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Autore: roby_lia    08/08/2013    2 recensioni
Ambientato nel finale di CoG
“Io ti amo”
Allo stregone il respiro gli si bloccò in gola.
Alec non diceva cose del genere.
Alec non lo teneva nemmeno per mano tra la folla, né tantomeno lo presentava ai suoi genitori. Né lo baciava come se non ci fosse un domani davanti a tutto il suo popolo.
Ma l’aveva fatto: aveva fatto tutte quelle cose e quindi poteva dire anche cose che normalmente non sarebbero mai uscite dalla sua bocca.
“… come fai ad essere già ubriaco senza aver bevuto niente?”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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When everything change

Le guance di Alec erano diventate talmente rosse che probabilmente ci si sarebbe potuto cuocere un uovo sopra. Eppure né nei suoi occhi né nella sua voce era trasparita esitazione o titubanza, questo Magnus l’aveva notato con piacere e sorpresa.
Era andato tutto stranamente bene. Ma dopotutto avevano appena superato una catastrofe che minacciava il mondo intero e si sa che dopo occasioni del genere tutti ci tenevano a dimostrarsi diversi, giusti e di mentalità aperta. Soltanto il tempo avrebbe potuto dire come l’avevano presa veramente i genitori di Alec.
Solo il tempo.
Tempo che loro non avevano ma, se Alec ci aveva già pensato, non sembrava darne peso.
Continuava a stringergli la mano, mentre attraversavano la folla di Cacciatori e Nascosti in attesa dell’inizio dei festeggiamenti.
Per una volta Alec non sembrava preoccuparsi di tener nascosta la loro storia. Anche perché dopo il suo spettacolino nella sala degli accordi, c’era ben poco da tener nascosto.
Insomma, era stato persino presentato ufficialmente ai suoi genitori!
Gli sembrava ancora di sentire la sua voce mentre diceva con sicurezza, ma avvampando come solo lui sa fare, “…il mio ragazzo.”
L’aveva detto.
L’aveva detto senza tentennamenti o balbettii.
L’aveva detto come se stesse parlando del tempo solo con un tono molto più serio.
In effetti la loro relazione che da clandestina ed illecita, diventava pubblica e ufficialmente riconosciuta era molto più importante del tempo.
Finalmente la marea di persone finì e loro due si ritrovarono in una stradina laterale, dove occhi indiscreti non avrebbero disturbato.
Alec respirò profondamente, lasciandogli la mano ed appoggiandosi di schiena sul muro.
Tenendo gli occhi chiusi, il cacciatore cercò di regolare il respiro e il battito impazzito del suo cuore, mentre pian piano le sue guance smettevano di bruciare.
“Ce l’ho fatta” mormorò, socchiudendo gli occhi, per incontrare quelli del suo mago.
“Gliel’ho detto” aggiunse, mentre gli angoli della bocca gli si arricciavano in un sorriso, come gli succedeva inconsciamente ogni volta che vedeva Magnus.
“Sì” rispose il mago, passandosi una mano tra i capelli, prima di ricambiare appieno il suo sorriso.
“E bravo il mio cacciatore che finalmente si decide a parlare” disse poi, con tono più accattivante, mentre gli si avvicinava sensuale.
Aveva voglia di lui.
Aveva temuto di perderlo a causa di ciò che erano.
Aveva temuto di essere per sempre una seconda scelta.
Aveva temuto di dover rinunciare a loro.
Ma Alec aveva combattuto.
Alec aveva messo tutto in discussione.
Per lui.
Per loro.
“Ti meriti proprio un premio” affermò, posandogli le mani sui fianchi, avvicinando i loro corpi ed i loro volti.
Stava per impossessarsi delle sue labbra, quando il cacciatore lo fermò, spingendolo leggermente indietro con le mani che aveva appoggiato alle sue spalle.
Magnus lo fissò confuso, mentre l’altro spostava lo sguardo sulla folla che li dava le spalle.
Poi respirò profondamente, ricambiando con decisione il suo sguardo.
“Io ti amo”
Allo stregone il respiro gli si bloccò in gola.
Alec non diceva cose del genere.
Alec non lo teneva nemmeno per mano tra la folla, né  tantomeno lo presentava ai suoi genitori. Né lo baciava come se non ci fosse un domani davanti a tutto il suo popolo.
Ma l’aveva fatto: aveva fatto tutte quelle cose e quindi poteva dire anche cose che normalmente non sarebbero mai uscite dalla sua bocca.
“… come fai ad essere già ubriaco senza aver bevuto niente?”
Come c’era d’aspettarselo, Alec avvampò subito, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi ed iniziando a borbottare impacciatamente tra sé e sé come solo lui sapeva fare.
Ed eccolo lì, tornato nuovamente l’Alec che conosceva e che amava come non aveva mai amato nessun’altro.
Ridendo Magnus lo riavvicinò a sé, baciandolo con un sorriso che non voleva sparirgli dalle labbra.
Nessuno di loro due si accorse dei fuochi d’artificio che avevano iniziato ad illuminare il cielo, troppo impegnati a promettersi senza parole, che quello che li legava non sarebbe finito troppo facilmente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
È da un secolo che ho in mente questa ed un altro paio di storielle su questi due, perciò eccomi venuta qua a disturbare.
È la prima volta che mi destreggio con questi personaggi, spero di non aver rovinato troppo i loro caratteri.
E bho, se volete farmi sapere cosa ne pensate ne sarei felice ^^
 
Ciao ciao
roby_lia
  
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