Mi stava crollando il mondo addosso.
Le corsie d'ospedale sono fra i posti in cui si accumula più dolore, più sofferenza. L'attesa uccide a poco a poco.
Una parte di me sperava, l'altra sapeva già che sarebbe andata a finire male.
Bobby non ci sarà più.

Sei apparso tu. Pensavo volessi infliggermi il colpo di grazia.
"Non adesso, ti prego..."
L'ho solo mormorato. Non avevo forza nemmeno di parlare.

Sei rimasto in silenzio.

Niente battute, niente scherzi, niente allucinazioni, niente tormenti.
Sei rimasto nel silenzio più assoluto. Mi hai guardato.
C'era del dolore nei tuoi occhi.

Forse stavi soffrendo con me.
Sei venuto nel momento in cui ero più solo. Mio fratello non accettava l'idea di un'altra perdita, non accettava di condividere il dolore.
Così sei arrivato tu.

"Dimmi che non è vero. Dimmi che è soltanto uno dei tuoi trucchi. Dimmi che è un incubo. Che se premo la mano sparirà..."
L'ho fatto. Ma non è sparita la corsia d'ospedale, non è sparito il foro dal cappello di Bobby, e non è sparita la sensazione che il peggio stesse per arrivare.
Non sei sparito neanche tu.

Per un istante ho sentito la tua mano sfiorarmi la spalla. Non pensavo avresti mai potuto farlo.
Non pensavo avresti mai potuto avere pietà di me.

Io non ce la faccio più. Più passa il tempo, più mi ritrovo solo.
Se ne stanno andando via tutti...

... Tranne te.