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Autore: Bara no Kotsu    13/08/2013    0 recensioni
Luce, la prima cosa che vedo non appena apro gli occhi...
“che ore sono?”
Mi alzo, il letto sembra intatto, davvero ho dormito su quel materasso? Scuoto lentamente la testa passando le mani tra i capelli, neanche un nodo... tutto è così in ordine, l'energia attorno a me è armonica
“perchè è tutto così perfetto qui?”
cammino lento verso il lavabo, almeno i vestiti che avevo gettato in malo modo a terra erano ancora là sgualciti...
Polvere, l'unica cosa che non sembro ancora aver assimilato, quella miriade di piccoli granelli grigi ancora mi svegliano la mattina, se solo riuscissi a cambiare 'casa', se solo qualcuno pulisse...
Genere: Avventura, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ho 18 anni, dovrei ormai aver terminato il mio percorso di formazione scolastica, dovrei avere la patente, dovrei avere dei genitori...

Ma io non ho nulla di tutto ciò, ho la maggiore età, una stanza che condivido con due ragazzi stranieri e un misero pasto al giorno, questa è la vita che mi è stata data, fosse stato per me non l'avrei mai scelta, le uniche cose che riescono a far passare le giornate sono i lavoretti al bar ed i sogni.

Laeyla, questo è il nome scelto dalla madre, il mio nome, oggi è mercoledì e dovrebbe arrivare la posta nella casa ed io aspetto una lettera da un po....

 

Cortese telespettatrice, lei ed altre 5 persone siete state scelte come vincitrici del concorso domenicale ed avete il diritto offertovi dal canale 53 di ricevere il premio “I Wish”.

Il premio consiste nell'indicare il vostro sogno in un telegramma, ed inviarlo alla sede direttiva di “Mi Gioco Tutto” entro il 5/11.

Attendiamo le vostre indicazioni per esaudire il vostro sogno

 

Cordiali Saluti

 

Alla fine era arrivata per davvero, tutte quelle serate passate al telefono sperando di essere scelta, tutte quelle detrazioni di stipendio, tutta l'attesa non era stata vana!

Corsi nella mia stanza, un odore di acido mi fece barcollare quando aprii la porta, Ramon e Diego stavano facendo quei soliti esperimenti chimici con le sostanze stupefacenti, ormai io lo sapevo, ma nel resto della camerata nessun altro doveva venirlo a sapere

-chiudi subito

Feci spallucce e serrai la porta, ora non mi serviva nulla se non un foglio, una penna ed un supporto.

Probabilmente dovevo avere un espressione parecchio ridicola, ma ero tremendamente felice, sapevo cosa scrivere, sapevo cosa desiderare.

 

Ringrazio dell'opportunità fornitami l'intera produzione e a seguito scrivo il mio desidero:

 

Vorrei fare un viaggio in Grecia, visitare Atene, l' isola di Creta ed il suo labirinto, vorrei un mese per scappare dalla routine e guardare al mondo antico.

 

Cordiali saluti Laeyla                                                                                                         

 

-Ramon che giorno è?

-Mercoledì

-intendo la data del calendario!

-ah scusame el cuatro de novembre

L'allegria che fino a poco prima mi aveva riempito il viso in quel momento sparì, non era colpa di Ramon, era vero, era proprio il 4/11... presi il foglio non lo piegai nemmeno infilai le scarpe e scesi di corsa le scale.

Avevo il cuore in gola, un topo mi passò davanti, in un angolo del pane vecchio con attorno 10 mosce ronzanti ed un odore di chiuso mi dividevano dalla porta, corsi corsi uscii.

Io Laeyla non sapevo dov'era lo studio della sede direttiva, ma corsi verso la città, senza guardarmi indietro, senza salutare nessuno di quel buco dove lo stato ci aveva messo a vivere, corsi verso la città.

Non avevo soldi con me, non potevo chiedere un trasporto, ma salii su di un autobus che portava in centro, non calcolai certo il tempo impiegato e subito mi fiondai tra le poche persone che passeggiavano la sera in città chiedendo, o meglio sbraitando come una pazza sperando che qualcuno mi indicasse dov'erano gli studi televisivi. Poi la vidi, la grande insegna luminosa della TV Sidney avevo trovato la sede direttiva, ora dovevo raggiungerla prima che le porte si chiudessero, prima che il giorno finisse... Ma i vetri all'entrata erano chiusi. Un vecchio solo passeggiava li vicino

-hanno già chiuso?

-eh eh sai che ore sono?

-no

-sono mezzanotte meno 5 a quest'ora non troverai nulla di aperto

Impossibile, tutta la fatica fatta, tutto ciò che avevo usato per quella causa era ormai cosa da buttare, non avevo consegnato in tempo quel foglio, non potevo più gioire per quel sogno...

M'accasciai a terra proprio difronte alle porte vitree e le lacrime cominciarono a cadere, finché anch'io non caddi nel sonno più amaro che potesse cogliermi.

Avrei potuto svegliarmi in commissariato, in una carcere, o peggio nel mio letto, invece ero su di un comodo divano, nessuno strato di polvere su di esso, ne tanto meno attorno ad esso, dov'ero? Chi mi aveva portato lì?

“forse sono morta e questo è il mio paradiso...”

-buongiorno signorina Laeyla, vi siete svegliata

una voce calma mi aveva rivolto la parola, una voce che non avevo mai sentito prima

-s-si

avevo il capo chino, dopo tutto quel luogo non mi era familiare, e l'imbarazzo aveva iniziato a pervadermi

-non si preoccupi del luogo dove si trova, questa è casa mia, ed io sono Onoka Sarah direttrice del progetto della Sidney TV I Wish

“Sidney TV...”

come un lampo alzai il capo e gli occhi mi si sbarrarono, ero nella casa del direttore, o meglio direttrice del premio che avevo vinto, forse era un sogno, o un'allucinazione... come altro spiegare il mio corpo in una casa borghese ben arredata e l'opportunità di esaudire un mio sogno a portata di mano. Mi voltai verso la voce che avevo udito

-Nella sua lettera leggo che vuole andare in Grecia...

-Esatto...

Mi diedi un pizzico sulla mano, faceva male, torsi la pelle della mano ancora con più forza, faceva solo più male... non era un sogno

-Bene, il suo 'Wish' verrà esaudito mia cara, domani potrà partire per la sua amata Grecia

-è uno scherzo?

-Certo che no, non ne siete felice?

Io Laeyla Cartity, ragazza cresciuta in una realtà dura, tanto dura da non farmi più versare nemmeno una lacrima in quel momento piansi, due piccoli rii solcarono le mie gote ed un grande sorriso si palesò sul mio volto

-non so che dire, grazie Onoka Sarah

la donna sorrise e fece per lasciare la stanza, subito anch'io levai il mio corpo dal divano, era rivestito in alcantara arancione, solo che ora era lievemente inumidito e aveva delle macchie scure dove avevo appoggiato i piedi...

-Signorina Onoka... mi dispiace per il divano

-non preoccuparti, tutto quello che vedi mi è offerto dallo stato, lo rimpiazzeranno presto...

la saliva mi si bloccò in gola, com'era possibile che lo stato si preoccupasse dei bisogni di una donna ricca che poteva facilmente badare a se, e non delle condizioni degradate dei poveri in periferia...

-c'è qualche problema Laeyla?

Mossi la testa oscillandola a destra e sinistra

“Le case che lo stato mette a disposizione per noi... fanno schifo...”

  
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