Erano quasi le 8 quando Clary uscì finalmente dalla sala delle esercitazioni insieme ad Alec. Mentre si incamminavano verso le scale, parlando del motivo per cui Jace non era all'Istituto quel giorno, il telefono di Clary cominciò a suonare. ''Pronto, mamma? Lo so che è tardi, sto arrivando!'' ''Non farmi aspettare, signorina! Lo so che sei da qualche parte con Jace, ti voglio a casa entro mezz'ora o domani resterai qui con me e Luke!'' Con queste parole, Jocelyn chiuse la conversazione. Mentre Clary ritirava il telefono in borsa, Alec se ne andò, salutandola tra le risate.

La ragazza stava avanzando lentamente quando si sentì tirare per un braccio da dita lunghe e sottili.

Jace.

La attirò a sè contro il muro mentre le stampava un bacio frettoloso sulla fronte. Clary sorrise. ''Non dovevi essere a ritirare delle cose da Magnus? Qualcuno lo sai che sei già tornato?'' gli chiese. Jace sogghignò, malizioso. ''No, nessuno lo sa, ed è per questo che abbiamo poco tempo prima che ci scoprano e Maryse chiami tua madre per dirle che siamo da qualche parte a fare cose indicibili.'' Clary ridacchiò, adorava quando sorrideva in quel modo mentre i capelli biondi gli ricadevano sugli occhi, dandogli un'aria spavalda. ''Mi dispiace deluderti Jace, ma sono in ritardo, mia mamma pensa già che siamo insieme, e non credo mi convenga ritardare ulteriormente.'' ''Mi stai dicendo che abbiamo pochissimo tempo?'' gli occhi di Jace brillarono. Clary rise di nuovo: ''fammi indovinare, qualunque spazio di tempo abbiamo, sarà più che sufficiente?'' E in uno slancio Jace la sollevò di peso e la portò in camera sua, mentre la ragazza rideva, facendo il possibile per non farsi sentire.

Appena chiuse la porta la depositò a terra e subito lei si girò verso di lui e lo baciò, mentre ancora rideva, divertita. Jace la strinse tra le sue braccia, pensando a quanto le fosse mancata, nonostante avessero passato solo poche ore lontani. Sentiva il calore di lei contro la sua pelle mentre facevano il possibile per arrivare al letto senza cadere. Clary vi si sedette e afferrò il ragazzo dalla camicia, facendolo atterrare, seppur dolcemente, sopra al proprio corpo. Non smetterono di baciarsi nemmeno mentre Clary giocava con l'orlo della sua maglietta, gliela sfilò dalla testa e la gettò per terra. Jace la desiderava così tanto, cominciò a baciarla nell'incavo del collo, mentre sentiva la schiena di lei inarcarsi sotto il suo peso. Le sbottonò la camicetta mentre entrambi riprendevano fiato; Clary fece scorrere la sua mano tra i suoi capelli scompigliati mentre lui le mordeva dolcemente l'orecchio. Stavano superando il punto di non ritorno mentre cercavano di liberarsi dalle lenzuola che li avvolgevano, e a nessuno dei due sembrava importare qualcosa.

Il telefono squillò di nuovo, Jace sospirò. Clary si alzò ma non rispose alla chiamata. ''Sto arrivando!'' digitò e inviò alla madre. Jace la raggiunse alle spalle e la abbracciò da dietro, ''beh, sarà per la prossima volta.''. ''Puoi contarci'' rispose la ragazza. Gli stampò un ultimo bacio sulle labbra e si allontanò correndo verso l'uscita dell'Istituto, lasciando Jace sulla porta di camera sua, ancora sorridente, mentre si chiedeva quale strana forza sovrannaturale avesse voluto che loro due si incontrassero. ''Qualunque cosa sia stata, beh, le devo un favore'' borbottò tra sé e sé.