Author: Ino chan!
Fandom: Heroes.
Rating: Verde
Genere: Oneshot.
Personaggi: Matt Parkman / Mohinder
Suresh / Janice Parkman.
Paring : Matt Parkman / Mohinder
Suresh "Friendship "
Disclamer:Purtroppo i personaggi in
questione non mi appartengono,"per fortuna di
Sylar e Peter! *ç* e pure di Matt siamo sinceri !" non ci guadagno
un soldo bucato a scrivere questa storia, ma
almeno soddisfo la mia voglia di pucciosità! >////<
Avvertenze: D'accordo,
avevo detto più niente fic su questa dolce famigliola, ma li amo troppo!!!!
" My Family. "
Eccola.
E'
di fronte a te, dopo mesi di silenzio.
All'inizio hai pensato ad un allucinazione dovuta all'ora tarda e ai postumi di quegli assurdi involtini cinesi ordinati a quel nuovo take way vicino casa, che sono tutti volati nella pattumiera dopo il primo, stentato morso, poi l'hai sentita sospirare e ti sei reso conto che la fonte di tutto il tuo dolore era davvero lì di fronte a te.
La
guardi accigliato, stringendo ancora nel pugno la maniglia della porta,
indeciso se sbattergliela in faccia o no, lei ricambia il tuo sguardo con quel
suo sorriso nervoso per cui una volta avresti spostato le montagne. Non sai che
cosa vuole da te, ma sai che dopo averti portato via il cuore da te non avrà
altro.
I
tuoi occhi scivolano dal suo viso alle pieghe della veste che nascondono la
gravidanza. Sai che fai peccato a dirlo, ma odi lei almeno quanto odi il
bambino che porta in grembo. Perchè saresti stato disposto ad amarlo come tuo
se solo lei fosse stata sincera con te fin dal primo giorno e non avesse
cercato di ingannarti, spacciando il frutto del suo tradimento come il
germoglio della vostra ritrovata serenità.
-Matt.-
Sposti
lo sguardo di nuovo hai suoi occhi, non hai intenzione di aiutarla parlando, la
guardi affogare nel mare di imbarazzo in cui si è gettata da sola, senza aprire
bocca per toglierle le castagne dal fuoco "Affoga!" pensi
venefico mentre serri le mascelle in segno di risolutezza " Ho smesso
di cercare di aiutarti!" .
Ti
guarda con quei suoi meravigliosi occhi neri aprendo e chiudendo la bocca,
scossa da silenziosi timori. Sta pensando " Guarda che faccia che ha..."
e tu sorridi bastardo ormai completamente dimentico dell'amore che un tempo le
portavi.
Perchè fra il puro odio e il puro amore c'è una linea sottile come un filo e tu
l'hai abbondantemente passata -Perchè non proviamo...-
Aggrotti
le sopracciglia gelido come un pezzo di marmo. Lei sussulta facendo un passo
indietro.
E'
la prima volta che le rivolgi un simile sguardo, la tenerezza che la sua vista
ti suscitava è sparita come neve al sole e ora hai solo un immenso capitale di
livore nei suoi riguardi.
Abbassa
lo sguardo per poi rialzarlo di colpo allo scatto della maniglia alle tue
spalle e al suono di quei passettini che tu ormai conosci bene.
Il
suo viso si irrigidisce alla vista di Molly che trascinandosi appresso il suo
peluches a forma di porcellino entra nella camera di Mohinder, troppo
insonnolita per rendersi conto che tu sei davanti alla porta, perchè altrimenti
ti sarebbe corsa incontro per chiederti di dormire assieme.
Ti
guarda sorpresa e tu ti stringi nelle spalle come se fosse la cosa più naturale
del mondo, perchè infondo per te lo è... Occuparti di quella bambina non tua,
amarla al meglio delle tue possibilità e cercare di alleviare il suo dolore e
assieme al suo anche un po' del tuo.
-Chi
è?- ti chiede stupita.
-Mia
figlia Molly.- rispondi semplicemente.
-Tua
figlia?- ti fa eco Janice.
Aveva
sentito dire della tua battaglia per adottare Molly, ma non c'aveva creduto. Se
non avevi accettato suo figlio come tuo, perchè avresti dovuto occuparti di un'
estranea? Torna a guardarti e nei suoi occhi ora c'è solo un doloroso
rimpianto.
Ora...
Dopo mesi, ha finalmente capito che cosa ha ucciso quella prima sera quando è
andata a letto con Franklyn, ricambi il suo sguardo facendo l'atto di chiudere-
Vi auguro ogni bene.- sussurri in un sorriso sincero.
-Grazie
Matt.-
Hai
chiuso la porta in faccia all'amore della tua vita, ma non sei triste.
Dopo
mesi passati a piangere su quella felicità spezzata ora senti che non hai perso
nulla che non hai già. Trascinando le ciabatte raggiungi il centro della sala,
è il tuo turno di lavare i piatti e sai già che domattina Mohinder pianterà un
putiferio se non lo fai, ma adori farlo incazzare, perchè quando lo fai inizia
a sparare parolacce in indiano" o almeno credi che siano parolacce!"
Entri
in camera, l'idea è metterti a letto, ma nonostante tutto sei agitato e non
riesci a rimanere sdraiato a lungo.
Ti
alzi forse dovresti lavare i piatti, prendi il grembiule, te lo infili, poi te
lo levi e dopo averlo appallottolato te lo butti alle spalle .
Forse
dovresti farti una camomilla, ma non ti va di tirare giù la teiera, sbuffi
tornando in camera, fermandoti davanti alla camera di Mohinder, la porta è
socchiusa e ti avvicini attirato dalla luce della lampada che vedi filtrare.
Aprì
ancora di più la porta, battendo le palpebre acciecato dall'improvviso cambio
di illuminazione, ma come fanno a dormire con tutta questa luce ti chiedi
entrando. Molly dorme abbracciata a Mohinder che come al solito si è appisolato
vestito sulle coperte con la solita cartellina d'appunti sul petto e gli
occhiali da lettura inforcati.
Rimbocchi
le coperte a Molly, poi sfili via gli appunti su Shanty che per Mohinder ormai
sono una specie di copertina di Linus trasalendo al suo starnuto e al
successivo brontolio di Molly.Prendi una coperta dall'armadio e glie la butti
addosso, guarda tu se ti devi occupare anche della salute di un uomo fatto e finito pensi togliendogli
gli occhiali e poggiandoli sul comodino.
Spegni
la luce afferrando il pomello della porta i piatti ti chiamano ululando come
lupi nella steppa-Credevo che saresti andato via con lei.-
Ti
volti, che bastardo era sveglio! E si era fatto rimboccare le coperte come un
ragazzino, certe volte hai l'impressione che tu debba fare da padre anche a lui
oltre che a Molly -Perchè avrei dovuto?- gli chiedi senza girarti.
Lo
sentì deglutire nel buio, fa sempre così quando non sa che dire.
Inghiotte...Anche Molly ha iniziato a fare così quando non sa che pesci
prendere. Scrolli il capo, possibile che non ci sia arrivato? Eppure per te è
così chiaro in tutta la sua assurdità - Ormai...Non c'è più nulla che mi lega a
lei.-
Lo
senti sistemarsi sul materasso - E qui c'è qualcosa che ti lega?-
-Certo.-
rispondi immediatamente girandoti, incontrando il suo sguardo nella
penombra creata dalla luce spia che
accende sempre quando Molly dormi con lui.
-E
cosa?- t'incanza lui con un sorriso.
-La
mia famiglia.-