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Autore: _xwatson    14/08/2013    3 recensioni
– Presidente… Ti piace come nome?-
Il gatto miagolò di risposta, e Magnus ridacchiò –Presidente… Presidente Miao. Si, direi che suona bene. Tu sarai il Presidente Miao. E si, vabbe, che ne diresti di essere… Mio amico?-
Lo stregone si corresse giusto un attimo dopo-Nah, ho già capito, tu sei un gatto esigente. Mi piaci, però-riprese ad accarezzarlo-Vorresti essere il mio gatto, allora?-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Magnus Bane, Presidente Miao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Black Sheep






Magnus sbatté dietro di sé la porta del suo loft, fischiettando una vecchia canzone anni ’70, probabilmente, riflettendo sul fatto di organizzare una festa, uno dei prossimi giorni, giusto perché non aveva altro da fare. Calciò con un piede la lattina di birra finita che aveva davanti, un rimasuglio della scorsa festa, e si diresse verso il suo “letto”, ovvero un materasso buttato alla bell’è meglio sul pavimento, ma si sapeva che il Sommo stregone di Brooklyn amava l’originalità come poche altre cose.

 Insomma, che gusto c’è a essere parte di un gregge di pecore? Magnus si era sempre chiesto perché si usasse l’espressione “gregge di pecore”: le pecore avevano un aspetto noioso, tutte bianche e morbide, e non facevano altro che belare dalla mattina alla sera. Beh, si, in effetti era quello che facevano anche gran parte degli umani, dei Cacciatori e dei Nascosti, eccezioni a parte, ma Magnus sapeva che, se proprio doveva definirsi una pecora, avrebbe preferito di gran lunga essere una pecora nera.
Lo stregone si gettò di peso sul materasso, e fece per stiracchiarsi, quando sentì il miagolio insieme disperato e infastidito di un gatto sotto la sua pancia.
Alzò la schiena il minimo per farlo sgusciare fuori, per poi accasciarsi di nuovo sul materasso, osservando attentamente il nuovo arrivato.
-E tu da dove salti fuori?- chiese al gattino grigio che aveva davanti, che non dimostrava più di qualche mese, e si stava leccando una zampa.
Lui lo osservò di rimando, muovendo a tratti le orecchie.
-Bah- sbuffò Magnus, facendo sprizzare dalle punte delle sue dita affusolate delle scintille azzurre. Davanti al gatto comparve una ciotola di croccantini, che iniziò a mangiare, una crocchetta dopo l’altra.
-Hai fame, eh?- lo stregone sorrise accarezzandogli la testa e grattandolo piano dietro le orecchie.
Il gattino si accoccolò contro il suo braccio e iniziò a fare le fusa.
-Mi stai simpatico, sai? A patto che troviamo il modo di dividerci il materasso, direi che puoi anche restare, se ti va-
Il gatto inclinò la testa di lato, e Magnus alzò gli occhi al cielo –Oh, insomma, cosa vuoi, una dichiarazione ufficiale?-
Non ricevendo nessun segno di risposta, lo stregone disse-Ehi, chi ti credi di essere, il Presidente?-si fermò un attimo a pensare a quello che aveva appena detto – Presidente… Ti piace come nome?-
Il gatto miagolò di risposta, e Magnus ridacchiò –Presidente… Presidente Miao. Si, direi che suona bene. Tu sarai il Presidente Miao. E si, vabbe, che ne diresti di essere… Mio amico?-
Lo stregone si corresse giusto un attimo dopo-Nah, ho già capito, tu sei un gatto esigente. Mi piaci, però-riprese ad accarezzarlo-Vorresti essere il mio gatto, allora?-
Magnus sorrise sentendo il gatto miagolare, e se lo tirò accanto a sé.
-Prima o poi però mi spiegherai come sei arrivato qua, vero?-gli sussurrò in un orecchio-Però adesso fammi dormire, e non provare a miagolare di nuovo-
Magnus chiuse gli occhi, e i suoi pensieri iniziarono a confondersi fra loro, ma realizzò, appena un secondo prima di addormentarsi, che tenere con sé quel gattino piombato misteriosamente nel suo appartamento era esattamente una cosa che solo lui sarebbe stato capace di fare.
Una cosa da pecora nera.






Ave atque vale, frater
No, vabbe, a iniziare così mi sento drammatica, ma facciamo finta di niente. Sto postando qualcosa che non riguarda la Malec, questa è una cosa incredibile, anche se Magnus c'è comunque *gioisce* :D
Giusto per spiegare questa OS, anche se sarebbe più una flashfic ma superava di poco le 500 parole, vorrei dire che mi è venuta in mente giusto stamattina insieme a altre storielle simili di cui non ve ne frega niente, e mi sono messa a scriverla mentre dovevo aspettare ahimè 40 minuti per una pozione su pottermore, che ho aperto giusto oggi per vedere i capitoli nuovi anche se ci sono da tanto e a che punto era la mia casa.
Ma questo non centra assolutamente niente, quindi andiamo avanti.
Anche se questa è una cretinata, mi farebbe molto piacere se lasciaste anche un piccolo commento,e niente, spero di avervi almeno fatto sorridere con questo Magnus che amo tantissimo *occhi a cuoricino*
Baci :3
Giada

   
 
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