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Autore: RitaWhitlock99    09/08/2013    2 recensioni
Tutto si crea e tutto si distrugge: nessuna trasformazione. Solo materia, idee e uomini. Morte e perdizione. Ma chi trova la forza in una riga d'inchiostro ha grandi speranze. Sempre.
Genere: Drammatico, Generale, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The rain fell slow, down on all the roofs of uncertainty
I thought of you and the years
And all the sadness fell away from me
And did you know..
(Pink Floyd- The Division Bell)*

 

 


High Hopes
(Grandi speranze)
 
 
Tiepida e morbida,
dolce, estremamente
effimera, vorticosa,
sulla fronte di nebbie
nefaste, circostanze
piegate in fiumi
di sangue.
Ribollenti. O
soltanto mossi,
scandagliati, amati
e abbandonati, da
correnti troppo brune
per essere di nature
già note, troppo
estraniate dall’odio per
appartenere a strumenti,
silenzi, nubi, mari di
innumerevoli forze tra
coste, pietre, dilavati
sassi dall’aspro sapore
di vite passate, mai
ricordate e lasciate
sul fondo di assorte,
ascetiche preghiere nel
buio. Qui- scrivevi in
lettere logore, meandri
di profumate carte di
rose e pioggia cadenti nel
marcio- è passato
l’inverno e l’erba
non ghiaccia e le strade
non sanno di urla
sepolte, di infanzie rubate,
di bambini appassiti
prima che il sole sorga e
gli alberi si disgregano
come i fiori, non sono foglie
mezzè**, in solitudine
buttate a morire tra
milioni di corpi
animati, aggrovigliati
e, ancora, non avevano più
senso i singhiozzi- cembali
scordati nell’oblio del
bello dimenticato, macchie
d’ingrato rimpiangersi
nella felice tela- delle madri.
Che gridavano. Nelle tenebre.
Tra i resti squartati del
loro sacrificio- tende lise
al sole dei forni, delle povere
sillabe di inutili
religioni-. Scrivevi.
Adesso siamo qui,
nel pungente ed intimo
freddo dell’estate. E
le case fuoco prendono
nell’ombra. C’era quel
vecchio- te lo ricordi?-:
“Di sperare la speranza
è perduta.” Sussurrava,
lui o il vento. Ma tu
scrivi. Forse,
non avrò più paura,
non chiederò il
possibile,
non bacerò sulle
labbra la morte,
non penserò al futuro
con vite dilaniate
tra i denti. Geme la
brezza inesistente:
lamenti insabbiati
in recessi proibiti,
inferni di dei in agonia
sulla Terra. Sorridi: nel
dolore tu Scriverai.
 
Tiepida e morbida,
dolce, estremamente
effimera, vorticosa.
Speranza.


 
http://www.cultframe.com/wp-content/uploads/riccardo_venturi-afghanistan1.jpg



*"La pioggia cadeva lenta su tutti i tetti dell'incertezza | Pensavo a te ed agli anni | E tutta la tristezza scivolava via da me | E lo sapevi..."  
"The Division Bell" (1994) è l'ultimo album dei Pink Floyd, una famosa band inglese attiva già dal 1965. La poesia non prende spunto dalla canzone omonima (High Hopes) ma la citazione iniziale la riassume
in modo singolare e perciò ho deciso di riportarla.

** Marce







Ed eccoci arrivati al termine di questo pseudo-testo poetico (anche questa sta diventando una parola grossa... Forse certi miei scritti sarebbero da definirsi romanzi inaccettabili XD), dedicato ai momenti bui, quelli di pioggia e grigio senza fine- massacri, guerre, abbandoni, religioni troppo stupide per essere volute da un dio- dove proprio chi scrive, chi riesce a trovare l'arte nell'orrore sopravvive. Che dire? Recensite in tanti: criticoni, "positivisti" e neutrali sono tutti ben accetti! L'opinione è il profumo della vita: se leggete lasciate un righino! Grazie a chi continua a sostenermi nei momenti d'ispirazione e non! ^^

Bacioni,

RitaWhitlock <3



  
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