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Autore: FairLady    08/08/2013    8 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se, prima di diventare un vampiro, prima dell’incidente al Wickery Bridge, prima della decisione tra i due fratelli, Elena avesse avuto una conversazione inusuale con il virtuoso Elijah Mikaelson?
Ho sempre creduto che quei due avessero un legame inconsciamente profondo, particolare. Questa mia convinzione ha portato a questa OS. Spero vi piaccia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elena Gilbert, Elijah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Elena stava cercando un modo qualunque per non pensare. Uno qualunque che le permettesse di non soffermarsi troppo sulla grande incognita che pendeva come una scure sulla sua testa: Stefan o Damon?
Ecco, ci stava pensando ancora! E più lo faceva, meno riusciva a trovare una risposta. Entrambi avevano qualcosa che l’attraeva. Così diversi, eppure così giusti per lei. Così differenti tra loro, ma allo stesso tempo, simili abbastanza da essersi innamorati – ancora – della stessa donna. Lei.
Si concentrò nella sistemazione della cucina, nell’attesa che la situazione difficile che si era venuta a creare, si districasse. Avevano stretto – ad onor del vero, aveva stretto – un altro dei famosi patti con Elijah. Lui e Rebekah volevano il corpo di Klaus, essiccato e giacente in una bara; loro, la libertà dalla dittatura dell’ibrido. Probabilmente, la fine di tutta quella insidiosa vicenda era vicina.
“A cosa pensi, Elena?”
La voce dell’Originale le giunse alle orecchie come una stilettata, facendola sobbalzare.
“Scusa?” gli chiese, tornando alla realtà troppo bruscamente.
“Ti ho chiesto a cosa stai pensando.” continuò lui, imperturbabile.
“A… A nulla, in verità. Sono solo preoccupata. Alaric non si darà per vinto tanto facilmente.” Tergiversò, schioccando una mezza bugia. Era vero quello che aveva appena detto, ma non era certamente il suo unico cruccio. Solo, credeva che non fosse il caso di parlarne con Elijah, aveva già fatto troppo parlandone con Matt, senza comunque arrivare a una conclusione.
“Qualsiasi cosa sia, Elena, sono certo che, quando tutti i drammi saranno rientrati e sarai più tranquilla, le risposte che cerchi ti si paleseranno senza che tu te ne renda nemmeno conto.”
L’umana restò per qualche istante con la bocca semi aperta, indecisa su cosa dire.
“Non so di cosa tu stia parlando, Elijah, ma sono sicura tu abbia ragione: tutto andrà meglio quando questa faccenda sarà conclusa.” Si dipinse sulle labbra un flebile sorriso, prese le tazze, si voltò e camminò a passo spedito verso il lavabo, continuando a fingere che non ci fosse nulla di più importante da fare, al momento.
Il vampiro, in un unico, fluido movimento, le fu accanto e le teneva la mano. Elena perse un battito dallo spavento. Non sapeva cosa quell’uomo credesse di aver capito, ma era sicura che niente si avvicinasse minimamente ai suoi reali pensieri.
“Non mi è mai stato difficile leggerti, Elena. Ho sempre pensato che, in qualche modo, io e te fossimo legati, e non l’ho mai creduto più intensamente di ora.”
La ragazza deglutì a fatica, a quelle parole. Lo aveva sempre pensato anche lei. Per uno strano, inspiegabile motivo, si sentiva in sintonia con quell’immortale antico: aveva sempre visto in lui una delle persone più leali e virtuose che conoscesse, e lo ammirava per questo. Alzò gli occhi fino ad incrociare quelli di lui.
“Non credo di volerne parlare. Almeno, non ora, con tutto quello che sta accadendo…”
“Non c’è bisogno di parlarne, cara. So bene qual è il tuo problema. Ci siamo passati tutti.”
Lei sgranò lo sguardo scuro e non poté fare a meno di sospirare, quasi rassegnata: era difficile darla a bere a un vampiro vecchio di millenni.
“È così difficile prendere una decisione, Elijah – sbuffò, ormai convinta che non avrebbe potuto più fare marcia indietro – Non mi sono mai sentita così confusa in tutta la mia vita.”
“Vedi, Elena, non devi farti ingannare dal fatto che entrambi siano innamorati di te. Io credo che, in fondo al tuo cuore, tu sappia cosa vuoi, ma hai paura di farli soffrire. Preferisci tenerli nel limbo dell’indecisione, piuttosto che buttare uno dei due giù dalla torre.”
La ragazza rimase per un secondo a fissare il vampiro. Era inusuale sentirlo parlare a quel modo, ma immaginava che, probabilmente, lui fosse l’unico in grado di darle consigli oggettivamente validi.
“È che sono un’egoista, Elijah, li tengo sospesi semplicemente perché, scegliendo uno di loro, inevitabilmente, perderei l’altro… – fece una pausa per ricacciare indietro le lacrime che rischiavano di tracimare – E ho perso già così tanto.”
La mano dell’immortale le si posò delicatamente su una guancia e premette quel tanto che bastò per portare i loro sguardi ad incrociarsi.
“Non sei egoista, Elena. Sei buona, appassionata, sensibile. Ed è per questo che devi lasciarne andare uno. – la fissava così intensamente che, per un momento, lei credette che volesse soggiogarla, ma sapeva che non era possibile, lui non l’avrebbe mai fatto – Sai che devi.” Rimarcò, sorridendole e svelando un’indole quasi paterna.
Le lacrime, infine, esondarono, ricoprendole le guance. Sapeva che aveva ragione. Doveva permettere ad uno dei due fratelli di lasciarsi il passato alle spalle. Doveva mettere fine a quella faida che era durata sin troppo.
“È che io… - sussurrò, incapace di tirare fuori la sua solita voce sicura – io…”
“Non è semplice, Elena. Lo so. - ammise Elijah, anticipando per l’ennesima volta i pensieri della ragazza – Ma se potessi consigliarti, disinteressatamente come forse non ho mai fatto prima, ti direi che, se ti sei innamorata di due persone, allora dovresti scegliere la seconda.”
La mora spalancò i suoi grandi occhi castani, presa in contropiede, con il petto che veniva scosso da potenti e frequenti battiti. Ma non parlò, sentiva che il vampiro non aveva ancora finito.
“Non ti saresti innamorata del secondo, se avessi amato veramente il primo.”
E in un attimo, Elijah sparì, non prima di averle lasciato un rapido bacio sulla fronte e un “Arrivederci, Elena” che lei non era nemmeno certa di aver udito veramente.
D’un tratto fu sopraffatta da un’incredibile frustrazione.
Come si permetteva, quell’antico da quattro soldi, di venire lì e metterla così con le spalle al muro?
Come poteva anche solo insinuare che il suo amore per Stefan non fosse profondo e sincero?

Stefan l’aveva salvata, in tutti i modi in cui una persona poteva essere salvata, anche per quello lei lo amava tanto.
Però, Damon… Damon. Per sua stessa ammissione, lui la divorava con la sua presenza, con le sue attenzioni. La proteggeva, non lo aveva sempre fatto? La confondeva con il suo sguardo glaciale, che però nascondeva una passione e una sensibilità che in pochi, o forse nessuno, eccetto lei, conoscevano.
“[…] Non ti saresti innamorata del secondo, se avessi amato veramente il primo.”
Quella frase l’avrebbe torturata talmente tanto da farla impazzire. Non erano già più che sufficienti i suoi pensieri contorti?!
Eppure, quando più tardi si trovò sul furgone di Matt, messa alle strette, obbligata a decidere se proseguire verso Damon o tornare indietro da Stefan, capì che era quest’ultimo quello da trattenere. Il maggiore dei fratelli sarebbe caduto dalla torre, ma si sarebbe salvato. Se la sarebbe cavata, in qualche modo.
Stefan no, lui non era mai stato forte abbastanza, e dopo tutto quello che aveva fatto per lei, non se la sentiva di abbandonarlo. Non era certa che avesse scelto lui semplicemente per il grande amore che provava. Forse aveva ragione Elijah, avrebbe dovuto scegliere il secondo. Forse amava più Damon di quanto non amasse il fratello.
“[…] Ed è per questo che devo lasciarti andare. Se solo ci fossimo conosciuti prima…” *
Avrebbe dovuto lasciarlo libero e permettergli di trovare nel mondo una donna che non fosse divisa a metà. Una che potesse amarlo come meritava. Una che, purtroppo, non sarebbe stata lei. Almeno, non in quel momento.



 

"If you fall in love with two people, pick the second.
You wouldn’t have fallen for the second if you truly loved the first."



* citazione puntata 3x22 dal momento in cui Elena comunica a Damon la sua scelta.

   
 
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