Vi è mai capitato di essere considerati inutili per anni?

A me si. E se non avessi conosciuto lei molto probabilmente non avrei trovato la forza di mettere in mostra la mia vera personalità.

Sono sempre stato etichettato come una persona debole, fifona e inutile.

Ma la verità è che questo era ciò che pensavano gli altri. Io dovevo solo avere l'occasione giusta per dimostrare com'ero veramente, e, quasi per scherzo, quell'occasione fu la battaglia che avenne a Hogwarts.

Fin da piccolo mi sono sempre nascosto dietro al trio più conosciuto di Hogwarts, Hermione Granger, la strega più brillante della sua età, Ronald Weasley, il Re, e Harry Potter, il Prescelto.

Ma ora anch'io dovevo fare la mia parte.

Anch'io dovevo dimostrare di non essere ciò che le persone credevano. 

Mentre pensavo ciò, qualcosa di mosse dentro di me. 

Sentii l' irrefrenabile voglia di aiutare, di vendicare i compagni uccisi durante quella guerra senza tregua, di dimostrare a tutti di potercela fare... ma, sopratutto, di dimostrare a lei di potercela fare. 

Io dovevo sopravvivere a quell'inferno. E poi dovevo dirle che l'amavo. Che l'avevo sempre amata, fin dal primo giorno in cui la incontrai. 

Inizialmente non la notai, poichè, durante l'ingresso a Hogwarts che precedeva il mio primo anno lì,  i miei unici pensieri erano incentrati su domande del tipo "Ce la farò?", "Sarò in grado di rendere orgogliosi i miei genitori e mia nonna?" ma, quando la vidi, mentre la professoressa McGranitt chiamò il suo nome per essere smistata nella casa ritenuta più opportuna dal Cappello Parlante, non potei fare a meno di pensare che fosse davvero meravigliosa. 

Luna Lovegood era il suo nome. Dopo essere stata chiamata, Luna si fece spazio con fare tranquillo e abbastanza lento tra i numerosi nuovi arrivati a Hogwarts. 

I suoi lunghi capelli biondi parevano fili d'oro uniti tra loro, un poco mossi e disordinati, che coprivano tutta la schiena e arrivavano fino alla fine di essa. I suoi occhi erano grandi e la loro forma dava l'impressione che fosse spaventata, anche se io sapevo che era perfettamente tranquilla, al contrario della maggioranza dei nuovi arrivati. La professoressa le mise il Cappello in testa e questo non fece attendere il suo giudizio: "Corvonero!", disse. 

Luna parve soddisfatta della sua casa e si andò a sedere saltellando. Entrambi ci fissammo per pochi secondi,ma poi la fame ebbe il sopravvento e iniziammo a mangiare. Questa fu la prima volta in cui la incontrai e, ne sono sicuro, fu ciò che i babbani normalmente chiamano "Colpo di fulmine".

Mosso da questo ricordo che tinse, per un brevissimo istante, un lieve sorriso sul mio volto, impugnai la spada di Godric Grifondoro e uccisi il serpente di Voldemort, Nagini. Dopo averlo fatto dissi a bassa voce "Ce l'ho...fatta..."

E, in quel momento, una scossa mi fece rabbrividire, sentii una forza enorme crescere dentro di me come una pianta. Nulla mi avrebbe fermato ora. Corsi all'interno di Hogwarts, facendomi strada tra le macerie e cadendo di tanto in tanto, finchè non raggiunsi una delle sale meno distrutte. Luna era al centro di essa. Stava osservando davanti a se. Lo faceva spesso e, negli anni precedenti non avevo mai capito che cosa stesse fissando in questi momenti. Solo ora capii che, sebbene stesse osservando davanti a se, il suo pensiero era altrove, oltre la guerra. Sognava la quiete dopo la tempesta. 

Mi avvicinai a lei, finchè non potei fare in modo che sentisse le mie parole.

"Arriverà..." le sussurrai

"Neville?" mi disse lei, girandosi e guardandomi

"La pace arriverà" le dissi, completando la mia frase...