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Autore: solly    13/08/2013    3 recensioni
Castiel, chi l'avrebbe mai detto potesse essere permaloso?
Forse è perché, in fondo in fondo, lui prova dei sentimenti verso la nostra Dolcetta, nonché protagonista.
Oppure è tutta finzione?
MISTERO.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dolcetta, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Camminavo velocemente nel corridoio della scuola, in cerca di Castiel.

Lo stavo insultando silenziosamente da ore.

Io lo odio e l’ho sempre odiato, eppure c’è qualcosa..

Finalmente lo trovai.

Era in un aula vuota, seduto sulla cattedra con i piedi comodamente poggiati  su una sedia dei primi banchi.

Aveva le braccia incrociate e lo sguardo fisso.

Deglutii ed entrai, sapevo che qualcosa sarebbe andato storto.

Va sempre tutto storto, con lui.

Mi posizionai davanti a lui, mettendo le braccia sui fianchi, ma quando aprii bocca per parlare, lui mi anticipò.

Sicuramente non aveva voglia di vedermi, ma dovevo chiarire.

“Che vuoi?” mi chiese brusco lui.

“Sto cazzo!” esclamai ridendo e facendo il gesto.

Lui mi lanciò un occhiata torva, per poi cominciare a srotolare le cuffiette del cellulare.

Io lo bloccai, impedendo di infilarsele.

“Ok, battuta squallida. Il fatto è che ogni volta che ho un buono proposito tu mi fai innervosire, sei così odioso!” dissi scuotendo la testa per calmarmi.

“Me ne vado” annunciò lui alzandosi.

“Aspetta!” gli urlai, impedendogli di fare anche un solo passo.

Lui non si mosse, forse già sapeva che avrei reagito così.

Mannaggia! Non riuscirò mai a sorprenderlo!

“Io….io volevo chiederti….si insomma hai capito!” Mi morsi l’interno della guancia. Perché non riuscivo a chiedergli scusa?

“Volevi chiedermi? Non ho capito. Dai, lo sai che sono stupido!” disse girandosi e facendo il finto tonto, mentre sul suo viso compariva un sorrisetto beffardo.

“Hai capito benissimo, invece!” sbottai io, possibile che nel giro di 2 minuti mi ero di nuovo infuriata?

Bah.

“Mmmhhh” mugugnò lui con fare pensieroso. “Volevi chiedermi di uscire?” disse facendo finta di avermi sgamato.

Io arrossii leggermente e gli diedi un piccolo calcio.

“No! Volevo….. volevo chiederti scusa…” dissi abbassando lo sguardo. In quel momento mi sentivo patetica.

Io che chiedevo scusa a Castiel? Semmai era il contrario, dopo tutti gli scherzi che mi aveva fatto!

Ma Iris e Lysandre mi avevano minacciato di non farmi più pranzare con loro, se non glielo avessi chiesto.

Già, dopo quello che era successo lui se ne era andato dalla comitiva, infatti avevo fatto una fatica bestia per trovarlo!

Lui allora sorrise vittorioso.

Con rapidità si abbassò al mio livello, avvicinandosi al mio viso.

Alcune ciocche dei suoi capelli mi solleticavano le orecchie, tanto eravamo vicini.

Mi prese il mento con due dita, incatenando il suo sguardo al mio.

Si avvicinò ancora di più alle mie labbra.

“Non riesci proprio a stare senza di me, bambolina” sussurrò.

Mi soffiò con gentilezza sulle mie labbra, poi annullò tutti i contatti, togliendo il disturbo dalla classe di scienze, facendo un cenno della mano come saluto.

In quel momento giurai di aver  smesso di respirare.
  
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