Film > Thor
Ricorda la storia  |      
Autore: Harmony394    11/08/2013    5 recensioni
Ma solo quando aveva sfiorato le sue labbra, inumidendosi la bocca col sapore agrodolce della sua lingua, sorridendo come una stupida nel sentire la sua barbetta incolta solleticarle le guance e il mento, sentendosi persino un po’ ridicola a tremare come una foglia sotto la stretta possente delle sue dita, aveva capito di essersi sbagliata: Thor era davvero una stella. La stessa che aveva sognato da bambina, quella a cinque punte che tanto aveva desiderato vedere e tracciarne i contorni.
E si era sentita come le principesse dei racconti di sua nonna.

[Post Thor&The Avengers]
[ThorxJane]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Thor
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

~ La stella a cinque punte.

 

Bisogna, ogni tanto, volgere gli occhi al cielo con tutte le sue stelle
per rendersi conto che la vita è una cosa sublime e che va vissuta nella maniera migliore in ogni attimo
perché è una occasione unica, irripetibile.

- Romano Battaglia, Notte infinita, 1989

 
 

Da bambina Jane aveva sognato sempre cieli azzurri, grandi stelle a cinque punte e che un principe dai capelli biondi la baciava con dolcezza e la portava a vivere nel suo castello, proprio come succedeva nelle fiabe del libro illustrato che sua nonna le aveva regalato.

Aveva amato quelle storie, ma aveva amato ancor di più credere che fossero vere, che un giorno avrebbe davvero sposato un bellissimo principe dai luminosi occhi azzurri e avrebbe toccato le stelle con le dita, delineandone i contorni. Era sempre stato il suo sogno, quello, e in parte lo aveva realizzato, perché anni dopo studiare le stelle era diventato il suo mestiere, e anche se alla fine non era riuscita a trovarne una a cinque punte la cosa non aveva smesso di piacerle. E forse chissà, magari un giorno l’avrebbe davvero trovata, quella famosa stella.

Poi Jane era cresciuta.

Col tempo le cose si dimenticano, vengono archiviate in cassetti remoti della nostra mente che apriamo solo qualche volta, quando la realtà è troppo brutta per essere accettata e decidiamo di ritornare a credere nei sogni.

Per questo quando aveva investito Thor, quella notte d’inizio autunno, aveva creduto di essere impazzita; perché quel tizio dalle spalle troppo larghe e le braccia grandi quanto quelle di un lottatore di wrestling sembrava essere caduto dal cielo proprio come una stella cadente. Solo che non aveva esattamente l’aspetto di una stella, bensì di un guerriero, o magari del cacciatore di Biancaneve, quello che aveva sempre considerato forte e possente quanto il principe stesso.

Ma solo quando aveva sfiorato le sue labbra, inumidendosi la bocca col sapore agrodolce della sua lingua, sorridendo come una stupida nel sentire la sua barbetta incolta solleticarle le guance e il mento, sentendosi persino un po’ ridicola a tremare come una foglia sotto la stretta possente delle sue dita, aveva capito di essersi sbagliata: Thor era davvero una stella. La stessa che aveva sognato da bambina, quella a cinque punte che tanto aveva desiderato vedere e tracciarne i contorni. E si era sentita come le principesse dei racconti di sua nonna.

Ma le fiabe non sono fatte per durare in eterno, e questo Jane lo sa bene adesso. Ne ha la certezza quando si guarda allo specchio e vede l’ennesima ruga d’espressione scavare la sue guance, le sue mani affusolate divenire rigide e tremule e i suoi capelli assumere una tonalità di colore più opaca, passando da un acceso castano ramato a uno smorto e pallido bruno. Si rende conto che il tempo passa, e lei con lui. E presto anche la sua fiaba giungerà alla fine, ma probabilmente non ci sarà nessun “felici e contenti” all’ultima pagina.

Thor le poggia una mano sulla spalla, la sua stretta è forte e possente. Osservandolo in tutta la sua eterna bellezza, attraverso lo specchio, Jane si lascia sfuggire un sospiro. La sua mano va ad accarezzare quella del suo fidanzato, che le sorride bonario.

«Sei bellissima quest’oggi.» Le sue parole sono morbide come il velluto, e lei non può fare a meno di sentirsi lusingata. Thor è sempre stato così galante, con lei. Proprio come i principi delle fiabe.
«Come fai a dirlo?» Gli domanda, senza però riuscire a trattenere una smorfia di disappunto quando, guardando il suo riflesso, nota i solchi delle rughe formatisi sulle sue guance. «Il mio viso è pieno di rughe e i miei capelli stanno diventando bianchi!» Esclama, un po’ abbattuta.

Thor aggrotta la fronte, ma il sorriso che gli incurva le labbra è sereno e gentile. Le prende il viso fra le dita, costringendola a guardarlo negli occhi, e le sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, premuroso.

«Un libro non potrà mai smettere di essere bello e avvincente solo perché alcune sue pagine sono ingiallite, mia piccola Jane. Il suo aspetto potrà mutare, le sue pagine sgretolarsi, ma rimarrà comunque meraviglioso agli occhi del lettore» Sussurra, e lei si rende conto di amarlo più di quanto abbia mai creduto, forse oltre i limiti consentiti a una misera umana come lei, che di speciale non ha nulla se non dei vecchi stivaloni di gomma rossi che ha sempre considerato bellissimi. Lo abbraccia, disperata al pensiero di avere un tempo limitato, che la sua bellissima fiaba non durerà in eterno, e un sorriso mesto e amaro le incurva le labbra quando lo sente ricambiare la stretta.

«Mi amerai anche quando tutti i miei capelli saranno diventati bianchi?» Chiede. Lui non risponde, semplicemente sorride e la bacia. È un bacio tenero il suo, che sa di cielo e di stelle, tutte cose che lei ha sempre desiderato toccare e raggiungere, e Jane non può fare altro che pregare Dio che quel momento non finisca mai. Sperare che il tempo si fermi proprio come succede nei film di fantascienza che piacciono tanto a Darcy.

«Sempre» Risponde infine lui, guardandola con una dolcezza così disarmante che Jane fatica a credere che un omone grande e grosso come lui possa provarla. «E tu? Mi amerai per sempre, Jane?» Domanda poi, senza smettere di osservarla.

Lei sorride, e il suo è un sorriso un po’ amaro e malinconico, perché sa perfettamente che il concetto di “sempre” è qualcosa di assolutamente relativo, che indica un lasso di tempo troppo lungo e troppo remoto alla quale lei, lo sa già, non potrà permettersi di partecipare.

Poi però il suo sguardo si poggia nuovamente su quello azzurro di Thor, che la fissa come un bambino che sta aspettando le proprie caramelle, e sorride.
Questa volta, felice.

«Sempre» Risponde, più per il gusto di disobbedirsi che per altro, e lui le sorride di rimando.

Jane sa già che “Sempre” è una parola troppo grossa per un astrofisica come lei, la cui ambizione più grande nella vita fino a qualche tempo fa era quella di poter toccare una stella a cinque punte, e sa anche che il sorriso di Thor non durerà a lungo e che presto anche lui si stuferà di lei, preferendo le carezze di una giovane dèa come Sif piuttosto che quelle di una vecchia e sciocca umana come lei. Ma proprio come quella sera in New Mexico, quando una “stella” – la sua stella a cinque punte – era caduta dal cielo e lei aveva volutamente ignorato la sua coscienza che le urlava a pieni polmoni di tornare indietro, che stava per cacciarsi in un guaio troppo grande, non le importa. Forse, in verità, non le è mai davvero importato.

Conosce bene la verità, ovvero quella brutta e antipatica che continua a ripeterle che presto tutto ciò finirà, che non durerà in eterno, ma Jane è sempre stata una persona testarda. Adesso una parte di lei, quella che aveva rinchiuso dentro ai cassetti della sua mente per troppo tempo, riemerge, e ciò che le sta dicendo è che, alla fine, se la sua è solo una bellissima fiaba, tutto ciò che deve fare è continuare a sognare e a credere nel suo, di per sempre.
 
 

-Note dell’Autrice.


Lo ammetto, è stato un capriccio. Un puro e semplice capriccio! :P
Non ho mai apprezzato particolarmente questo paring, probabilmente perché nel film la coppia è letteralmente basata sul nulla, eppure due sere fa, verso le due di notte, ho avuto una grandissima voglia di scriverci sopra e questo è il risultato. Spero sia di vostro gradimento!

Ringrazio infinitamente
vannagio
per aver betato la One Shot, mi è stata davvero di grandissimo aiuto! Grazie mille! <3

Mi scuso per l’orario tardo con cui posto questa ff, ma dubito che domani avrei potuto postarla, dunque lo faccio adesso che ho un momento libero! :,D
Ah, ne approfitto per fare gli auguri al nostro Chris Hemsworth (per chi non lo sapesse è l'attore che ha interpretato Thor), che oggi compie la bellezza di trent'anni! Auguroni!! <3

P.S: Se vi va, aggiungetemi su Facebook!
Link:
https://www.facebook.com/harmony.efp.9?ref=ts&fref=ts

Un bacione.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Harmony394