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Autore: MegumiRed    14/08/2013    1 recensioni
"Arrivarono persino a dire che Rei fosse nata dall'energia ardente di scintille di fuoco, radiante, piena di fervore, luce e passione, con cui illuminava e riscaldava la sua terra. Così come il fuoco, anche lei attirava gli uomini, corroborava l'aria, riscaldava l'acqua e trovava nelle terra il suo attecchimento. Veniva paragonata ad una scintillante fiammella, alimentata dal calore e dall'amore umano, che, se spenta, avrebbe segnato la fine dell’esuberanza e della forza vitale di qualsiasi individuo."
{Amore e Psiche!AU, Rei!Psiche, Yuichiro!Amore, Minako!Venere.}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rei/Rea, Un po' tutti, Yuichiro/Yuri | Coppie: Rei/Yuichiro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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La favola di Rei e Yuichiro.

Capitolo 1 - La straordinaria bellezza di Rei.

 

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Ci fu un tempo, nel famoso regno del Silver Millennium, in cui vivevano un re e una regina, meglio conosciuti come Regina Serenity e Re Endymion, che diedero alla luce tre splendide fanciulle. Entrambe le principesse vennero ricordate dal popolo per la loro straordinaria bellezza; una bellezza modesta, non eccentrica o appariscente, ma facilmente descrivibile con lodi umane. Tra di loro, però, ce n’era una a spiccare più delle altre, per la sua purezza, per il suo candore e il suo fascino immacolato, Rei Hino. La giovane ragazza pareva quasi un miracolo divino grazie alla fluente cascata di lisci e setosi capelli corvini, in perfetto disaccordo con la pelle diafana, quasi opalescente, e le labbra piene e rosse. Chiunque restava attonito di fronte alla sua bellezza celeste; arrivarono perfino a paragonare Rei ad un prodigio della natura, un’esatta coppia di Venere, se non persino più eccelsa e magnifica di ella. I suoi grandi occhi a mandorla erano in grado di ammaliare chiunque e le iridi carbonella, un colore così scuro da lasciar confondere il nero della pupilla con il resto dell’iride, conferivano emblematicità al suo sguardo già di per se accattivante. Arrivarono persino a dire che Rei fosse nata dall’energia ardente di scintille di fuoco, radiante, piena di fervore, luce e passione, con cui illuminava e riscaldava la sua terra. Così come il fuoco, anche lei attirava gli uomini, corroborava l’aria, riscaldava l’aria e trovava nelle terra il suo attecchimento. Veniva paragonata ad una scintillante fiammella, alimentata dal calore e dall’amore umano, che, se spenta, avrebbe segnato la fine dell’esuberanza e della forza vitale di qualsiasi individuo.
Man mano che i giorni passavano, la sua bellezza andava via via aumentando e la notizia del suo spettacolo si andava ormai spargendo a macchia d’olio per tutti i regni del Silver Millennium. Dal Regno della Luna sino al Mare Serenitatis, vecchia sede del Regno, giungevano folle di forestieri curiosi di poter assistere alla meraviglia della Vergine. Persino dal Crystal Tokyo partivano gruppi di pellegrini, che erano disposti ad affrontare lunghi viaggi, attraversare mari, oceani, isole, pur di poter incontrare anche solo per un attimo Rei. Tutto ciò, però, non faceva che incrementare l’ira della dea Venere, meglio conosciuta come Minako Aino, dea della bellezza e dell’amore, che, con la sua chioma dorata, la sua figura esile e la sua carnagione chiara, che ricordava la primavera, veniva spesso raffigurata, nella maggior parte dei templi, come uno spiraglio di luce in un cielo pesto e buio. Nessuno, ora, le riservava più le stesse attenzioni di un tempo, nessuno andava più ad adorarla nei templi, nessuno più pregava per lei o le rivolgeva lodi degne di una dea. Oramai si parlava di lei solo in riferimento alla particolare bellezza di Rei.
Dentro Minako iniziava a farsi spazio il fitto sentimento dell’invidia, un sentimento amaro, corrosivo, che man mano le divorava l’anima e il cuore. Aveva paura di essere inferiore, di passare in secondo piano ed era per questo che si lasciò avviluppare da un’amarezza indicibile. Poteva chiaramente sentire il suo cuore ridursi in fardelli, attanagliato dal serpente di fuoco, e l’ira indomabile impossessarsi di lei.
Un sorriso malizioso si fece largo sul suo volto, la collera stava prendendo il sopravvento, oscurando qualsiasi tipo di pensiero razionale, per lasciar spazio alla Venere nera.
Si sarebbe vendicata di quella fanciulla mortale, che non meritava tanti tributi e tanti onori.
Doveva solo ragionare e pensare ad un piano astuto.

 

 

Angolo autrice:

Saaaalve! Questa è la mia primissima serie, per cui vi prego di essere clementi, ma comunque sinceramente onesti con i pareri. Sarà composta da pochi capitoletti e dato che fino ad ora questo è l’unico e solo che ho finito di scrivere non vi aspettate che ne sforni uno al giorno :c Sono piuttosto lenta, argh!
La Fic trae palesemente ispirazione dalla favola greca di Amore e Psiche, che io personalmente adoro, ma riadattata con i personaggi, i luoghi e le ambientazioni del mio anime/manga preferito: Sailor Moon.
Lasciate una recensioncina, anche misera, piccola e in greco antico, vorrei sapere cosa ne pensate e se sia il caso di continuare.
Grazie mille e a presto!


  
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