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Autore: sososisu    17/02/2008    6 recensioni
Aveva un modo particolare di mangiare le fette biscottate, staccava con le piccole dita poco curate, la crosticina esterna, quella bruciacchiata, che le piaceva tanto. L'interno invece lo abbandonava a se stesso. Dimenticato.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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RAUCHEN IST VERBOTEN

Non la smetteva di fissarsi allo specchio. Nonostante fosse perfettamente perfetto, come sempre, non riusciva a distogliere lo sguardo dalla sua figura aggraziata, riflessa sulla superficie liscia.
-La vuoi smettere- Lo rimproverò lui, con aria seccata.
-Chi … io?- Bill gli rispose con vocina innocente e occhi da Bambie, al che Georg pensò che la cosa migliore da fare era girarsi e lasciarlo affogare nel suo brodo. Tanto meglio per lui.
Le porte dell’ascensore si aprirono, con un rumore meccanico, e finalmente Kaulitz si decise a smetterla di fissare ogni centimetro del suo viso –o millimetro- alla ricerca di un inesistente punto nero.
Sculettando com’era suo solito fare, trotterellò fino all’imponente scrivania della reception, e, sorridendo alla ragazza al di là del tavolo in legno laccato, le lasciò le chiavi della sua stanza.
Georg fece lo stesso, ma con un atteggiamento decisamente meno “Bill-checca-Kaulitz” e soprattutto con meno entusiasmo.
Con passo svogliato si avvicinò alla sala da pranzo riservata a loro. Era assurdo come i proprietari degli hotel si impegnassero per rendere ogni loro soggiorno sempre più lussuoso. Questa volta avevano tenuto libera per loro un’intera sala; normalmente si limitavano a riservargliene un piccolo pezzetto, un angolino. E gli altri trecento ospiti dove diavolo avrebbero cenato?
-Beh … - pensò Georg - … non credo che questo hotel sia così piccolo da non avere due sale da pranzo-
Dopo questa lunga serie di pensieri stupidi ed insensati, finalmente si accorse che era arrivato al tavolo destinato alla troupe. Quanti diamine erano?
Quattro star del Rock –se cosi si potevano definire- e altri venti persone che svolgevano i lavori più assurdi. Gli venne il voltastomaco. Il mal di testa era migliorato un po’, ma rimaneva comunque.
Cercò di fare un bel sorriso, ma gli venne fuori un qualcosa di decisamente falso e svogliato.
-Buonasera a tutti-
L’intera troupe lo salutò con occhiate gentili, cenni della mano e qualche piccolo “’Sera” sussurrato.
Dopo questa bella scenetta, arrivò l’uragano-Kaulitz, ancora sotto l’effetto della caffeina, e si mise a urlare saltellando come un coniglio frasi come: “Ragazziii che bello non vedo l’ora di lavorare con voiii” oppure “Hiii sono cosi feliceee”. Georg si portò la mano al viso, nel vano tentativo di nascondere la sua espressione leggermente alterata e di tenere a freno i suoi istinti animaleschi che vedevano un Bill sbudellato appeso al muro.
… Insomma, quella sera il nostro bassista non era proprio di buon umore.

Piano, piano li raggiunsero anche gli altri due componenti della band. Tom, con una faccia decisamente stravolta e due occhiaie che in confronto due montagne erano il Nulla, si presentò con un paio di jeans che aveva rubato a Gustav e che, stranamente, gli aderivano alle gambe muscolose, e con una maglietta che invece doveva essere di Georg, constatando la sua faccia non appena la notò. –Non è colpa mia se quei deficienti dell’hotel non hanno ancora portato la mia valigia nella mia stanza!- cercò di giustificarsi lui, alzando le mani con fare innocente.
I proprietari dei vestiti sbuffarono e decisero di credergli, anche se non molto convinti. Gustav salutò tutti calorosamente ed educatamente –a differenza di un certo struzzo di mia conoscenza- così come fece Tom, anche se ad ogni ragazza della troupe doveva fare un complimento diverso. Ma tutte ci risero sopra, conoscevano quel marmocchio da anni, era ormai il sesto di fila che lavoravano per Tokio Hotel, il sesto tour che trascorrevano insieme.
Certo, ogni volta si aggiungeva qualcuno di nuovo e qualcuno magari se ne andava, però …

… Finalmente si erano tutti accomodati e si stavano arrotolando un po’ di spaghetti intorno alla forchetta. Chiacchieravano animosamente e ridevano di gusto, fra tutti loro c’era armonia, un buon rapporto, una buona amicizia. Anche con i nuovi arrivati.
A Georg era migliorato un po’ l’umore. Con un buon piatto di pasta italiana il mal di testa era passato. Stava parlando con una ragazza, una certa Meredith, sulla trentina, una dei nuovi addetti all’organizzazione del palco. –Quest’anno vorrei creare qualcosa di nuovo, migliorare la qualità degli effetti speciali … sai no? I giochi di luce, il fumo eccetera.- Il ragazzo annuì, interessato, mentre giocherellava con una mollica di pane.
- … Questo per quanto riguarda le trasmissioni televisive. Per i concerti invece voglio davvero far esplodere una bomba! Sono un concentrato di idee … mi sono stufata di vedere ogni anno lo stesso arrangiamento del palco. Insomma siete i Tokio Hotel, avete bisogno di uno stage che faccia rimanere tutti a bocca aperta!- La ragazza gli fece l’occhiolino e lui rispose con un sorriso divertito.
- … E come pensi di fare?- Le chiese curioso.
-Beh, non posso fare tutto da sola! In fondo io sono una dei tanti addetti al palco! Tutti insieme metteremo su qualcosa di davvero speciale, non preoccuparti bassista!- Gli sorrise calorosa. Georg provò una strana sensazione, ma diede la colpa al vino.
Decise di approfondire la conversazione, quella Meredith era una tipa sveglia, simpatica.
- … Posso farti una domanda?- Lei annuì mentre sorseggiava un po’ di spumante. –Come ci sei finita qui? Con i Tokio Hotel?-
Lei si passò il tovagliolo rosso sulle labbra lucide. –Beh, vedi, non sono mica l’unica! Quest’anno ci sono molte persone in più rispetto agli altri anni … e tutti noi siamo stati mandati qui da voi, dopo aver passato un’accurata selezione. Sai quanta gente darebbe un polmone per fare ciò che faccio io?- Georg si mise a ridere. –Ho capito-
Si guardò un attimo intorno, Gustav stava chiacchierando con Saki. Non era un ragazzo molto socievole, preferiva conversare con gli amici datati. Bill invece, come al solito, era circondato da dieci persone, tutte che pendevano dalle sue labbra. Era un ragazzo logorroico, si sapeva, lo era sempre stato. Tuttavia era una logorrea piacevole, non ti stancavi mai di ascoltarlo. Tom invece stava ingurgitando il trentaduesimo piatto di spaghetti al pomodoro nell’arco di due minuti.
-Senti ma, chi sono gli altri nuovi? Qui ne vedo alcuni, ma non credo che ci siano tutti stasera-
Meredith lo guardò un secondo, dopodiché si portò l’indice al mento con aria pensosa. –Penso che non siano ancora arrivati tutti … per esempio i cameraman non ci sono ancora, arrivano domani. Stasera ci siamo solamente io e Lucas di novellini.- Disse, per poi scoppiare a ridere. Georg pensò che era davvero un piacere parlare con lei. Guardò l’orologio e si rese conto che era mezzanotte e trentacinque. Era stanchissimo. Avrebbe voluto continuare a chiacchierare con la ragazza, ma in fondo pensò che ci sarebbe stato molto tempo per farlo, quindi si alzò, togliendo con le mani le briciole che si erano accumulate sui suoi jeans. –Beh, Meredith, ora ti devo lasciare, sono distrutto!-
Lei gli sorrise amichevole, si alzò, sistemandosi la gonna a pieghe. –Ti dirò … anche io sono parecchio stanca, me ne vado a dormire! In che stanza sei?- Georg ci pensò un attimo –Sai che non mi ricordo il numero?- I due scoppiarono a ridere e, insieme, si diressero verso la reception, dove un uomo sulla cinquantina era pronto per fare il suo turno notturno. Dopo aver recuperato le chiavi delle rispettive stanze andarono verso l’ascensore. Il ragazzo aveva chiesto al vecchietto il numero della sua, per poi ricordarsi che era la 522, all’ultimo piano, che era tutto occupato da loro e dalla loro troupe. Meredith aveva la 501. Non distava molto, constatando che su quel piano stavano circa centocinquanta camere. Poteva andargli peggio! Se avesse avuto la 630 sarebbero stati parecchio lontani.
Lui la accompagnò fino alla porta dove le augurò buona notte con un semplice bacio sulla guancia.
Non capiva cosa gli stesse succedendo, ma, per la seconda volta, diede la colpa al vino. Ne aveva bevuto troppo.
Tornò nella sua stanza e si spogliò velocemente. Rimasto in mutande accese la televisione. Da quanto tempo non guardava un canale tedesco? Si buttò a peso morto sul letto, mentre la voce petulante di Gülcan gli perforava i timpani. Si risollevò e allungò una mano verso il comodino, sul quale era appoggiato un pacchetto di sigarette. Ne sfilò una e le la portò alle labbra. In quell’istante il suo sguardo cadde su un gigantesco cartello appeso sopra il plasma a trecentoventinove pollici.
RAUCHEN IST VERBOTEN
-Perfetto- sibilò, scocciato. Non si poteva nemmeno fumare in quella fottutissima stanza. Con stanchezza, si alzò dal materasso morbido e si avvicinò alla portafinestra che dava su un piccolo terrazzo. Sorrise, l’ultimo piano era il migliore. Abbassò la maniglia e fu invaso da una ventata di aria fresca. Era la fine aprile, non faceva particolarmente freddo. Accese la sigaretta e ispirò il primo tiro, rigettandolo fuori con calma. Intanto dalla tv proveniva il suono di una canzone che conosceva, l’aveva sentita da qualche parte, era di LaFee, una loro collega tedesca.
Finì la sigaretta e la buttò giù, sperando che non finisse in testa ad una persona. Rientrò nella stanza, richiudendo le ante della portafinestra.
Si ributtò sul materasso e iniziò a pensare.
Non era male quella Meredith. Aveva dei bei capelli, mossi, lunghi, folti, color cioccolato. Dei begli occhi, blu come il mare. Un bel corpo, alta, magra, un bel seno, un bel sedere. Buon gusto nel vestirsi, gonna a pieghe, sandali con un po’ di tacco, una camicetta nera, poco trucco. Una buona testa, intelligente, sveglia, furba. Peccato per l’età, forse era un po’ grande per lui. Ma neanche così tanto. Lei trent’anni e lui ventotto, forse …
… Non fece in tempo a finire la frase, che si addormentò, come un bambino.

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Note dell’Aitrice: Eccomi qua, con il secondo capitolo e con un nuovo personaggio! Vi ringrazio molto per le vostre recensioni!
Cercherò di fare un po’ i ringraziamenti^^

_Princess_: Ma grazie a te, carissima! Veramente, sono lusingata! Mi fai troppi complimenti! Anche su msn >///< Grazie, grazie! Me si prostra ai tuoi piedi! Mi raccomando aggiorna presto la tua fanfiction stupenda! Un bacio e un abbraccio!

zigo_puff: Suso ahahah mi fa strano rispondere ad un tuo commento x’D Beh sono felice che ti sia piaciuto il primo capitolo! Ti voglio tanto bene caccospa. “Non può piovere per sempre”. Quanto è bello quel film, quanto è bello lui? *Sbav* Un bacione cacca, ti voglio bene.

CharlotteB: Cognataaa, ahahah piaciuto Bill-checca-Kaulitz? Grazie della recensione, anche io ti voglio bene! Ci beKKiamo domani a sKuola, oKY? Gesùcristosantissimo!

claudy: Grazie mille dei complimenti! Già, è vero! Manca solo Gustiamoremio! Beh, la prossima ff sarà su di lui! Don’t worry ;-) Un bacio!

picchia: Vero? Anche io lo vedo come un provabilissimo futuro per i quattro babbei. Non so perché, io me li immagino così xD grazie per i complimenti! Spero che questo capitolo non ti abbia delusa!:)

elli_kaulitz: Sono felice che ti piaccia!^^ Continua a seguirmi! Un bacio

RubyChubb: Eccolaaa! Grazie mille dei tuoi complimenti! La settimana prossima facciamo un’altra riunione! Io porterò la piaztraz e anche i bigodiniz, la nuova novità delle Piaztraz Angelz! Dovremmo darci anche al riccio, non solo al liscio x’D Cosi avremmo più clienti! E poi un Georg noccoluto ce lo vedo proprio bene! LoL Grazie mille per la recensione! Ci sentiamo presto su msn, capito? (: Aggiorna in fretta la tua fanfiction che sono curiosissima! Un bacione e un abbraccio dalla tua Polly!

satanina: Grazie mille per i tuoi complimenti! ^///^ me lusingata! E’ vero, purtroppo ci sono pochissime ff sui due G, però, se si cerca, qualcosina lo si trova! Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento! Un bacione! Continua a seguirmi (:

susisango: Visto che alla fine ho seguito il tuo consiglio e mi sono buttata a capofitto in una nuova ff al posto che aspettare l’illuminazione divina?XD Grazie mille per tutti i tuoi complimenti e consigli! Spero che questo capitolo sia un po’ più grande, io il font ce l’ho messo! >.< Un bacione!

Bene, ho terminato!^^
Ricordate: recensioni sempre ben accette!
Al prossimo capitolo! Un bacione e un abbraccio!

G.

  
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