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Autore: Meggie    13/08/2013    3 recensioni
Quando dorme, Haruka non ha nulla dell’eleganza che sfoggia quando nuota.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:I lie here charmed
Fandom: Free!
Pairing/Personaggi: Makoto/Haruka
Rating: PG13
Genere: Introspettivo
Warning: Yaoi
Disclaimer: Non miei D:
Riassunto: Quando dorme, Haruka non ha nulla dell’eleganza che sfoggia quando nuota.

I LIE HERE CHARMED

Quando dorme, Haruka non ha nulla dell’eleganza che sfoggia quando nuota. Assomiglia di più ad un bambino, gettato com’è sul letto, la bocca socchiusa e le guance arrossate dalla febbre. È disordinato, con le gambe piegate in malo modo e quel braccio allungato fino ad arrivare a Makoto. Haruka ha sempre quell’aria di finto distacco quando è sveglio, le labbra perennemente stirate in una linea sottile e gli occhi che spesso allontanano le persone che non lo conoscono. Da sveglio, è spigoloso e ruvido, e solo l’acqua riesce a levigarlo e a dargli la spinta per andare avanti: immerso fino a sentirla scorrere nelle vene, tutto sembra più facile.
Makoto si ricorda della prima volta che l’ha visto nuotare. D’altra parte, se gli anni sfumano gli angoli dei ricordi facendoli diventare una scia confusa di emozioni ed immagini, è difficile dimenticarsi un pensiero che lo accompagna ancora adesso.
Wow.
Makoto ricorda di averlo osservato e di aver – smesso di respirare – pensato solo quello. Wow. Ancora adesso, ogni volta che Haruka entra in vasca, è difficile non scivolare su quella scia di pensieri. Un tempo erano tutto sommato facili. L’ammirazione era legata all’amicizia e l’amicizia era semplice, nonostante gli spigoli di Haruka e la sua propensione a parlare il meno possibile. Adesso il suo Wow non è più solo quello. Si espande e lo ingloba come un involucro e l’amicizia è diventata l’osservazione attenta della curvatura delle sue spalle o delle linee dei fianchi e la riproduzione perfetta di quelle immagini alla sera, quando si ritrova sdraiato da solo nel suo letto, la casa finalmente immersa nel silenzio dopo che i suoi fratelli sono andati a dormire.
Wow, pensa. Ma, con la mano infilata nei pantaloni, non è sicuro che abbia lo stesso significato di quando osserva Haruka nuotare.
Non sa se sia normale pensarlo anche adesso. Le spalle di Haruka sono completamente rilassate, la sua saliva impressa sul cuscino è tutto fuorché eccitante, e il suo viso è arrossato dalla febbre che lo disturba da ieri. Non che non se la sia cercata, ovviamente. Ma fermare Haruka davanti a dell’acqua è impossibile. Anche se ciò significa dover tornare a casa con i capelli bagnati e un vento serale tutt’altro che piacevole.
Makoto l’ha lasciato qualche ora prima, addormentato nel letto, rannicchiato sul fianco e mezzo nascosto da un paio di coperte, e l’ha ritrovato questa mattina, praticamente nella stessa posizione. È solo quando si è seduto sulle coperte accanto a lui che Haruka si è mosso, facendo ricadere un braccio sul suo stomaco.
È un diverso tipo di Wow, quello che gli riecheggia in testa. Il calore del braccio di Haruka è piacevole, ma il tump tump continuo che gli rimbomba nelle orecchie è disturbante. Alla fine, forse è solo una delle tante contraddizioni che Haruka si porta dietro, una di quelle che si riflettono sugli altri. Ed è inutile negarlo, per ogni spigolo di Haruka, Makoto ha la propria personale soluzione. Se anni prima poteva pensare di ferirsi a stare troppo vicino a lui, adesso…
Adesso la difficoltà sta nel distaccarsi quel tanto che basta per andare avanti come se nulla fosse.
Makoto scivola di più nel letto, fino a ritrovarsi sdraiato, e Haruka allunga le dita della mano e gli stringe la camicia, prima di avvicinarsi di più a lui. A Makoto piace pensare di avere un qualche privilegio, nella vita di Haruka. Se l’acqua è qualcosa contro cui non potrà mai vincere, forse può comunque arrivare secondo, forse può comunque permettersi di bearsi del braccio di Haruka e della sua mano stretta attorno alla propria camicia e di pensare  che con qualcun altro sarebbe diverso.
Fa scivolare le dita tra i capelli di Haruka, sorridendo nell’accorgersi che sono ancora umidi dalla sera prima, e chiude gli occhi. La verità è che a volte ha paura di poter arrivare al terzo posto – Rin. L’ombra di Rin, più fisica di quanto potrebbe immaginare, è sempre presente – o quarto o quinto o-
La verità è anche che non gli importerebbe. Primo, secondo, terzo… perdono significato quando il punto d’arrivo è Haruka e non una medaglia da appendere al collo. E se deve passare il tempo cercando di vincere costantemente contro tutti, beh, anche quello fa parte del gioco, dopotutto. 

NOTE: Prima fic su Free!, ma di sicuro non l'ultima :D
Potete trovarmi su Facebook e su Twitter, se vi va :) I fan di Free! sono super benvoluti in questo periodo di scleri ;)
   
 
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