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Autore: Sarasvathi    12/08/2013    5 recensioni
L'amore trasforma, l'amore fa impazzire, l'amore è inaspettato: l'amore è vita fuori controllo.
Un semplice 'mi piaci' può cambiare la giornata; un semplice abbraccio può scuotere la tua anima.
Ognuno ha parti nascoste che non vuole rivelare. Solo l'amore può guarirci e portare il sole anche dove non c'è.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Himchan, mi dispiace ma devo andare”
“Dove vuoi andare? Non puoi, non ti lasceranno entrare a quest'ora”
“Non mi interessa, devo andare da lui”
“Yongguk...devi solo aspettare due ore e poi potrai andare”
“...”
“Come facciamo ora?” sbuffò Kim sedendosi accanto al leader.
“...in che senso?”
“Ci eravamo fatti una promessa e tu sai benissimo perché...”
“Himchan...”
“Sono troppo piccoli, non possiamo...un giorno ce ne pentiremo. Ripenseremo a tutto questo e ce ne pentiremo...”
“...e comunque vadano le cose loro si stancheranno presto di noi...”
“E noi soffriremo...”
“Himchan, lo so...ma sul serio...sono stato...uno scemo, uno sciocco a non capire che...”
“Lo sapevo...per questo ti ho fatto promettere...perché di solito sei uno che mantiene le promesse...ma l'amore è un forza maggiore della tua volontà o della ragione...specialmente il suo amore”
“Già...”
“Yongguk...anche io penso che non potrò mantenere la nostra promessa”
“Cos'è successo mentre ero via?” chiese Bang guardando il pavimento sotto i suoi piedi.
“L'ho baciato di nuovo...”
“Perché?”
Himchan appoggiò la schiena contro il muro e sorrise “È una storia lunga, comunque si era arrabbiato con me...almeno così pensavo e gli ho chiesto cosa c'era che non andasse...e lui ha cominciato a elencare tutti i miei difetti e le cose ce non gli piacevano di me...ha aggiunto che però mi pensava sempre...e altre cose e non lo so perché ma l'ho baciato senza pensarci su due volte...”
Yongguk sospirò “Questi maknae tirano fuori le parti più irrazionali di noi...”
“Già...sono dei mostriciattoli”
“Ma sono anche stupendi”
“E io non me ne ero mai accorto”
“Io invece mi ero sempre negato di vederlo come ragazzo...l'ho sempre visto come un bambino...”
“Ma i bambini siamo noi due” rise Himchan appoggiando la sua testa sulla spalla di Yongguk.
“Himchan scusa per tutto quello che abbiamo passato...tutti gli errori che ho fatto...io i tuoi li ho già perdonati”
“Stavo per dirti la stessa cosa”
“Che ne dici Channie, ti va di metterti con me sul serio?” chiese Yongguk fissando la parete dal lato opposto della stanza.
“Solo nei tuoi sogni”
Yongguk scoppiò a ridere “I miei sogni...ti ho mai raccontato cos'ho sognato la notte di Natale?”
“Ehm...non penso”
“Che mi sposavo”
“Con chi?”
“Con Jongup”
Himchan guardò Yongguk “I sogni sono desideri Gukkie”
“E aveva pure un vestito da sposa addosso”
“Gli farai cambiare sesso?”
“Non mi sono mai piaciute le ragazze...”
“A me sì...Hyunhee era una gran gnocca”
“Era alta?”
“Perché me lo chiedi?”
“Così, magari hai un debole per gli spilungoni in generale”
“Era alta un metro e cinquanta...”
“...”
 
“...era da tanto che non ci prendevamo in giro così...”
“Già...mi sei mancato Himchan...tanto”
“Anche tu Yongguk”
“...”
“...”
“Ma scusa un attimo...ora che ci penso...”
“Cosa c'è?”
“Perché sono ancora qui che parlo con te?”
“Cioè?”
“Devo andare da Jongup…tra poco si aprono gli orari delle visite”
“Guk...”
“Sì?”
“Vestiti bene...questo è il vostro primo appuntamento” gli sorrise Kim.
“Allora signor stilista, cosa mi consiglia di indossare per l'occasione?”
“Una camicia e quei jeans che ti fanno un bel culo”
“Ma che stai farneticando? Io non ce l'ho proprio un culo...sembra una lavagna tanto è piatto”
“Hai ragione...forse quei jeans sono stati confezionati apposta per gente senza culo come te...”
“Beh, almeno non ho cosce da donna...”
“Come scusa?”
“Sì...non te l'ho mai detto ma sul serio...se c'è una parte del tuo corpo che odio...sono quelle cosce”
“Ma Yongguk! Ti sembrano cose da dire a una signorina?”
Bang scoppiò a ridere “Se sei scemo a volte...”
“Vestiti e vai da Jongup anche se è ancora presto…inventati una scusa e vallo a trovare”
“Sì”
 
Prima di uscire di casa raggiunse Himchan e gli schioccò un bacio sulla guancia “Grazie Channie...sei un amico prezioso”
“Di niente tesoro”
“E smettila di fare la checca”
“Ok la smetterò”
 
Yongguk aveva camminato deciso fino alla stanza di Jongup.
Forza Yongguk...ora entri e gli dici tutto quello che hai da dire, tutto quello che hai capito... tutto...
Aprì la porta.
Yoonmi era lì.
E stava abbracciando Jongup.
E lui abbracciava stretto lei.
Bang rimase qualche secondo fermo a guardare la scena.
Yoonmi allentò un po' l'abbraccio e baciò Jongup sulla guancia, poi sussurrò lui qualcosa.
Yongguk continuava a guardare senza muoversi.
Mentre il suo coraggio svaniva.
Restare e reagire in qualche modo o uscire e aspettare che i due avessero finito?
Yoonmi immerse la sua mano nei folti capelli spettinati di Jongup.
 
Non me ne frega niente.
 
Yongguk camminò svelto, strinse un polso di Yoonmi e la allontanò da Moon.
Lei stava piangendo.
Jongup pure.
 
Cosa cazzo sta succedendo qui?

Yongguk lasciò la presa e la ragazza si asciugò le lacrime, con un fazzoletto si soffiò il naso “Stronzo, hai rovinato il NOSTRO momento” disse poi guardando il leader negli occhi.
“...”
“Guardati. Vieni sempre a fare del gran casino e non concludi niente”
“...”
“Jongup è mio per tutta la giornata”
“...”
“E sinceramente...me lo terrei accanto a vita” continuava a parlare Yoonmi.
“...”
“E cavolo se mi stai antipatico Yongguk quando non parli e agisci d'impulso senza capire niente!”
“Non è colpa mia...”
“No, figurati. Perché ogni volta che sto accanto a Jongup ti agiti o ti comporti in questo modo? Non ha senso”
“...”
“Jongup digli qualcosa o gli tiro un pugno in faccia” 
“Hyung...ha ragione Yoonmi...ogni volta che vieni e c'è lei ti comporti in modo strano. Parli e ti comporti come se io fossi di tua proprietà, poi però cambi idea e dici che ti esprimi male e dici tutt'altra cosa”
“...”
“E invece quando ci siamo solo noi due te ne stai muto come un pesce a fissarti le scarpe. Che fanno pure schifo!”
“Jongup...”
“No, Jongup un corno. Anche adesso, perché ti sei comportato da maleducato?”
“...io...”
“Basta! Ci metti trent'anni a dire una sola parola...anche ieri sera…dopo il fulmine…non ce la faccio più...ogni volta che vieni o dici cavolate o mi fai arrabbiare! Se deve continuare a essere così allora meglio se non vieni proprio più e non me ne frega se mi piaci, se ci starò male...perché così sto solo peggio!”
Yoonmi guardava la scena con un mezzo sorriso dipinto in faccia e Yongguk incrociò il suo sguardo. 
Perché sorridi così? Ti fa piacere che lui mi tratti così?...ho capito sai?...tu vuoi Jongup vero?...ma Jongup vuole me, lo sai? sì...ora lo sai...l'ha appena detto che gli piaccio...l'hai sentito vero?...e allora perché hai quella faccia allegra?...
“Perché stai sorridendo? Ti sembra una cosa divertente?” chiese spazientito il leader.
“Yongguk, stavi parlando con me. Rispondimi. Perché ti comporti così?” richiamò la sua attenzione Moon.
 
Stai per scoppiare Yongguk...questa è la tua unica e ultima possibilità...lo sai vero?...
 
“Hyung, non guardare Yoonmi. Guarda me! Rispondimi!”
“Forza Yongguk rispondi a Jongup” Tic. Toc. Tic. Toc. Il tempo sta per scadere Yongguk...
“...”
“...”
“...”
“...”
“Yongguk hyung. Se non mi rispondi. Sappi che non metterai mai più piede dentro questa stanza”
“...” allora Yongguk?...ci vuole così tanto? Sei così tanto orgoglioso da non riuscire a dire niente di quello che provi?...se tu sei così tanto orgoglioso...allora non mi resta che una cosa da fare...
Yoonmi sfiorò la mano di Jongup guardandolo negli occhi. E ora Yongguk...vediamo un po' cosa farai...
“Jongup...lascia stare Yongguk...ci hai provato in tutti i modi...ci sono tante persone che ti vogliono bene...e forse dovresti aprire il tuo cuore a qualcun altro”
“...”
“Jongup...ti amo” disse con tono dolce Yoonmi.
 
Il cuore di Yongguk si fermò e la sua vista si appannò. Non capì bene quello che stava facendo, ma vedeva chiaramente Yoonmi avvicinare le proprie labbra a quelle di Jongup.
Lo disse con voce tremante.
 
“Non toccare Jongup”
 
E dai suoi occhi caddero lacrime.
“Non...toccarlo...lui...lui vuole me...”
“Ma tu non ricambi i suoi sent...”
“E io voglio lui”
Yoonmi sospirò e si allontanò da Jongup. Missione compiuta.
“Jongup, scusa ma non ti amo. Volevo solo mettere alle strette quel testone...io ho finito qui...Jongup, come ti stavo dicendo prima che entrasse Yongguk, verrò a trovarti spesso e mi raccomando continua con gli esercizi e impegnati”
“Sì...”
“Yongguk, sei un testone, ma hai fatto la scelta giusta...ora vi lascio chiacchierare” sorrise lei “E non piangere come le femminucce” sussurrò all'orecchio del leader.
“Yoonmi...”
“Oggi la dimettono dall'ospedale, per questo era qui...ci stavamo salutando”
“...”
“Dai, ora vado”
“Aspetta, ti accompagno” disse atono Bang.
 
Io mi butto. Quella di ieri era una specie di dichiarazione vero?...beh visto che ha accettato il mio bacio...sì... sorrise. Certo che solo lui poteva dichiararsi in un modo simile...però... sono felice...non posso dire di amarlo...ma mi piace...giusto un po'...
“Jun, svegliati”
Zelo si stropicciò gli occhi e quando realizzò che era Himchan quello che l'aveva svegliato si coprì il volto con le coperte “Buon...buongiorno hyung” 
“Jun. Quella di ieri era una dichiarazione?”
“...”
“Perché se è così...vuoi provare a essere il mio ragazzo?”
Choi abbassò le coperte “Non è così che si fa hyung! Ma tu sei mai stato con qualcuno?”
“Eh?”
“Non puoi chiedere a uno o a una se vuole essere il tuo ragazzo o la tua ragazza!”
“Dici? Perché no?”
“Perché no e basta”
“Volevo solo essere chiaro”
“Ma...lo dici perché ti faccio pena?”
“No. Perché un po' mi piaci”
“Ah...un po'...”
“Perché a te quanto piaccio io?”
Il maknae avvampò “Un pochino”
“Ah...solo un pochino...posso baciarti?”
“Hyung!”
“Scusa...è che voglio baciarti”
“Io no”
“Perché no? È il bacio del buongiorno! Scommetto che anche Youngjae e Daehyun si danno il bacio del buongiorno!”
“Non esiste il bacio del buongiorno!”
“Sì invece!”
“Ti dico di no. E poi se esiste e loro due se lo danno è perché stanno insieme”
“Beh allora mettiamoci insieme anche noi e diamoci questo bacio del buongiorno”
“Ma hyung...io non voglio che sia una cosa decisa a tavolino...voglio...che tu ti innamori di me e voglio anche io innamorarmi tanto tanto di te...così tanto che ti darò dieci baci del buongiorno e cento della buonanotte”
Himchan sorrise e arruffò i capelli del maknae “Certo piccolino”
“E non chiamarmi così”
“Ok piccolino mio”
“Uffa Himchan!” e si alzò dal letto.
Kim lo tirò a sé per un polso, si alzò leggermente sulle punte e baciò Junhong “Buongiorno Jun”
“Bu...buongiorno” disse lui andando a toccarsi le labbra con una mano.
 
“Ecco la mia stanza...devo preparare la valigia e poi mi verranno a prendere...puoi ritornare da Jongup, lo sai che non gli piace stare da solo...”
“Yoonmi. Sarò un testone, sarò quello che vuoi, ma perché l'hai fatto?”
“Fatto cosa?” chiese lei piegando i vestiti che erano sul letto.
“Le tue parole prima erano sincere...il fatto che ami Jongup”
Lei sorrise “Eh già...Jongup è proprio perfetto...anche se è più piccolo di me...”
“...”
“Però...volevo darti un'ultima possibilità” guardò il leader negli occhi.
“Cioè?”
“Vedi, volevo aiutare Jongup a mettersi con te...e quindi ho cominciato a stare spesso in stanza da lui a chiacchierare...non gli ho mai detto che volevo aiutarlo...stavo nella stanza aspettando che tu arrivassi...ogni volta...perché volevo vedere se in qualche modo potevo aiutare Up...ma poi ho finito per innamorarmi sul serio di lui...non era previsto che mi dimettessero così presto...quindi è un caso che tu oggi sia venuto...se non fossi venuto... beh sarei sempre stata nei paraggi pronta a entrare in azione...ma solo per darti l'ultima chance...”
“Quindi...se io non avessi detto niente...”
“Sì. Avrei fatto di tutto pur di essere io quella nel cuore di Jongup. E avrei fatto in modo che lui ti odiasse sul serio”
“Grazie”
“Come scusa?”
“Grazie”
“...Yongguk...dovresti odiarmi”
“No. È solo grazie a te...insomma ho capito troppo tardi perché mi comportavo in un certo modo...se non ci fossi stata tu...forse ora io e Jongup saremmo ancora fermi a prima dell'incidente...”
“Oltre che testone e femminuccia...sei anche uno stupido”
“Perché?”
Yoonmi scosse la testa e baciò dolcemente una guancia di Yongguk “A presto Yongguk”
“A presto Yoonmi”
“E ora corri da Jongup, io devo scegliere quale vestito indossare per il mio primo giorno fuori dall'ospedale, all'aria aperta, con la luce del sole che mi illumina"
 
“Jongup...”
“Hyung...prima...”
“Jongup...quella lettera...io...Dio solo sa quanto io sia cieco e stupido”
“Hyung...”
“Jongup mi piaci” disse d'un fiato, gli occhi chiusi, i pugni stretti lungo i fianchi.
“...”
Quando riaprì gli occhi Jongup stava ridendo e piangendo contemporaneamente.
Bang si avvicinò a lui e lo abbracciò per diversi minuti.
“Hyung...sei davvero tu?”
“Sì”
“Quindi questa è la realtà? Hai detto davvero che ti piaccio?”
“Sì. L'ho detto...però Jongup...non voglio andare in fretta...voglio...imparare ad amarti... Jongup, io pensavo davvero di amare Himchan, solo lui...ma quell'amore era sbagliato... e lui non mi voleva...non mi ha mai voluto...quel giorno...il giorno dell'incidente... avrei dovuto tenere stretta la tua mano, non avrei dovuto camminare fianco a fianco con Himchan...se avessi camminato al tuo fianco tu non saresti mai caduto e non saresti mai venuto in ospedale...”
“Hyung...non è...”
“Lo so...ma lasciami parlare, non sai quanto sia difficile per me dire queste cose...la sera prima dell'incidente...ti ho baciato perché i tuoi occhi...Jongup i tuoi occhi brillavano come un fuoco e per me l'amore...l'amore si può comunicare in modo diretto solo con gli occhi. E tu quella sera l'hai fatto. E ora vorrei farlo anche io...ma non ti amo quanto tu ami me...quindi devo dirti tutto a parole...”
“...”
“Sono lento in tutto Jongup...persino nel capire i miei sentimenti, nel capire le tue parole, i tuoi gesti, i tuoi sguardi...perdonami...” strinse una mano a Jongup “Io sono più grande di te, ma sono così immaturo a volte...sono più forte fisicamente, ma tu hai sopportato così tante cose, così tanto dolore...io, Jongup...di fronte a te sono una nullità...sono un microbo...”
“Yongguk...” gli occhi do Jongup si riempirono ancora di lacrime.
“E non solo questo. Voglio che tu sappia che anche se sarò lento sarò sempre dalla tua parte...se ci metterai un minuto, un ora, un giorno, un mese, un anno o la vita intera a ritornare a ballare come facevi prima io ti aspetterò e seguirò ogni tuo passo, anche il più piccolo, stringendoti la mano...guidando i tuoi respiri...i tuoi battiti...sarò le tue spalle, le tue gambe, i tuoi occhi, la tua forza, la tua felicità. Jongup, ora che ho capito...ora che ho realizzato tutto ciò che veramente provo per te...farò di tutto per renderti felice”
“Hyung…tutto così all’improvviso…non so cosa dire”
“Non dire niente, è tutto perfetto così…noi che ci guardiamo negli occhi…e io che ti stringo la mano…così” e intrecciò la propria mano con quella di Jongup.
 
Era passato un altro mese. Era Febbraio ed erano già passati più di due mesi da quando Jongup era in ospedale.
Le fan continuavano a chiedere di Moon, del suo stato fisico e i BAP dovevano sempre rimanere sul vago.
Dopo che Yongguk aveva detto quelle cose a Jongup, lui in pochi giorni era ritornato a migliorare fisicamente: ormai camminava da solo. Forse correre era ancora un po’ difficile e faticoso, ma camminare no e Jongup, tutto il giorno solo, girava per l’ospedale e si fermava a chiacchierare con chiunque incontrasse.
Aveva capito che la comunicazione verbale era la chiave di tutto.
Anche gli altri BAP avevano ripreso ad allenarsi sempre di più e a comparire in radio e alcuni show televisivi.
Per il nuovo album avrebbero aspettato che Jongup si fosse ripreso.
Il manager aveva detto loro che potevano comunque rilasciare un singolo anche senza Jongup, ma tutti si erano rifiutati: erano una famiglia e non potevano lasciare indietro qualcuno.
Daehyun e Youngjae passavano le giornate allegramente; certo qualche volta litigavano per cose stupide, ma dopo alcuni minuti facevano pace e tutto tornava come prima.
Junhong e Himchan avevano cominciato a stare sempre più insieme e il più grande dormiva qualche giorno nella sua stanza e qualche volta in quella del maknae.
Non avevano ancora fatto niente. Qualche volta, quando l’atmosfera si faceva più dolce si baciavano, niente di più: Zelo sembrava avere paura di tutto quello che gli stava succedendo e Himchan nonostante tutto resisteva sempre.
Yongguk invece andava sempre più spesso a trovare Jongup e gli stringeva la mano, gli accarezzava il volto, rideva con lui, raccontava lui tutto quello che facevano ogni giorno; gli aveva anche raccontato di Himchan e Junhong e Jongup era scoppiato a ridere dicendo che quella coppia era troppo divertente e assurda.
 
Un altro mese.
Era già Marzo.
La notizia arrivò all’improvviso.
 
“Jongup! Ti dimettono! Ti dimettono!” urlò Jonghyun spalancando la porta della stanza del fratello.
“Cos’hai detto?”
“Ti dimettono!”
Yoonmi, che stava seduta di fronte a Jongup si aprì in un sorriso “Lo dimettono?” chiese guardando Jonghyun.
“Sì, lo dimettono! Ha chiamato prima il suo medico e ha detto che ora può anche ritornare a casa perché è molto stabile e oddio Jongup non sei felicissimo?”
Jongup era rimasto immobile a fissare il fratello “Jonghyun…mi tremano le gambe”
“Come ti tremano le gambe? Non stai bene?”
“No…sto benissimo…è che…non pensavo che sarei più tornato a casa…”
Jonghyun camminò fino al fratello e lo strinse forte a sé “Te l’avevo detto che saresti ritornato…te l’avevo detto Uppie…sono così felice per te”
“Anche io…sono felice”
Yoonmi andò da Jongup e gli accarezzò la testa. Mi sa che questo è il nostro addio Jongup…ora che non starai più in ospedale…probabilmente non ci rivedremo più…
 
“Himchan, Himchan!” urlò Yongguk per la casa.
“Che c’è?” gli urlò lui di rimando.
“Jongup! Jongup!”
“Jongup cosa?”
“Himchan dove sei?”
“Sono in bagno! Lasciami pisciare in pace!”
“Ok…Jae! Dae! Jun! Dove siete?” continuava a gridare eccitato il leader.
Andò in salotto e stavano guardando un programma in televisione.
“Cosa ci fate lì sul divano? Alzatevi!”
“Hey, Guk, che ti è preso?” lo guardò strano Daehyun.
“Jongup!”
Himchan entrò in stanza “Basta gridare il nome di Jongup! Dicci cos’è successo”
“Lo dimettono”
Zelo strabuzzò gli occhi “Hyung! È tutto vero?”
Yongguk annuì lentamente con un gran sorriso in viso.
Junhong prese a saltare su e giù per la stanza.
“Quando lo dimettono?” chiese Kim.
“Tra qualche giorno…credo dopodomani”
“Andiamo a prenderlo tutti insieme!” propose il maknae.
Daehyun guardò Zelo “Hey…lascia che ci vada solo Yongguk a prenderlo…”
“Ma…ci voglio andare anch’io!”
“Sì, ma…Yongguk e lui…insomma lo sai no?”
“Sì lo so! Però è un mio amico…” mise il broncio il più piccolo.
“Tanto dovranno solo fare il viaggio di ritorno in macchina insieme, poi verranno a casa e sarà tutto tuo” gli disse Youngjae.
“Davvero?”
“Hey, hey, hey…calmati” gli disse Himchan “Starai con lui come ci staremo noi”
“Sei geloso hyung se sto solo con lui?” chiese Zelo punzecchiandolo nei fianchi.
“Figurati”
“Però io sì…vorrei stare un po’ con lui…” disse Yongguk.
Tutti si fermarono e Himchan mise una mano sulla fronte del leader “Mi sa che ha la febbre”
Lui tolse la mano di Himchan “Che vuoi tu? Perché dovrei avere la febbre?”
“Perché il Yongguk che conosciamo noi non dice queste cose come se stesse dicendo ‘vado a mangiare’…”
Il leader arrossì leggermente “Non è vero…”
“Sì sì invece…”
“Oh, va bene. Basta. E non guardatemi con quelle facce…io ritorno in stanza” disse allontanandosi in fretta.
Tsk…non è vero che sono cambiato…o forse sì…forse è tutto merito di Jongup… e ora che ci penso anche lui è diventato un chiacchierone…almeno con me…mi ricordo quando parlava solo con Jun così…sono felicissimo che Jongup ritornerà a casa…non vedo l’ora che arrivi dopodomani…
 
“Yoonmi, che hai?” chiese Jongup quando Jonghyun se ne fu andato.
Lei strinse forte la borsetta “Visto che ti dimettono…non ci rivedremo più?”
Jongup la guardò negli occhi “Perché non ci rivedremo più?”
“Perché sarai molto impegnato ed è da tanto tempo che non stai solo con i tuoi amici e starai tutto il giorno con Yongguk…”
“Ma anche tu sei una mia amica ora…forse non ci rivedremo così tanto spesso come ora…ma non ti dimenticherò, te lo prometto” sorrise Moon.
“Davvero?”
“Certo…e non ti si addice l’essere così spaventata e triste. Tu sei Yoonmi! Dovresti esplodere di felicità!”
“Sì…hai proprio ragione piccoletto” mi mancherai…
 
“Jongup, buongiorno”
“Buongiorno hyung! Ci sei solo tu?” chiese guardando fuori dalla porta.
“Sì, sono venuto a prenderti solo io…sei pronto?”
“Sì” disse Moon stringendogli la mano “Andiamo”
“Torniamo a casa”
 
“Ah…giusto non hai la patente…a volte me lo scordo…quanto ci mette l’autobus ad arrivare?”
“…non lo so”
“Uffa, non ce la faccio più ad aspettare”
“Ma siamo qui da neanche un minuto”
“Lo so, ma è così bello essere fuori dall’ospedale!”
“Lo so Up…”
Jongup guardò il leader negli occhi e si mise a ridere.
“Perché ridi?”
“Perché sono felice”
“Anche io lo sono Jongup”
“Lo so…”
“Ti voglio bene”
“Anche io te ne voglio”
 
“Eccolo! Eccolo! Il bus!”
“Sì, l’ho visto Jongup…sembri un bambino piccolo in questo momento, lo sai?”
“Davvero?” 
“Sì…davvero”
“…”
“Dai saliamo…”
“Sì”
 
“Hyung, che stai facendo?” chiese Jongup mentre Yongguk gli metteva in testa le sue cuffie.
“Quando ho saputo che ti avrebbero dimesso…non so perché ma mi sono sentito…ispirato…”
“In che senso?”
“Nel senso che ero nella mia stanza, mi sono alzato, sono andato nello stanzino insonorizzato e ho registrato…”
“Cosa?”
“Questa canzone”
“Quale?”
“Quella che ascolterai tra un po’…appena la trovo…”
“…”
“L’ho scritta per te…questa…sarà la nostra canzone” disse premendo il tasto PLAY e stringendo la mano di Jongup.
La musica partì.
 
La base era lenta come il rap del leader e la sua voce, le sue parole erano le protagoniste della canzone.
 
Sfioro la tua mano e sento un brivido,
tu senti lo stesso?
Sembra quasi che io sprofondi
dentro la mia testa
e mi chiedo quando questo sia iniziato.
Le voci degli altri giungono come suono indistinto
e scivolano via leggere.
La tua no.
Il mondo non può capire, troppo ipocrita
per questi sentimenti.
Ma tu no.
Gli altri ti vedono arido,
ma se sfioro la tua mano sento ancora un brivido,
lo senti anche tu?
Mi sorridi, sorridi sempre
e io ti guardo.
Sono forse per me i tuoi sorrisi?
Continui a ridere e il tuo volto mi segue
tutto il giorno.
Mi stendo su questo letto e lo sento,
ti sto ancora sfiorando la mano.
La senti il mio brivido?
Io sento il tuo cuore sorridermi
mentre il mondo si spegne.
 
Jongup continuava a tenere le cuffie nelle orecchie, la canzone era già finita.
“Hyung” parlava senza guardare in faccia il leader.
“Sì?”
“Posso ascoltarla ancora?”
“Certo…” gli sarà piaciuta?...è quello che mi è venuto in mente mentre desideravo vederlo…forse fa schifo…
 
La base ripartì e la voce calda di Yongguk avvolse di nuovo il cuore di Jongup.
 
“Hyung”
“Che c’è, non ti è piaciuta?”
“La voglio sentire ancora, finché non arriviamo a casa…attiva la ripetizione”
“Sei…sicuro? Se non ti piace puoi dirmelo io non mi off…”
“È la cosa più bella del mondo” lo guardò dritto negli occhi Moon “Tu e questa canzone siete la cosa più bella della mia vita”
Yongguk arrossì leggermente e, attivata la ripetizione lasciò che Jongup ascoltasse ancora e ancora e ancora la loro canzone mentre ancora si stringevano la mano, mentre la gente saliva e scendeva dall’autobus, mentre gli occhi di Jongup erano felici e quelli del leader sereni.
Ogni volta che stava con Jongup in lui cambiava qualcosa, già dalla prima volta che lui gli aveva detto indirettamente che gli piaceva. Ogni volta che stava con Jongup diventava una persona migliore. Impulsiva, ma anche attenta, dolce. E cosa più importante, nonostante si agitasse più del normale, in realtà si sentiva molto calmo in sua presenza.
Strinse più forte la mano del più piccolo e si avvicinò di più al suo corpo.Ritornare a casa era stata la cosa più bella.
Dopo aver ascoltato ininterrottamente la canzone che Yongguk aveva scritto per loro due era ritornato aveva passato tutta la giornata con i suoi amici.
Sembravano tutti felici e lo tempestavano di domande su domande, ridevano, scherzavano.
Verso le due di notte Junhong crollò sul divano e Himchan cercò ti tenerlo in spalla e portarlo nella sua stanza “Allora io vado con Jun…dormo con lui oggi…Jongup tu dormirai con Yongguk”
“Ma le stanze…”
“Sì, dopo l’incidente siamo ritornati alle stanze originarie…”
“Quindi Jun è stato solo tutto il tempo?”
“Non sempre…a volte dormivamo tutti e tre assieme” disse Daehyun.
“Ah…”
“Comunque io vado, non so quanto riuscirò ancora a tenerlo in spalla…pesa…”
“Sì”
“Ah…Jongup, sono felicissimo che tu sia tornato” sorrise Kim.
“Sono felice di stare di nuovo con voi” disse Jongup.
 
“Dio se pesi Jun…ecco fatto…” sarà meglio mettergli il pigiama…dormire in jeans non è il massimo…ma perché ha indossato i jeans oggi? Di solito li indossa solo quando usciamo non per casa…ah, ho capito…volevi andare con Yongguk a prendere Jongup nonostante ti avessimo detto che ci sarebbe andato solo lui eh?...beh, a quanto pare hai capito che doveva andarci solo Guk…
Himchan slegò la cintura di Zelo e poi gli calò giù i pantaloni. Devo pure fare da mamma a un bambino...e questi boxer con le macchinine?...oddio neanche i bambini di dieci anni le indossano più…
Gli tolse anche la maglia. Guarda che pelle bianca che hai…e poi neanche un pelo…a parte l’altezza sei davvero ancora un bambino…beh, non è che io sia poi questo grand’uomo… credo che persino Jongup abbia più peli di me…va beh…che importa?...almeno non devo farmi sempre la barba…però ti si vedono le costole Jun…sei dimagrito ancora?...non va bene così…da domani mangi tutto quello che hai nel piatto senza far storie… gli toccò i fianchi e in quel momento il maknae aprì gli occhi.
“Hyung, che stai facendo?”
“Mmm…”
“Ma perché sono nudo?” urlò Zelo.
“Non urlare! E non sei nudo”
“Beh più o meno. Perché mi hai tolto i vestiti?”
“Perché…”
“No” lo interruppe “Se vuoi fare quelle cose no. Non voglio. E non stiamo nemmeno insieme”
“Ma non volevo fare niente”
“Certo, come no…”
“Guarda che volevo metterti il pigiama, scemo. Non ci ho neanche pensato a quelle cose che pensi tu. Pervertito”
“Non sono un pervertito”
“Allora perché hai pensato subito a quello? Non è che vuoi farlo?”
Junhong arrossì violentemente “Non…non è vero”
“Sì invece che vuoi” gli salì sopra Himchan.
“Hyung no! Scendi! Non starmi sopra così!”
“E perché no?” gli baciò il petto Kim.
“P…per…perché non va bene”
“E perché no?” salì lungo il collo.
“P…perché il mio corpo non mi ascolta…”
Himchan si mise a ridere con la testa appoggiata alla spalla di Choi.
“E non ridere hyung…mi vergogno…”
“Jun…io ti piaccio vero?”
“Sì…un pochino…”
“Tu mi piaci tanto”
“Da…davvero?”
“Sì”
“A…anche tu mi piaci tanto…”
“Lo so…”
“…”
“Jun, se provi qualcosa…insomma…fisicamente…perché siamo stesi in un letto…credo vada bene…visto che ci piaciamo…”
“…però mi vergogno…posso…posso mettermi il pigiama?”
Himchan si alzò dal corpo del maknae “Certo…scusa se ti ho messo a disagio”
Prima che Kim fosse sceso dal letto Junhong lo fermò “Hyung aspetta…”
“Cosa c’è?”
“…”
“Jun, se non hai niente da dirmi allora vado a farmi una doccia”
Zelo prese un respiro profondo e si allungò per baciare Himchan.
“Jun…”
“…”
“Perché mi hai baciato?...cioè, sono sempre io quello che ti bacia…”
“Hyung…io non so quando e come due persone stanno insieme” cominciò a parlare serio il piccolo “…però sto davvero bene con te hyung…anche quando facciamo i bambini…quando giochiamo…anche quando mi sento in imbarazzo…anche se non sei proprio il ragazzo dei miei sogni…ah, lascia stare, sto facendo un discorso noioso…”
Himchan scosse la testa “No, non è noioso…è un discorso bellissimo…e sinceramente… sono stato solo con una ragazza…tanto tempo fa…e penso che…quando si capisce che è il momento si sta insieme e basta, non c’è bisogno di dirselo…”
“…ma allora come faccio a capirlo?...”
“L’hai detto tu un po’ di tempo fa, ricordi?...”
“…”
“Il bacio del buongiorno…avevi detto che se ci fossimo messi insieme mi avresti dato dieci baci del buongiorno e cento della buonanotte…quando per te staremo insieme mi dovrai dare quei baci” gli sorrise il più grande per poi uscire dalla stanza.
 
Non si erano ancora baciati da quando Yongguk gli aveva detto che gli piaceva: l’ospedale non era il luogo adatto.
Nella stanza del leader le ore continuavano a passare, ma nessuno dei due chiudeva occhio.
Erano sdraiati di fianco nel letto del leader e si guardavano negli occhi senza dirsi nulla, respirando lentamente dentro le coperte, stringendosi ancora la mano.
Fu Yongguk a rompere il silenzio “Jongup, sono felicissimo che tu sia qui, ora, con me”
“Anche io lo sono hyung…finalmente sono a casa, in un luogo caldo e accogliente…e ti stringo la mano…”
Bang si aprì in un gran sorriso “Up…mi piaci veramente tanto”
“Ti amo”
Il leader respirò profondamente e si avvicinò alle labbra di Moon tremando, come la prima volta che l’aveva baciato.
Questa volta fu però più intenso e consapevole.
Le labbra morbide di Jongup premevano contro quelle del più grande.
Si davano piccoli baci, ripetendo sempre quel movimento: si avvicinavano, si staccavano, respiravano e ritornavano a cercare l’uno le labbra dell’altro.
Quando Yongguk entrò con la lingua dentro la bocca di Jongup lui la accolse e mentre le loro lingue si intrecciavano, mentre la lingua calda di Yongguk avvolgeva quella di Moon, i loro corpi si avvicinavano e le mani del più piccolo si andavano a posarsi sul petto del leader il cui cuore batteva forte come il suo.
Yongguk, sta davvero succedendo?
 
Quando si staccarono dal bacio ritornarono a guardarsi negli occhi: avevano le guance in fiamme.
“Jongup, sei bellissimo”
“Hyung…” si avvicinò al viso del più grande e lo baciò, poi spinse il suo corpo giù e gli salì cavalcioni “Hyung…” continuò a chiamarlo dopo essersi staccato dalle sue labbra.
“Jongup…prima che tu possa continuare…posso…posso chiederti una cosa?”
“…sì…”
“Puoi leggermi ad alta voce la tua lettera?”
Jongup scese dal letto “No”
“Perché no?”
“È troppo imbarazzante…non avrei dovuto dartela…”
“E invece no…è stato grazie a quella lettera che ho potuto realizzare…che ho capito che mi piacevi…” lo abbracciò da dietro il leader dopo essersi alzato “Ti prego…” gli soffiò sul collo “Ti prego Jongup…leggimi quello che mi hai scritto…”
“Va…va bene…dov’è?”
Bang si staccò da Moon e andò a prendere quel pezzo di carta.
 
“Dae…”
“Sì?”
“Ma tu sei felice di stare con me?”
“…che domanda è?” Daehyun si girò sul fianco e accarezzò il viso di Youngjae “Certo che lo sono”
“Sei proprio sicuro di esserlo?”
“…ma Jae, perché mi chiedi una cosa simile?”
“Non è che ora che stiamo insieme…insomma…non è che continui a stare con me solo perché se mi lasciassi ora…si farebbe casino?”
“Jae, sei fatto?”
“No…ho solo bisogno di certezze…non so perché…oggi sono un po’ triste”
“Come mai?”
“Non lo so…così…a volte mi capita di stare giù senza un motivo preciso…”
Jung lo baciò “Va meglio ora?”
“Un po’…”
“Jae, cosa posso fare per tirarti su di morale?”
“Non lo so…è che non mi piace stare così…solo che a volte capita…e l’unica cosa che voglio è che qualcuno mi stringa forte a sé e mi dica che mi vuole bene…ah, lascia stare…meglio dormire ora”
“No. Come possiamo dormire se tu stai così?”
“Non ti preoccupare…”
“Guarda che ti posso abbracciare io”
“No…Dae…lasciami un po’ stare così…” e girò le spalle al compagno.
Ma che gli è preso?...non so cosa fare…forse è meglio lasciarlo stare…eppure prima sembrava felice…c’era anche Jongup…chissà…
 
Piange?...oddio sta piangendo?...
“Jae…?”
“…”
“Hey…”
“…”
Cazzo, non risponde…
Daehyun abbracciò da dietro il suo ragazzo “Jae…amore…perché piangi?”
“Non…non lo so…succe…succede s…sempre così…”
“Jae…perché stai così?”
“N…non…non lo s…so…”
Il più grande strinse forte a sé Yoo “Hey, calmati…”
“Dae…mi vuoi bene?”
“Io ti amo”
“Da…davvero?”
“Certo, perché oggi mi fai queste domande inutili?”
“Non…non sono inutili…io…ecco sono cresciuto da solo…e…e mamma mi diceva di essere forte…e io l’ho fatto…ma ci sono dei giorni Dae…che mi viene da piangere…che vorrei solo piangere…”
“Jae…”
“Dae…dimmi ancora che mi ami…”
“Ti amo Jae. Ti amo così tanto che non puoi neanche immaginarlo…”
“Dae…perché devo fare finta di essere forte anche quando ho bisogno di aiuto?”
“Jae, ci sono io qui…qualsiasi cosa…Jae ti amo e sei la persona più importante della mia vita”
Youngjae tirò su col naso “Grazie Dae…”
“Jae…mostrami ogni tua debolezza...e affrontiamola insieme..”
“...”
 
“Dae…puoi anche lasciarmi ora…sto…sto meglio”
“Sicuro?”
“Sì…”
“…ma tutti gli altri giorni che ti sentivi così?”
“…”
“…piangevi da solo?”
“Sì…”
“…dovevi dirmelo”
“Io…è frustrante…sul serio…”
“Lo immagino…Jae…posso baciarti?”
“Sì…”
 
“Jae, dormi?”
“No…”
“Stai ancora male?”
“No…va meglio…”
“Se mai ti sentissi di nuovo così…non esitare a dirmelo e scusa se non sono buono a consolarti…”
“No…anzi grazie…senza di te…avrei pianto da solo…come tutte le altre volte finché non mi fossi addormentato”
Daehyun strinse forte una mano di Youngjae “Ti amo Yoo Youngjae”
“Scemo” sorrise il più piccolo.
“Sul serio…” e lo baciò sulla fronte dolcemente.
“Dae, possiamo dormire abbracciandoci?”
“Ovvio…”
“E posso mettere la mia testa sul tuo petto?”“Sì…”
“Mi piace sentire il battito del tuo cuore”
“…”
“Notte Dae”
“Notte amore mio”
 
Jongup prese il foglio di carta che era piegato. 
Lo aprì. 
Yongguk lo invitò a sedersi nel letto tra le sue gambe che aveva divaricato.
Quando Jongup si fu seduto il leader strinse la vita del più piccolo e appoggiò la testa sulla sua spalla “Uppie…leggila…”
Moon si schiarì la voce e cominciò a leggere quello che aveva scritto.
“Hyung, è da un po’ che volevo dirti queste cose. Leggi attentamente e perdona se la mia mano non scrive ancora bene, se la mia scrittura è tutta tremante” fece una pausa.
“Perché ti sei fermato?”
“Devo proprio leggerla?”
“Sì, ti prego…fallo per me…voglio sentire quelle parole uscire dalla tua bocca”
“…va bene…” riprese a leggere “Yongguk. Bang Yongguk. Questo è il tuo nome. Ed è uno dei suoni più belli che le mie orecchie abbiano mai sentito. Se vuoi fermarti, se non vuoi più leggere fermati ora. E il mio cuore non sarà esposto. Se vorrai sapere quello che provo, allora leggi tutto fino all’ultima riga” si fermò qualche secondo, poi riprese “So che sarà strano quello che leggerai, ma grazie. L’unica cosa che voglio dirti è grazie. Grazie perché sei nato. Grazie perché vivi e respiri. Perché ti ho potuto conoscere. Perché posso starti accanto, perché posso guardarti. Grazie perché mi parli. Grazie perché sai che esisto anche io. Grazie perché sei il mio leader e il mio amico. Grazie perché ogni giorno sorridi. Grazie perché posso sentire la tua calda voce. Grazie perché sei tu. Grazie perché mi sei sempre stato accanto. Grazie perché ho potuto baciarti” si fermò.
Yongguk gli stava baciando la spalla dopo avergli abbassato la manica della t-shirt.
“Vai avanti a leggere Jongup…”
“G…Grazie perché ho potuto sentire per un attimo i tuoi pensieri e il tuo cuore battere. Grazie perché quando sto con te sono libero. Grazie perché sei stato il mio rivale quando pensavi che mi piacesse Himchan. Grazie perché qualche volta sono nei tuoi pensieri. Grazie perché sei sempre venuto in ospedale. Grazie perché anche se molte cose non le ricorderai io ho passato i momenti più felici della mia vita con te. Grazie perché mi hai sempre sostenuto. Grazie perché mi hai sempre difeso. Grazie perché sei unico. Grazie perché stai leggendo. Grazie perché…”
Yongguk cominciò a parlare sopra la sua voce “Perché illumini i miei pensieri. E se anche mi odiassi. Grazie. Se anche non mi volessi più vedere. Grazie. Persino quando mi hai odiato per la storia di Himchan. O quando quella notte che a Jun è venuto l'attacco di panico ti ho trovato nel letto con Himchan. O quando mi hai regalato quella bellissima collana che purtroppo ho gettato giù dalla finestra. O quando la sera prima dell'incidente ho sentito le vostre voci provenire dalla stanza, quelle voci mentre facevate l'amore e non sapevo più cosa fare.  Ma specialmente grazie perché vivi e posso amarti”
“…hyung…”
“Jongup…l’ho letta così tante volte questa tua lettera e non mi stancherò mai di farlo…è così…spaventosamente limpida…i miei pensieri hanno vacillato la prima volta che l’ho letta…e non riuscivo a fermare il pianto…”
“Yongguk…”
“Grazie perché ora sei tra le mie braccia Jongup…grazie perché posso sentire il tuo profumo…grazie perché posso baciare il tuo collo” e baciò Jongup sul collo “Grazie perché le mie mani possono toccare il tuo corpo” e mise le sue mani sotto la maglia di Moon.
“Grazie perché ti piaccio” continuò Jongup.
“Grazie perché sei nel mio letto”
“Grazie perché mi fai battere così forte il cuore”
“Grazie perché mi rendi felice”
“Grazie…Yongguk…” Jongup sembrava stanco.
“Jongup…hai sonno?”
“Un…po’…”
“Allora dormiamo…è tardi…”
“Sì…”
“Jongup, grazie di esistere, perché se tu non fossi esistito avrei dovuto crearti…e se anche ti avessi creato, non saresti venuto così perfetto come sei”
“Yongguk, ti amo così tanto”
“Grazie per il tuo amore”
 
Ciao! Come state?
Io in totale sclero per Badman. FINALMENTE. MI PIACE. LA ADORO. E LORO SONO STUPENDI. (Jongup sei fortunato che abito cos’  lontano da te)
Ringrazio _Iris per la pubblicazione del capitolo <3 (Di niente ancora caccona <3 )
Ringrazio i recensori: _Iris, MomokaHappiness, yesiam, luna8029 e kimia.
Grazie di cuore.
Ringrazio anche chi mi segue e legge.
Non sono del tutto soddisfatta del capitolo…ma ormai questo è e ve lo tenete (e me lo tengo)
Finalmente un po’ di luce…le cose ormai hanno preso una direzione precisa. Questo è il penultimo capitolo…sto già lavorando all’ultimo e spero di riuscire a finirlo presto.
Boh, non ho altro da dire.
All’ultimo capitolo belli <3
Sarasvathi
  
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