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Autore: Katjee    14/08/2013    1 recensioni
"-Perchè leggi?-
-Perchè i libri ti fanno volare, viaggiare e conoscere mondi infiniti...-Il signore guarda Will negli occhi.Lui non capisce cosa stà dicendo.Viaggiare?Come può un libro farti viaggiare?-E poi..-Il signore continua.-...mi ricordano tanto lei....-Adesso aveva le lacrime agli occhi."
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Salve!
Questa storia mi frullava per la mente da un pò, ma non avevo il coraggio di scriverla...
Spero almeno che a qualcuno piaccia, e vorrei anche sapere cosa ne pensate.
Bhe..non ho altro da dire, se volete leggete...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E' una bella giornata di sole.
William gioca con i suoi amici nel parco.
Si diverte con loro. A rincorrersi, a nascondersi...in mezzo a quella natura meravigliosa.
Mentre rincorre Elisabeth, si ritrova davanti a un signore, che stà seduto da solo, su una panchina. Will nota che ha qualcosa nelle mani, e lo guarda  preso.Senza accorgersi della sua presenza o di quello che gli succede intorno.
Will si ferma a guardarlo, da un pò lontano.Poi si avvicina incuriosito.
-Cosa ci fai qui da solo?-chiese Will con voce gentile.
Il signore si gira verso di lui, poi scoppia a ridere.-Oh..ma io non sono da solo.-Dice con voce dolce, continuando a sorridere.
-Ah no?-Will si guarda intorno-Ma io non vedo nessuno....-Si guarda ancora intorno, cercando di scorgere qualcuno. Ma lui è da solo. Ne è sicuro, nei dintorni ci sono solo loro.
Il signore ride.Poi prende quello che aveva in mano e lo mostra al raggazzo. Nelle mani aveva un libro. Will non capiva. -Ho questo che mi fà compagnia- Continua a tenerlo in bella mostra, facendolo vedere al bambino.
-Cosa..?Un libro?-Will non capiva proprio niente di quello che stava dicendo questo signore.Si chiese se fosse pazzo. E quindi si poteva spiegare il perchè fosse solo.
-Già...un libro.-Riprese il libro nelle mani.-Io lo leggo e lui mi tiene compagnia...-Si strinse il libro al petto.
Will lo guardava sorpreso.Un libro che faceva compagnia?
-E perchè leggi?-Chiese lui guardandolo spostando la testa di lato.
-Perchè con lui posso volare, viaggiare in posti che non ho mai visto, o sconosciuti...-Will non credeva alle sue parole.Come potevi volare o solo viaggiare con un libro?-Poi...-Riprese il signore, con voce triste.-Anche perchè mi ricordano lei....-Aveva gli occhi lucidi.
Will si sedette sulla panchina,vicino all'uomo. E lo guardava.
-Come puoi viaggiare...?-Quella cosa lo incuriosiva molto.
Il signore si riprese e sorrise quando lo guardò,vicino a lui, seduto con le gambe incrociate e il viso poggiato sulla mano.Sembrava che il ragazzino era davvero preso d aquesta parte del discorso.-Beh....come posso spiegarti...-L'uomo abbasso la testa sul libro. Starà pensando....pensò Will.-Diciamo che tu....leggendo questo libro, puoi immagginarti di viaggiare in quel posto descritto dal libro,Puoi volare sulle ali di un enorme drago sputafiamme,aiutare i tuoi personaggi preferiti a chiarire dei casi inrisolti....-Disse infin l'uomo.
-E come?- Will voleva saperne di più. Ma la cosa che gli importava era riuscir a cavalcare davvero un drago, e voleva sapere come  farlo.
L'uomo rise-Leggendo! La tua mente poi fà il resto. Mentre leggi, immaginati di essere nel racconto,immaginati che puoi veramente essere lì con loro, uccidere dei goblin, cavalcare tanti animali fantastici che non esitono, ma che sono nella tua mente.-Sorrideva.
-Cosa vuol dire "fantastico"?-Chiese Will, che non aveva mai sentito parlare di questo "fantastico".
-Oh...beh,è una cosa che non esiste nella realtà, ma non per questo non può esistere nella tua mente!-
-Oh...come i draghi?-Chiese Will con gli occhi che gli brillavano.
-Certo,certo...come i draghi!Li vedi qui intorno?-Will scosse la testa per dire "No"-E' normale, non esistono! Ma guarda, vedi quell'albero laggiù?-Will fece segno di "si"-Prova a immaginare che lì, ci sia un drago piccolo, con una lunga coda, tutto verde.E che si mimitizza completamente con le foglie!-
-Si lo vedo!-Esclama Will saltando sulla panchina-E lì ce n'è un altro! E' piccolissimo, poco più grande di un fiore! Si nasconde  tra l'erba e i fiori,è di colore rosso!-
Il ragazzino continuava a parlare su tutti i draghi che vdeva, ma che in verità non c'erano.
Il signore lo guardava sorpreso: nessuno dei suoi alunni,a scuola, erano così presi dalle sue descrizioni sui libri, come lui.
-Bene,bene...adesso lascia i draghi, i tuoi amici ti stanno cercando!- Will si rigira verso l'uomo e vede infatti che ci sono Elisabeth e Edward che si sbracciano per chiamarlo.
Lui fà cenno aloro che stava arrivando.
-Beh...meglio che vada...ho verrano qui a prendermi con la forza...-Will dispiaciuto scende dalla panchina,camminando lento e triste.Gli sarebbe piaciuto continuare a parlare con il signore sui draghi e sui libri.
Il signore sorrise vedendolo andare via,afflitto.
-Scusi...vorrei farle ancora una domanda!-Will si rigira verso di lui.
-Dimmi, piccolo...-
-Chi è lei?- Will non capiva a chi si era riferito lui con il "..mi ricorda lei..."
-Ah...-il signore diventa un pochino triste-Era la persona più importante per me...-
-Anche più dei genitori..?-
-Già...era la persona che amavo,e amo tutt'ora...-Una lacrima scende lungo la guancia del signore.
-Oh...e lei dov'è ora?-
-E' lassù!-Indicò il cielo- E ci stà guardando...-L'uomo immaginò di vederla là,che sorrideva , con una lacrima che scendeva lungo la guancia.Sorrise anche lui.
-E' bellissima...-Disse Will.Probabilmente la stava immaginando.-Spero che la rincontrerai presto!-E così dicendo si rigirò e salutando il signore si allontanò.
Il signora era davvero colpito dall'innocenza del bambino.
-Ehi ragazzino!-Urlò prima che lui fosse troppo distante.
Will si girò.-Si?-
-Come ti chiami?-
-William! Ma tutti mi chiamano Will!-Urlò il ragazzino.
-Ok,allora tieni Will!-L'uomo lanciò qualcosa nella sua direzione.
Will saltò per prenerlo al volo ,prima che potesse cadere per terra, cadendo.
Era un libro.Will era felicissimo. Lo ringraziò e si allontanò.
William...quel nome era come una pugnalata al cuore per l'uomo.
Alzò il viso al cielo e disse -Margareth, ho visto il figlio che avremmo dovuto avere noi...-
Lei da lassù sorrise dolcemente, facendo segno di sì con la testa, portandosi le man al petto.
William, così si doveva chiamare il figlio che loro avrebbero dovuto avere, ma che non hanno mai avuto.
Se doveva immaginarlo, lo avrebbe immaginato così.
-Spero che quel libro lo appassionerà, come ha fatto con te...-Parlava ancora con lei.
L'uomo rimase così, sulla panchina, sperando di poter rivedere quel ragazzino.

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Salve!
Si, lo sò.E' una cavolata...ma vorrei sapere lo stesso cosa ne pensate...
Se vi và lasciate la vostra opinione. 
:3

   
 
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