ultimo respiro

If I'm here when you're gone I'll fall apart
stop your crying now, stop your crying now
What's the point of life without my heart?
you're not dying now, you'll survive somehow

Succede tutto in un attimo. Un battito di ciglia, un tuono che ti coglie all'improvviso e ti fa sobbalzare. 

Castiel muore così, improvvisamente e con gli occhi sgranati a fissare il cielo scuro. Dean non può fare niente, se non osservare sorpreso e con sguardo indefinito Raphael, il quale si dilegua proprio com'è apparso. Silenzioso e ghignante. 

La mano di Castiel si alza, gli sgoccioli della sua Grazia fanno brillare il suo corpo inerme, e mentre Dean si avventa su di lui, passa le dita sulla stoffa e chiama il suo nome, lui scuote il capo. Cerca di parlare con le ultime poche forze che ha, la sua mano sporca del sangue del proprio tramite vaga sul viso del cacciatore e gli occhi blu sono ancora più tristi e imploranti. 

"No" geme Dean, preme le labbra insieme in una smorfia arrabbiata, perché è l'unica cosa che lo tiene insieme in quel momento. Rabbia, frustrazione, odio. Vedere l'ennesimo compagno venir strappato via senza alcuna considerazione; come una piuma che viene sfilata da un'ala, come un ramo che viene diviso dal suo albero, come un cuore che si spezza.

E Castiel continua a cercare di parlare, ora anche l'altra mano è poggiata sulla sua spalla, ed un brivido attraversa la schiena di Dean perché è proprio lì che è stato afferrato nella Perdizione, ed è lì che ha inconsciamente l'angelo conobbe il cacciatore ed ebbe inizio tutto ciò che ora sono. Due anime gemelle che si stringono e respingono nello stesso attimo. 

Dean lo sente allora, un chiaro e scandito "Ti prego". Si riflette nelle iridi dell'angelo, osserva il proprio viso increspato dal dolore specchiato in quello disperato dell'altro. 

Non capisce, le mani del Winchester si congiungono dietro la sua schiena, lo sollevano e la destra passa a tastargli la ferita, con la Grazia che gli scorre tra le dita e gliele illumina debolmente; il problema di Castiel è che ha sempre avuto un cuore troppo grande. 

Socchiude gli occhi, Cas, e Dean schiude le labbra per dire qualcosa che gli rimane bloccato in gola e che ingoia amaramente. Cosa gli direbbe? Che gli dispiace? Che non era così che sarebbe dovuta finire? Lo avrebbe supplicato di non chiudere gli occhi fino alla fine, perché gli doleva tutto nel vederlo così e non poter osservare il blu dei suoi occhi, quella luce viva che splendeva in lui, spegnersi e sbiadirsi nel doloroso baratro della morte? O semplicemente gli avrebbe sussurrato, in modo da non farsi sentire da quel nessuno attualmente non presente, ciò che provava per lui? 

"Dean" pronuncia Castiel, e la sua solita bassa e profonda voce trema in una nota più alta. E allora Dean capisce, ma stringendo le nocche attorno la sua camicia, si rifiuta di abbandonarlo in quel modo. Passa il pollice sul suo viso in una lieve carezza e chiude gli occhi, accetta ciò che sta per accadere ed accenna un sorriso.

E quando Castiel emana l'ultimo affannato respiro, il corpo del cacciatore viene marchiato nuovamente dall'angelo, lasciando, sul suo torace, una visibile ombra d'ala. 





Lacrime, fazzoletti e biscotti. 
Guarda Supernatural, dicevano, sarà divertente, dicevano. 
Eccomi con una flashfich che urla "deprimente" da tutti i pori. Questa volta prometto un set di angeli gay e felici al solo prezzo di una recensione. Avete capito proprio bene, una recensione. 
Sono un pochino disperata, e il fatto che oggi sia la notte di san lorenzo non mi rallegra affatto. Angeli che cadono, angeli che cadono ovunque.
Soffro.