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Autore: Thunderstorms_    09/08/2013    5 recensioni
Non tutti forse conoscerete la terribile e incurabile malattia denominata come “Sindrome dell’ Ingegnere”. La Sindrome dell’ Ingegnere (Sindrome Ingeniari) è un disturbo che affligge soprattutto giovani ingegneri, da cui prende denominazione, estendibile a individui appartenenti a qualsiasi categoria. [..] In seguito a ciò il soggetto affetto diventerà un individuo ossessivo e maniacale, occasionalmente sociofobico, megalomane e/o germofobico, compulsivamente abitudinario e non in grado di comprendere elementi basilari della società rifugiandosi nel suo mondo di teorie ed enunciati.
Si può vivere in queste condizioni?
Noi crediamo di no, ma la scienza ci dice ben altro.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai, Lay, Lay, Lu Han, Lu Han
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Siccome sono stronza simpy, e so che aspettavate l’ aggiornamento di altre FF, vi propino questa troiaiata promettendo presto aggiornamenti. Mi sto cimentando per la prima volta nel comico e non so se faccio bene a dirvi che l’ 80% di ciò che state per leggere è tratto da conversazioni e situazioni reali, che la Sindrome dell’ Ingegnere non esiste e che ho scritto a One Shot in un giorno. Evviva i colpi di genio. Ah, agli eventuali ingegneri o ingegneresse (?) che leggeranno la FF... Non sentitevi offesi, la mia è solo una stupiderrima FF, sono pure sempre al liceo, e classico per di più, quindi non ho la più pallida idea di come funzioni il magico mondo dell’ ingegneria, tutto quello che so e gli spunti che ho preso per scrivere questa One Shot pseudo comica vengono da Big Bang Theory e le (purtropppo) vere avventure della mia famgilia/cerchia di amici allo sbando. SE, DICO SE, avrò tempo e se vedrò che la One Shot guadagnerà un minimo di attenzione potrei decidere di aggiornare con qualche altro “caso di studio” di tanto in tanto rendendola una specie di raccolta di One Shot, visto che ho tante idee ma ovviamente prima darò la precedenza alle FF già iniziate, e il resto sta a voi (?) quindi non stupitevi di eventuali continui. A proposito, pareri superben accetti, soprattutto dato che è un esperimento... A prestissimo belli <3
PS: Il rating giallo è per il linguaggio non dei più raffinati.



THE ENGINEER SYNDROME


Non tutti forse conoscerete la terribile e incurabile malattia denominata come “Sindrome dell’ Ingegnere”
La Sindrome dell’ Ingegnere (Sindrome Ingeniari) è un disturbo che affligge soprattutto giovani ingegneri, da cui prende denominazione, estendibile a individui appartenenti a qualsiasi categoria.
La malattia comporta un deficit che può variare di intensità nella capacità di attuare teoremi e progetti teorici, una vera condanna dunque per un ingegnere, il quale lavoro dovrebbe essere esattamente quello di trasformare in realtà carte e progetti. La Sindrome non è riconosciuta come virale, medici e psicologi di tutto il mondo contrattano ormai da tempo se sia doveroso identificare tale disturbo come genetico o autoimmune, se catalogarlo mentale o motorio, mentre intanto la Sindrome, silenziosa e letale, si espande per le facoltà di ingegneria di ogni città.
In casi più gravi la Sindrome è identificabile anche fuori dalle mura universitarie, in cui solitamente gli studenti riscontrano sintomi che variano da confusione a veri e propri attacchi di panico nel passaggio dal corso triennale allo svolgimento del praticantato per il conseguimento della laurea in cui probabilmente per la prima volta in vita loro si troveranno realmente a che fare con elementi di Ingegneria, che finora hanno creduto un magico mondo fatto di regole da imparare a memoria che non necessitano una vera e propria comprensione. Ma appunto, la Sindrome in alcuni casi più seri può espandersi a varie aree del cervello, è ancora sotto esaminazione come ciò sia possibile, e si riscontrano casi di impossibilità nell’ adattarsi a tutto ciò che sia pratico e non puramente teorico con sintomi quali frequenti stati di panico, difficoltà nell’ accettare comuni pratiche sociali, scarsa manualità e molto ancora. In seguito a ciò il soggetto affetto diventerà un individuo ossessivo e maniacale, occasionalmente sociofobico,  megalomane e/o germofobico,  compulsivamente abitudinario e non in grado di comprendere elementi basilari della società rifugiandosi nel suo mondo di teorie ed enunciati.
Prenderemo oggi in esaminazione un giovane esemplare di Ingegnere Meccanico al terzo anno di università in sede Soul, Corea del Sud, di nome Do Kyungsoo di anni 20 e di altri tre soggetti che potrebbero riportare alcuni sintomi in eguale sede, Kim Jongin di anni 19, studente ti danza contemporanea e moderna, Zhang Yixing di anni 22, studente di letteratura classica, Lu Han di anni 23, studente di fisica.



Caso di Studio 1: Manuale di Istruzioni

Era un caldo, caldissimo agosto a Seoul, e l’ appartamento di Jongin, Kyungsoo e Yixing, situato al tredicesimo piano di un palazzo ribolliva di un non così piacevole calore che stava per portare all’ esasperazione i quattro studenti intenti a prepararsi per i loro studi. Sì, esatto, quattro, dato che Luhan era ufficialmente diventato l’ animale domestico della casa e pareva non avere nessuna famiglia, interesse, fidanzata o chissà cosa a portare il suo sedere da fisico spocchioso fuori dall’ appartamento, con dispiacere di Kyungsoo, che con difficoltà riusciva a gestire la presenza di una persona in più non nominata in nessun contratto e senza spazi adatti.
Secondo i veloci calcoli di Kyungsoo che comprendevano tempo, umidità e quindi percentuale di persone sul totale degli abitanti medi dell’ area che avrebbero preso la metro rallentandone o meno l’ andamento, aggiungendo variabili riguardo i tempi usuali di Jongin per una commissione, quest’ ultimo era in ritardo di ben quattro minuti e 36 secondi. La pazienza di Kyungsoo stava raggiungendo il limite, quando il ragazzo dalla pelle ambrata fece irruzione nell’ appartamento spingendo la porta con la schiena e tenendo in mano una scatola contente il ventilatore che Yixing gli aveva ordinato di andare a comprare “o gli spaccava il culo perchè non faceva una sega dalla mattina alla sera”. Nonostante Kyungsoo non comprendesse la necessità di un linguaggio particolarmente scurrile per convincere Jongin a fare qualcosa, sapeva che Yixing era costretto a usarlo perchè il minore non comprendeva nessun’ altra lingua conosciuta, e voleva un ventilatore.
“Da quà” disse Yixing prendendo con un solo braccio la scatola dalle mani di Jongin che da grande ballerino muscoloso e uomo virile quale non era stava per soccombere sotto il suo peso
“Woah sei così forte Hyung!” annunciò con voce squillante il cerebroleso minore.
“Non si tratta di forza, è una questione di massa e della tua scorrettissima postura che favorisce il lavoro della forza di gravità. I ballerini non dovrebbero avere una certa postura?” squillò acida la voce di Luhan dal divano coperto dei suoi libri di fisica mentre mangiucchiava la cima della penna, intento a studiare chissà cosa e Yixing si dirigeva nell’ angolo della sala accanto al televisore per tirare fuori il ventilatore dalla scatola e montarlo.
Esticazzi fisico dei miei stivali. Scusa se mi sono fatto le scale con quell’ arnese in mano. E questa non è nemmeno casa tua, vattene a giudicare il mondo da un’ altra parte”
“Credimi vorrei, ma vedi ormai mi è impossibile, l’ ultima corsa della metro per casa mia partirà tra esattamente sette minuti, nove se contiamo il consueto ritardo” annunciò Luhan dopo aver controllato velocemente l’ orologio “Ne converrai che mi è impossibile prenderla, quindi dovrò dormire anche stanotte in camera con Yixing”
Il cinese borbottò qualcosa come “Col culo, fa troppo caldo per dormire insieme” ma nessuno ci diede peso.
Dopo che Yixing ebbe tirato fuori tutti i pezzi da montare, Luhan fu tornato ai suoi studi, Jongin ebbe iniziato a giocare al suo vecchio ma adorato Gameboy Advance SP azzurro scolorito, Kyungsoo fece la sua entrata in scena.
“Non vorrai montarlo tu vero, Zhang?”
“Non chiamarmi Zhang. E comunque perchè no?”
“Mi dispiace ma secondo la società cinese è scortese chiamare qualcuno con cui non si ha confidenza per nome, e poi la domanda è superflua, io sono un ingegnere.”
“Non me ne frega un Uniposca scarico della società cinese, chiamami Yixing e basta.” disse seccato prima di alzarsi e andarsi a sedere accanto a Luhan accoccolandosi alla sua schiena, lasciando via libera all’ ingegnere.
Kyungsoo si avvicinò con cautela ai pezzi del ventilatore sparsi sul tappeto, aggirandoli e studiando la sua preda, prima di sedersi incrociando le gambe vagando alla ricerca di qualcosa di non ben identificato, mentre Jongin alzava di tanto in tanto gli occhi dal suo Gameboy divertito, persino Luhan, che ora si era sdraiato sul divano scostando i suoi libri usando Yixing come cuscino, aveva abbandonato lo studio per godersi la scena.
Venti minuti dopo Kim Jongin si era addormentato, Super Mario era stato bellamente calpestato dai Goomba evidentemente incazzati anche loro per il caldo, Yixing se ne era andato in camera fischiettando quella che pareva Mirotic seguito da Luhan come un cagnolino a fare chissà cosa, e Kyungsoo era seduto di fronte a quello che sembrava un ventilatore. Eppure qualcosa affliggeva il nostro caso umano, che fissava l’ oggetto della sua disperazione con sopracciglia corrugate.
“BASTA, IO NON POSSO LAVORARE IN QUESTE CONDIZIONI” fu quello che urlò dopo circa tre minuti di paralisi totale, facendo alzare di scatto Jongin dal divano, facendo volare il Gameboy ancora aperto già dal divano vero spazi sconosciuti e facendogli soprattutto schizzare la sua bava ovunque.
“Cosa c’è ora?”
L’ urlo fu tanto potente ed esasperato da riportare anche Yixing e Luhan in sala vagamente preoccupati, ma non troppo.
“Cosa ha fatto?” chiese Yixing anticipando la situazione assurda che si sarebbe venuta a creare di lì a poco. Kyungsoo intanto aveva cominciato a camminare avanti e indietro per la stanza stringendo tra le mani un pezzo di carta che pareva essere le istruzioni di montaggio.
“Zhang Yixing, vieni qui. Leggi le istruzioni in cinese e dimmi cosa ne pensi” tuonò grave Kyungoo
“Leggere cosa? Ormai è montato, muoviti e accendilo che sto morendo di caldo”
“No. Non è montato.”
“Come no”
“No.”
Yixing e Kyungsoo si fissarono per un lungo secondo silenzioso.
“Ah fanculo ci rinuncio, Luhan provaci tu” rinunciò il cinese minore spingendo avanti il suo hyung.
“Cosa c’è che non va, Kyungsoo?” chiese allora il maggiore dei quattro
“Cosa c’è che non va? QUESTA NON VA!” e fu così che Kyungsoo mostrò l’ oggetto del suo disappunto stretto fra due dita: una vite.
“Una stupidissima vite di troppo”
“Mi prendi per il culo?” esalò Jongin nella disperata ricerca del suo Gameboy
“No Jongin”
“Non credo cambi qualcosa, magari è di scorta?” azzardò Luhan, invidiando il suo pseudo ragazzo che si era ritirato prima di lui.
“Le istruzioni non accennano a niente di simile, per cui no, è impossibile. La mia comprensione del mandarino è limitata e davvero non capisco perchè non riportino le istruzioni in altre lingue, ma credo di aver seguito tutto alla lettera, nessun accenno ad una vite di troppo o ad una di scorta”
Nonostante sia norma comune della società odierna non degnarsi dei libretti di istruzioni di alcun oggetto e montare il suddetto “ad canis cazzum”, come dicevano i latini, per poi ritrovarli anni dopo dispersi tra vecchie riviste e chiedersi “cosa cazzo avevamo comprato” leggendone il contenuto, la Sindrome si era manifestata anche in questo caso, imponendogli di trovare un utilizzo inspiegabile a quella vite, gettandolo in uno stato di panico.
“E’ solo una vite!” sbraitò Jongin mezzo infilato sotto la mobiliera tentando di recuperare la console.
“Ma se c’è dovrà pur servire a qualcosa no? Forse ho capito qualcosa male in questo punto”
“Fammi vedere, su” si arrese Luhan, che essendo madre lingua si mise a cercare eventuali errori di montaggio nell’ abisso di caratteri cinesi delle istruzioni, prima che potesse leggere una riga però, il manuale fu strappato dalle sue mani e...gettato dalla finestra del tredicesimo piano.
“Questo è per avergli dato spago, Lulu” annunciò Yixing “E tu smettila, Kyungsoo” decretò in fine rivolto al più basso, mentre intanto Jongin aveva già acceso l’ arnese, perfettamente funzionate anche senza vite.
“Suppongo che potrai fare a meno della vite Kyungsoo” disse Luhan prima di mettersi a sedere per godersi il fresco insieme gli altri.
“VOI NON CAPITE! Staremo a veder- E PIANTATELA DI LANCIARE COSE DALLA FINESTRA PER L’ AMOR DEL CIELO” sbraitò l’ ingegnere alla vista di Jongin che si appropriava della vite in eccesso dalle sue dita per poi lanciarla con forza oltre la finestra.
“Cosa ho fatto per meritare dei cerebrolesi come voi per coinquilini?”
“Sta zitto e non rompere”
“Stupide viti. Vedremo chi avrà la meglio. Stupidi ventilatori cinesi” inveì Kyungsoo, allontanandosi indispettito.

Caso di studio 2: Horchata

“Eddai Luhan che cazzo è l’ Horchata?!”
“Te l’ho detto, è una bevanda energetica originaria della Valencia”
“Secondo me te lo sei inventato”
“Come potrei”
I due si guardarono con aria di sfida, prima che Jongin sfilasse il telefono dalla sua tasca per controllare la veridicità delle parole del cinese su Wikipedia
“Porc- esiste davvero! Ma che schifo è? La preparazione sembra terribile..E poi cos’è un turbecolo ipocoso?”
“Tubercolo ipogeo, Jongin. E’ il nome per il comune Zigolo Dolce- oh lascia stare. La tua ignoranza dilagante è avvilente”
“Scommetto che nemmeno Yixing sa cos’è”
“Il mio ragaz- cioè Yixing non è ignorante come te”
“E’ una sfida bello”
“YIXING VIENI QUA”bgridò Luhan all’ altro cinese, che fece capolino nella sala con un asciugamano legato alla vita ancora umido per la doccia. Luhan si fermò per qualche secondo ad osservarlo boccheggiante, prima che Jongin prendesse la parola.
“Yixing, tu sai cos’è l’ Horchata?”
Un Kyungsoo selvatico fece la sua apparizione portando un cesto di panni in mano, incapace di trattenersi dal fornire una spiegazione accurata e realistica.
“L’ Horchata, o Horchata de Chufa è una bevanda ad alto tasso di proteine, grassi zuccheri e sali minerali molto popolare durante la stagione estiva spagnola originaria della Valencia ricavata da acqua zucchero e latte di tubercolo ipogeo, comunemente chiamato Zigolo, o Chufa appunto” concluse sparendo dietro la porta del bagno.
“Un punto per me Jongin” trillò Luhan
“Kyungsoo non vale, quello sa pure quanti peli hanno i capibara”
“Wow Jongin sai cosa è un capibara?”
“No l’ho sentito nominare alla televisione”
Ed ecco di nuovo Kyungsoo di ritorno dal bagno per attraversare la sala con il solito cesto stavolta vuoto e fornire la sua spiegazione immancabile.
“Il Capibara è il roditori di maggiori dimensioni attualmente esistente, può raggiungere i 135 cm di lunghezza, è di origini spagnole e vive zone temperate del sud America” stavolta concluse rientrando nella sua stanza
“Ragazzi?”
“Si Yixing?”
“Ma Horchata non era una canzone dei Vampire Weekend?”
“Yixing?”
“Sì Luhan”
“Stai zitto e vestiti”
“Uh io adoro quella canzone!” concluse Jongin.


Caso di studio numero 3: Perossido di idrogeno e convenzioni sociali.

Jongin spalancò la porta con un calcio, assumendo una posa trionfale per lasciarsi ammirare, spalancando le braccia con espressione fiera.
“Allora sfigati, che ve ne pare?”
Yixing, seduto sul divano intento a strimpellare con la chitarra, bloccò le dita sulle corde e si voltò lentamente, il pennarello con cui Luhan stava concludendo un’ equazione sulla lavagnetta appesa al muro che tanto aveva penato lui e Kyungsoo per la risoluzione, sulla cui discutevano da circa un’ ora, cadde.
Yixing scoppiò in una risata esasperata e scomposta, eseguendo il suo comune rituale di rotolamento dal divano, strozzamento con la saliva, conseguenti colpi di tosse degni di un malato terminale di broncopolmonite, ulteriore rotolamento e fiato corto. Kyungsoo ormai aveva acquisito la sua risata come una di quelle misteriose azioni identificate come “convenzioni sociali” che si limitava ed eseguire senza comprendere come comprare fiori a parenti in visita o chiedere scusa.
Luhan fissava Jongin incredulo sbattendo le ciglia più volte, prima di iniziare a tossicchiare e sputacchiare ridendo mostrando le sue zampe di gallina, o nel suo caso di gallo cedrone, ai lati degli occhi e unendosi al riso del suo amante. Jongin rivolse uno sguardo speranzoso a Kyungsoo dunque, l’unico che ancora non lo aveva deriso.
“Allora Kyungsoo?”
“Beh. Considerato quanto il Perossido di Idrogeno sia dannoso per i capelli alterandone i pigmenti e supponendo che a scopo commerciale il suddetto viene venduto a concentrazione 3% corrispondente a volumi 10, considerato poi che i capelli umani riescono a crescere a non molto più di 1 cm al mese, direi che il tuo gesto sconsiderato ti ha portato ad avere capelli rovinati anche a causa del fenomeno di ricrescita per circa due anni e mezzo, complimenti” stabilì Kyungsoo tra le risate dei due cinesi.
“Cosa hai det...? Eddai Kyungsoo non fare il sapientino del cazzo e dimmi come sto”
“Oh la tua domanda si riferiva puramente al tuo aspetto. Yixing, rientra nelle convenzioni sociali esprimere un parere sincero o sarebbe più cortese mentire?” chiese a voce leggermente più alta Kyungsoo per farsi udire sopra le risate malsane.
“E’...AHAHAHAHAHAAHAH...è convenzione sociale sfottere, Kyun- AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAH”
“Permettimi dunque di darti un parere sincero, Jongin”
“Sono tutto orecchie”
“I capelli biondi ti stanno dimmerda”

Caso di studio numero 4: Gechi

Era una serata calma e piacevolmente ventilata, mentre i quattro ragazzi cenavano nel cortile interno del palazzo con la solita pizza del mercoledì, godendosi gli ultimi raggi di soli ormai quasi scomparsi dietro i palazzi impetuosi, quando un piccolo animaletto sulla parete attirò l’ attenzione del minore.
“Ragazzi”
“Dicci Jongin” rispose per primo Luhan, cercando di mangiare i filamenti di mozzarella che si allungavano dal suo trancio di pizza.
“I gechi hanno il cervello?”
Ci fu un momento di raggelante silenzio a tavolo.
“Stai scherzando Jongin?”
Il minore scosse la testa con sguardo curioso e fare innocente.
“Ovvio che hanno un cervello Jongin, perchè dei rettili non dovrebbero avere il cervello?” spiegò Kyungsoo con fare saccente.
“Che ne so, se ne stanno lì fermi per ore appiccicati a un muro, magari sono tipo gli squali”
“Gli squali si muovono con impulsi nervosi, giusto?” azzardò Yixing, nonostante ritenesse sempre che “i due geni fossero Luhan e Kyungsoo” e la sua memoria pressochè inesistente, tanto che spesso Kyungsoo aveva cercato di diagnosticarli qualche tipo di amnesia, era un ragazzo sveglio.
“Giusto Xing” rispose orgoglioso Luhan
“I gechi sono sorprendenti, non sottovalutarli! Molti scienziati studiano la loro capacità di aderire a quasi qualsiasi superficie, sono stati pure studiati per creare il velcro”
“Ah. E che cos’è il velcro?”
Ci fu un secondo momento di raggelante silenzio a tavolo.
“Basta, me ne vado” si alzò offeso Kyungsoo, portandosi in casa il resto della sua pizza.
“Sei incredibile Jongin” ridacchiò Luhan, seguendo l’ amico.
“Il velcro è quell’ affare che mettono negli strappi delle scarpe” spiegò Yixing al ragazzo dalla pelle scura quando i due furono ormai dentro casa.
“Potevano dirlo prima, che permalosi.”

Caso di studio numero 5: Manuale di istruzioni Pt 2.

Yixing si svegliò con un sonoro tonfo. Spaventato, si alzò a sedere sul letto, per trovare accanto Luhan abbracciato al suo cuscino che dormiva serenamente.
“Luhan”
“Mmmh..”
“Xiao Lu”
“Mmmh.. M uguale zeta emme pi più enne emme”
“Baobei”
“meno e bi fratto ci alla seconda”
“LUHAN SVEGLIA CAZZO”
“COSA DOV-” Yixing tappò la bocca di Luhan con una mano indicandogli di fare silenzio
“Xiao Lu, ho sentito dei rumori dilà, andiamo a controllare ok?”
Luhan annuì energicamente prima di aggrapparsi al braccio di Yixing che brandiva la sua chitarra come difesa contro una gamma di minacce che variavano da mostri sotto il letto, a Jongin -di nuovo- sonnambulo ad un serial killer.
I corpi dei due giovani si irrigidirono quando scorsero qualcosa muoversi nell’ ombra.
Poi fu un momento, uno scontro.
“AAAAAAAAAAAAAAAH”
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH”
“AAAAAAAAAAH CAZZOCAZZOCAZZO”
I tre ragazzi iniziarono a saltare urlando in prenda al panico, ancora al buio, spaventati l’ uno dall’ altro.
“JONGIN CHE CAZZO FAI”
“ERO A PISCIARE E HO SENTITO CASINO, COSA FATE VOI!”
“SEI TU CHE CON QUEI CAPELLI BIONDI DI MERDA MI SPAVENTI”
“Calma. Calma. Abbiamo sentito dei rumori e siamo ven-” Luhan si interruppe a metà quando qualcuno accese la luce. Kyungsoo se ne stava appoggiato allo stipite, con espressione trionfante, mentre guardava l’ oggetto del fracasso che aveva svegliato tutti. Gli altri seguirono il suo sguardo per notare il ventilatore quasi completamente disassemblato giacere sul tappeto caduto dal suo mobile originario.
“Buonanotte stronzetti” concluse poi l’ ingegnere spengendo nuovamente la luce e tornando ai suoi sogni beati.
  
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