Pazzo allenamento
RISCALDAMENTO
Mi sono legata i capelli.
Una coda bella alta, che mostra tutto il viso.
Non ho veli.
Mi sono lasciata guardare.
Poi ho scrocchiato la schiena rigida.
Sì, sono una dura.
Non mi scapperai facilmente, capito.
Mi sono lasciata trasportare dal tuo ritmo.
Sei stato il mio riscaldamento, un brivido tiepido che mi ha percorso la schiena.
Ho inspirato.
E’ fatta. Mi piaci.
Sei Mio.
ADDOMINALI
Sei stato un pensiero costante.
Mi hai fatto sentire le farfalle nello stomaco.
Sì, è stato simile alla contrazione del muscolo.
Ma decisamente più piacevole.
Eppure non sentivo la fatica.
Facevo gli addominali con il sorriso.
Quel sorriso vincente che solo due tipi di persone hanno: gli eroi e i pazzi.
Ero fiera di me.
Ero una pazza eroina.
IL SACCO
Presi i guantoni e presi anche il sacco.
Ero incazzata.
Sì, ero decisamente incazzata.
Con te.
Con te e con l’altra.
Più con l’altra che con te.
l’altra che mi aveva spogliato del mio mantello e della mia tuta da eroina.
Ero solo pazza, ormai.
Tirai pugni così forti da farmi male.
Mi sfogai.
Pensai a te.
Tu che sei bello più del sole.
E lei che non è né pazza né eroina.
Banale.
Lui vuole me.
STRETCHING
Fece male.
Ma era necessario.
Dovevo sciogliere i muscoli.
Rilassarmi un po’.
Pensare.
Pensare che forse era giusto così.
L’eroina in mutande doveva farsi da parte.
Non c’era nessuno da salvare.
Ma mi sbagliavo.
Dimenticavo una parte di me.
La più bella, la più esuberante.
La migliore.
“pazza”.
Le pazze eroine non pensano troppo.
Non hanno teorie.
Passano alla pratica.
Alla conquista.
Lui vuole me.
ACQUA
Avevo sete.
Ero energica.
Bella.
Sudata e bella.
Spettinata e bella.
Ero pronta.
Io. Bella.