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Autore: EchelonDammit    15/08/2013    1 recensioni
Questa storia non parla della solita ragazza che spicca fra le altre per il suo essere tutta acqua e sapone e per il suo essere diversamente estroversa dal resto delle echelon.Questa storia non ha nulla a che vedere con la Farrelleto,con lo Shomo e con altri tipi di coppia.Questa storia non parla di avventure percorse dai fratelli Leto.Questa storia non parla né di Vicki e né di Tomo.Questa storia non ha un unico protagonista.In questa storia non ci sono i protagonisti.In questa storia non c’è nulla,c’è sono solo tre piccoli bambini di sei anni.Beh,questi bambini non diventeranno mai echelon.Ma questi bambini salveranno la vita dei nostri idoli,”perché non tutti gli angeli che ci circondano hanno le ali”.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cari lettori,ho deciso di creare questa storia (la mia prima a capitoli) per scrivere qualcosa di nuovo rispetto alle FF con la solita ragazza diversada tutti di cui tutti sentiamo parlare(quella che alla fine va a letto con uno dei tre).Ho deciso di voler cambiare le cose ed aggiungere nuovi elementi ed inaspettati colpi di scena.Quasi magici (?).Se troverete il capitolo buono fatemi sapere e continuerò a scrivere,magari lasciando una piccola recensione.Spero che l'idea vi piacerà e quindi...buona lettura! C:










Quella serata faceva particolarmente caldo.Certo,era Agosto.Dopo il piccolo pre-tour i 30 Seconds To Mars erano tornati a Los Angeles e proprio lì si sarebbe tenuto l’ultimo concerto prima del grande tour mondiale.Sebbene fossero stanchi,non rinunciarono a rendere quel concerto indimenticabile,come sempre.E a metà della serata Jared salì in piedi sul lungo palco per cantare Do Or Die.Ai soli primi accordi partì un’enorme boato ricordante le urla assordanti delle lotte fra gladiatori avvenuto nell’antica Roma,in Italia.Gli occhi azzurri dell’uomo brillavano più che mai e con uno sguardo folgorante iniziò a scrutare prima l’esercito delle transenne e poi quello delle tribune.Proprio un impero,di cui lui sarebbe potuto definirsi l’imperatore,o meglio…il conquistatore.
“In the middle of night,when the angels scream…”:bastarono queste poche parole a scatenare un pianto catatonico sul volto segnato di ogni ragazzo e di ogni ragazza.Tutti sognavano con quella canzone,tutti si sentivano importanti.Tutti riuscivano a ricordare perché fossero ancora lì in piedi…perché fossero lì a sentire la voce dei propri idoli.Tutti ci riuscivano,ed il primo era proprio lui:Jared Leto.Una ragazza allungò la mano sudata e marchiata da una triade verso di lui,il quale la prese e la tirò sul palco.La ragazza pareva una statua,era immobile.Gli occhi fissi che stavano guardando la platea,enormi ed increduli.Un’altro ragazzo seguì le stesse orme della prima e così via una ventina di persone della prima fila si ritrovarono sul palco insieme:dimenandosi,piangendo,ridendo e guardandosi tra di loro pensando “io qui ci sono per davvero”.Shannon stava guardando la folla di persone che aveva davanti e quasi non riusciva più a vedere al di sotto del palco.Tomo si stava avvicinando a Jared per incitarlo a cantare più forte.Una ragazza corse da Tomo abbracciandolo da dietro.Per fortuna non perse l’equilibrio,mentre cinque o sei ragazze si avvinghiarono intorno alla vita del cantante.Due o tre ragazze rimasero davanti a Christine passive:facevano contrasto con la furia animale con il quale stava battendo i piatti Shannon.
La scena stava procedendo esattamente come in un normale concerto quando ad un certo punto,alle parole “WE DREAM OUTLOUD” comparve una bambina davanti a Jared,il quale fu felice di vederla e pensò subito “ehi,una piccola echelon” e sorrise fra sé e se.La bambina era immobile,quasi più ferma delle echelon che stavano guardando Shannon.Era alta 1,20 m ed era molto sottile di corporatura.Aveva delle gambine gracili e dei polsi non poco più grandi del diametro di una tazzina da caffè.La carnagione chiara che quasi lasciava intravedere il colore verdastro delle venature.La bambina aveva gli occhi scuri,quasi da non voler far distinguere la pupilla ebano dall’iride.I suoi capelli erano mossi,quasi ricci ed erano castano scuri.Portava una piccola salopette di Jeans e una maglietta gialla con la stampa di Pikachu sopra.Ai piedi portava delle deliziose mini Converse rosse,vecchie e scolorite.La bambina non assomigliava per niente al cantante,a parte per la carnagione chiara.
Jared guardò la bambina,il quale gli rivolse un sorriso timido mettendo le mani dietro la schiena e ciondolandosi mostrando i canini.Lui rivolse il microfono contro la sua bocca rosea e sottile e le chiese –piccola,qual è il tuo nome?- e la bambina le rispose –Candy-,con una vocina acuta e angelica.Jared guardò il pubblico e facendo girare la bambina si accucciò al suo fianco e le ripose il microfono dov’era per farle ripetere il suo nome.Il pubblico lo stava guardando con un aria sorpresa,senza riuscire a capire cosa stesse facendo.Con chi stava parlando?Perchè si era accucciato in quel modo?Stava parlando da solo?Jared era impazzito.
-Candy,avete sentito?Si chiama Candy?Candy,chi vorrai essere quando crescerai?
-Ma io non crescerò.
Jared rivolse uno sguardo gelido alla bambina la quale lo stava guardando con un dito in bocca umido di saliva e senza spiegarsi perché lui trovasse strano il fatto che lei non potesse crescere.
-Che vuol dire che non crescerai?Ah ho capito,allora tu sarai come noi! Un bell'applauso per la piccola echelon!
Jared era pazzo.Gli echelon credettero che stesse facendo loro uno scherzo,ma loro non vedevano e sentivano nulla.E tanto meno capivano perché avesse interrotto Do Or Die.La bambina molto timidamente afferrò per la bretella della canottiera Jared,il quale si girò di scatto e la trovò in lacrime.Sentì una scossa ghiacciata percorrergli le ossa,nonostante fosse Agosto.
-Ehi,piccola va tutto bene,ci sono io con te.E’ troppo forte la musica?
-Jared…(la bambina iniziò a piangere a dirotto e nemmeno questo nome riuscì a capire).
-Piccola,non piangere…dov’è la tua mamma?
-Lei è lassù. (la bambina si tolse il dito dalla bocca e indicò il cielo) Jared…
-Si?
-Stai attento,io non voglio che tu vada lassù dalla mamma.Perchè poi io non potrò vederti più e rimarrò solo con Joshwa e Simon.L’auto blu verrà a cercarti,tu dille che non vuoi…
Jared non riusciva a capire e così allungò una mano sulla guancia della piccola per rassicurarla e asciugarle le lacrime che le corrugavano il volto.
-Piccola ma cosa dici?Allora dimmi dov’è il tuo papà…
-Papà è con la mamma,sono insieme lassù…sono io che sto qui da sola…con Joshwa e Simon.
-E chi sono?
Jared distolse lo sguardo dalla bambina perché Tomo gli si era avvicinato e dargli una pacca,come per farlo riprendere.Aveva un’aria sconvolta e non riusciva a capire perché stesse parlando da solo.Jared amava scherzare e recitare,ma quella scena gli stava venendo davvero bene.
-Cosa c’è?
-Come cosa c’è?Jared stai parlando da mezz’ora da solo!Ecco cosa c’è!
Jared scoppiò a ridere e si girò verso Candy.Lei era sparita,la bambina non c’era più.Jared sentì un colpo al cuore e si girò verso Tomo riacquistando lucidità.Poi si voltò verso il pubblico muto che lo stava fissando.Guardò il cielo e riguardò nello stesso punto dove pochi secondi prima c’era la bambina.Fece finta di nulla e riprese a cantare di nuovo,chiedendosi chi fosse quella bambina e chiedendosi se non fosse impazzito davvero.
Finito il concerto Jared,Shannon e Tomo si ritirarono nel backstage e Jared si rovesciò addosso una bottiglietta di acqua fredda,poi gli si avvicinò il fratello.
-Cosa stavi combinando?
-Quando?
-Sul palco.
-Ma tu non l’hi vista?
-Ma chi Jared! Chi!
-La bambina che era sul palco con me,Shannon!
-Ok.Ho capito,sei in vena di scherzi.Me ne vado,ciao.
Jared continuava a non capire e a bagnarsi la faccia.Perchè aveva visto solo lui quella bambina?Che cosa voleva intendere menzionando l’auto blu?Jared stava impazzendo?
  
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