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Autore: mitchie Justice    14/08/2013    3 recensioni
E' finalmente arrivato il 28 gennaio 2010 e...Light è vivo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto era iniziato, come per gioco. Il quaderno. Il test. Tutto pareva surreale, era sopra la fantasia di ogni umano...sarei diventato il padrone del mondo, avrei portato giustizia.
Scrivevo e scrivevo, dormivo poco o quasi nulla, ma ciò non sembrava preoccuparmi, avevo bisogno di ripulire il mondo... e se fossi diventato uno di loro? No,impossibile! 
Questi giorni in prigione, mi facevano realmente male. Cominciavo a ragionare sul mio cambiamento radicale. Ero diventato spietato, volevo sbarazzarmi di Misa, una volta terminato. Era  una scema e mi rendeva duro il lavoro.
Ribollivo dalla rabbia, quanto dovevo ancora aspettare?  Perché Elle  ha tanta ostilità nei miei confronti? Non vuole un mondo migliore? Bah, d'altronde da quel pazzo, che cosa potrei aspettarmi?
vidii, mio padre che apriva la porta. Era venuto a liberarmi? Finalmente! Tutto procedeva alla perfezione.
-Amore mio!- esclamò Misa, abbracciandomi.
- Perché abbiamo ancora le manette?- chiesi, rivolto a mio padre, mi guardò e poi riprese a guidare. 
- Siete voi i Kira, vi ucciderò io stesso!- c'informò, puntandoci la pistola contro.
-Che aspetti? Uccidilo!- urlai, rivolto a Misa. 
Mi fissò, come faceva mio padre...erano perplessi.
-Sei sorda?- domandai, guardandola. Già, non ricordava nulla. Le porsi un foglio del death note, ma ancora nulla.
- Non lo farò!- scoppiò poi a piangere. Era una stupida e ancora stupida.
-Tu non sei mio figlio....sei un mostro!- urlò, disgustato mio padre. 
Mi si gelarono le vene...aveva ragione. Ero solo un mostro.
- Mi dispiace!- mi scusai, per poi stringermi a Misa.
- Verremo giustiziati?- domandò Misa.
- N-non saprei!- ammise, mio padre ancora scosso.
- Elle? - richiamò il detective.
-Riportameli!- lo informò. 
Tornammo indietro, nel perfetto silenzio. Si sentiva, il pianto strozzato di Misa. Mio padre era impassibile, non mi guardava più! D'altronde ero solo un mostro ai suoi occhi, come anche a quelli di Misa. Ero consapevole di essere rimasto... solo. Tutto questo potere, mi aveva montato la testa, avevo dato di matto, ed ora avrei pagato.
- Light, avevo visto giusto!- si pavoneggiò un po' Elle. Avessi avuto gli occhi e l'avrei ucciso... non posso crederci sono davvero un mostro.
- Meritate la prigione!- ci ricordò Elle.
- Ma vi libererò per buona condotta!- ci informò, facendomi commuovere.
- Lo faccio perché siete diventati miei amici, ma al prossimo errore. Non esisterò a farvi giustiziare!- ci minacciò . 
Misa gli corse in braccio, lo strinse così forte da soffocarlo quasi.
- Voglio che il mio bimbo sia come te!- si fece sfuggire. Una seconda notizia, che spacca in una sola giornata?
- Sarò padre?-domandai, incredulo. 
- Sempre che tu lo voglia!- disse, timidamente. Andai a baciarla, ero l'uomo più felice del mondo.
- Andate a festeggiare!- ci invitò Elle. 
- Grazie!- esclamai, abbracciandolo, per poi passare da mio padre.
- Sei di animo buono, l'idea non era cattiva. Ma alle volte il mezzo non giustifica il fine!- mi spiegò, abbracciandomi. Avevo ricevuto, il suo perdono? Ne ero entusiasta, veramente, non avrei vissuto, sapendo che mi detestava.
- Amore dove andiamo?- mi chiese, Misa. Sbacciucchiandomi.
- I kira tornano all' opera!- esclamai, baciandola.
- Non capisco!- esclamò sorpresa.
- Non credevi alla mia scenata, vero?-domandai,prima di entrare in casa.
- Ci tengono d'occhio!- mi ricordò, richiudendosi la porta alle spalle.
- Sarò attento!- promisi, accendendo la televisione. Ripresi a lavorare, con vigore. Mi era mancato, fare giustizia. Misa era sdraiata che mangiava. Sì, faceva solo più quello e la fortuna che aveva, era di non ingrassare, si vedeva a malapena la pancia. 
- Esco!- mi urlò, prima di sbattere la porta.
Meglio così, pensai. Riprendendo a lavorare...non riuscivo a concentrarmi con lei che mi urlava nelle orecchie, Ultimamente era insopportabile. Forse per la gravidanza? 

Mi accorsi della sua mancanza, il giorno seguente...non mi aveva portato la colazione, anzi, non era nemmeno rientrata, provai a chiamarla, ma il cellulare squillò in casa, lo trovai nel suo armadio vuoto e con una lettera accanto. 


Amore mio, me ne vado. Sono stanca e arrabbiata. Per mesi ho sopportato questo dolore, pensavo fossi troppo esagerata. Ma tu non hai capito nulla. Sarei stata pronta a morire per te e se fossimo stati solo noi due...ora sarei lì con te a preparare il tuo cosidetto, mondo perfetto. Ma non siamo più soli, aspetto dei gemelli..due bambini in un colpo, un maschio e una femmina. Li crescerò con amore, ma senza di te. Non mi serve più un mostro al mio canto. Uno che uccide, come si credesse Dio. Nel mio mondo perfetto, vedo un uomo che mi ama e che non mi usa. Uno che mi faccia sentire speciale, ma per te... È troppo chiedere. Ho rinunciato al quaderno, l'ho chiuso e seppellito. Nessuno lo userà mai più. Nessuno deve morire, prima della sua ora...per due pazzi. I kira erano malati, io sono guarita, ma tu evidentemente no. Ci deve pure essere un altro modo per fare giustizia, no? Ho parlato con Elle, mi ospiterà a casa sua ed è disposto ad assumerti come braccio destro. Insieme potrete, creare il tuo mondo. Sta a te scegliere. O noi...o il tuo mondo. Un bacione la tua Misa Misa.

Quando terminai di leggerla, fui invaso da una rabbia incondizionata. Afferrai, il death note...per sbarazzarmi di lei.
" Misa" buttai dalla rabbia, quando mi resi conto della mia follia. Cercai di rimediare immediatamente Misatiamo. Scrissi rapidamente. Nessuno poteva, chiamarsi così. Ero lì a piangermi addosso, quando mi squillò il cellulare.
-Misa ha avuto una crisi!- mi informò Elle. Pensai, di morire. Afferrai quel maledetto quaderno. Lo gettai, ovunque... poi presi della colla e appiccichai ogni foglio,lo misi in un sacchetto, e infine lo sotterrarai nel giardino. E sopra quella zona, vi avrei costruito la mia tomba. Se succedeva qualcosa a Misa, mi sarei ucciso. 
Mi affrettai, a raggiungere l'ospedale.
- Come sta?- domandai a mio padre.
- Sta per partorire!- mi informò.
- Chi è con lei?- chiesi ancora.
- Elle!- mi rispose. Presi a correre, aprii diverse stanze, prima di trovarla.
- Elle, puoi andare!- enunciai, ringraziandolo.
- Che hai deciso?- mi chiese debolmente.
- Ho deciso....che il mio mondo sei tu!- esclamai baciandola.


28 gennaio, 2010.

Sono passati alcuni anni. E la vita è migliorata Nate e Misaki, crescono ogni giorno di più e hanno già preso a fare i modelli, in quanto a me... sono il nuovo detective del momento. Elle, è troppo impegnato a fare da fratellone maggiore ai miei figli. Misa ha avuto la buona idea, di sceglierlo come loro padrino...quindi ora preferisce cambiare pannolini e riempirsi di dolci. È diminuito il tasso di criminalità e questo grazie a Light Yagami...non mi serviva il death note.


Spazio autrice!
ok, spero che sia stato leggibile e scorrevole. che sia piaciuto a qaulcuno, beh, devo ammettere che me gusta. Avete notato la data?? Se Light non fosse tornato in sé, sarebbe realmente morto. Beh, la parola a voi...via con le recensioni!
  
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