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Autore: Martamydear    13/08/2013    10 recensioni
Ostia Beach II. Il luogo più coatto nel 2706. Ma cosa potrebbe succedere se il nostro caro Dottore capitasse da quelle parti?
- Sciao raga, so’ er Bagnino de Ostia Beach II! Benvenuti! Ch’avete l’ombrellone vostro o lo dovete affitta’?
- Ehm…no, abbiamo le nostre cose. Ma perché Ostia Beach II?- chiese Clara curiosa.
- Vede, signorina, tanto tempo fa li romani coatti annavano sempre in un paradiso terrestre chiamato “Ostia Beach”. Dopo la distruzione de quest’ultima da parte dei sicoracse, noi romani der 2706 avemo deciso de ribattezzà ‘sta spiaggia Ostia Beach II, in onore dii nostri antenati.-
- Non conoscevo questa storia…- rispose il Dottore.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Cybermen, Dalek, Doctor - 11, Master - Simm
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il Dottore uscì dal Tardis sudatissimo, atterrare non era stato per niente semplice. C’era un afflusso di altre astronavi incredibile, ma cosa poteva avere la Luna di così straordinario? Al festival delle spille c’erano sempre due, massimo tre miliardi di persone. Nulla di che!
- Eccoci qui Clara, la Luna!-
La ragazza uscì dalla cabina telefonica e poi, guardando con disappunto il signore del tempo, obbiettò:
- Dottore, questa non è la Luna è… una spiaggia?-
Si guardò intorno spaesato.
- Non capisco, eppure le coordinate erano…-
Clara rientrò nella cabina.
- Visto che siamo qui perché non rimaniamo un po’? Sembra un bel posto, levati quel cravattino e mettiti un costume da bagno!- disse ridendo.
I due uscirono poco dopo, con asciugamano ed ombrellone.
- Poi però andiamo sulla Luna, c’è il festival delle spille, le spille sono forti!-
- Va bene… ma cosa diavolo ti sei messo addosso?!-
L’alieno sfoggiava una maglietta un po’ stinta con un enorme farfallino disegnato sopra e una scritta: “I <3 Bow Ties”
- Avrei sentito troppo la mancanza del mio papillon, così ho indossato questa bellissima maglia! L’ho comprata al mercatino di Portobello Road nel 1978!-
Proprio in quel momento si avvicinò ai due un uomo alto e muscoloso.
- Sciao raga, so’ er Bagnino de Ostia Beach II! Benvenuti! Ch’avete l’ombrellone vostro o lo dovete affitta’?
- Ehm…no, abbiamo le nostre cose. Ma perché Ostia Beach II?- chiese Clara curiosa.
- Vede, signorina, tanto tempo fa li romani coatti annavano sempre in un paradiso terrestre chiamato “Ostia Beach”. Dopo la distruzione de quest’ultima da parte dei sicoracse, noi romani der 2706 avemo deciso de ribattezzà ‘sta spiaggia Ostia Beach II, in onore dii nostri antenati.-
- Non conoscevo questa storia…- rispose il Dottore.
- E mo’ la conosci, hai arricchito er tuo cervello. Vabbè, mo’ devo anna’, sento che me stanno a chiama’. Se ch’avete bisogno de qualcosa basta che fate ‘no strillo. Me chiamo Mauro.- detto ciò il fusto corse via urlando ad una ragazza qualcosa come “ Sì, lo voglio pur’io er panino co la porchetta!”
Il signore del tempo e la ragazza sistemarono l’ombrellone molto lontano dalla riva, la spiaggia era affollatissima.
- Non pensavo che anche nel 2706 le persone andassero al mare.
- La vita è strana Clara, andiamo a farci un bagno? Ho portato anche la mia ciambella con la paperella!-
- Ti devi proprio mettere in ridicolo?-
- Dai, scherzavo, mica uso le ciambelle con le papere! I braccioli sono meglio…-
Si incamminarono verso il mare, ma, come tutte le sante volte, i cattivi erano in agguato…
- Quindi, ti dicevo che le cavallette… Oh no…-
- Dottore , cosa c’è?- chiese Clara spaventata.
- Guarda laggiù… Cybermen! Siamo nei guai! Presto, andiamo ad avvisare tutti, devono scappare. Io troverò il mio solito stratagemma figo per batterli…-
Proprio in quel momento passarono due bambini
- Proprio bravo il gruppo di Aquagym!-
Il Dottore e Clara scrutarono meglio i tremendi androidi e si accorsero che… ballavano a ritmo di musica house?! Una ragazza li guidava nei movimenti.
- Su quelle flaccide braccia di metallo! Uno, due! Uno, due! E ora passiamo alle gambe! Muovi quel ginocchio, e stira il polpaccio, scuoti tutto quanto, olè!
- Olè. Siamo i Cybermen. Eliminare. Eliminare. Eliminare il grasso in eccesso.-
I due amici guardarono ancora esterrefatti quella scena.
- Ma cosa diavolo…- farfugliò il Dottore.
Proprio in quel momento arrivò Mauro.
- Oh, ce se rivede! Er tipo strano e la pischella bona!- entrambi si girarono.
- Quelli sono Cybermen?!- urlò il signore del tempo – Ma cosa vi viene in mente?! Evacuate tutto e tutti, sono una delle razze…-
- …che ce pagano meglio le lezioni de acquagimme. Ch’anno detto che nun dovrebbero rompe co i loro soliti ammazzamenti vari, che te credi? Che nun vanno in vacanza pure loro? Stanno sempre a combatte un tale Dottore, dicono che vengono in questo posto coatto perché lui è così un inglese der cavolo che nun verrà mai qui. Ah, comunque nun v’ho ancora chiesto come ve chiamate.-
- Chiara, Chiara Osvaldo. E lui è…-
- Giovanni Fabbro, piacere.-
- Figo. Ve posso chiamà Chia’ e Giova’? Oh, scusate ma me stanno a chiama’ de novo. Ce se vede!- stavolta corse via strillando “Nun v’azzardate a magna’ er tiramisù de Pompi senza de me!”-
Il Dottore fissò un’altra volta i suoi acerrimi nemici ballare, poi, corse via, senza dire nulla. Ritornò pochi minuti dopo con dei baffi finti.
- Almeno i Cybermen non mi riconosceranno…-
Fecero il bagno in mare guardando sempre un po’ in cagnesco i robot, che dal canto loro continuavano tranquilli la propria attività.
Uscirono dall’acqua dopo poco, perché il Dottore era stato punto da una medusa che aveva attirato giocando con il cacciavite sonico.
- Brutte bestiacce inutili…-
- Avanti, ora andiamo a pranzare al Bar e ci facciamo dare del ghiaccio…-
Ovviamente, come il resto della spiaggia, il caffè brulicava di gente, ma i nostri cari avventurieri furono subito attratti da un DJ molto strano. Era un uomo non troppo alto, con dei capelli biondi spettinatissimi e la barba incolta. Gli occhi erano coperti da un paio di occhiali da sole firmati, della stessa marca del costume da bagno, unico indumento che portava.
- Sa-sa-sapore di morte, sa-sa-sapore di morte! Li se-se-senti i tamburi! Li se-se-senti i tamburi! Aoh, quanto me piace ‘sta canzone! Avanti, ballamo tutti! Er Master ve mette tutte le canzoni che volete, le richieste so’ aperte!-
- No, anche lui no.- mormorò impietrito il Dottore.
Clara lo guardò un’altra volta, non le sembrava altro che un comune DJ da spiaggia.
- E chi è? A me non sembra pericoloso…-
-Clara, questo è un problema peggiore dei Dalek, dei Cyberman e di qualsiasi mostro che ti venga in mente lui è…-
Proprio in quel momento il signore del tempo si sentì toccare la spalla. Si girò. Era proprio lui, il Maestro, in carne ed ossa.
- Ma che me stai a imbruttì?-
- Ehm, no, Maestro, no.-
- Senti, quel nome era da sfigato. L’usavo l’anno scorso. Io so “Er Master” sona dumila volte più figo! Aspe’… tu me ricordi qualcuno…-
- Bhe, in effetti…-
- Ah, ho capito! Frequenti la palestra “Mister Gym”! Sei Nando, giusto?-
- No, sono il Dottore. E so chi sei tu, Maestro-
- In quella palestra nun conosco nessuno che se chiama così. E t’ho detto de chiamamme er Master, sei duro de capoccia, eh Dotto’?-
Il signore del tempo guardò ancora una volta la sua nemesi. Con il cacciavite bloccò la musica, tutti si girarono all’istante.
- Rivolemo la musica!-
- Rimettece la discoteca, a’ rincoglio…-
- No! Non finchè questa persona sarà qui! E’ pericoloso!- il Maestro scrutò il suo, un tempo, acerrimo nemico.
- Mai sentito parlà de vacanza, Dotto’? Certo che me ricordo de te, de quanto eri rompiballe. Quei baffi m’avevano fatto ave’ n’attimo dei dubbi. Mo’ però lasciame fa er lavoro mio. La prossima volta te sparecchio la faccia, altro che cacciavite laser! I tamburi m’hanno fatto diventà er DJ migliore de sempre!- detto questo tornò alla sua postazione.
- Roba da non crederci… ci mancano solo i Dalek!- e, proprio in quel momento, indovinate chi arrivò? Sì, esattamente loro! I cassonetti parlanti Proprio i Dalek!
- Fate largo ai Dalek! Superiori a tutti! Superiori a tutti nel biliardino! Chi osa sfidarci? Ahahah!-
Clara, dopo aver osservato la scena, si rivolse all’amico.
- Se proprio dobbiamo rimanere in questo manicomio…-
- …con tutti i miei nemici più mortali…-
- … direi di provare a batterli.-
- Provare a batterli? Noi li stracciamo quei palloni gonfiati di latta! Geronimo!-
Il Dottore si mise davanti agli alieni sbruffoni.
- Hey, voi tre!-
- Cosa vuoi, terrestre inferiore?-
- Terrestre inferiore? Guardate bene la mia faccia!-
- I nostri database non rilevano nessun volto conosciuto, fatti da parte pivello.-
Il  Dottore si ricordò dei baffi finti e se li levò dalla faccia con un sonoro STRAP.
- Proprio non mi riconoscete?!
I robot si voltarono.
- Dottore, anche qui tra le scatole! Vatti a fare un bagno e per stavolta non ti sterminiamo.-
 - No, vi sfido a BILIARDINO! Io sono un campione! Torneo al centro estivo di Gallifrey quando avevo sei anni, secondo posto. Vi dice qualcosa?! Il biliardino è il gioco dei signori del tempo! Lo abbiamo inventato noi, come il Twister! Io e Clara, ma soprattutto io, vi stracceremo!-
- Ahahaha! Questa è bella. Accettiamo la sfida, vogliamo vederti strisciare dalla vergogna!-
Poco dopo mezza spiaggia era radunata intorno al tavolo del calcio balilla.
- Sarve, so’ sempre io, Mauro! Er bagnino figo! Questa è la sfida der secolo! Da una parte abbiamo i nostri amati Dalek, campioni per sei anni de fila der torneo annuale de ‘sta spiaggia e dall’altra… bho, du’ tizi. Se chiamano Giovanni e Chiara. Voglio senti’ n’applauso gigante!- tutti quanti batterono le mani
- Avanti Dalek, fategliela vedere a quei du’ pesci lessi!-
- Forza Dalek! Campioni pe’ sempre!-
Il Dottore era nervoso, ma concentrato, la partita non era ancora iniziata, e lui aspettava solo che quella piccola maledetta pallina bianca toccasse il campo del vecchio tavolo scheggiato.
- Vedi come fanno il tifo per noi, Clara, vinceremo di sicuro!-
- Se lo dici tu…-
Mauro prese in mano una monetina da cinquanta centesimi.
- Sto pe’ mette’ cinquanta centesimi ner biliardino. Ve devo ricordà che è vietato uccide o mutilà gli avversari, eh? Nun volemo mica che succeda ‘na cosa simile all’incidente dell’86? Eh?! Tre, due uno, GIOCO!- detto questo mise il soldo nel tavolo e le due squadre cominciarono a giocare.
Dopo un iniziale vantaggio del Dottore e di Clara di due a zero, il gioco si evolse in cinque sonanti gol segnati tutti di fila dai Dalek, poi il signore del tempo e la ragazza recuperarono qualche punto. Giocarono concentratissimi, finchè, dopo lunghissimi minuti, non arrivarono ad un punteggio di nove a nove.
-Segnare questo punto sarà per noi una vittoria più dolce di qualsiasi trionfo militare!Ahahaha!-
- E per me sarà più dolce anche di un piatto di bastoncini di pesce con la crema pasticcera!- sbraitò il Dottore.
La pallina rimbalzava velocissima da una parte all’altra, i Dalek riuscirono a passarla tra i  giocatori di plastica con un’abilità impressionante e poi, dando il colpo di grazia, la fecero finire dritta nella porta della squadra avversaria.
In quel momento il Dottore vide passarsi davanti agli occhi tutta la sua vita, ogni sua singola rigenerazione. Lui, che aveva sconfitto così tante volte i Dalek, adesso si trovava battuto in uno stupido torneo di calcio balilla.
Mauro suonò un fischio.
- Gol definitivo pe’ la squadra dei Dalek! Vincono co' un punteggio de dieci a nove! Annamo a festeggia’! A’ Master, mettece ui ar de cempion!-
Il Dottore e Clara, dopo una sconfitta così dolorosa poterono solo guardare la gente prendere sulle spalle i Dalek e urlare:
- Vincitori Alé Alé! Forza Dalek! Forza Dalek!-
- Era solo un torneo di biliardino, Dottore…- cercò di consolarlo Clara.
- No, è tutta colpa mia, c'ero io in porta…-
- Dai, almeno non sei sfortunato come quello lì!-
Il Dottore si girò, un silente porgeva un foglietto ad una bella ragazza.
- Chiamami, pupa!-
- Contaci, tesoro!- detto ciò, lei si voltò un attimo.
- Chi sei tu? E che cos’è questo stupido foglietto, io vado a festeggiare i Dalek! Ciao!- e se ne andò.
- La mia rovina! Non potrò avere mai una fidanzata! Buahhhhh!- l’alieno corse via piangendo.
Il Dottore finì di guardare quella penosa scena, rivolgendo lo sguardo di nuovo verso Clara.
- Cosa stavamo dicendo?-
- Non ricordo! Ma non dovevamo andare al festival delle spille?-
- Clara! Me ne ero totalmente scordato! Partiamo subito? Ah, e questa cosa rimanga tra me e te, mi sta pure bene che i miei fan sappiano che ho una rigenerazione segreta dove ho ammazzato un sacco di persone, o il mio nome. Ma non rivelerò mai questa sconfitta. In nome del Dottore. Ora sbrighiamoci, non voglio perdermi il concerto in onore di re Spillone!-
 
Il Tardis stavolta atterrò senza problemi. Il Dottore aveva corretto le coordinate, dovevano essere per forza sulla Luna.
- Eccoci qua Clara, finalmente sulla Luna!-
- Dottore… leggi quel cartello…-
- “Torvajanica IV”. Diamine.-
 
FINE


 
Note cretine di un’autrice cretina
 
Salve, amici whovians! Probabilmente non mi conoscerete perché questa è la prima faniction che scrivo e completo in ASSOLUTO (escludendo  “Hamtaro e il fungo magico” che ho fatto a sei anni), ma… c’è sempre una prima volta, no?
Ovviamente l’ispirazione per questo “capolavoro” mi è venuta, come potete immaginare, facendo il bagno nelle putride acque delle spiagge del Lazio (Lido dei Pini in my hearth) e pensando, da brava fan, “Che cosa potrebbe fare il Dottore se si trovasse in una situazione del genere? Sarebbe proprio figo! Vero, Bianca?” (la mia cara sorellina dodicenne che sopporta tutte le mie ossessioni, qui la trovate con lo pseudonimo di DancerGirl). Bene, io ho finito le mie logorroiche note d’autore e vi saluto qui, ditemi se vi è piaciuta, mi raccomando! J
P.S.
Non siate troppo severi nelle recensioni, è una storia scritta così tanto per fare due risate! Non mi ci sono impegnata.
 Ah, se avete problemi con le parti in romanesco ditelo pure. J

   
 
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