Strawberry – No Conventional Girl

Tutti quanti sappiamo la storia di Strawberry, tredicenne grintosa e solare, nel cui corpo un bel giorno vengono inseriti geni animali per renderla un'eroina e salvare il mondo dagli alieni manipolatori di creature viventi. La sua vita fino a quel giorno era stata normale quanto quella delle sue amiche, aveva un fidanzato, il ragazzo più bello della scuola, Mark Aoyama, e non aveva problemi di salute. L'unica pecca era la sua sbadataggine combinata ai voti poco lusinghieri che prendeva a scuola, ma se l'era sempre cavata splendidamente.
Poi arrivò il fatidico giorno dell'incontro con Ryan Shirogane e il suo amico Kyle, e da lì la vita assunse una strana piega: diventò MewBerry, come già ricordato eroina di Tokyo assieme ad altre quattro ragazze. Arrivarono anche gli alieni, Quiche, Pai e Tart, e la battaglia si susseguì continuamente, senza tregue ma non senza colpi di scena.
Durante la guerra per il possedimento e la salvezza del pianeta Mark si scoprì essere dapprima il Cavaliere Blu che protegge Strawberry nei momenti critici e in seguito il capo degli alieni, Profondo Blu.
Le ragazze vinsero, la Terra venne salvata e gli alieni tolsero le tende. I poteri delle ragazze erano a durata limitata e presto scomparvero.
Tutto tornò alla normalità.

Per quanto Ryan si fosse dimostrato insidioso, malizioso e invadente, Strawberry aveva mantenuto perfetta la sua relazione con Mark, ed entrambi costituivano i pilastri di una coppia fedelissima e attiva. Lavoro, scuola, amicizie, viaggi, passioni si susseguirono incessantemente e la vita seguì il suo corso per più anni.
L'annuale festa che si celebrava in ricordo della vittoria sugli alieni nel Caffé MewMew, sede segreta delle eroine dove loro lavoravano come cameriere, si celebrò senza intoppi ma con molta allegria la sera della vittoria, l'anno dopo, il secondo e così pure il terzo.
Al quarto i partecipanti non erano più molto uniti e il morale era stato abbassato da alcuni avvenimenti recenti.
Sui corpi delle ragazze erano ricomparsi i simboli dei geni modificai, segno che qualche nuova minaccia stava per tornare alla carica. Parallelamente caddero alcuni piccoli meteoriti in varie zone del mondo. La sera stessa della festa ne cadde uno nell'Oceano Pacifico, e dai problemi che le onde diedero alle isole vicine e non, pareva essere decisamente più grande dei precedenti.
Coraggio! - aveva eslamato Kyle levando il bicchiere – Siamo qui per ricordarci quel che abbiamo e, soprattutto, avete fatto, giusto? Ragazze, qualunque cosa stia succedendo state pur tranquille che io e Ryan vi appoggeremo.
Ryan alzò il bicchiere a sua volta. - Assolutamente.
- E noi non saremo da meno! - Strawberry, diventata diciassettenne, si alzò sulla sedia e esortò le amiche, cresciute visibilmente anche loro, la sua solita grinta sfoderata – Nulla ci abbatterà!
Si unirono tutti in un coro di assenso, Mark compreso, ma non appena i bicchieri vennero abbassati, una cupa preoccupazione si disegnò sui loro volti.
Non potevano nasconderselo: erano cresciute, e con loro gli impegni, la vita, le relazioni..
Mina aveva poco meno dell'età di Strawberry; Lory era sull'orlo dei vent'anni, Paddy era una scapestrata quindicenne con il solito branco di fratellini al seguito e Pam era nel fiore della sua carriera di modella, ventiquattrenne. Mark e Ryan invece avevano entrambi diciannove anni e Kyle ventisei. Non erano vecchi, certo, ma neanche più ragazzini come la prima volta.
Alla fine del ritrovo, Mark accompagnò come suo solito, Strawberry a casa e per la strada si scambiarono le loro impressioni su quanto erano cambiati gli altri.
- A me sembrano tutti molto migliorati – disse Strawberry – Mina è davvero bella, e anche Pam.. irriconoscibili!
- Sì, beh.. anche Kyle, mi sembra finalmente felice.
La ragazza si fermò davanti ad un negozio di televisori, il notiziario che trasmettevano in contemporanea mostrava le immagini del meteorite nel Pacifico. - Mark.. secondo te cosa vuol dire?
Lui le cinse le spalle con un braccio e la distolse dagli schermi. - Che vuoi dire?
- E' una minaccia per la Terra? Ammetto che non mi dispiacerebbe molto l'idea di rimettermi nei panni di MewBerry, però ciò comporterebbe anche di dover combattere, mettermi in pericolo..
Mark le stampò un bacio sulla guancia, all'angolo della bocca. - Non succederà nulla, e anche se succedesse.. ora non siete più ragazzine, farete scelte più mature e non siete più principianti, non credi?
Strawberry si crogiolò in quelle sicurezze e rimase abbracciata a lui, certa che qualsiasi cosa fosse successa, non avrebbe permesso che lui si sarebbe ferito. Lo avrebbe tenuto fuori a tutti i costi, lo amava troppo.

- Cos'è quella? - chiese lei indicando una luce verdognola nel cielo.
Mark alzò lo sguardo e si concentrò sull'oggetto. Si ingrandiva a gran velocità.
- Speriamo che non sia un meteorite..
Si udì un sibilo insopportabile, Strawberry si portò le mani alle orecchie e, poco dopo, la terra tremò. Lei e Mark corsero immediatamente nella direzione opposta alla loro meta e raggiunsero l'edificio colpito fin nelle fondamenta: il Caffé.
Dalle macerie emerse Kyle, insieme spaventato per l'accaduto e preoccupato per cercare Ryan. Strawberry e Mark si unirono alle ricerche, e lo trovarono, con una trave sul bacino. Nello stesso istante che Mark gridò la sua scoperta, la sua ragazza aveva rinvenuto cinque medaglioni dorati a forma di goccia, grandi poco meno del palmo di una mano, ognuno con incisioni colorate, tutti un po' ammaccati e graffiati per il crollo dell'edificio, tranne uno, completamente spaccato a metà: il suo.
Raccolse con dita tremanti il suo mezzo per la trasformazione in MewBerry, mentre i ricordi e la sua affezione le scorrevano rapidi nella mente e mentre un'ambulanza si faceva sentire nella strada. Andò ad aiutare gli altri nella rimozione delle macerie dal corpo di Ryan e vide che alcune persone si erano avvicinate incuriosite.
- Strawberry – la chiamò Kyle, facendole cenno di avvicinarsi per dirle qualcosa senza essere sentito neanche da Mark – Qui abbiamo fatto, vai a prendere nel laboratorio il portatile di Ryan e tutto ciò che trovi possa tradirci..
Lei obbedì e non si distolse dal suo compito neanche quando Ryan venne portato via dall'ambulanza. Si ripeteva che non sarebbe servito a nulla, che era molto più importante non permettere che venissero scoperti i loro segreti.
Segreti. Ricordava con amarezza il giorni da tredicenne in cui doveva nascondere se stessa e ciò che faceva per la città per non farsi scoprire.
- La caduta del meteorite non è casuale – disse alle sua spalle un palido Mark, abbozzando un sorriso di conforto. Il suo viso era già patito, e sembrava provato dallo sforzo di prima.
Una lacrima involontaria scese lungo la guancia della ragazza. - Allora quei giorni stanno proprio per tornare..

La mattina seguente, prima di andare all'ospedale a vedere come stava Ryan, dopo una notte passata a recuperare tutto ciò che poteva tradire lei e le sue amiche, controllò il suo simbolo sull'interno coscia destro. Era molto più vivido che la prima volta che l'aveva visto, scuro e nitido come quando era stata in presenza di Profondo Blu nella sua fortezza.
Aveva deciso di andare all'ospedale con Mark ma lui non si presentò all'appuntamento alla stazione ferroviaria. Non rispose neanche al cellulare e per tutto il giorno non si fece vivo, ne nessuno, sua madre compresa, sapeva dove potesse essere. Strawberry rimase molto turbata da ciò, Mark non era tipo da fare cose del genere, non aveva mai fatto ritardo ad un appuntamento, figurarsi scomparire per un'intera giornata.
O per una settimana, due, tre, un mese intero..


In una sola notte, la normale vita di Strawberry era stata sconvolta. Di nuovo. - Ma che sta succedendo?


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Sono tornata come promesso, con una nuova storia sulle MewMew! Spero vi piaccia, come primo capitolo ho cercato di metterci abbastanza elementi per incuriosirvi e farvi lasciare molte belle recensioni per sapere i vostri pareri.. aspettate a dire che l'introduzione è sbagliata perché di guai ne stanno per arrivare a palate! Non vorrei proprio essere nei panni di Strawberry.. xD

Alla prossima, mi raccomando recensiteeee!!!

Shark