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Autore: beautiful mind    15/08/2013    4 recensioni
Suo padre era stato rapito e Scott era andato via e Stiles si ritrova per la prima volta in vita sua completamente solo, però c'era ancora Derek.
Poi lo vide e se ne ricordò all'istante[...]«Derek?» Solo al coperto si era reso conto che le gocce di pioggia non erano le uniche ad inumidirgli il viso «...Derek?» ripeté con voce rotta e poco gli importava di apparire distrutto e a pezzi se l'Alpha avesse aperto gli occhi prorpio in quell'istante, ma non lo fece e Stiles lo chiamò ancora e di nuovo, e di nuovo ancora, senza ottenere risposta e una morsa d'acciaio gli attanagliò lo stomaco.
Sterek|SPOILER 3x10-3x11|pre-slash
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo:I blink and the world was gone.
Fandom: Teen Wolf
Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski.
Pairing: Sterek (Stiles/Derek.)
Raiting: verde
Capitolo: 1.
Warning;
Pre-slash, SPOILER!
Words:
1251
Note: Salve, allora questa OS viene fuori praticamente dal nulla e non mi convince nemmeno tanto visto che sto attraversando un periodo di blocco totale nei confronti della scrittura (ho tremila cose iniziate e mai finite e non volevo che anche questa si aggiungesse alla lista infinita di lavori incompiuti.)
Nulla, è una cosa uscita fuori di getto quindi molto probabilmente troverete errori o incongruenze (spero vivamente di no) quindi non esitate a segnalarli - se avessi riletto tre mila volte come di solito faccio, molto probabilmente avrei cancellato tutto e ciao ciao.
Il pairing è quello, IL pairing per eccellenza di Teen Wolf, perché andiamo!, è chiaro come il sole che tra quei due - Stiles e Derek si intende - c'è qualcosa ma visto che la terza stagione sta andando come sta andando (?) noi povere donnine dobbiamo accontentarci di poche briciole e lavorare di fantasia per avere un po' quei due insieme. Comunque si tratta di una pre-slash, un po' angst e un po' introspettiva, basata soprattutto sui pensieri e i sentimenti di Stiles che ha perso - momentaneamente si spera - il proprio adorato padre se non l'unico genitore rimastogli, ci sentiremo un po' tutti persi no a trovarci nella sua situazione?
Il titolo è rubacchiato dalla canzone and the world was gone, esattamente dall'ultima canzone che chiude le scene nella 3x10 che ho praticamente amato, la sto ascoltando no stop da una settimana!
Okay basta, 'ste note non finiscono più. Me ne vado a deprimermi perché niente Sterek e niente di niente. #disagiomodeon
Diclaimer: Nessuno mi appartiene e questo non è giusto, scrivo per il semplice piacere di farmi del male e farne a voi.




I blink and the world was gone.


You said you’d wait forever, but I blinked and the World was gone
You wade through the water, slowly your hands grow numb
I wish you felt me falling, I wish you’d watched over me
You said you’d wait forever, but I blink...
And the World was gone,



 

L'unico rumore che lo circondava era il gocciolare della pioggia, violenta e ghiacciata sull'asfalto, e il vento che fischiava forte e sferzava contro il suo corpo, facendo svolazzare impazzita la camicia zuppa e pesante a causa dell'acqua.
Niente piano B questa volta. Niente papà e niente Scott.
Nessun rumore. Sul tetto dell'ospedale immerso nel buio totale, spezzato ogni tanto da qualche fulmine furioso e accecante, Stiles se ne stava in silenzio, tenendo gli occhi fissi in un punto non ben definito dove un attimo prima si trovava il suo migliore amico. Era andato via, perché non era proprio riuscito a pensare ad un piano alternativo, perché non era arrivato in tempo a cogliere tutti i piccoli dettagli di quel grande quadro generale che erano le sparizioni e le morti o più precisamente i sacrifici, ed ora si trovava da solo e al freddo. Senza suo padre e senza il suo migliore amico e la notte sembrava più buia e i rumori più forti e il vento più freddo e tutto molto molto di più, amplificato a causa della mancanza di quelle che erano le persone più importanti per Stiles, le uniche due ancora rimaste e che aveva da sempre paura di perdere.
Quel bagaglio che era la solitudine – pesante, soffocante e gelido – e che si portava quasi da sempre dietro, da quando: la mamma è morta, e che ora si era aperto in tutta la sua devastante desolazione e lui era lì, solo.
Si passò distrattamente una mano tra i capelli, zuppi e appiccicati sulla sua fronte perché dannazione!, stava piovendo davvero tanto e lui non percepiva assolutamente nulla e a stento riuscì a mettere due passi di seguito, tremanti ed incerti, per lasciare quel posto, andarsene e scoprire che tutto quello non era assolutamente successo; avrebbe aperto la porta di casa e suo padre l'avrebbe salutato e lui si sarebbe sforzato di capire da quale parte dell'abitazione la voce provenisse e il giorno dopo avrebbe incontrato Scott a scuola e niente morti, niente Darach e niente branco di Alpha.
Scese con lentezza innaturale tutti i gradini che un attimo prima – o ore prima? Non sapeva dirlo – aveva percorso avendo la certezza di star camminando – perché non sentiva le proprie gambe o meglio, non si sentiva per niente – solo grazie al rumore di gomma bagnata delle proprie scarpe che rimbombava su tutte le pareti vuote e scure dell'ospedale.
Poi lo vide e se ne ricordò all'istante, e tutta la storiella del “non è successo assolutamente nulla” crollò non appena il suo sguardo accarezzò la figura immobile di Derek al centro dell'ascensore e in un batter d'occhio si ritrovò inginocchiato accanto a lui e quel freddo che si era impossessato di tutto se stesso un po' si riscaldò pensando che effettivamente, forse e solo lontanamente, non era così solo.
«Derek?» Solo al coperto si era reso conto che le gocce di pioggia non erano le uniche ad inumidirgli il viso «...Derek?» ripeté con voce rotta e poco gli importava di apparire distrutto e a pezzi se Alpha avesse aperto gli occhi proprio in quell'istante, ma non lo fece e Stiles lo chiamò ancora e di nuovo, e di nuovo ancora, senza ottenere risposta e una morsa d'acciaio gli attanagliò lo stomaco.
Fantastico.
La giornata più emozionante della sua vita visto e considerato che stava per rianimare un secondo Hale – dopo aver cercato di far tornare in vita la sorellina di casa – visto che neanche il ragazzo sembrava respirare e non lo faceva nemmeno Stiles dalla paura, dal terrore e dal timore e da tante altre cose, gli sembrava.
In uno scatto si inginocchiò ed eccolo il déjà vu: dita tremanti sul naso a stringerlo e labbra contro labbra e poi soffiare. Una, due, tre, quattro volte.
«Andiamo. Andiamo, forza!» smozzicò le parole tra i denti e ritornò di nuovo sulla bocca fredda ma morbida del lupo perché nemmeno un sospiro uscì fuori da quell'antro e soffiò di nuovo: Cinque, sei, sette. Ancora una volta e poi ritornò, anche se incosciente.
Gli occhi ancora serrati e la mente e il corpo spento e abbandonato lì al freddo. E Stiles voleva davvero tirare un sospiro di sollievo ma non c'era tempo, non avevano neanche un briciolo di fottutissimo tempo, e dovevano andare via. In quel preciso istante perché sapeva che la polizia sarebbe arrivata da un momento all'altro – e non suo padre come sempre, dannazione. Non suo padre – e l'ultima cosa che poteva giovare quella situazione incasinata era far trovare Derek lì.
Si accorse solo dopo aver sentito lo schiocco contro la guancia ruvida di barba del lupo di avergli mollato un ceffone, e dopo un altro ancora, con la speranza che almeno il dolore lo facesse rinsavire anche se la sua forza era nulla paragonata a quella dell'Alpha, che con sua grande gioia si sveglio di soprassalto bloccandogli a mezz'aria un pugno che avrebbe fatto male più a lui che all'altro; e in un momento diverso si sarebbe davvero divertito a prenderlo a pugni per vendicarsi di tutte le volte passate in cui il lupo era più che generoso nei confronti del ragazzo con tutta quella violenza gratuita. Avrebbe anche riso se si fosse trovato in un altro posto, forse avrebbe riso anche lì al freddo se non ci fossero state ancora le lacrime a rigargli il viso e a rotolare giù per le guance.
«Dov'è?» chiese Derek tenendo ancora stretto in una morsa d'acciaio il polso di Stiles.
Voleva dirgli che quella stronza che si era portato a letto non solo aveva ucciso parecchie persone, non solo aveva rapito suo padre ma ora anche la madre di Scott e come se questo non bastasse, quest'ultimo aveva deciso di andare via con il cattivone della situazione. Davvero eroico. Eroico e tremendamente da stupidi.
«E' scappata. Ha preso anche Melissa, la madre di Scott» rispose Stiles mettendo di fila queste poche parole a fatica.
Derek si rialzò e con un gesto fluido e per nulla sofferto – come se stesse prendendo una penna in pugno – trascinò al in piedi anche Stiles. Le gambe gli tremavano e non se ne era nemmeno accorto.
Voleva solo andare via.
«Scott?» domanda lecita.
«Possiamo solo... Possiamo andarcene? Ti spiegherò tutto» e l'avrebbe fatto solo non lì, non in quel posto, non con quell'odore di morte, dolore e abbandono che gli faceva storcere il naso.
«Stiles...» Era compassione quella nella voce dell'Alpha? E la mano che si era ancorata sulla propria spalla come a sorreggerlo?
Era così evidente il fatto che Stiles stesse andando a pezzi, in malora passo dopo passo e che stava perdendo tutto? Aveva perso tutto?
«Derek» disse Stiles con fermezza senza però sottrarsi alla presa dell'Alpha «Andiamo via.»
E non a casa, non ci sarebbe potuto tornare a casa perché anche lì avrebbe trovato quell'odore di dolore e abbandono tanto fastidiosa che ora se la portava dietro e non era più solo attribuibile all'ospedale e a quello che era successo lì, e nemmeno da Scott e neanche da Lydia. Non c'era più nessuno. Solo Stiles e quella mano, che non calma lo guidarono fuori da quel posto e con gentilezza lo fecero accomodare sul sedile anteriore della grande macchina di Derek.
Ci avrebbe pensato dopo alla propria Jeep, dopo a tutto quello che aveva lasciato e perso in quel luogo.
Ora voleva solo andare via e non era solo, non al momento.
«Mi dispiace» mormorò Derek e Stiles non rispose «ti porto via. Andiamo a casa.»




Altre note(?):
Davvero, segnalatemi tutti gli errori che 'sta cosa è uscita fuori super di getto (?)
Okay, basta. La smetto.
Solo, povero Stiles, povero Derek e poveri tutti. Smettetela di farci soffrire brutti bastardi.

   
 
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