Ad una persona speciale, che non la
leggerà mai.
A chi mi ha insegnato a riflettere.
A chi soffre per colpa propria.
A chi è innamorato dell’amore.
A chi vuole innamorarsi.
A chi ama.
*
Portami con te
*
Le
mie mani nel tuo cuore...
Fanno
male, vero?
Lo
so, ma lui mi appartiene, non posso non portarmelo via.
A te
non serve più ormai: senza di me, che scopo può avere questa vita Edward?
Ti
ho fatto soffrire tanto vero, tesoro?
Ti
ho fatto piangere di notte, e anche di giorno qualche volta.
Per
me hai urlato, hai sognato, per me hai fatto follie inimmaginabili.
Tu
hai vissuto per me, ed io ho vissuto per te dentro di te.
Adesso
però non posso più starti accanto...
E
non piangere, per favore.
Lo
so, sarebbe stato meglio non conoscermi mai:
non
guardarmi mai negli occhi e capire che avevi bisogno di me.
Purtroppo tu hai sempre cercato la verità, e
adesso non puoi sfuggirle.
Io
sono stato come una tempesta di sabbia che spazza via ciò che è, e lascia solo
un potenziale.
Ho scavato nella tua anima e ti ho reso ciò
che non saresti voluto essere: ti ho reso debole,
debole
e felice.
Ti
piaceva struggerti di dolore solo per me, ti compiacevi della mia presenza, e
hai
capito che prima d'ora quello che avevi sempre cercato ero io.
Passaggi
indispensabili su di te.
"Portami
con te, anni luce lontano, via da qui, dove non avremo nostalgia, con altri
esseri, dove ci vedremo crescere come Luna ..."
Ma...
Questo
calore che sento, ti appartiene davvero?
E perché
non rispondi?
La
tua risposta è il silenzio.
Questo
calore che sento, ti appartenne davvero?
Perché
m'ignori?
No,
non m'ignori.
"Ti
porto via con me, anni luce lontano, via da qui, dove non avremo nostalgia, con
altri esseri, dove ci vedremo crescere come Luna ..."
Tu
stai morendo.
Tu
muori,
per
non morire di nostalgia.
Tu
muori,
e mi
porti con te.
A
chi ti ha sempre detto che d'Amore si può morire...
Ora
guardate...
Sono
io...
E'
l'Amore che muore con te.
Con
le mani nel tuo cuore.
*
Non chiedetemi cosa stessi pensando quando ho scritto: la mia testa era vuota, ed è la prima volta che mi succede. Dopo aver letto, mi sono accorta di non riuscire a carpire il significato delle mie stesse parole con la testa…Eppure il mio cuore si sentiva pienamente in accordo con un concetto che io stessa non riesco ancora a capire. Edward e Roy forse c’entrano poco con quello che ho scritto, ma ormai per me sono lo stereotipo della sofferenza, visto quello che gli faccio dire, fare o provare in ogni mia fan fiction. Questa storia è nata soltanto per farmi capire davvero cosa significa “amare l’amore”, perché è quello che i più fanno e chiamano poi “amore incondizionato per la vita”.
Grazie a tutti voi che leggerete e che mi supportate con le vostre recensioni: non sarà certo uno dei miei migliori scritti, ma sono certa che voi riuscirete con le vostre recensioni a chiarirmi molto più di quanto possa fare io da sola, perché sapete…mi sento molto simile all’Edward che molte di noi dipingono nelle loro storie. Ma come sono sciocca!XD
Ancora grazie e un baciotto a tutte!
Disclaimer: i personaggi di FMA non mi appartengono ma sono proprietà degli aventi diritto. Nell’usufruirne da parte mia non c’è alcuno scopo di lucro.
P.S.: ho scritto ascoltando la canzone “Belzebù” dei Radiodervish, e mi pare opportuno annotarlo, da un lato perché possiate ascoltarla (ve la consiglio, è davvero molto bella), dall’altra perché ne ho estrapolato qualche parola.