Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ibelieve93    14/08/2013    1 recensioni
Marco e Clarissa .
I due si amano da sempre.
Entrambi non vedono l'ora di laurearsi e di sposarsi per andar a vivere insieme e costruire una famiglia.
Amarsi in tutto e per tutto.
Un giorno, un litigio , la gelosia e un terribile incidente tenteranno di separarli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


NON LASCIARMI , IO SONO QUI ! 




Capitolo 2. Verità 


“No!” urlò Clarissa aprendo gli occhi di scatto e mettendosi a sedere sul letto .

Anche durante il sonno non riusciva a trovar pace . I ricordi le riaffioravano senza esitazione nella mente .  Erano sempre lì…in agguato, pronti a farle rivivere gli attimi più brutti della sua vita .
L’incidente era impresso nella sua memoria , come fosse una scheggia di vetro piantata nella carne .
E faceva così male quel che provava , tanto da poterlo percepire anche nel fisico .
Le spalle le si alzavano e le si abbassavano ad un ritmo frenetico, il volto era madido di sudore .
Dall’unica finestra delle stanza, la luce entrava appena . Era l’alba . Un nuovo giorno si stava mostrando ai suoi occhi, ma come sarebbe stato ?
Marco . Doveva sapere come stava,  ne aveva bisogno .
Lui poteva vedere il sole di quel giorno ?
Si strofinò il viso con entrambe le mani e si girò verso il comodino alla sua destra , dove sua madre le aveva lasciato una bottiglietta d’acqua. L’afferrò con forza e l’aprì. L’acqua che andò a bagnarle la gola le diede sollievo per qualche istante .
“ Non riesci a dormire bene , vero?” le domandò la signora dal letto affianco .
Clarissa rimise la bottiglietta a posto e scosse la testa: “Non si preoccupi per me”
“Come ti chiami?” le chiese con voce dolce , la voce di una madre.
“Clarissa…e lei?” domandò voltandosi verso la donna dai cortissimi capelli corvini
“Sonia.” Rispose “ Mi chiamo Sonia”
La ragazza non disse altro .  
“ Tua madre si è assentata un attimo, immagino sia andata a parlare con tuo padre .”  Riprese Sonia incrociando le mani sul petto . “Tuo padre è il dottor Riccardo Valenzi , vero?”
La ragazza annuì facendo finta di interessarsi al discorso . In realtà non le importava che sua madre non fosse lì con lei in quel momento , e nemmeno che suo padre fosse un medico .
Lei voleva soltanto andar via da lì , svegliarsi da quel brutto incubo che voleva farla impazzire a tutti i costi .
Sonia con le sue domande, con il suo voler parlare ,  cercava di distrarla, ma non poteva sapere che tanto era tutto inutile. Era fiato sprecato. Clarissa non avrebbe dimenticato nulla , neppur volendo .
Quando qualcuno aprì la porta della camera , entrambe le donne non furono sorprese di rivedere Irene.
La donna , che assomigliava in maniera sorprendente alla figlia, sorrise contenta di vederla sveglia e seduta .
“Tesoro, come ti senti oggi?”
Clarissa non rispose, ma notò un borsone blu che sua madre posò sul suo letto .
“Cosa c’è ?” domandò con voce roca. 
“Sono stata a casa . Ho appena visto tuo padre, ha detto che oggi puoi uscire da qui…è tutto a posto” le comunicò felice. Un piccolo ed incerto sorriso le danzò sulle labbra .  
“Tutto a posto?” ripeté lei con voce un po’ incrinata , “Tutto a posto” continuò a ripetere passandosi la lingua sulle labbra
“No, mamma…non è tutto a posto.” La corresse guardandola negli occhi decisa .
Irene abbassò lo sguardo quasi subito non riuscendo a sostenerlo .
“Mamma dimmi la verità. Tu sai qualcosa su Marco che io dovrei sapere  , non è così?”
La madre trasse un profondo respiro, aprendo la cerniera del borsone.
“Tieni” disse “ ti ho portato questo paio di Jeans , la tua maglietta a mezze maniche preferita e qualche asciugamano.”
Clarissa scosse la testa con un triste sorriso sulle labbra: “ mamma , ti prego…non cambiare discorso.”
“Dovresti mangiare qualcosa, vado a prenderti…”
“Mamma!” urlò Clarissa , così forte da farla sussultare. “Non ho fame. Dimmi cosa sai su Marco!”
Irene si arrese e si mise a sedere accanto a lei : “ D’accordo, hai ragione. E’ giusto che tu sappia come stanno le cose”
La figlia sentì il cuore sbattere contro la prigione di costole , ma non si mosse e non disse una sola parola. Ora era arrivato il momento di ascoltare .
“ Marco…è in coma ” .
Irene mise insieme quelle quattro parole con enorme fatica , e senza incrociare mai lo sguardo di sua figlia .
Clarissa si portò immediatamente una mano davanti la bocca per soffocare un grido .
Le sfuggì un lamento e prese a singhiozzare chiudendo gli occhi .
Da quando si era risvegliata in ospedale aveva avuto un brutto presentimento , ma non gli aveva mai dato molta importanza .  Dopo le parole di sua madre però, era come se un macigno le fosse caduto sulle spalle .
“Tesoro, non fare così”  Irene la strinse in un dolce abbraccio. “devi essere forte”
“Papà deve fare qualcosa!” urlò Clarissa fra le lacrime “Lui può fare qualcosa!”
La madre prese ad accarezzarle i capelli , gli occhi lucidi : “Tesoro, ha fatto tutto il possibile per aiutarlo, adesso dipende da lui”
“Mamma non posso perderlo! Capisci? Non posso! ”  Era disperata, non sapeva cosa fare. Aveva voglia di urlare, urlare al mondo intero il suo dolore .
Il cuore di Marco batteva ancora…ma per quanto ?    
“Si risveglierà , ne sono sicura. C’è sempre una speranza. ”
Sonia osservò madre e figlia con dolore : “ Mi dispiace tanto…” disse con un filo di voce.  
Clarissa la ignorò , preda del dolore straziante che la stava logorando .
Se perdo lui , perdo tutto. 
Asciugandosi in fretta le lacrime con il dorso delle mani , si alzò e afferrò i vestiti che sua madre le aveva portato . Nel ritrovarsi in piedi ebbe un piccolo capogiro , ma riuscì ad ignorarlo . Riprese il pieno controllo su di sé in poco tempo . 
“Andrò da lui ” disse alla madre “ e non provare a fermarmi…”
Irene scosse la testa lentamente: “ tesoro…non farti del male!”
“Non posso, io devo vederlo. Mi farò accompagnare da papà se ti farà stare più tranquilla”  
Uscendo dalla stanza si diresse prima in bagno per cambiarsi e lavarsi come poteva .
Provò a non pensare , doveva farlo per non impazzire .  
La ragazza che vide nello specchio rettangolare montato sopra tre lavandini , le fece impressione . Il volto era pallido e sudato, gli occhi gonfi e rossi per il pianto, circondati da occhiaie violacee  , i capelli in disordine . In altre circostanze si sarebbe messa ad urlare per quell’aspetto orribile e sarebbe ricorsa al trucco , ma in quel momento non le importava nulla, se non di vedere Marco. Infilò Jeans e maglietta in pochi minuti poi come ultima cosa si sciacquò la faccia con acqua fredda.
Era quasi la fine di Maggio, faceva già caldo…ma dentro di lei sentiva un gran freddo.   
Con passi silenziosi si mosse per i corridoi dell’ospedale alla ricerca della stanza in cui suo padre visitava i suoi pazienti.  
Quando entrò , notò che Riccardo aveva da poco finito di parlare con un infermiere .
“Tesoro” fu la prima cosa che le disse , prima di alzarsi dalla sedia e andarle incontro per abbracciarla forte .
“Non sai che gioia provo nel rivederti in piedi !”  
“ Papà volevo chiederti se potevi accompagnarmi da Marco” iniziò , per poi mordendosi le labbra nel tentativo di frenare le lacrime che minacciavano di scendere.  
“da sola temo di non farcela” ammise lei .
Sentirsi impotente, debole,  era una cosa che detestava ma in quel momento non riusciva a tenere duro .
Era scossa da fremiti incontrollabili.     
Lo sguardo di Riccardo perse ogni traccia di gioia: “ Hai saputo…”
“mamma mi ha detto che…” chiuse le mani a pugno e abbassò lo sguardo . Una sola lacrima riuscì a sfuggire al suo autocontrollo.
Riccardo annuì accarezzandole una guancia:  “D’accordo ti accompagno .  Elena e Stefano sono con lui adesso…ma saranno contenti di rivederti . Mi hanno chiesto di te più di una volta .”
Clarissa spalancò gli occhi prima di annuire a sua volta , si era completamente dimenticata dei genitori di Marco . Anche loro sicuramente stavano soffrendo per lui .      
 “Tutto quello che è successo…” riprese il padre “ non sarebbe dovuto succedere. Marco non meritava tutto questo e nemmeno tu. ”
Lei trasse un profondo respiro : “Andiamo ”
Il padre sospirò prendendola sotto braccio .
Senza fiatare salirono due piani . In quel momento era come se Clarissa fosse un guscio vuoto . Nessuna emozione le attraversava le membra, indifferenti al caldo e al freddo.   
E quando arrivò dove voleva ,il suo cuore perse un battito.
Elena e Stefano cercavano di farsi forza a vicenda davanti la porta chiusa di una stanza .   
“Clarissa” la chiamò Elena appena la vide . La raggiunse e l’abbracciò per qualche secondo .  
“Come stai tesoro?” le chiese con le lacrime agli occhi prendendole il volto fra le mani .
Lei annuì soltanto, poi fece altri passi avanti per salutare Stefano , che la ricambiò con un mezzo sorriso.
Riccardo, dopo aver salutato i genitori di Marco, le indicò la porta con un cenno del capo.
Clarissa trasse un profondo respiro , e afferrò la fredda maniglia con forza per aprire la porta .

Posso farcelacontinuava a ripetersi .  

Appena entrò da sola nella stanza , cercò immediatamente con lo sguardo il suo Marco .  
Lui era lì , immobile, disteso su un letto con le braccia lungo i fianchi .
Circondato da macchine di ogni genere .
Un bip elettronico insistente interrompeva il silenzio ad un ritmo regolare , al contrario delle gocce di una flebo , che continuavano a scendere senza sosta non producendo alcun rumore.
Clarissa non riuscì più a trattenere le lacrime .
“Non lasciarmi , io sono qui!” gli sussurrò prendendogli una mano .
La strinse forte e la sfiorò con le labbra tremanti . “ Svegliati, amore mio.”
Avrebbe tanto voluto sentire le dita di Marco stringere le sue , ascoltare il suono della sua voce , della sua dolce risata , e perdersi per l’ennesima volta nei suoi incredibili occhi azzurri , ma in quel momento non era possibile .
Clarissa riuscì a stento a spostare lo sguardo sul volto pallido del ragazzo .
La vista era offuscata dalle lacrime, che con nonchalance continuavano a rigarle il viso senza pietà.

Perché si ritrovò a gridare dentro di sé
Perché tu e non io! Non è giusto! 

Con delicatezza gli accarezzò i corti capelli castani : “ Marco , ti prego”
Una mano gli afferrò una spalla e lei si voltò lentamente . Riccardo era lì, che l’osservava preoccupato: “ Tesoro, vieni”
Lei scosse la testa con furia: “ Vuoi sapere cosa stavamo facendo prima di quel…quell’incidente?” gli domandò riportando lo sguardo sul ragazzo.
Riccardo non rispose. Sua figlia aveva bisogno di sfogarsi .
Clarissa si portò i capelli dietro le orecchie : “ Stavamo discutendo. Io … l’avevo appena lasciato, dicendogli che l’odiavo , quando invece …io l’amo da impazzire!” confessò cercando di controllare la rabbia , che dentro di lei stava crescendo inesorabilmente .
“Io e la mia stupida gelosia!”
Il padre scosse la testa : “ Non potevi sapere cosa sarebbe successo…”  
Clarissa affondò il volto nel petto di suo padre: “ ma…”  non riuscì a terminare la frase .
Riccardo le diede un bacio fra i capelli mentre pensieri confusi affollavano la mente della ragazza .

Marco. Tu mi ami, hai continuato ad amarmi per tutti questi anni nonostante le mie numerose scenate di gelosia. Mi pento e mi vergogno per tutte quelle sere passate a discutere per colpa mia . Ma perché l’altro giorno hai preferito raggiungere Monica ?  
Lei aveva bisogno di un amico…forse. 

Eppure non riesco ad accettare il fatto che tu non sia completamente mio . Vorrei sempre averti per me, al mio fianco , ma tu devi essere libero…perdonami, sbaglio continuamente con te. Non merito il tuo amore. 
Amare non significa limitare la libertà di chi ami , decidere con chi deve parlare o dove deve andare. Adesso lo so , perché  farei di tutto pur di vederti star bene . Rinuncerei a te , al tuo amore , senza esitare …ormai ne sono certa.  
Monica. 
Adesso provo una serie di emozioni contrastanti quando penso a lei. 
Non è odio…non riesco a spiegarlo. Ho bisogno di parlare con lei per scoprirlo.  
Tu svegliati, amore mio. Prometto che cambierò in meglio… 



Angolo Autrice 

Ciaooooo! ^^ Vorrei ringraziare ancora chi ha recensito l'inizio di questa storia e chi l'ha inserita nelle seguite :) 
Spero vi sia piaciuto anche questo nuovo capitolo ;) Fatemi sapere! 
Nel prossimo Monica entrerà in scena...e non soltanto lei ;) 
Un bacione! A presto! ;) 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ibelieve93