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Autore: lena_b92    09/08/2013    1 recensioni
Ronnie vive a Los Angeles con la madre, Sophie a New York con il padre.
Ronnie e Sophie. Due gemelle separate che si ritrovano in un camp della musica.
All'inizio si odieranno, ma pian piano il loro rapporto migliorerà, tanto che alla fine del camp, una delle due vorrà andare a vivere insieme all'altra e alla loro madre divorziata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Ronnie e Sophie, gemelle separate




La storia delle gemelle Ronnie e Sophie Eaton, e della loro famiglia, è un po’ incasinata.
Nel 1994 i loro genitori hanno divorziato. Il padre aveva già una donna prima del divorzio, e nell’estate dello stesso anno, la compagna del padre è rimasta incinta, e hanno deciso di tenere il bambino. Il 2 aprile 1995 è nata una bambina: Ginevra Elizabeth Eaton, o semplicemente Ginny.
Quando le gemelle avevano sei anni, al padre gli è stata proposta un'ottima offerta di lavoro a New York e, visto che le due gemelle non andavano d'accordo, lui si è trasferito con la compagna, Ginny e Sophie; mentre Ronnie è rimasta a vivere con la madre a Los Angeles.
Due anni dopo, la storia tra il signor Eaton e la compagna è finita, e lei si è portata via la figlia, andando ad abitare a Santa Barbara, e non facendo praticamente mai vedere la figlia al padre.



È domenica 9 agosto e sono le 18. Nella camera di Ronnie, lei e la sua migliore amica Kat stanno parlando.
<< Non vedo l’ora che sia domani per iniziare le prossime due settimane dedicate solo ed esclusivamente alla musica. >> esclama Ronnie.
<< Non dirlo a me. >> dice Kat, tutta emozionata.
<< Tesoro, hai bisogno che ti vada a comprare qualcosa per il camp? >> chiede la mamma di Ronnie, entrando nella stanza della figlia, qualche minuto più tardi.
<< No. Ho tutto, mamma. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >>
<< Okay. Pronte per domani? >>
<< Non vediamo l’ora. >> risponde Kat.
<< Immagino. Va beh, vi lascio, ragazze. >>

Intanto a New York, nella casa di Sophie e il padre, lei e la sua migliore amica Melody sono in camera, e si ripete più o meno la stessa scena successa nella casa di Ronnie e sua madre, con la sola differenza di tre ore di fuso orario.
<< Tesoro, hai bisogno che ti vada a comprare qualcosa per il camp? >> chiede il signor Eaton, entrando nella camera di Sophie.
Sophie ci pensa per due secondi e dice:
<< No. Ho già tutto quello che mi serve, papà. >>
<< D’accordo. Volete che vi accompagni io domani all’aeroporto? >>
<< Che dici, Mel? >> chiede Sophie, voltandosi verso l’amica.
<< Io vado con mia madre. Ha detto che mi può accompagnare lei. >>
<< Va beh, allora accompagna solo me, papà. >>
<< Okay. Siete emozionate? >>
<< Sì, un sacco. >> risponde Sophie.
<< Immagino. Va beh, vi lascio continuare a chiacchierare, ragazze. >> dice il signor Eaton, uscendo dalla stanza.

Finalmente il 10 agosto è arrivato e il Talents camp ha ufficialmente inizio.
Dieci minuti prima delle 9, Ronnie arriva con la madre al camp, e Kat non c’è ancora.
Una volta aiutata la figlia a portare le valigie nell’edificio principale, la madre viene via e Ronnie si guarda intorno, notando varie persone.
Poco dopo le 9, sono tutti riuniti nel campo davanti alla guardiola, e c’è un casino infernale. Ragazzi che si ritrovano dagli anni precedenti, altri che si conosco in quel momento.
Il rumore cessa solo quando arriva un membro dello staff, che con un altoparlante, dice:
<< Buongiorno a tutti, ragazzi! Bentornati al Talents camp! Per alcuni di voi è la prima volta qui, mentre per altri è la seconda, la terza, la quarta... Alcuni sono proprio di casa qui. Per chi ancora non mi conoscesse, io sono Charlotte Dobson, e faccio parte dello staff del camp. Vi sono arrivate delle lettere verso la fine di giugno, con scritto in che bungalow siete. Se c’è quale problema, rivolgetevi pure a me. Io sarò a vostra disposizione. Adesso chiamerò i numeri di alcuni bungalow, e quelli che alloggiano in quei bungalow, andranno nell’aula di canto alle dieci. Gli altri che non chiamerò andranno nell’aula di ballo. >>
Tra i bungalows che devono andare nell’aula di canto, c’è il numero 46, quello di Ronnie e Kat, e, invece, tra quelli che devono andare nell’aula di ballo c’è il numero 60, quello di Sophie e Melody.
<< Per ora tutto quello che posso dirvi è divertitevi, ragazzi! Potete andare nei vostri bungalow adesso! >> conclude la signorina Dobson.
<< Andiamo? >> salta su Kat, alzandosi.
<< Sì. Ho già adocchiato dei tipi carini. >> dice Ronnie, alzandosi anche lei e guardandosi intorno.
<< Dai, andiamo al nostro bungalow. Ai tipi carini ci pensiamo dopo, adesso dobbiamo sistemare le nostre cose nel bungalow. >>
Arrivano al loro bungalow, il numero 46, ed entrano. Ancora non c’è nessuno, ma dovranno dividerlo con altre due ragazze.
Anche Sophie e Melody arrivano al loro bungalow ed entrano. C’è solo una ragazza e l’altra deve ancora arrivare.
<< Ciao. >> saluta la ragazza, vedendo le due amiche.
<< Piacere, Sophie. >> esclama lei, porgendole la mano.
<< Kirsten. >> dice la ragazza, stringendogliela.
<< Io sono Melody, invece. >> afferma lei, stringendole la mano.
<< Deve ancora arrivare una ragazza. >> dice Kirsten.
<< La conosci già? >> le chiede Sophie.
<< No no. >>
Cinque minuti dopo, qualcuno apre la porta del bungalow 60 e le ragazze si voltano subito.
<< Ciao. Io sono Terry. >> esclama la ragazza, entrando.
<< Sophie. >>
<< Melody. >>
<< Kirsten. >>
<< Da dove venite? >> chiede Terry.
<< New York. >> rispondono Sophie e Melody, contemporaneamente.
<< Chicago. Tu? >> risponde invece Kirsten.
<< Io sono di Seattle. >>

Intanto al bungalow 46, arrivano le altre due ragazze.
<< Ciao. Piacere, io sono Ronnie. >> dice lei, sorridendole.
<< Kat. >>
<< Lindsay. >> dice una di loro.
<< Rachel. >> dice l’altra.
<< Siete amiche anche voi due? >> chiede Kat.
<< No, siamo cugine. >>
<< Ah, wow. >>
Le quattro ragazze chiacchierano un po’, poi Lindsay salta su, dicendo:
<< Meno male che abbiamo canto. Ho proprio voglia di cantare. >>
<< Anch’io. Tu, Rachel, invece sei una cantante o una ballerina? >> chiede Ronnie.
<< Cantante. >>
<< Bene, qui siamo tutte delle cantanti. >> afferma Kat.
<< Già. Io canto da quando ero bambina. >> esclama Lindsay.
<< Anch’io. Pensate che la prima canzone che ho scritto, è stata quando mia sorella è andata a vivere a New York con mio padre, la sua compagna e la nostra sorellastra. Avevo solo sei anni. In realtà non era proprio una canzone, ma più una filastrocca. >> ridacchia Ronnie.
<< Hai una sorella? >> le domanda Lindsay.
<< Sì, sorella gemella. >>
<< Ho sempre desiderato avere una sorella gemella. Una persona uguale a te con cui puoi condividere tutto. >>
<< A dire la verità io e lei ci siamo sempre odiate, ed è per questo che si è trasferita con mio padre e la sua nuova famiglia a New York. Da allora ci siamo viste solo per le feste, ma sono già quattro anni che non ci vediamo. >>
<< Ah, mi dispiace. >>
<< È stato meglio così. Non facevamo altro che litigare. >> spiega Ronnie.
<< Come si chiama tua sorella? >>
<< Sophie. >>
<< Ma la tua sorellastra l’hai mai vista? >>
<< No, almeno non ricordo di averla mai vista. >>
<< Sai almeno come si chiama e quanti anni ha? >>
<< Sì, si chiama Ginny e ha quattordici anni. >>
<< E con chi vive lei adesso? >>
<< Con sua madre, l’ex compagna di mio padre, a Santa Barbara. >>
<< Ah, okay. Scusa per tutte queste domande, ma ero solo curiosa. >>
<< Figurati. >>

Un’ora dopo, nell’aula di canto. L’insegnante entra e dice:
<< Buongiorno a tutti, ragazzi, e bentornati al Talents Camp. Io mi chiamo Holly Channing e sono la vostra insegnante di canto. Adesso vi sarà distribuito un foglio con tutti gli orari di queste due settimane. Spero che vi divertirete anche quest’anno. Per chi c’era anche l’anno scorso, mi conosce già e sa che il primo giorno chiamo alcuni di voi a cantare una canzone. Chi vuole venire? >>
Alzano la mano tre persone, tra cui Lindsay, Ronnie e un ragazzo.
L’insegnante, contenta di vedere finalmente dei volontari, e non di dover chiamare lei a caso, esclama:
<< Venite pure qui al microfono. Se volete, potete utilizzarlo, oppure no, come preferite. >>
Lindsay, Ronnie e l’altro ragazzo si alzano quasi tutti e tre contemporaneamente.
<< Chi vuole iniziare? >> chiede la signora Channing.
<< Inizio io, dai. >> si offre Lindsay.
<< Bene. Tu sei? >>
<< Lindsay. >>
<< Bene, Lindsay, cosa ci vuoi cantare? >>
<< Fly with me, dei Jonas Brothers. >>
<< D’accordo. >>
<< If time were still
The sun would never never find us
We could light up the sky tonight
I could see the world through your eyes
And leave it all behind.
If it's you and me forever
If it's you and me right now
I'd be all right. I'd be all right
If we chase the stars to lose our shadow
Peter Pan and Wendy turned out fine
So won't you fly with me?
Oh yeah
Gonna fly with me now. >>
Tutti applaudono e Ronnie le sussurra un brava.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendole.
<< Brava, Lindsay. Chi è il prossimo? >>
<< Io. >> risponde Ronnie.
<< Bene. Tu invece cosa ci canti…? >>
<< Ronnie. Canto… The climb, di Miley Cyrus. >>
Ronnie fa un respiro e poi inizia a cantare:
<< I can almost see it
That dream I'm dreaming but
There's a voice inside my head saying
You'll never reach it.
Every step I'm taking
Every move I make feels
Lost with no direction
My faith is shakin'.
But I, I gotta keep tryin'
gotta keep my head held high. >>
Prima d’iniziare il ritornello, Ronnie si volta verso il ragazzo accanto a lei, e lui le sorride. Poi si rivolta e continua a cantare.
<< There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an up hill battle
Sometimes I'm gonna have to lose.
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waiting on the other side
It's a climb.”
Tutti applaudono, e l’insegnante esclama:<
<< Brava, Ronnie. Complimenti, hai una bellissima voce. >>
<< Grazie. >>
Il resto della lezione di canto procede bene, e la maggior parte dei ragazzi canta una parte di una canzone.

  
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