14/08/2013
1 recensioni
Spezzata, non distrutta
we are not broken just bent
and we can learn to love again*
“Li abbiamo fatti uscire tutti... Peeta è in fondo al corridoio”
Fra tutte le parole che dice Boggs sono le uniche che recepisci veramente, ci metti un po’ a realizzare ciò che veramente significano. Nel giro di 5 secondi la tua faccia assume diverse espressioni, l’ultima è di sollievo. ‘lui è qui’, ti dici.
Un peso enorme lascia il tuo corpo. Ti senti improvvisamente leggera, un alito di vento potrebbe farti alzare in volo, ma sai che quando finalmente incontrerai di nuovo le sue braccia, saranno loro a tenerti a terra.
Ripensi a questi mesi, a quanto è stato difficile vivere, sapendo quello che stava passando a Capitol City, ma te lo sei imposto, sarebbe stato troppo facile morire e lasciarlo solo, dopotutto era colpa tua quello che era successo, avresti dovuto proteggerlo.
Ti sei limitata a sopravvivere: mangiare, bere, dormire, pensare.
Pensare.
Quella è stata la tua tortura. Avresti preferito prendere un hovercraft e presentarti a Capitol City, armata solo di arco e frecce.
Sai che non ti perdonerai mai di non averlo salvato, di averlo perso di vista nell’arena, ma ora lui è qui. Concedi alla felicità di invaderti mentre percorri il corridoio.
Rimane solo una porta a dividervi, lo vedi attraverso i vetri. Lo sguardo è perso nel vuoto, non sembra del tutto in salute, ma è sempre lui.
Le tue labbra si curvano in un sorriso amaro, consapevole del fatto che, dopo tutto quello che ha subito, molto probabilmente in questo momento, come durante le torture, si sta preoccupando per te, e sai che non puoi fare nulla per cambiare questa cosa, perché lui è semplicemente.. Peeta.
Fai scivolare la porta di lato ed entri nella stanza.
I gesti che compi sembrano automatici, non ti accorgi nemmeno di percorrere il breve spazio che vi separa.
Finalmente gli getti le braccia al collo, anche lui fa lo stesso.
Per una frazione di secondo senti il suo corpo caldo, forte, riprovi quella sensazione di protezione che ormai avevi dimenticato.
A scoppio ritardato capisci che c’è qualcosa di sbagliato.
Perché ti sta stringendo così forte il collo?
Ti accorgi di non riuscire più a respirare. Cerchi di parlare, ma emetti solo un suono strozzato. Sposti le mani sulle sue braccia e cerchi di staccarle, invano. Lo guardi, ancora convinta che non sia tutto uno scherzo, che fra poco allenterà la presa e ti stringerà in un vero abbraccio. Occhi folli rispondono al tuo sguardo.
La porta a vetri scivola di nuovo, Peeta viene allontanato da te.
La leggerezza di prima è svanita, improvvisamente. Al suo posto un peso ancora più grande del precedente si propaga da cellula a cellula. Ormai ti eri arresa da tempo all’amore incondizionato di Peeta nei tuoi confronti, tanto da darlo per scontato.
Cerchi di ricomporre i pezzi, ma nulla ha più senso.
Prim aveva ragione, il presidente Snow aveva trovato il modo per spezzarti; a quanto pare eri riuscita a convincerlo del tuo amore per Peeta.
Ti ha spezzata sì. Ma ci vuole ben altro per distruggerti.
Sei forte, Katniss.
*Just give me a reason, Pink
Ciao a tutti,
è la prima volta che scrivo qualcosa su Hunger Games.
Ho scelto questo episodio in particolare perché è uno di quelli che mi ha lasciata più spiazzata,
potevo aspettarmi di tutto, ma di certo non questo,
forse anche io come Katniss mi ero abituata all'amore incondizionato di Peeta!
Sarei veramente contenta se mi lasciaste una recensione, positiva o negativa che sia, servirebbe molto a migliorarmi
Baci, Tush :)