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Autore: Kalie    20/02/2008    10 recensioni
Poche persone hanno la fortuna di incontrare veri amici. Non tutti possono dire di aver trovato i loro Yamato e Sora, quanto lo posso dire io...
I pensieri di Taichi mentre trasloca il giorno prima del suo matrimonio. Per le mie tesore: DarkSelene HikariKanna Kari89! vi voglio bene! ^^
Genere: Generale, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E allora eccomi qui, adesso resto per un po’ da solo

For DarkSelene, HikariKanna & Kari89.

Perché non si dimentichino della vera amicizia.

E quella vera non finisce…”

 

 

 

Che strano pensare che questa sarà l’ultima notte in cui dormirò in questa stanza. Sarà difficile abituarsi all’idea di non addormentarsi più con il suono cristallino della voce di Hikari che mi da la buonanotte. Dopo il trasloco ormai imminente. Perché domani è un giorno importante.

 

Domani

Mi

Sposo

 

“Bella fregatura, eh?” mi dice sorridente Yamato mentre mi gratto imbarazzato la grande fratta castana che mi ritrovo. Che poi che si parla lui? È sposato con Sora, e da diversi mesi.

 

Sora

 

Il mio migliore amico, con la mia migliore amica. Quanti cazzotti ci siamo dati durante la nostra vita? Probabilmente se facessimo la media, sarebbero una decina al giorno. Rido guadagnandomi uno strano sguardo da parte biondo che esce portando in macchina uno degli scatoloni pieni, lasciandomi solo a riempirne uno nuovo. Di foto, vecchie come il cucco.

 

 

E allora eccomi qui, adesso resto per un po’ da solo

“meglio così”

io per il mondo oggi non ci sono

e voglio restare con me stesso a pensare

se solo adesso mi fermo ancora mi sembra di sognare

“una foto coi miei”

attrae il mio sguardo in quello scatolone

“ricordo sai”

era la mia prima comunione.

un caldo infernale, un pranzo con poche persone

quel vestito nuovo rotto poi giocando a pallone.

 

 

Ma quanti anni ha questa foto? Gli anni delle elementari… bei tempi quelli. Rido da solo, come uno sciocco. A quella festa sono venuti proprio tutti! Ehi, ma questa foto…? Io, Sora e Yamato, impolverati come non mai, dopo la partita a calcio. Due mani strette l’una nell’altra, la mia e quella della dolce ragazza dai capelli ramati. Ed un sorriso divertito. Quello di Yamato. Come sono cambiate le cose…

 

 

e ancora eccole qui”

tra mille foto impolverate

“vedo così”

le mie emozioni immortalate

troppi ricordi momenti incancellabili

mentre una lacrima disegna un solco

“tra i miei brividi”

 

 

Taichi…”

Una voce che riconoscerei tra mille, mi volto e incontro i suoi occhi. Gli occhi della mia migliore amica.

“Prepari l’ultimo scatolone?” le rispondo con un sorriso e le indico uno scatolone pieno di magliette, quello più leggero, lo prende e raggiunge poi il marito di sotto.

Non riesco a credere a quante foto ci siano di me con Sora. Passavamo così tanto tempo insieme? Beh, non sarebbe diventata la mia migliore amica altrimenti.

 

 

guarda mio padre coi baffi siamo nei settanta

quel pancione mia madre lo porta assai contenta

le foto alle elementari

in bianco e nero e a colori

guarda questa non ci credo,

a me lo sai sembra ieri...

 

 

Hikari… da quando è nata non ho desiderato altro che rimanere al suo fianco per proteggerla dai pericoli del mondo. Piccola, dolce, indifesa.

Forse questo mica tanto! Se l’è cavata benissimo anche senza di me una volta tornata a Digiworld. Aveva al fianco il suo grande amore e se c’è qualcuno che ha trovato la metà perfetta, quelli sono Hikari e Takeru. Forse l’avevo trovata anche io… forse… forse…

 

 

Cerco su ogni volto un ricordo

e sembra che il tempo non sia mai trascorso

e un brivido chiude lo stomaco

rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai...

“… ma forse me la sono fatta scappare…”

 


 Vedo gente con noi”

persa lungo questo mio cammino

“giuro che mai”

avrei riconosciuto quel bambino

e che cambiamenti tra gli amici e parenti

con le mie pettinature quando stavo sui venti

 

 

In quella testa da bambino, se possibile, la mia capigliatura sembra ancora più folta. Ma come faccio ad avere così tanti capelli?

 

*Sono per compensare la mancanza di cervello*

 

Disse Yamato il giorno che Sora mi presentò Chiharu, la sua compagna di università. La mia futura moglie. Lo rincorsi imbarazzato per tutto il parco sotto le risate divertite delle due. La prima foto di noi due. Con me che guardo fisso negli occhi dolci di lei con un sorriso. Ancora perso in lei.

 

Sora

 

“mi fermo un attimo qui”

o meglio mi si ferma il cuore

“quando a un tratto così”

ritrovo il primo grande amore

resto senza parole

lo sai che eri bellissima

guardando dietro c’è un cuore due frecce ed una dedica:

 

 

 

*Staremo insieme per sempre

tu sei la mia vita*

 

 

Taichi, baka!”

 

Il ricordo del primo bacio ancora brucia in me.

Quella litigata.

 

“Non mi piacciono i tuoi capelli?

Cazzate!

Mi piace tutto di te!

AMO TUTTO DI TE!”

 

Non le era bastata la Mail imbarazzante che le avevo mandato. O forse era una scusa… voleva di più. E anche io volevo di più. Volevo lei.

Una storia limpida, pura. Era così la nostra. Di due bambini di prima media, che credono nell’amore vero. Di non poter fare a meno l’uno dell’altra.

 

 

e un sorriso innocente”

per poi com’è andata

troppo distanti ma troppo simili

sono i tuoi occhi a suggerirmelo qui non hai alibi

 

 

Ma io sono davvero uno stupido. Il mio orgoglio e il mio spirito infantile hanno messo davanti altre cose.

 

Calcio

Hikari

Calcio

Calcio

Calcio!

 

L’ ho lasciata andare via. Ma era lei la mia metà perfetta. Dopo esserci lasciati, si è avvicinata sempre di più a Yamato. E voglio vedere chi non si innamorerebbe di Sora Takenouchi. Ma è meglio così: siamo entrambi più felici. Ed è comunque al mio fianco…

 

 

“Ritrovo serenità”

quando rivivo quei momenti

E in tutta sincerità”

anni rivisti in pochi istanti

guarda questa è l’arena

ero a vedere Vasco la metto sul comodino

accompagnerà questo mio testo e...

 

Quanti momenti passati insieme. Possibile? Nessuno di noi ha anteposto qualcosa alla nostra amicizia. Neanche l’amore è stato messo al primo posto.

 

*Andiamo oltre l’amore…

Andiamo oltre l’amicizia*

 

Ma qui com’è conciato qui il biondastro?! Era sempre pronto a mettersi in mostra, durante i concerti.

Altra foto di noi tre. Ma è possibile? Perché è sempre stato così? E perché continua ad esserlo? E perché non posso fare a meno di sorridere?

 

 

Cerco su ogni volto un ricordo

e sembra che il tempo non sia mai trascorso

e un brivido chiude lo stomaco

rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai…

“… perché nessuno ha il nostro rapporto...

 

 


E non so

se sorridere io, non so

cosa può succedere

so che voglio vivere

fermando il tempo e

guardarlo in un fotoricordo...”

 

La nostra amicizia è unica. Niente è riuscito a spezzarla, è incredibile. E nessuno ci riuscirà in futuro.

 

*Stupidi ragazzini! L’amicizia non esiste!*

 

Chi è stato a dirlo? Non ricordo, ma mi piacerebbe da morire andare da lui e sfoggiargli con orgoglio queste foto e le nostre figure di oggi, in carne ed ossa. Uniti come sempre, nel giorno prima del giorno più importante della mia vita ad aiutarmi nel trasloco. E domani… domani saranno entrambi al mio fianco.

 

Cosa guardi Taichi?”

 

La voce di Yamato mi risveglia dai pensieri mentre lui e la moglie si siedono ai miei lati.

 

E in sottofondo mettere buona musica

questa la voglio me la stacco dalla pagina

è la più vecchia c’è tutta la comitiva

sembra persino che anche il sole sorrida

 

 

“Oh, mio Dio… non ci credo!”

 

La voce della testa ramata esprime al meglio il pensiero di tutti e tre. Una foto che risale all’estate della nostra terza media, dopo quegli odiosi esami. C’eravamo proprio tutti!

 

 

quanto sembriamo diversi

sempre gli stessi

alcuni si sono persi ma

noi ci siamo ancora e allora scatta subito

così per sempre avremo accanto il nostro pubblico.

 

 

“Siamo così….”

“Diversi…” conclude la mia frase il biondo. Mimi con i capelli rosa. Koushiro imbarazzato come non mai per le sue braccia intorno al collo. E pensare che ora sono loro i prossimi, dopo di me.

 

“All’epoca non lo voleva proprio ammettere Mimi, eh?” sospira Sora.

“Eh? Di che parli?” nessuno dei due capisce, ma lei sorride.

 

Jyou che tiene sulle spalle il piccolo Iori ed i libri a terra. Che ora non è più tanto piccolo, a dirla tutta.

 

“Cavoli, adesso è più alto di me!” dico

 

Ridiamo a queste affermazioni, prima di spostare lo sguardo a Daisuke, un sorriso stampato in faccia, fa il segno di vittoria con le dita, mentre tiene il braccio di Hikari, leggermente rossa in volto.

 

“Per Daisuke?! Yamato è incredulo.

Ma no! Guarda qui!” l’ormai donna guardando i due, maliziosa.

 

Sorrido. Le mani di Hikaru e Takeru sono strette l’una nell’altra, morbide. Ma sembrano come legate da qualcosa di più che la pelle.

 

“E’ il destino…” mi guadagno uno strano sguardo da entrambi.

“Sono l’uno per l’altra” ora sorridono.

 

Di fianco a Daisuke, un imbarazzatissimo Ken, con una mano sulla spalla di una raggiante Miyako.

 

“Erano così imbranati…” ride Yamato

E adesso hanno un figlio!” lo seguo.

“Guardate che voi non eravate

molto più sicuri, eh?” Scuote leggermente la testa ramata.

 

L’ultimo gruppetto è al centro. Sora che tiene a braccetto entrambi, ride felice. Non vuole altro, le basta questo. È questo che sembra dire il suo sorriso. Yamato ha un largo sorriso sul volto, raro a quei tempi. Unico quasi… Io all’altro fianco rido con lei. Noi non andiamo al di là della pelle come Hikari e Takeru.

 

“Certo che non siamo cambiati poi molto!” il biondo guarda le nostre figure.

Siamo ancora insieme!” ride lei, mentre io chiudo lo scatolone.

Perché noi non andiamo oltre la pelle…” mi guardano.

 

Sorrido ad entrambi, mentre Sora ci abbraccia, costringendoci a ricambiare. In realtà mi piace quando lo fa, perché almeno posso dire che abbraccio Yamato per farla felice, quando in realtà sono contento anch’io di farlo. Lo guardo e so che tutti e tre stiamo pensando alla stessa cosa.

 

 

Cerco su ogni volto un ricordo

e sembra che il tempo non sia mai trascorso

e un brivido chiude lo stomaco

rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai.

Perché non andiamo oltre la pelle…

Andiamo oltre l’anima!”

 

 

 

 

Fine! (il testo viene dalla canzone “Fotoricordo” dei Gemelli DiVersi)

 

Questa song mi è venuta in mente l’altro giorno ma non sapevo come svilupparla. L’ho scritta tutta di un fiato e spero che vi piaccia!

Ho voluto sottolineare l’amicizia che c’è tra i tre e che secondo me non si spezzerà mai! Perché l’amicizia vera non finisce mai.

 

Per quanto riguarda la frase *Stupidi ragazzini! L’amicizia non esiste!* una volta me l’hanno detta davvero! E io mi sono arrabbiata tantissimo, insieme alla mia compagna di università. Per me è e sarà sempre il sentimento più importante!

 

Alle mie tre tesore ^^ leggasi dedica!

Spero che la vi piaccia!

 

Commentate numerosi!!!

 

-Kalie-

  
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