dai problemi e dalla tristezza.-
“Quella Akane… è riuscita un’altra volta a rovinarmi
il San Valentino… la odio!” pensai lasciando cadere un piatto a terra.
-Ops… scusate.- dissi raccogliendo i cocci con aria
spenta.
-Ehi Shampù, un bel piatto di riso per favore. Sapevo
che quei maledetti cioccolatini mi avrebbero distrutto lo stomaco. Ma i tuoi
piatti sono i migliori, mi resuscitano l’appetito.-
“Q-questa voce… non è possibile!” alzai gli occhi e
davanti a me rividi l’uomo dei miei sogni, il mio amato, il mio Lanma era lì,
sorridente, come se prima non mi avesse detto nessuno tipo di crudeltà.
Ma non ci riuscivo mai… non riuscivo mai a tenergli il
muso, ogni volta che lo vedevo mi si riaccendeva il sorriso.
-Arriva subito.- esclamai alzandomi di scatto e
precipitandomi dietro al bancone.
-Shampù, scusami per prima, non volevo essere
offensivo però…-
-Non ti preoccupare, ho già dimenticato tutto… ma non
puoi chiedermi di soffocare il mio amore per te, questo mai!- dissi facendogli
l’occhiolino.
Il lavoro mi fa dimenticare i problemi ma l’unico che
riesce a farmi sorridere anche quando sembra che tutto vada storto… è solo il
mio Lanma!