Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: Trisha_Elric    07/08/2013    5 recensioni
Bhe, secondo voi un bambino avrebbe fatto tutto questo? No. Era un vero traguardo anche per lui, finalmente era stato sincero fino alla brutalità , sincero con se stesso.
Era cresciuto. Adorava i Pokemon, non vedeva l'ora di vivere altre avventure ma adorava anche Misty, cavolo se l'adorava. Doveva trovare il giusto equilibrio per riuscire a non perdere ne il suo sogno..ne lei.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ash, Iris, Misty, Spighetto | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UNO PSYDUCK COME CUPIDO

UNO PSYDUCK COME CUPIDO.

 

 

-Ash!-

-M-mamma!-

-Lasciati abbracciare!-

-Si mamma ma..m-mi stai soffocando!-

Delia, la donna castana dai tratti dolci di una mamma, si era avventata sul povero figlio non appena aveva varcato la soglia di casa con un ampio sorriso.

-Non puoi impedirmi di abbracciarti! Sono mesi che non ti sei fatto sentire ed ora eccoti qui!-

Il moro, dopo vani tentativi precedenti, riuscì a liberarsi dalla stretta della madre, sorridendo tra il divertito e lo scocciato.

-Mamma avanti, ormai ho 17 anni! Sono grande abbastanza per badare a me stesso!-

-Certo, come no.-

Ash si voltò verso la ragazza dietro di lui di lunghi capelli neri striati di viola e dalla carnagione scura. -Nessuno ha chiesto il tuo parere Iris!-

-Io dico solo quello che penso, poppante. Se non ci fossimo stati io e Spighetto tu saresti a piangere ancora ai confini di Unima!-

-Bhe, su questo non le do torto.- mormorò convinto il ragazzo alto e slanciato dai capelli e dagli occhi verdi.

-Ti ci metti anche tu Spighetto?!- Poi abbassò la voce , avvicinandosi ai due con sguardo furioso nonostante stesse cercando lo stesso di tenere il sorriso.- Avevamo fatto un patto o sbaglio?! Questi commenti velenosi non davanti a mia madre!-

-Pikaaa...- mormorò il suo fedele Pokemon dalla sua spalla.

Delia scoppiò a ridere con fare garbato, portandosi una mano davanti alle labbra.

- Mi ricordate davvero Misty e Brock! Sembra che niente sia cambiato!-

Ash sussultò e guardò la madre con volto serio e sorpreso. -Ah..davvero?- accennò un sorriso.

-Vero!-

 

Dannazone, ora che ci pensava erano anni che non dava notizie ai due..

 

-E tu come stai Pikachu?- Chiese la castana prendendo in braccio il piccolo topolino giallo. In risposta il Pokemon squittì felice e si accoccolò sulla donna.

- Ma guardalo, non sei più al livello 5 caro mio! Ormai sei grande anche tu!- socchiuse gli occhi fulminando il suo amico con lo sguardo.

-Quanto brontoli Ash, fai tanto il grande ma resti ancora il bimbo di 10 anni che sbraitava desideroso davanti ai suoi pokeghiaccioli alla menta!-

-Mamma!!- il moro desiderò morire in quel momento mentre i suoi due compagni se la ridevano alle spalle.

-Venite, vi preparo il pranzo!-

-Oh!- Il ragazzo tornò radioso. -Finalmente!-

 

* * *

 

-Era tutto buonissimo!- Esclamò Ash, accarezzandosi la pancia con occhi chiusi.

-Devo ammettere che ha ragione, signora poi vorrei chiederle la ricetta per i fagotti agli spinaci!- esclamò Spighetto entusiasta. Di risposta Delia sorrise annuendo mentre era intenta a lavare i piatti.

-Tieni Axew, mangia un po' anche tu - disse Iris porgendo del pane fresco al Pokemon drago.

 Passarono qualche minuto in silenzio poi fu la donna a parlare. -Per quanto avete intenzioni di restare qui?-

-Mmh, pensavamo a qualche giorno!- disse il moro sorridendo sapendo di far felice la madre.

-Benissimo! -

Spighetto e Iris si guardarono e sorriso a loro volta.

-Ash per favore, mi passeresti la pokeball di Mr. Mime?  L'ho messo a riposare ieri ma mi servirebbe il suo aiuto ora.-

-Certo mamma.- Ash si alzò e si stiracchiò. -Sul davanzale qui?-

-Esatto, grazie. -

Il ragazzo prese la Pokeball e sorrise. Ricordava benissimo la prima volta che aveva tenuto tra le mani la sua prima sfera e non potrebbe mai dimenticarsene; era solo un bambino all'epoca ma in verità non si sentiva tanto diverso. Era più grande di fisico questo è certo; aveva abbandonato i tratti da bambino per far spazio a quelli di un ragazzo alto, dal fisico asciutto e fai lineamenti attraenti. Solo gli occhi castani erano rimasti come erano sempre stati: dolci, grandi e pieni di vita.

Si girò verso la madre e poi lanciò la  Pokeball.

-Scelgo te, Mr Mine!-

Appena la palla rossa e bianca toccò il pavimento fu avvolta da una luce bianca-rossastra  da cui sarebbe uscito il Pokemon scelto...

-Aah! Ma che diavolo è quello?!- Esclamò Iris alzandosi di scatto.

-Non so che dirti, non l'ho mai visto nemmeno io!- Disse Spighetto, osservandolo attento.

Ash guardò da prima sorpreso e poi sorrise divertito e radioso. -Psyduck! Che diavolo ci fai qui?!-

Il pokemon anatra di massaggiò la testa dolorante poi si voltò verso Ash, inclinò il capo e subito dopo gli occhi gli si riempirono di lacrime saltandogli addosso subito dopo.

-Duuuuuuck!-

-Ahahah, anche io sono felice di rivederti amico!- Rise il ragazzo cercando di scrollarselo di dosso.

-Oh cielo!- Esclamò Delia sorpresa.- Misty avrà preso per sbaglio il mio Mr. Mine questa mattina lasciandomi qui il suo Psyduck!-

Il moro sobbalzò e guardò la madre sgranando gli occhi. -Misty?-

 

Era stata qui solo poche ore prima..

 

-Si, viene spesso a trovarmi per sapere come sto..almeno qualcuno se lo chiede, eh Ash?-

-Ah..bhe ecco..-

-In effetti dovresti chiamarla tua madre più spesso, salame!-

-Che persona orribile..-

-Piantatela voi due!-

Ash guardò il Pokemon d'acqua assorta. Da quanto non vedeva Misty? Anni, nemmeno l'aveva sentita. Con Brock erano stati compagni d'avventura per più tempo mentre lei non l'aveva più sentita. Si meriterebbe di sorbirsi il mal di testa di Psyduck...forse.

 

-Chi è Misty?-Chiese Iris curiosa, con un sorrisetto sul volto.

Delia guardò il figlio e poi sorrise, appoggiandosi al bordo del lavello.

-Bhe Ash, non sarebbe il caso di riportare Psyduck alla sua padrona?-

-Cosa..?- chiese ancora assorto,poi si svegliò. -Eh?! Io? -

-Certo, così ne approfitterai per parlarle di nuovo, no?-

-Mhmh-

 

Si decise che Ash sarebbe andato da solo alla palestra di Cerulian City , poco distante da lui, nel tardo pomeriggio. Era agitato, non c'era dubbio, ma pensò che quella fosse la soluzione migliore; andare da lei.

Si stava sistemando il suo cappello quando Irish e Spighetto si affacciarono alla porta per salutarlo.

-Stai raggiungendo la tua ragazza?- Chiese ris a brucia pelo.

-Cosa?!- sobbalzò Ash, diventando paonazzo sulle guance.- Misty non è la mia ragazza!-

-Bhe, Un uomo non sta a fissarsi davanti allo specchio per quasi venti minuti se non è per una ragazza speciale! Tutto ciò mi ricorda una ricetta greca che ha del magnifico nella sua composizione iniziale e...-

-Dacci un taglio Spighetto! -Tagliò corto la ragazza. -Dai Ash, non potrà mica picchiarti a sangue no?-

Il sorriso di Ash si glaciò in volto ricordando perfettamente che Misty poteva eccome.

-Allora, io vado.-

- Buona fortuna, audace cavaliere!-

-Spighetto!-

-Okay, Okay.-

Ash sorrise divertito e ringraziò di cuore i suoi amici prima di avviarsi verso quella che forse era l'ultima sua passeggiata.

-Psyduck andiamo?-

Il Pokemon scosse la testa e rimase fermo, tenendosela assorto; in vano le spinte di Pikachu riuscirono a smuoverlo e il moro sospirò, affranto.

 

 

-Cavolo quanto pesi anatra!- bofonchiò Ash tenendo sulle spalle Psyduck che, felice, agitava le zampe mentre Pikachu sghignazzava.

 

 

***

 

-Avanti Paul, puoi farcela!-

-Come se sembrasse facile...-

-Certo che lo è, muovi quelle gambe!-

Il ragazzo dai capelli violacei borbottò qualcosa continuando ad agitare le gambe in acqua.

 Misty ridacchiò. Paul era venuto qualche giorno prima chiedendogli, per quanto il suo orgoglio potesse fare, lezioni di nuoto per poter riuscire ad addestrare in modo migliore i suoi Pokemon d'acqua. A quella richiesta la ragazza era scoppiata a ridere. Che l'avrebbe mai immaginato che il temerario Paul non sapesse nuotare! Però doveva ammettere che possedeva una forza di volontà e una tenacia ammirabile.

Gli ricordava Ash.

Sospirò al pensiero ma scosse il capo , concentrandosi sul suo discepolo. -Stai andando benone, sei già capace di stare a galla, il prossimo passo e il muoversi!-

Paul bofonchiò nuovamente ma fece un sorriso soddisfatto continuando ad agitare le gambe.

-Capo palestra Misty?-

La rossa guardò un ragazzo dai capelli biondi arrivare. -Dimmi Mike-

-C'è una visita per lei.-

-Uno sfidante?-

-No, dice che l'ha già battuta in modo spettacolare anni fa e che è qui solo per una visita.-

Solo un idiota poteva dire certe cose.

-Fallo entrare.-

Paul si fermò e si sedette a bordo piscina. -Dire basta così per oggi.-

-Ehi, io  non ti ho detto di fermarti!-

-Ma l'ho detto io-

-Te ne andrai solo quando l'avrò deciso io. -

-Ho da fare!-

-Non mi interessa, ora ti rimetti in acqua e...-

-Cosa sta succedendo qui?- chiese una voce alle sue spalle.

Misty si girò tanto velocemente che se lo ritrovò davanti così in fretta che quasi non le prendeva un accidenti. Cavolo, da quanto era diventato così alto?!

-Ash!- Indietreggiò di un passo e il volto sorpreso lasciò posto a quello scocciato. -Si può sapere che vai a dire in giro?!Battuta in modo spettacolare?-

-Certo, è stata epica la mia vittoria. -

-Io la ricordo diversamente.-

Ash stava per rispondere quando il suo sguardo cadde su Paul.

-Paul! Da quanto tempo!- sorrise il ragazzo ma subito si fermò. -Aspetta, perchè sei qui?-

-Veramente non sono affari tuoi.- disse il ragazzo dagli occhi affilati con calma, asciugandosi i lunghi capelli fradici con una stretta.

A quelle parole il moro si infastidì. -Vieni spesso qui?-

-Si.-

-Ehi Ash, ma che ti prende? Paul è un mio allievo. -Intervene Misty. -Anzi, perchè tu sei qui?-

-Te lo dirò dopo. - Non smetteva di fissare Paul che si prendeva tutta la calma del mondo per asciugarsi. Sembrava che fossero in un'eterna competizione.

-Bhe, ci vediamo domani Misty. -Paul sorrise appena alla ragazza e poi guardò il ragazzo.

- Ash-

-Paul.-

-Ci vediamo.-

-Certo.-

Appena il ragazzo se ne fu andato, Misty lo guardò inviperita.

-Allora?! Torni dopo anni, non avvisi, non saluti e la prima cosa che fai qui è fare una scenata?!-

-Quale scenata? Io non fatto nessuna scenata.-

-Se tu e Paul avete un conto in sospeso risolvetelo fuori dalla mia palestra!-

-Quanto sei acida Misty.- si attappò un orecchio infastidito

- Non fai che urlare per ogni minima cosa. Non sei affatto cambiata.-

Bugia, bugia. Eccome se era cambiata, si era fatta una donna ormai e non era più quel manico di scopa che vestiva da maschiaccio: i capelli erano più lunghi ma tenuti nella loro caratteristica acconciatura mentre il corpo era snello e formoso, delineato da una maglietta leggera in cotone bianca, smanicata, e pantaloncini a pinocchietto leggeri blu notte. Come se non bastasse, gli occhi verde acqua brillavano come quando il Sole filtra i suoi raggi in acqua.

-Bhe, nemmeno tu. Sei sempre il solito bamboccione.-

-E tu il solito maschiaccio dai modi rudi!-

-Senti ma si può sapere perchè diavolo se venuto qui se tanto avevi intenzione di discutere?-

-Speravo di poter chiacchierare con una mia vecchia amica, ma a quanto pare sbagliavo.- sbuffò lui.

-Bhe, se ci tenevi tanto a chiacchierare potevi alzare la cornetta , digitare i numeri e chiamarmi.-

-Io..sono stato molto impegnato.-

-Certo, le gare sono più importanti degli amici vero?-

-Non ho mai detto questo Misty!-Esclamò lui sulla difensiva -Io ci tengo a te!-

La rossa arrossì appena ma subito si arrabbiò. -Bel modo di dimostrarlo!-

-Sei davvero peggio di una cornacchia.- disse lui dopo essersi fissati, il moro la superava di buoni centimetri.

-Vattene allora.-

-Certo che me ne vado.-

Ash l'oltrepassò dopo pochi secondi. Misty guardo l'acqua della piscina , mordendosi le labbra.

Non piangere, va tutto bene. Hai superato la cosa, ricordi? Non piangere quando lui è ancora qui.

 

-Psyyyyy!-

-Eh?- il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di alzare lo sguardo che vide Psyduck che stava caricando verso di lui.

 

-Ma che diavolo..?-

 

Il Pokemon lo colpì in pieno stomaco e lo trascinò  verso Misty, colpendola con il corpo di lui e facendo cadere entrambi nella piscina. La ragazza affondò con Ash che sotto sciock non si muoveva per la sorpresa; girò dopo pochi istanti il viso verso di lei poco dopo e la vide vicinissima a lui.

Davvero non si era mai accorto di quanto fosse splendida Misty in acqua?

La ragazza lo afferrò per la vita con espressione seccata e nuotando con grande velocità lo riportò in superficie, facendolo appoggiare sul bordo piscina.

-Ma sei un bradipo o cosa?! Perchè mi sei venuto addosso?!-

Dopo qualche secondo di ipnosi il ragazzo reagì- Non è stata colpa mia, il tuo Pokemon mi è venuto addosso!-

-Il mio Pokemon?-

-Si Psyduck! Lo avevi dimenticato a casa mia!-Brontolò sedendosi a bordo piscina, riprendendo fiato.

-Ah..-disse lei  dopo un poco. -E' per questo che sei venuto allora, non per me.-

-Bhe..- Ok doveva dare una spiegazione che non risultasse una bugia insulsa ma non essendo mai stato bravo a mentire abbassò lo sguardo.

-Bene. Ora che me l'hai dato, vattene.- disse in modo glaciale, gli occhi freddi come la neve.

-Misty..-

-Niente Misty! Fuori!-

Ash la guardò, addolorato e mise un piede fuori dall'acqua, pronto ad alzarsi. Si voltò nuovamente su di lei e vide che, per quanto la rossa stesse cercando di non farlo capire, le lacrime le stavano invadendo gli occhi.

Bravo cretino, ci sei riuscito finalmente, eh? Sei davvero riuscito a ferirla , rischiando di rompere un'amicizia che dura da anni. Complimenti.

 

Non voleva andarsene, nemmeno farle del male. Era sempre lei, la ragazza che l'aveva accompagnato per tanto tempo nel suo viaggio e che quando si sono separati lo ha salutato con la promessa di rivedersi presto. Ma lui cosa aveva fatto? Non l'aveva più contattata.

E si lamentava pure della sua rabbia ora?

-Misty ..-Mormorò nuovamente guardandola. Lì, in acqua con le lacrime, i capelli scompigliati e le labbra socchiuse per tentare di placare le sue emozioni ebbero un effetto nuovo su di lui.

Prima avrebbe provato una forte paura per quell'atteggiamento,sembrava  pronta a scoppiare come una bomba che gli avrebbe procurato non pochi dolori; ora provava soltanto una irrefrenabile, potente, incontrollabile voglia di baciarla e poichè era sempre stato un ragazzo estremamente impulsivo, agì.

Prese la ragazza per le braccia, sporgendosi verso di lei ,l'afferrò saldamente e la sollevò appena dall'acqua quanto bastava per riuscire a posare le labbra su di lei.

Non aveva mai baciato prima, in realtà non ne aveva mai avuto lo stimolo prima; era come se un vulcano dormiente avesse ricevuto una scossa talmente forte da farlo scoppiare.

Chissà da quanto tempo desiderava farlo.

Inclinò il capo, le labbra incollate a quelle di lei. L'aveva sentita rigida tra le braccia, forse sorpresa quanto lui, ma poi si ammorbidì lentamente dopo pochi secondi, prendendogli la maglietta con forza come se avesse paura a lasciarlo andare nuovamente. Il ragazzo la tirò fuori dall'acqua continuando a baciarla per minti interi.

Quando si separarono lentamente, Ash era sorpreso: sorpreso di se stesso, non riusciva a credere di poter essere capace di baciare, sorpreso di lei che invece di schiaffeggiarlo lo aveva assecondato, sorpreso del comprendere che era stato geloso di Paul ma sopratutto sorpreso del fatto che per anni aveva tenuto a bada quel sentimento che aveva volontariamente sepolto all'arrivederci di tanti anni prima.

La ragazza aveva un  delizioso rossore sulle guance e alzò appena lo sguardo su di lui. -Ash ma che..?-

-Scusa- si limitò a dire lui guardandola e vedendo che i suoi occhi si riempirono di dolore si affrettò a precisare. -Scusa per non essermi fatto sentire in questi anni. Hai ragione a dire che sono ancora un bambino ma ..credimi se ti dico che mi sei mancata.- Arrossì di più ma poi tornò serio.

-Resterò poco qui e poi ripartirò ma ..-la guardò serio. -Ti prego di aspettarmi, tornerò.-

 

La ragazza lo guardò e lo abbracciò subito. Sapeva che quella era una promessa vera, perchè quando Ash Ketchum fa una promessa la mantiene a tutti i costi.

 -Da te non potevo aspettarmi altro. Lo farò.-

L'allenatore prese il viso della ragazza e piano la baciò di nuovo. Bhe, secondo voi un bambino avrebbe fatto tutto questo? No. Era un vero traguardo anche per lui, finalmente era stato sincero fino alla brutalità , sincero con se stesso.

Era cresciuto. Adorava i Pokemon, non vedeva l'ora di vivere altre avventure ma adorava anche Misty, cavolo se l'adorava. Doveva trovare il giusto equilibrio per riuscire a non perdere ne il suo sogno..ne lei.

Non dovette dirle altro, lei capì.  Capì che lui le aveva detto con quei suoi occhi nocciola che con tanta intensità la stavano guardando: Ti Amo.

-Anch'io.-

Sorridendo radioso, Ash guardò Psyduck che intanto si teneva la testa e si lamentava.

-Però, uno Psyduck da Cupido non ce lo vedevo proprio!-

-Finalmente hai fatto qualcosa di intelligente!- ridacchiò Miosty dando un baciò sulla guancia al ragazzo.

Il Pokemon arrossì alla scena e si tenne gli occhi, paonazzo mentre i due ridevano nel guardarlo.

 

 

 

-Angolo Autore.-

 

Oh cavolo...è passato più di un anno dall'ultima volta che ho scritto.. D:

Dannazione, ehm..mi dispiace. Avevo perso l'ispirazione ma l'ho ritrovata guardando le puntate della prima stagione e rileggendo alcune storiche ff! tornerò anche su Soul Eater che penso mi staranno odiando..ahah !

comunque, questa ff mi è balenata in testa e ho dovuto buttarla giù. Viva Psyduck che è stato di  vitale importanza. Grazie anatroccolo orridamente bellissimo :3

Spero sia di vostro gradimenti, un bacio a tutti e buona estate. <3

 

Trisha_Elric.

 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Trisha_Elric