I ’ v e f a l l e n
i n l o v e f o r
t h e f i r s t t i m e
Capitolo I
‘ Baby, why don’t you give me a brand new start? ‚
(Queen – Let me
live)
Se
riprendiamo le fila di una vecchia storia, per quanto esso sia possibile, ci
rendiamo conto che nonostante il tempo trascorso alcune cose non si
dimenticano. L’era degli Smile era al termine e quella dei Queen stava per
iniziare quando due ragazzine alle prese con le loro prime storie d’amore, un
gruppo di musicisti che andava alla deriva e un bambino in arrivo erano alle
prese con la preparazione dei loro bagagli.
‘Ho
fatto bene a venire…’ borbottò Dorothy tra sé e sé.
La
prima cosa che aveva notato non appena entrata nella camera da letto dell’amica
erano le tre valigie che Anthea aveva aperto sul letto, di cui due già piene.
«Non
credi di stare esagerando?» domandò, francamente preoccupata all’idea di dove
infilare tutta quella roba nel minuscolo bagagliaio della sua auto.
Anthea
diede un’occhiata rapida a quanto già accumulato e scosse la testa.
«Tutta
roba necessaria.» concluse, porgendo all’amica un foulard.
«Un
foulard? Andiamo, che te ne fai di un foulard alla fine di luglio? Non lo usano
nemmeno le vecchie di novant’anni!»
«Infatti
non lo voglio portare, è per te. Così ti copri quei segni che hai sul collo…»
Dorothy
si irrigidì di colpo, senza però mostrare segni di debolezza, e ricominciò a
parlare.
«Non
penso che tutta questa roba entrerà nel bagagliaio della mia auto… senza
contare che ci sono altre quattro persone oltre a te!»
Anthea
si voltò non troppo preoccupata e commentò:
«Dovrete
trovare una soluzione, allora. Per esempio potresti montare uno di quei
portapacchi sul tettino…»
«Poi
la spingi tu l’auto fino a Brighton!»
Brighton
era un posto molto carino a sud di Londra e d’estate si popolava di tantissimi
turisti, essendo una località balneare piuttosto popolare nel Regno Unito. I
ragazzi erano riusciti ad accaparrarsi un posto tenda ad un prezzo stracciato,
sebbene dovessero attraversare tutto il campeggio prima di arrivare alla
spiaggia. Il viaggio in auto era stato tanto traumatico quanto epico, come al
solito. I cinque individui stipati nell’utilitaria di Dorothy erano giunti a
destinazione in condizioni peggiori di quelle delle famiglie che si imbarcano
per fare un mese di villeggiatura in Sardegna, tanto che una volta uscito
dall’auto Roger si rivolse a Dorothy dicendo:
«Credo
di aver bisogno di un bacio per riprendermi…»
Tutti
i presenti lo guardarono male e fu Brian a pronunciarsi:
«Datevi
una regolata, tra tutti, che abbiamo una settimana di convivenza che ci
aspetta!»
Era
acido perché si sentiva troppo anziano, visto che il suo compleanno era da poco
trascorso.
John
era in vena di fare una battuta di spirito tanto era di buon umore per l’inizio
della vacanza, ma doveva ancora uscire dal sedile posteriore dell’auto ed era
troppo sconvolto per dire qualsiasi cosa, così la conversazione morì lì.
Furono
subito organizzati due gruppi di lavoro: il primo per montare la tenda
trifamiliare militare gentilmente offerta da David e il secondo per fare la
spesa. Inutile dire quale fu la ripartizione dei ruoli. Così, mentre i ragazzi
sintonizzavano la radio su qualche canale che tenesse loro compagnia mentre
montavano la tenda, Dorothy ed Anthea andavano a fare un po’ di spesa. Le due
ragazze, finalmente libere da impegni scolastici, avevano il tempo di
concendersi qualche giorno di vacanza prima di iniziare le loro nuove vite da
impiegata presso l’ambasciata e studentessa dell’Accademia delle Belle Arti.
Il
piccolo emporio del campeggio non era molto dispersivo, tuttavia sembrava
impossibile riuscire a trovarvi anche le cose più semplici.
«Dove
è di solito il pepe nei supermercati?» urlò Anthea da una corsia a Dorothy,
nell’altra.
Le
due si erano divise per fare prima visto che non si fidavano granché dei tre e
volevano supervisionare il montaggio della tenda prima di ritrovarsela in testa
una volta all’interno, magari nel buio del cuore della notte.
«Tra
le spezie!» rispose l’altra, che stava cercando una qualsiasi varietà di
insalata che non fosse stata colta un paio di ere geologiche prima.
«Grazie…
e dove sono di solito le spezie?»
«Vicino
ai preparati per risotti!»
«Pensi
che in questo emporio ci siano preparati per risotti?» imprecò la bionda, che
sembrava un cane da tartufo, anzi, da pepe.
La
mora non le diede troppo peso, convinta che fosse l’arrivo precoce del ciclo a
farla parlare in quel modo, e decise che non avrebbero mangiato insalata, così
si spostò al banco delle bibite. Una decina di minuti dopo le due si
incontrarono alla cassa e Dorothy si prese la briga di chiedere:
«Trovato
il pepe?»
Anthea
sbuffò.
«Dopo
una ricerca estenuante ho realizzato che c’era scritto pane. Perché Brian scrive così male?»
Anthea
e Dorothy percorsero la strada al contrario, costeggiando la via che riportava
al campeggio. C’erano un sacco di negozi per turisti e le due lanciavano delle
occhiate sporadiche a qualche vetrina, mentre distribuivano il peso delle buste
della spesa o su un braccio o sull’altro. Quando Anthea notò i suoi assorbenti
nel sacchetto si dolse di avere quell’improvviso problema, realizzando poi che
Dorothy non avrebbe di certo avuto quell’inconveniente. La ragazza, che
sembrava troppo intenta a grattarsi il primo pinzo all’altezza del gomito, non
la stava neanche ascoltando.
«Insomma,
gliel’hai detto?»
«Ahahahhaah»
rise l’altra «credi che sarebbe così di buon umore se glielo dicessi?»
La
bionda sospirò.
«Magari
era felice di diventare papà!»
«Infatti:
è andata proprio così! Gliel’ho detto ed era così felice che abbiamo deciso che
lo annunceremo stasera a cena!» rispose Dorothy, mostrando un sorriso a
trentasei denti.
«Oh!
Sia lodato il cielo! Sono così felice!» riprese Anthea, improvvisamente gioiosa
come pochi.
«Antie,
stavo scherzando. Non gliel’ho detto e non ho intenzione di dirglielo. Penserà
a tutto tuo fratello. Ora non voglio pensarci, sono in vacanza e voglio
divertirmi, visto che posso fare sesso senza protezione quanto mi pare!» vedendo
che l’altra aveva messo su una faccetta triste, Dorothy fu costretta a
proseguire «Su, non fare quella faccia. È una cosa più grande di tutti noi. Lo
so che non approvi i miei metodi, ma è il mio modo di dimostrargli quanto lo
amo, credimi. Sto cercando, nel limite dell’impossibile, di affrontare questa
cosa con serenità, soprattutto per non darlo a vedere a nessuno e non far
preoccupare gli altri. Quindi meno ne parliamo meglio sto.»
Fu
a quel punto che l’attenzione di entrambe fu attirata da un negozio che vendeva
biancheria intima… ma non un negozio qualsiasi di biancheria intima.
«Entriamo»
proprose la bionda, soffocando una risatina.
«Certo,
ci manca solo di essere viste in un negozio del genere!» ribatté Dorothy, in
preda ai suoi sbalzi d’umore.
«Ma
sì, che te ne frega!»
Detto
ciò Anthea trascinò l'amica nel negozio, dietro di sé.
I
ragazzi, che avevano finito in fretta di montare la tenda trifamiliare, si
erano messi alla ricerca delle due e le avevano giustappunto identificate
quando le videro entrare nel suddetto negozio e decisero di osservare
dall’esterno che cosa stesse accadendo.
Visto
il grande afflusso di turisti, nei negozi c'erano tanti prodotti particolari,
divertenti, quelli che si tirano fuori a cena con gli amici per farsi una risata;
certo, forse quello non era il caso del negozio in cui le due ragazze si
trovavano... ma alcuni completi intimi erano talmente ridicoli da sembrare
costumi di Carnevale.
«Che
ne pensi di queste? Quasi quasi le compro a tuo fratello…» esordì Dorothy, che
teneva fra gli indici, allargando l'elastico, un paio di mutande di finta
pelle, talmente lucide da poter essere usate come specchio.
«Perché
proprio quelle?» domandò la bionda, rossa come un peperone.
«Non
so, David ha la faccia di uno che fa cose strane» la moretta accennò una voce
sensuale con una punta di invidia per chi aveva potuto provare, accompagnata da
un paio di battiti di ciglia.
«Dio,
non ci posso pensare…» Anthea si passò una mano sul viso, e, quando la tolse,
vide una cosa di cui innamorò subito. Un paio di mutande da uomo, nel perfetto
stile inguardabile e poco sobrio di Roger: stoffa maculata contornata da
merletti rosa acceso. «Come si può produrre una cosa del genere?» riprese,
anche nel tentativo di cambiare argomento.
Intanto
all’esterno i ragazzi si stavano facendo infinite seghe mentali su cosa le
ragazze stessero comprando e le spiavano dalla vetrina.
«Vedo
della roba leopardata, sicuramente è per Dorothy.» affermò sicuro Brian.
«Concordo.»
confermò Roger, che poi tornò sui suoi passi «Scusa, ma te come fai a sapere
dei gusti di Dorothy in fatto di biancheria intima?»
«Non
conosco i suoi, ma conosco i tuoi, purtroppo…» commentò lui, con tristezza.
John,
invece, non diceva niente, e si limitava a sbirciare, praticamente schiacciando
il naso contro la vetrina.
«Hey,
io vedo dei merletti rosa… secondo me quella roba non è per Dorothy…»
«Ehm…
no!» risposero all’unisono gli altri due.
«Forse
è per Anthea… Magari vuole farti una sorpresa!»
» And the
Miracle occurred on the tenth day.
10-08-2011 ∞
Siamo
tornate con una nuova avventura di Anthea e Dorothy e ne progettiamo un’altra:
amateci e idolatrateci per questo! LOL
MrBadGuy
vorrebbe ringraziare:
la propria collaboratrice e tutti coloro che hanno seguito e
continuano a seguire le opere di MrBadCath, nonostante gli alti e i bassi.
Siete fantastici, non quanto noi, ma lo siete ugualmente.
Snafu
vorrebbe ringraziare:
i membri della sua famiglia, in particolare BlueJay, Dazed, Frankie, Havoc,
Midori e MrB (rigorosamente in ordine alfabetico) per tutto, Cinzia per i suoi
commenti che la hanno incoraggiata a scrivere ancora in questo fandom, Alexander&Hephaestion
(i suoi pesci rossi) per la compagnia durante le ore notturne con i loro
rigurgiti di acqua, chiunque abbia riassegnato i posti all’Auditorium di Milano
per averla fatta finire in prima fila centrale e l’Armata Snafu, per
supportarla nel mondo (?). Ringraziamenti speciali a: il brevettatore di
Skype, del ventilatore elettrico e dell’Antalgil per aver reso la sua vita meno
infernale, chiunque non shippi coppie di fratelli per toglierle un dispiacere
ogni volta che guarda sua sorella, se stessa.
State
ancora leggendo?! Andate a diffondere la notizia del ritorno di MrBadCath,
presto! LOL