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Autore: giorgiabratta00    10/08/2013    1 recensioni
Improvvisamente sento un gran male al petto. Il cuore fa ancora a modo suo, senza rispettare i termini.
Mi accascio, vicino all’albero del parco in cui, senza accorgermene, sono entrata.
Sto per morire. Ormai mancano solo 2 mesi e il corpo inizia a risentirne.
All’improvviso la stanchezza sovrasta tutto il resto.
Se chiudo gli occhi, so che non li aprirò più.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Freddo. Ecco quello che sento in questo momento. La mancanza di qualcuno nella mia vita, la mancanza di una figura maschile, capace di farmi battere il cuore.
Con questa insicurezza, cammino per i viali affollati, senza una meta ben precisa.
La mia malattia è sempre più grave. Solo una donazione di sangue può ristabilirmi, almeno per il momento.
Ma ho fatto una promessa: finché non troverò l’uomo della mia vita, nessun intervento.
Il mio pensiero è che se non trovo nessuno capace di amarmi, perché devo vivere?
Improvvisamente sento un gran male al petto. Il cuore fa ancora a modo suo, senza rispettare i termini.
Mi accascio, vicino all’albero del parco in cui, senza accorgermene, sono entrata.
Sto per morire. Ormai mancano solo 2 mesi e il corpo inizia a risentirne.
All’improvviso la stanchezza sovrasta tutto il resto.
Se chiudo gli occhi, so che non li aprirò più.
Adesso vorrei solo che lui, quello che credevo mi amasse, quello che amavo e amo ancora adesso mi salvasse.
L’unica mia relazione, l’unico amore che ho avuto e, forse, anche l’ultimo.
Non sento più le gambe da un po’ e ora le braccia smettono di eseguire i miei comandi.
Vorrei gridare aiuto, ma la voce mi muore in gola, come me tra pochi istanti.
Questo freddo continua a impossessarsi di me.
Poi, improvvisamente caldo, tanto caldo, forse troppo.
Mi sento prendere in spalla, anche se non ho la forza di vedere chi è.
Spero, con tutto il cuore sia lui, Nicolas, che torna dalla Francia solo per me.
Scaccio quel pensiero. È impossibile che lui, casualmente, abbia preso un aereo e sia arrivato qui, in Spagna, per un motivo a me sconosciuto.
Poi la sua voce, calda e rassicurante, esce dalla bocca con un “Tranquilla, stiamo andando all’ospedale”
Dal tono sento chiaramente che è lui. Capisco che sta correndo, dal tono affannato.
Gli chiederò spiegazioni dopo, sempre se sopravvivrò.
Le grida, credo per causa mia, mi risvegliano dalla trance, anche se non lo potranno mai sapere.
È vero, sono di nuovo sveglia, ma ancora i miei arti non intendono muoversi.
Deduco di essere all’ospedale. Con le sue braccia forzute mi posiziona nella barella, che viene subito spinta da medici.
Prima di sparire in sala operatoria, sento la sua voce che mi da le spiegazioni che cercavo “Sono tornato dalla Francia perché ho bisogno di te. Ho bisogno di essere ancora nel tuo cuore. Aspetterò in eterno se necessario, ovviamente sperando che tu… prima che tutto questo finisca o meno, sappi una cosa, TI AMO”.
Dopo queste parole, potevo finalmente dirigermi verso morte o vita, in quel frammento di spazio temporale ancora rimasto aperto.

 
  
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