-Driiiinn!!- -Aaaaaaaaaah! - cascai giù dal letto -Ah.... Che strazio, è già suonata... ricomincia la routine uff.- tirai la sveglia dall'altra parte del letto per poi mettermi sotto le coperte. D'un tratto entra mio padre con un secchio d'acqua gelata, me la buttò addosso -AAAAAAAAH!! cavolo è gelata!- -Sbrigati devi andare a scuola- sbuffai, subito dopo mi sbrigai a vestirmi, presi i primi vestiti che si trovavano per terra, infine scesi in cucina, presi un pezzo di pane tostato con il burro e corsi a scuola.
"Oggi è il primo giorno di liceo e non faremo nulla, meno ma..." una risata interruppe i miei pensieri, guardai verso il suono della voce, una giovane ragazza rideva a squarcia gola con la sua amica, "la gente non sa come attirare l'attenzione al giorno d'oggi" mi misi ad ascoltare la musica con le cuffie aspettando di entrare. Suona la campanella entro nella mia nuova classe, prendo posto, le ragazze che erano insieme questa mattina, entrano per ultime in classe, si trovarono costrette a dividersi. La ragazza che rideva si mise con me al banco, mi feci da una parte per farle posto. Le nuove professoresse parlavano di come il liceo era, i livelli di difficoltà ecc., ma io guardavo la mia nuova compagna di banco per capire che tipo era: era una bella ragazza dai capelli biondi, un po’ mossi, occhi chiari forse un color celestino, l’interno dei suoi occhi erano quasi marroncini che non trovavano espressione propria, le labbra erano carnose, le continua a morderle quando era agitata. -TU! Con la felpa "Hard Rock”, alzati e presentati- speravo che non ce l'avesse con me ma quando ho sentito << felpa "Hard Rock">> ho capito che stesse parlando con me, mi alzai: -Presentati- sbuffai per poi iniziare -Sono Andrea Tosi, odio il mio nome e il mio carattere solitario- lei mi guardava, mi saliva la pressione -E odio la gente che mi fissa! - la ragazza capì che ce l'avevo con lei e iniziò a guardare il banco. -Bene affianco! - questa volta si alza lei – Sono Valentina Sburzacchi possiedo quasi due personalità, una dolce e una fredda e dura- ci guardavamo, non avrei mai immaginato che una persona sola può cambiarti la vita in così poco tempo, non avrei neanche immaginato che io e Valentina saremo diventati grandi amici. Con il passare del tempo la nostra amicizia diventata sempre più forte, io ero geloso di lei e lei di me, la volevo solo per me ma qualcosa me lo impedì, un ragazzo è riuscito a conquistare il suo cuore, non riuscivamo a stare mai soli c'era sempre quel... quel... Steven che baciava Valentina e a me dava molto fastidio. A causa di questo ragazzo mi allontanai da lei, non aveva più senso continuare a passare il mio tempo con lei tanto c'è già qualcuno che la rende felice. 
La notte successiva non riuscii a prendere sonno tanto meno a causa di una chiamata ricevuta poco prima, Valeria era preoccupata, il suo ragazzo non l'aveva chiamata, ogni sera lo facevano tranne quella , siamo rimasti al telefono per più di un'ora per cercare di tranquillizzarla e per farla prendere sonno, ma io mi ero agitato più di prima, non sapevo se intromettermi nella loro relazione o meno. 
"Vorrei seriamente capire che passa per la testa a quel ragazzo... Valeria è una ragazza bellissima, come può farsela sfuggire... bah!" Subito dopo mi misi a dormire sperando di fare qualche bel sogno su con lei.

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Autrice : il capitolo è breve, ma spero che vi piaccia ^-^ ogni tipo di critiche sono ben accette