Lunedì, 21 gennaio 2013

Giù giù sempre più giù, in un baratro di disperazione e solitudine insensato, senza alcuna causa.

Efficienza.

L'efficienza nel dire, nel fare, nella promiscuità dei sensi, dei fatti e degli oggetti.

Benevolenza della malattia che porta lo stato psichico ad una botta naturale; la mente si riempie di pensieri, idee, azioni, i quali non possono avere un esplicito e dovuto farsi.

Farsi di droghe culturali: un trip di Amleto, una pera di Iggy Pop, una sniffata di Salvador Dalì.

I piaceri della vita sono riconoscibili nelle piccole cose, che a menti retrograde appaiono illecite, ambigue, non salutari, contro ogni etica religioso-politico-sociale.

Risate ignoranti. Il piacere di ridere è morto con Woodstock. Cos'è “ridere”? Forse è il manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo più improvvisa, mediante una tipica modificazione del ritmo respiratorio e variazione della mimica facciale? Forse. Forse è solo la causa di un'azione antecedente, un'azione innominabile, punibile, arcaicamente lecita. Arcaicamente.

Arcaico è il senso della vita.

“Senso della vita?” Domanda un adolescente. “Ottenere risposte alle proprie domande” ribatte un uomo senza volto.

Quel volto maledetto, strappatosi dall'indecenza sociale del ventunesimo secolo.

Possiamo ancora definirlo “ventunesimo secolo”?

DEGRADO.

Degrado.

La nascita di Cristo.
Degrado.

Degrado inosservato.

Tecnologia ladra, ladra di manodopera, mestiere e cervello.

Leave free your brain, don't go out from this country.

Semplice a dirsi, difficile a farsi.

Solita frase. “Frase maledetta” echeggiando disse.

Chi lo disse? Il futuro.

IL TUTTO E' UN' UTOPIA.