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Autore: lullublu    11/08/2013    3 recensioni
Ichigo è un soldato, e si ritrova ad affrontare un titano molto particolare
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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buon compl grimm Corri.
Più veloce, ti sta seguendo.
Con così tanti umani in giro, continua a seguire te.
Non va bene, non va bene affatto.
Di questo passo esaurirai la tua riserva di gas.
Non puoi continuare a scappare, devi affrontarlo.
Questo gigante dai capelli azzurri, è il più forte che ti sia capitato di incontrare, ma in qualche modo devi riuscire a batterlo, come hai fatto con tutti gli altri titani che ti sei ritrovato avanti.
Non sei nemmeno un vero soldato.
Volevi proteggere tutti, e questa tua volontà ti ha fatto migliorare in fretta.
Gli ufficiali ti hanno facilmente accettato come loro pari; hanno detto che hai dell'ottimo potenziale, e che sei riuscito ad imparare in pochi mesi, quello che gli altri hanno imparato in anni e anni di addestramento.
Non hai mai avuto paura, sei sempre scattato di fronte al nemico per sconfiggerlo.
Allora perchè adesso stai scappando, Ichigo?
Questo gigante è strano, sembra che ti abbia scelto come preda, almeno puoi sfruttare questo punto a tuo favore per risparmiare molte vite.
Ti giri, hai corso abbastanza da portarlo lontano dalla mischia, così la vostra battaglia non coinvolgerà altri umani.
Lui ti guarda, ed in quel momento ti accorgi che lui è veramente diverso.
Nei suoi occhi non c'è lo sguardo ebete di tutti gli altri, sembra emanare voglia di distruzione.
Tenta di colpirti.
Salti, portandoti all'altezza della sua spalla.
Le pietre sulle quali qualche attimo fa erano poggiati i tuoi piedi, adesso schizzano da ogni parte.
Gli sarebbe bastato questo colpo per disintegrarti, ma adesso non hai tempo per distrarti, un attimo di deconcentrazione potrebbe costarti la vita.
Afferri una lama e scagli un colpo, scendendo velocemente, in modo da riuscire a tranciargli il braccio.
Il titano urla di dolore e rabbia, poi ritorna quel suo sorriso ghignante, accentuato da quella specie di maschera dentata che gli copre la guancia destra.
Sembra quasi stia dicendo "bel colpo".
La cosa che ti sorprende di più, è che ti sembra di riuscire a capirlo.
E' una bestia come tutti gli altri, ma ha qualcosa di differente, forse un'anima.
Cerchi di risalire verso la sua testa, ma per la troppa velocità acquistata nella discesa, non riesci a ridirezionarti, e rovini per terra, rotolando per qualche metro nella polvere.
Tenti di rimetterti in piedi, ma un dolore lancinante alla clavicola te lo impedisce.
"MALEDIZIONE".
Alzi appena la testa, e vedi il suo braccio inerte a pochi metri da te.
Devi alzarti, devi affrontarlo!
Non puoi morire proprio adesso, devi  proteggere tutti.
Tossisci dei grumi di sangue, ma non t'importa.
Devi trovare la forza di sconfiggerlo, anche a costo di vomitare tutti i tuoi organi.
La sua mano enorme ti afferra.
Sta per portarti alla bocca e divorarti.
Cerchi inutilmente di scalciare, di liberarti.
Lui ti tiene fermo, ti guarda come un leone potrebbe guardare la sua gazzella prima di sbranarla.
"Merda! Merda! Merda!".
Odi sentirti così impotente, così vicino al tuo ultimo respiro.
Stringe la presa, come se volesse stritolarti e sentire le tue ossa, scricchiolare e spezzarsi una ad una sotto le sue dita.
Urli, sentendo la rabbia avvolgerti e prevalere su ogni altra emozione.
Come hai fatto ad essere così debole?
BOOOOOM
Una nube di vapore ti costringe a chiudere gli occhi.
Senti l'odore di polvere da sparo riempirti le narici, ma non riesci a capire chi ha colpito cosa.
La stretta intorno al tuo corpo si allenta e ti senti cadere nel vuoto.
L'unica cosa che riesci a vedere prima di perdere i sensi, è l'enorme buco nel torace del gigante.
                                                      ***
Lentamente ti accorgi  di stare riacquistando il contatto col tuo corpo.
Non sei più nel vuoto dove avevi perso i sensi, ma in un letto caldo.
Un soffice tepore invade le tue membra, ma ricompaiono anche schegge di dolore.
Apri gli occhi e la prima cosa che  vedi  è il volto di Rukia.
Sembra preoccupata, ma non riesci a capire perchè.
"Stolto" sussurra, quasi commossa.
"Dove sono?" domandi.
Ti gira un po' la testa , cerchi di alzarti ma sei troppo debole.
Capisci di essere ridotto male, sentendo le fasce stringerti un po' dappertutto. La battaglia deve averti lasciato molte ferite.
La battaglia! Ma certo..quel gigante! Dov'è finito?
A quanto pare non  ti sei reso conto che son passati un paio di giorni da allora.
"Sei in infermeria Ichigo" spiega Rukia, anche se non sono queste le domande che al momento ti premono maggiormente.
"I medici dicono che per un paio di mesi non potrai combattere".
La testa a questo punto ti comincia a pulsare nervosamente.
"Due mesi? Ma non capiscono un' accidente ! Io devo combattere! Devo distruggere quei..quel gigante!".
Dentro te, si forma la convinzione che è tuo dovere uccidere quel particolare titano,  non riesci manco a pensare che potrebbe averlo ucciso qualcun altro.
"Stolto!" replica lei colpendoti la fronte "non sai quanto siamo tutti preoccupati per te? Orihime, Renji, Ishida, Chad..io, credevamo di non rivederti più!".
Il suo viso sull'orlo del pianto ti costringe a darti una calmata.
Sei ancora sconvolto, ma non al punto da rimanere impassibile alla tua migliore amica, che in fondo, vorrebbe solo aiutarti.
"Lasciami in pace, ho bisogno di dormire" le dici. A nulla le gioverebbe vederti ancora in queste condizioni.
Rukia capisce che hai bisogno di stare da solo e pensare.
Non puoi certo rimanere fermo per due mesi, non mentre i tuoi amici muoiono.
                                                     ***
La decisione ormai è presa, lo ucciderai.
Ma è una tua decisione, ed in alcun modo vuoi coinvolgere i tuoi amici, anzi, devono esserne assolutamente all'oscuro.
Per questo fingi di stare a riposo, allenandoti tra una visita e l'altra.
Se non affini la tua tecnica, non riuscirai ad abbattere quel gigante.
Gli hai dato anche un nome: Grimmjow.
Una parte di te, sa che il pensiero di proteggere i tuoi amici è solo un pretesto, la verità è che vuoi solo combattere con avversari forti, sempre più forti.Ma per ora, preferisci lasciare questa verità in un angolo della tua testa che non vuoi affrontare, perchè hai paura di guardarti negli occhi e non riuscire a riconoscere te stesso.
Tuo padre era stato un generale per tanti anni , senza che tu ne sapessi nulla.
Tua madre, era stata divorata da un gigante davanti ai tuoi occhi, ma per tanto tempo il trauma era stato così forte, da spingerti a dimenticarlo, almeno fino a quel giorno.
Era un gigante di tre metri, quello che vedesti distruggere la porta di casa tua e cercare di afferrare una delle tue sorelline.
Ricordi il panico che ti attraversava le gambe, le braccia e la schiena.
Ti gettasti a capofitto per proteggerla, urlando al titano di mangiare te, di risparmiare la tua famiglia, poi apparve un soldato: Rukia.
Trafisse il gigante con la sua lama, ma dovette sbagliare il colpo, perchè questo era ancora vivo.
Cadde a terra, mentre una pozza di sangue le si spargeva attorno
Ti chiese se volevi salvare i tuoi cari, ti porse la sua lama, e mentre la affondavi nel punto debole del gigante, la scena della morte di tua madre, ti si presentò alla mente in tutta la sua crudeltà.
                                                                       ***
Era passata una settimana da quando ti hanno  ricoverato.
Ti senti pronto, ma non puoi dirlo a nessuno.
Aspetti con ansia che cali la notte, e vai a raccogliere le tue armi.
Ricarichi la riserva di gas, e cambi le lame che ormai erano ridotte così male, da non poter affettare nemmeno un cucciolo di gigante.
A pensarci bene, non le hai mai cambiate.
Quanti giganti hai ucciso con quelle lame?
30? 50?
Non te lo ricordi.
Ricordi però l'addestramento del signor  Urahara, ex-soldato, cacciato dall'esercito per aver violato alcune regole importanti del codice militare.
Egli teneva nascosto nel suo sotterraneo, un gigante, che era riuscito chissà come ad 'ammaestrare'.
Ti aveva fatto combattere per quasi 10 ore di seguito, finchè non eri riuscito a centrare il brsaglio al primo colpo.
Adesso sei diventato più abile, più forte, pronto ad affrontare anche questo nemico.
                                                                ***
Le vie della città di notte sembrano molto più insidiose.
Ci sono sentinelle che fanno la guardia, ma ugualmente i cittadini tremano ad ogni frusciare di foglia.
Aria di morte e terrore circonda queste strade, dove ancora le macerie della battaglia giacciono, ed anche se per il momento la  minaccia è stata respinta, c'è ancora molta insicurezza.
Ma al momento, nessuno di questi pensieri percorre la tua mente, Ichigo Kurosaki, che come un intrepido cavaliere, ti dirigi verso il tuo obiettivo.
Sai in qualche modo, che anche lui ti sta cercando, riesci quasi ad avvertire la sua forza distruttiva.
Chiudi gli occhi e ti concentri per trovarla.
Non è qualcosa che tu possa fare con i tuoi cinque sensi.
Non devi cercare di vederlo o sentirlo.
Devi percepirlo.
Rimani qualche attimo in attesa, poi riapri gli occhi.
Sai dove trovarlo.
Salti, azioni il dispositivo di spostamento, e ti fermi sul tetto di un palazzo.
Eccolo.
Capelli azzurri, denti che proseguono sulla guancia destra, occhi azzurri contornati da segni verdastri, e l'immancabile sguardo omicida.
Ecco Grimmjow.
Stranamente, noti che ha ancora il braccio mozzato ed il buco nello stomaco.
Non si è rigenerato.
Ti prepari alla lotta, stavolta non puoi fare errori, stavolta devi vincere,
Grimmjow comincia ad urlare.
Il suo grido è così potente e lacerante, da costringerti a tapparti le orecchie ed arretrare.
Sta mutando, anzi, è come se stesse risorgendo.
Il braccio gli si rimargina completamente, e la sua pelle si va ricoprendo di una specie di corazza bianca.
Gli spuntano delle zanne, i capelli azzurri gli stanno crescendo a dismisura,  e gli spunta anche una lunga coda bianca.
Sembra quasi la versione da incubo di una pantera.
Continua a guardarti minaccioso, senti qualcosa pervaderti lo stomaco.
Non è rabbia, non è paura.E' come se ti stessero formicolando le mebra, per la voglia di combattere.
Contemporaneamente, balzate l'uno verso l'altro.
Riesci a sfuggirgli.
Lo vedi posizionarsi a quattro zampe, dandoti modo di corrergli lungo la schiena.
Si dimena, cercando di farti cadere, e sei costretto ad aggrapparti ai suoi capelli per non farlo.
Appena riesci a trovare un po' di equilibrio, balzi all'indietro, ma lui, più veloce di te, riesce ad afferrarti con la bocca.
Parte dei tuoi vestiti, e per fortuna non la tua carne, vengono lacerati dalle sue zanne.
Senza esitare, gli trafiggi la bocca con la lama e spicchi un salto.
Hai dovuto abbandonare una delle tue preziose lame, ma sei riuscito a sfuggirgli.
Sei costretto a rifugiarti nel palazzo per riprendere fiato.
Ti chiedi se mai qualcun altro è arrivato tanto vicino a sentire il tanfo di quelle fauci e a sopravvivere per raccontarlo.
Devi pensare ad una strategia, in fretta.
Grimmjow ci metterà al massiomo due minuti per liberarsi da quella lama e rimarginarsi la ferita.
Frontalmente non hai speranze, dato che quella pantera sembra avere i riflessi pronti.
Inoltre hai perso una lama, e non puoi permetterti altri sbagli.
L'unica opzione che ti rimane , è di attirare la sua attenzione da un'altra parte, e attaccare da dietro.
Ti accovacci vicino alla finestra, noncurante dei cocci di vetro sul pavimento, in questo momento un taglietto al piede sarebbe il danno minore per te, e cerchi di vedere la situazione.
Merda, sta venendo da questa parte.
Senza pensarci troppo, scagli una pietra con tutta la tua forza verso il palazzo di fronte.
I vetri si spaccano, ed il rumore attira l'attenzione di Grimmjow che prontamente si gira.
Salti, un unico colpo. non puoi perdere tempo.
Lo sferri.
L'hai centrato?


  
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