Fanfic su artisti musicali > Sleeping with Sirens
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Autore: SeelLith    09/08/2013    3 recensioni
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caraphernelia

1.Tides will bring me back to you.

 

-Katelynne, vado a comprare qualcosa per pranzo, ti serve qualcosa?- chiedo scendendo le scale di casa.
-No, vai pure, non voglio nulla.- risponde lei dalla cucina, dove Copeland sta urlando da venti minuti.
Mi dirigo nella stanza e saluto Katelynne.
-A dopo tesoro.- dico, abbassandomi poi per salutare Cope. -Papà torna tra poco, vedi di fare la brava con la mamma.- le sussurro dandole un bacio sulla guancia.
Lei smette di piangere e mi sorride.
-Te l'ho detto che con te non piange mai.- esclama Kat ridendo. Esco dalla stanza salutandole un'ultima volta per poi uscire di casa.
E' da quando è nata Copeland, in pratica dodici giorni fa, che non esco quasi più di casa. Un pò perchè è da poco che lei e Kat sono tornate qui dall'ospedale, un pò perchè sto diventando una mammina isterica peggio di Katelynne. Alla fine non credo di essere così tagliato per il ruolo di padre...
Ma c'è sempre Kat.
E' da qualche anno che stiamo insieme, e non potremmo essere più felici. Le ho anche chiesto di sposarmi, e abbiamo fissato la data per l'anno prossimo, così abbiamo tutto il tempo per riprenderci dalla nascita di Cope.
Mi addentro tra gli incomprensibili reparti del supermercato vicino casa. Butto un pò di cose a caso e che penso che serviranno nel carrello, quando lo squillare insistente del mio telefono interrompe le mie riflessioni sul tipo di caramelle gommose devo prendere.
-Sì, pronto?- esclamo spingendo il carrello.
-Kellin? Kellin Quinn?- chiede una voce profonda.
-Si, sono io.- rispondo un pò annoiato. -Chi parla?- chiedo poi, afferrando un barattolo di Nutella da uno scaffale.
-Salve, sono Carl Anderson, il manager dei Pierce The Veil.- mi dice l'uomo. Spalanco gli occhi sorpreso, fermandomi di scatto.
-S-Sì. Che vuole?- chiedo confuso.
-Vorremmo fare una collaborazione. I ragazzi stanno lavorando ad una nuova canzone e ci piacerebbe che partecipasse. Se vuole ci possiamo vedere dopodomani per discuterne, poi incontrerà i ragazzi che le spiegheranno meglio il tutto.- risponde l'uomo.
-Va...Bene... Sì, ci incontriamo dopodomani. Le va bene per pranzo?- chiedo, stupito da me stesso per aver accettato di vedere il loro manager senza esitazioni. Beh, ovviamente non sono ancora certo che collaborerò con loro.
-Sì, perfetto, le prenoto il volo per San Diego. La verrò a prendere all'aereoporto. Non si preoccupi per le spese e per l'albergo. Provvederemo noi. E' stato un piacere.- dice Carl.
-Piacere mio. Arrivederci.- rispondo ancora un pò scosso, chiudendo la chiamata. Finisco frettolosamente di fare la spesa, pago e corro a casa.
-Sono tornato.- esclamo andando in cucina, salutando Kat e appoggiando la spesa sul tavolo. -scusa, devo farmi una doccia.- dico poi correndo al piano di sopra e andando dritto in bagno.
Dopo così tanti anni Victor si azzarda a chiamarmi? Anzi, nemmeno chiamarmi, farmi chiamare dal suo manager. E pretende che io vada a San Diego per qualche giorno per decidere se fare una canzone con loro? Per di più, perchè io? Non poteva chiamare uno a caso di tutti i cantanti che esistono al mondo e lasciarmi in pace? Apro il getto della doccia decidendo di non pensare più a Vic e aspettare di vederlo per infamarlo.


-Kat...Mi hanno chiamato oggi...- dico a Katelynne dopo esserci seduti in sala da pranzo per mangiare.
-Ah sì? Chi ti ha chiamato?- chiede prestando più attenzione al suo piatto di pasta che a me.
-Il manager dei Pierce the Veil.- rispondo guardandola e ignorando la mia pasta fumante. Lei a quell'esclamazione si blocca con la forchetta a mezz'aria, alzando lentamente lo sguardo su di me.
-Ah...Mh...Davvero?...E....Che ti ha detto?- chiede visibilmente sorpresa, non in senso buono. -Vogliono che faccia una canzone con loro. Ah, e dopodomani dovrei partire per San Diego. Non so quanto ci sto. Qualche giorno. Comunque non molto.- dico iniziando a mangiare.
-Ah...Va-Va bene... Pensi che accetterai?- chiede abbassando lo sguardo.
-Non ne ho la minima idea, ma comunque ora non mi posso basare su quello che è successo con Victor. Devo pensare ai vantaggi che potrebbe crearmi fare una canzone con loro.- esclamo cercando di rassicurarla. Lei annuisce, e il silenzio cala nella stanza, rotto solo dagli urletti casuali di Copeland.
-Kell, sei sicuro che riuscirai a passare così tanto tampo con Victor, durante le registrazioni e tutto? Lo so che quello che è successo tra voi è stato tanto tempo fa, e che eravate solo al liceo. Ma era comunque una cosa seria. E tu ce l'hai avuta con lui per tanto tempo. E penso solo che non dovresti cominciare una cosa che sai che alla fine non riusciresti a finire.- mi dice Katelynne, prendendomi la mano con comprensione.
-Non lo so Kat....Non sono sicuro di nulla. Devo solo andare a San Diego e vedere come partono le cose, magari la sua presenza non mi farà nessun effetto. Ormai l'ho superata da prima di mettermi con te.- rispondo finendo la pasta e iniziando a sparecchiare.

Sono sdraiato a letto con la TV accesa su qualche programma di cucina. Ho passato la giornata a pensare alla decisione da prendere sulla collaborazione con i Pierce The Veil.
Ho pensato ai lati positivi e negativi: grazie alla collaborazione gli Sleeping with Sirens, in qualche modo, si faranno conoscere di più, io mi farei conosce di più.
Ma poi, passare tutto quel tempo con Vic, parlargli, stargli vicino... Lo odio troppo per quello che ha fatto, e non so se riuscirei a sopportarlo. La porta di camera si apre.
Vedo arrivare Katelynne con Copeland in braccio. Un sorriso mi appare sulla faccia. Kat si siede sul letto in parte a me, appoggiando Cope sul letto, in mezzo a noi due.
Do una carezza a Copeland con un sorriso malinconico.
-Ci stai ancora pensando?- mi chiede Kat, passando la sua mano dolcemente fra i miei capelli. Annuisco, continuando ad accarezzare Cope.
-Andrà tutto bene, dai, ora non pensarci più.- esclama Kat, dandomi un leggero bacio sulle labbra. Ha ragione, andrà tutto bene.
Mettiamo Copeland nella culla in parte al letto e io e Kat ci addormentiamo.

E' il giorno della partenza. Esco di casa e carico il borsone sul taxi.
-Però, Kell...Non fare cazzate okay? Cioè, ricordati sempre che ci siamo noi a casa. Che ti aspettiamo...- inizia a dire Katelynne che mi gurda, mentre Copeland, in braccio a lei, si dimena per afferremi una ciocca di capelli.
-Kat! Piantala! Lo sai che non farei mai nessuna delle cose che ti stanno passando per la testa in questo momento. Io amo te. E amo Copeland. Non mi permetterei mai. E poi lo odio più di te. Mi ha fatto del male, e di certo non è che appena lo vedo gli salto add...- dico alzando gli occhi al cielo, ma lei mi interrompe con un gesto della mano.
-Va bene va bene, non voglio sentire queste cose e non voglio che le senta mia figlia.- esclama baciandomi. Le saluto abbracciando Kat e facendo qualche faccia buffa a Cope, che si mette a piangere. Sbuffo e le do un bacio sulla fronte, quindi smette.
-Mi mancherete. Ci vediamo presto.- dico poco prima di chiudere la portiera del taxi.

Il volo è tranquillo, e alla fine dormo tutto il tempo per non pensare all'incontro che avrei dovuto sostenere con Vic. Mi ritrovo davanti all'uscita dell'aeroporto. Noto delle persone uscire da un'auto. Riconosco Mike, anche se col tempo è un pò cambiato. Dopo di lui vedo Vic. Sì, sono loro. -Kellin!- urla Mike vedendomi e alzando una mano in segno di saluto.
-Cosa? EH?- esclama Vic riscuotendosi dai suoi pensieri, mi guarda e spalanca gli occhi. Sussurra qualcosa a Mike, che alza gli occhi al cielo e mi viene incontro.
-Ciao Mike. Da quanto tempo.- gli dico sorridendo malinconico. Capisce subito i miei pensieri e mi sorride di rimando, cercando di confortarmi. -Non mi aspettavo di vedere anche voi. Il vostro manager mi ha detto che avrei incontrato prima lui e poi avrei potuto decidere cosa fare.- concludo avvicinandomi al resto del gruppo.
-Beh, cambiamento dell'ultimo minuto... Carl non poteva venire. Ti presento gli altri.- risponde Mike indicandomi il resto dei Pierce the Veil.
-Lui è Jaime.- dice facendo un cenno verso un ragazzo moro e alto, che mi tende la mano. Dopo avergliela stretta, passiamo all'altro ragazzo. -E lui è Tony.- esclama Mike mentre un ragazzo coperto di tatuaggi e con i dilatatori alle orecchie mi sorride stringendomi anche lui la mano. -Victor...- dico dopo che Mike mi ha spinto lievemente verso suo fratello.
-Kellin...- risponde guardandomi negli occhi per un pò.
-Meglio di quanto mi aspettassi!- esclama compiaciuto Mike.
Vic sbuffa. -Ti aspettavi che ci saremmo cavati gli occhi a vicenda?- chiede sarcastico.
-In verità si.- risponde tranquillo suo fratello alzando le spalle e girandosi per avvicinarsi alla macchina.
Metto la valigia nel bagagliaio e salgo in macchina. Fortunatamente Vic ha deciso di sedersi davanti. Però devo ammettere che non è affatto male, gli anni l'hanno quasi migliorato.

  
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