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Autore: BornOfVengeance    08/08/2013    1 recensioni
Ovviamente il giorno dopo raccontai tutto a Lars e Cliff, i miei migliori amici, chiedendo loro anche se avessero idea di chi fosse il ragazzo in questione, ma purtroppo la risposta fu negativa. Da quel giorno non lo rividi più, chiesi in giro molte volte ma tutto quello che riuscii a scoprire fu l’età, aveva quindici anni, uno in più di me. Quel ragazzo sarebbe diventato la mia ossessione per i cinque anni successivi.
James/Kirk
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5 Anni dopo

Mentre "ascoltavo" le paturnie del mio migliore amico, per un attimo la mia mente abbandonò il pensiero che adesso eravamo tutti e tre nella merda fino al collo dato che la nostra band aveva perso un membro, e tornò su di lui, il mio unico pensiero fisso negli ultimi cinque anni, durante i quali non ero riuscito a dimenticare quegli occhi così particolari, quelle labbra e quegli occhiali che per lui erano motivo di grande vergogna. Non avevo mai saputo il suo nome, ma ricordavo perfettamente il suo volto dall'unica volta che l'avevo visto, non avevo mai fatto che cercarlo per tutti quegli anni ma nulla. mi chiedevo sempre se fosse cambiato anche se ero comunque sicuro che la sua bellazza si fosse conservata perfettamente. Proprio mentre stavo per ripercorrere la scena di quel bacio così improvviso e così perfetto allo stesso tempo, Lars si accorse che non lo stavo ascoltando per niente e decise di riportarmi nel mondo reale nella maniera più sgarbata che esistesse, mi tirò una cuscinata in faccia! Sapevo che erano i nervi a farlo agire così bruscamente.

<< Cazzo James! Ascoltami almeno per una volta al posto di pensare continuamente al tuo ragazzo immaginario! >>

Gli lanciai un'occhiataccia delle mie e cominciai ad ascoltarlo veramente, anche se di controvoglia. Ripeteva le stesse cose da due ore mentre io continuavo a stupirmi del fatto che non avesse perso la voce, resa ancora più acuta e femminile dalla rabbia. Lui faceva sul serio, ma a vederlo da fuori era propio buffo, dall'esterno si poteva notare solo un nanetto boccoluto con la voce stridula e femminile che non faceva altro che fare avanti e indietro per il salotto, inveendo contro il nostro ex chitarrista. Data la resistenza delle sue corde vocali forse avrebbe dovuto essere lui il cantante della band. 

<< Non ha fatto che combinare guai per tutto il tempo! Adesso ci ritroviamo con il culo per terra a causa sua! Come faremo a trovare un altro che sia quantomeno decente?? Forse dovremmo stampare degli annunci con il nostro numero...>>
<< Bell'idea Lars! Adesso siediti e smettila di farneticare, oggi stampiamo questi maledetti annunci e poi li spargiamo ovunque, ma ti prego...smettila di parlare! >>
<< Oggi ci siamo alzati con il piede sbagliato, James? >>
<< Ti prego Lars, ho mal di testa e sono già nervoso per fatti miei, evita di farmi incazzare di più! >>
<< Va bene, va bene...>>

Finalmente quel testone decise di darmi ascolto, andando a sedersi vicino a Cliff con aria da bimbo imbronciato, poi Cliff gli circondò le spalle con un baccio, dandogli un bacio sul collo. Già, quei due si erano messi insieme due anni addietro ed erano anche carini insieme, ma non facevano che ricordarmi quanto poco ci sapessi fare con l'amore e quanto fossi sfigato.

<< Secondo voi lo troverò mai? >>
<< Non perdere mai le speranze James, continua a cercarlo se per te è davvero importante...e scusami se prima l'ho chiamato ragazzo immaginario >>
<< Tranquillo Lars, so che sei arrabbiato e che non sai controllarti >>

Poco dopo iniziammo a strutturare quei maledetti annunci, speranche che avrebbero portato a qualcosa di buono e duraturo, avevamo un disperato bisogno di un chitarrista bravo, simpatico e che non avesse problemi di personalità. Se gli annunci non avrebbero avuto buoni risultati saremmo dovuti passare alle audizioni, esperienza assai odiosa, lunga e scocciante....insomma, era patetico guardare dei poveri ignoranti senza un briciolo di talento che si credevano di essere Jimi Hendrix, sicuri al cento per cento che sarebbero entrati nella nostra band. Anche se avevamo soltanto diciannove anni a testa eravamo esigenti e, non per vantarmi di e ed i miei amici, eravamo una bomba! Negli annunci includemmo il nostro numero telefonico proprio come era stato detto, prevedendo già che avremmo ricevuto un sacco di scherzi e telefonate inutili, capivamo subito se uno era intenzionato a fare sul serio o no. Quella stessa notte uscimmo armati di annunci e scotch, con l'intenzione di tappezzare tutta San Francisco e con la speranza che tutti i nostri sforzi sarebbero stati ripagati.
Quella notte, come tutte le notti, ripercorrevo quella scena che tanto amavo, per tenerla viva nella mia mente, sperando di trovare quel ragazzo prima che i ricordi iniziassero ad  affievolirsi e che tutto andasse definitivamente perduto. Mi chiedevo sempre più spesso se un giorno mi sarei alzato dal letto privo di speranze di ritrovarlo, privo di interesse per quell'individuo misterioso, privo della pazienza che mi aiutava a cercarlo, a chiedere di lui a chiunque. Quei pensieri mi intristivano anche perché le mie speranze si assottigliavano ogni giorno e combattevo con tutto me stesso per non dimenticare tutto, per andare avanti. Si, io lo avrei trovato!
*************************

La mattina dopo cominciarono le telefonate e, fra tutti i ragazzi speranzosi che sentimmo, solo due ragazzi della nostra età ci sembrarono adatti a stento e, anche se insicuri al massimo, avremmo dovuto accontentarci almeno per una volta. Puntammo i due ragazzi per quel pomeriggio stesso a due orari diversi ovviamente, ed entrambi (inutile dirlo) non si dimostrarono all'altezza dopo due canzoni suonate insieme. Il Telefono non faceva che squillare e non smise di fare altro per tutto il giorno. Quella sera eravamo arrivati al limite della sopportazione anche se avremmo dovuto aspettarcelo, l'ultima telefonata alla quale decidemmo di rispondere prima di staccare il telefono arrivò a mezzanotte appena scoccata. Dopo la stanchezza di quel giorno non ero del tutto calmo e rilassato ed il suono del telefono era diventato il mio terrore, così il mio tono non fu dei più amichevoli all'inizio.

<< Cazzo! Telefonate fino a quest'ora? Ma he hai fatto tutto il giorno?! >>
<< Oh scusa...non facevo che trovare occupato, questo era il mio ultimo tentativo, quasi non ci credevo più, ma ho trovato la linea libera e non me la sono sentita di riattaccare. Se preferisci richiamo domani. >>

Quella voce...così timida...aveva un non so che...

<< No no, ormai che ci siamo...come ti chiami? >>
<< Kirk Hammett, molto piacere! >>
<< James Hetfield, piacere mio. Dimmi Kirk, quanti anni hai e da quanto suoni la chitarra >>
<< Ho vent'anni e suono la chitarra da sei anni e mezzo >>
<< Bene Kirk, allora vediamoci domani mattina alle dieci, vieni all'indirizzo XXXXXXXXXX, porta qualche spartito che conosci bene e facci vedere chi sei! Buonanotte. >>
<< Ma certo! Buonanotte anche a te >>

Per tutta la notte non feci che pensare a quella voce che mi aveva stranamente ricaricato di speranza anche se non capivo per quale motivo, per cinque secondi pensai che......poi mi addormentai.



Bene ragazzi, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, stay Rock!
  
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