Quel giorno era stato speciale.

Cooper aveva fatto fare alla sua fidanzata una caccia al tesoro molto speciale,

in giro per la città di New York.

Era partito dalla caffetteria dove Lisa andava a prendere il suo cappuccino giornaliero, poi l'aveva mandata nei suoi posti preferiti.

La ragazza l'aveva scoperto a maggio. Era venuta a New York per trovare il fratellino del suo fidanzato Blaine che recitava nel musical di Rent. Adorava la sua miscela, poi aveva un debole per il barista.

Il ragazzo si chiamava Kurt, era il fidanzato del fratello di Blaine.

Adorava il suo caffè quanto la sua compagnia.

Erano così simili, e visto che entrambi avevano conquistato i cuori degli Anderson erano ancora più vicini.

Il ragazzo portava con se sempre un braccialetto, era il regalo di Blaine per il suo compleanno.

Era anche il simbolo del loro amore, non lo toglieva mai.

Lui non c'era, oltre al caffè gli dettero anche un messaggio, con quello iniziò il gioco.

Andò alla mostra di Kandinsky, poi in carrozza a Central Park, salì sull'Empire State Building, ha continuato in giro a fare Shopping e dopo aver avuto uno splendido mazzo di rose era a cena in uno splendido hotel.

Lì il suo uomo gli aveva chiesto di sposarlo.

No perché era incinta e quindi si sentiva incastrato... NO... Lui voleva solo lei.

Avevano festeggiato Blaine e Kurt e i loro amici.

Un gruppo molto particolare lo doveva ammettere, erano un vulcano pieni di idee, ma lei li amava alla follia.

Ora erano nella suite che Cooper aveva prenotato per quella notte per la loro intimità.

Si erano amati, come l'avevano fatto la prima volta.

Alla fine si era abbracciati e si tennero stretti.

“Allora signora Anderson com'è stata la giornata?”

“Perfetta signor Anderson, è stata come un sogno- la ragazza si accoccolo di più all'uomo e gli disse i suoi dubbi.- pensavo ti fossi stancata di me.”

“Baby... Guardami come puoi pensarlo. Io non mi stancherò mai di te. Scusami avrei dovuto parlarti ma ero confuso. Soprattutto sulla questione del bambino.”

“Che cosa ti ha fatto cambiare idea.”

“Blaine... Sono andato da lui lunedì. Abbiamo parlato e gli ho confidato le mie paure. Mi ha detto che sarei stato un buon padre, e ci sarebbe stato lui ad aiutarmi.”

“Hai un fratello fantastico. Dovresti esserne fiero.”

“Lo sono. Lo sono sempre stato.”

“Lo so... Sai, stavo pensando a quando ci siamo conosciuti. Te lo ricordi?”

“Certo, mi hai fatto girare come un matto per un mese. Mi hai lasciato un biglietto con una frase e le iniziali del tuo nome.”

Un anno prima...... a Los Angeles......

Dentro alla sala ristoro di un ospedale c'erano cinque medici che stavano parlando animatamente.

“Allora Cooper ce l'hai fatta questa volta?” chiese un uomo biondo.

“Ma sai, lei non era molto disponibile....” disse il moro.

Gli altri dottori lo guardavano con felicità finché dalla giacca tirò fuori un perizoma con sopra una firma.

Il giovane iniziò a ridere.

Gli amici rimasero a bocca aperta.

“E' ora di pagare, avete perso come sempre.”

Il gruppo tirò fuori 1000 dollari in contanti.

“Ma come-provo a parlare uno- Aveva detto di voler andar a letto presto.”

“Ed infatti io ce l'ho portata. Erano le 10... No aspetta erano le 11 quando l'ho messa sul letto.” disse il moro soddisfatto.

“Possibile che cadano tutti ai tuoi piedi.”

“Che volete farci. Sarà il fascino del vincente.”

“No della modestia?” Lo prese in giro un altro.

Il gruppo di uomini iniziarono a ridere finché sentirono una voce.

“Ehm.... La pausa sarebbe finita e i pazienti vi aspettano.”

“Ci scusi capo sala Grey. Non c'eravamo accorti dell'ora.”

“Ho visto... Signori a lavoro.”

I dottori si avviarono nei loro settori, ma la capo infermiera bloccò Cooper.

“Lo so che lei gli piace giocare da single, ma sta esagerando.”

“Io?” fece la sua espressione angelica.

“E' conosciuto per le sue conquiste sia tra il personale che tra le pazienti.”

“No, sono solo un tipo molto espansivo. Mi piace fare amicizia.”

“Con il genere femminile?” La guardò scettico la donna.

“Magari mi fanno sentire più a mio agio.” Cercò di giustificarsi.

“Lei è un bravo medico, non ho niente da dire. Ma quando si parla d'amore il suo cervello si ferma nei pantaloni. C'è altro oltre al sesso. Spero che i suoi glielo abbia detto.”

“Ci hanno provato ma non hanno finito il discorso.”

“Non voglio che si rovini l'armonia a causa della sua.... espansività. Spero tanto che troverà qualcuno che gli dia la vostra stessa medicina.”

La donna si allontanò, Cooper rimase lì che sorrideva.

Lui non credeva nell'amore, non era per lui.

Non era come il suo fratellino che aspettava il principe azzurro, lui era realista.

Lisa era una giovane insegnante, passava molto tempo con le colleghe e la sua compagna di stanza Miky.

Quella sera Miky era libera e avevano deciso di uscire insieme.

Andarono a bere nel pub dove lavorava.

Il posto era molto trendì, potevi fare molti incontri interessanti.

Miky stava cercando un po' di compagnia per se e per l'amica, era da diversi mesi che non usciva con nessuno.

Lei era una sognatrice cercava il grande amore, aveva avuto qualche storia, ma

non aveva mai sentito le farfalle nello stomaco.

Negli ultimi mesi aveva messo il lavoro prima di tutto.

Stavano parlando animatamente.

Erano state abbordate un paio di volte ma Lisa aveva rifiutato tutte le avancé.

Ad un centro punto dalla porta entrò un giovane uomo.

Era alto, aveva i capelli neri e splendidi occhi azzurri.

Era bellissimo.

La ragazza sentì mancargli il respiro, poteva esistere un ragazzo tanto bello?

Purtroppo quel dio sceso in terra non era da solo, era con una biondina molto carina. Certo aveva un vestito microscopico, magari l'aveva rubato ad una bambina di 5 anni.

Non lascia niente all'immaginazione.

L'uomo alzò gli occhi e incrociò il suo sguardo.

Quello sguardo sembrò durare un'eternità.

La bionda richiamò l'uomo.

Miky la risvegliò.

“Lisa.... Lisa.... Hei tesoro sveglia..”

“Si... mi hai chiamato?”

“Si è da un po' che ti chiamo ma tu eri impegnata a fissare qualcuno e non ti posso dare torto è davvero un bel pezzo di manzo.”

“Oh mio dio è bellissimo, non riesco a non guardarlo, peccato che è già fidanzato.”

“Non credo che sia la sua fidanzata, e tu dovresti lasciarlo stare.”

“Perché?”

“Lo conosco, è un playboy da strapazzo, ogni volta lo vedo sempre con una donna diversa. Tu sei una sognatrice, cerchi l'amore, invece il suo scopo sarebbe solo di entrarti nelle mutandine.”

“Dai mi piace è un bel ragazzo mica ho detto che lo voglio sposare.”

“Si, come no...” la prese in giro l'amica.

Cooper era appena uscito dal lavoro e aveva deciso di andare a fare qualche acquisto.

Mentre stava facendo un giro nel settore abbigliamento aveva visto una bella biondina che stava scegliendo tra due costumi da bagno, entrambi microscopici.

“Mi scusi che ne pensa di questo?” chiese alla commessa.

Il ragazzo prese la palla al balzo.

“Vuole un parare disinteressato?”

La ragazza vedendo l'uomo fece un gran sorriso. “Certo che ne pensa?”

“Starebbe una favola con quello blu. Mi chiamo Cooper Anderson.”

“Piacere, io sono Jennifer Stone. Che cosa fa nella vita signor Anderson.”

“Per favore chiamami Cooper, sono un medico... e lei?”

“Faccio la modella di biancheria intima. Whao... un dottore, chissà quante storie avrai da raccontare.”

“Se vuoi possiamo parlarne stasera, immagino quante cose avremo da dirci.”disse il ragazzo con la sua voce suadente e il suo splendido sguardo.

“Va benissimo, a stasera.”

Si scambiarono i numeri, e si dettero appuntamento ad un posto preciso.

Erano le 10 e Cooper stava aspettando la sua accompagnatrice, finché non la vide arrivare.

Aveva un vestitino microscopico, una splendida visione, soprattutto quando gliela avrebbe tolto.

Lui era vestito casual.

La ragazza aveva deciso di andare un pub, era molto in voga in quel periodo, il ragazzo accettò senza problemi, c'era già stato un paio di volte.

Il posto era molto bello, c'erano dei tavoli tondi con delle poltroncine intorno.

La musica di sottofondo era davvero bella.

Appena entrato Cooper con lo sguardo stava scrutando il locale finché non vide

qualcosa di inaspettato.

C'era una ragazza bellissima, aveva dei capelli neri e occhi scuri.

La sua pelle era bianca.

Aveva dei jeans e una camicetta, era un sogno, non riusciva a toglierli gli occhi di dosso finché...

“Cooper... Cooper... Hei... mi stai ascoltando?”

“Si? Che c'è?”

“Dove vuoi sederti?” chiese la bionda

“Va bene lì.”

Il ragazzo in un posto dove poteva osservare la bella sconosciuta.

I due ragazzi non riuscivano a non guadarsi.

Jennifer aveva iniziato a parlare del suo lavoro ma il ragazzo non la stava ascoltando.

Quando arrivo il cameriere con le loro ordinazioni, Cooper chiese di mandare un altro drink alla ragazza misteriosa.

Lisa stava ridendo quando il cameriere arrivò con una birra.

La ragazza chiese sconcertata. “Ma io non l'ho ordinata.”

“Infatti glielo manda quel signore.”

Cooper gli fece un segno, ma lei si girò e disse “Non la voglio riportala indietro.”

“Che succede?”chiese l'amica.

“Il nostro amico mi ha mandato da bere”

“Oh mio dio... Ma è in compagnia. E' veramente un porco”

“Forse vuole un rapporto a tre ma ha sbagliato indirizzo.”

Il cameriere aspettò che la ragazza si allontanasse e portò la birra a Cooper dicendo che aveva rifiutato.

Il ragazzo la guardò.

Provò a cercare di prendere informazioni su di lei ma il cameriere non gli disse niente.

Miky era andata da lui e l'aveva minacciato di morte se aveva spifferato qualcosa, e lui aveva mantenuto il segreto.

Cooper visto al sua reticenza l'aveva reclutato per mandargli dei messaggi.

Il primo messaggio che mandò:

Sai che sei bellissima

mi dici come ti chiami?

Lisa lesse il messaggio, e lo strappò. Cooper continuò con un altro biglietto.

Esci con me?

Scegli tu il giorno.

Fece la stessa fine del primo.

Ti prego rispondimi..

Mi spezzi il cuore così.

Non lo lesse ma lo buttò via.

Cooper continuò a scrivere anche quando la sua ragazza arrivò al tavolo.

Passava di nascosto i bigliettini con una banconota da 20 dollari al cameriere, ma non ottenne risposta.

Era passata un'ora ma niente. Non l'aveva abbordata.

C'era stato un momento in cui Jennifer si era allontanata per salutare degli amici e Miky era andata in bagno.

Come un falco si avvicinò alla sconosciuta.

“Ciao.” fece.

“Ciao.”

“Posso sedermi un attimo?”

“Un minuto perché è occupato.”

“Sai è tutta la sera che ci osserviamo. Il destino che vuole che noi usciamo perché deluderlo.”

“Ed io dovrei uscire con uno di cui non conosco il nome.”

“Non è più eccitante in questo modo? Il mistero.”

“Forse, ma non fa per me, ora ti puoi alzare? Sta ritornando la mia amica.”

“Hei... Ken sgomma dal mio posto ed in fretta.” disse Miky guardandolo.

“Ken?”

“Si visto che eri con Barbie, mi sembrava appropriato. Comunque è tardi, forza andiamo.”

Lisa non se lo fece ripetere due volte prese le sue cose e se ne andò con l'amica.

Mentre camminavo sentirono qualcuno gridare.

“Hei! Bella sconosciuta come posso fare per avere la tua attenzione.”

La ragazza sbottò. “Io non sono un trofeo di caccia, io cerco un uomo che voglia solo me. E quello non sei tu.”

“E se lo fossi? Lo posso diventare.- lui si avvicinò a lei e gli sussurrò- Dammi una possibilità.”

“Aspetta un minuto.” corse dentro e dopo pochi minuti uscì.

“Ti ho lasciato qualcosa dentro. Allora ciao.”

Lisa prese l'amica sottobraccio e scappò via.

Cooper corse dentro e ricevette un biglietto.

Il mio nome inizia per L.

se mi vuoi vieni a cercarmi.

Tosta la bambina, nessuna donna l'aveva mai rifiutato.

Sarà divertente.

All'inizio la prese come gioco, ma più che passava il tempo più pensava a lei.

Per la prima volta nella sua vita si era innamorato.

Il mese successivo la cercò come un matto, non uscì con nessuna. Pensava solo a lei, finché non riuscì a trovarla.

Un mattina Lisa era nella sua caffetteria preferita e si stava godendo il suo cappuccino, quando sentì una voce.

“Buongiorno signorina Lisa Hardison.”

Rimase a bocca aperta, il ragazzo del pub.

“Io.. che ci fai qui.”

“Sono qui per te, mi hai chiesto di cercarti ed eccomi qua. Comunque sono Cooper Anderson.”

“Molto piacere Cooper.”

“Lo sai che la tua amica barista mi fatto girare a vuoto una decina di volte, ma alla fine mi ha detto la verità.”

“Scusala ma ama proteggermi. E che ti ha detto di me?”

“Che hai 23 anni, insegni ad una scuola elementare, ti piacciono le cose romantiche e impazzisci per lo shopping.”

“Whao quante cose e tu chi sei?”

“Io sono un medico, ho 27 anni, adoro la musica. Mi piace cantare e suonare.”

“Davvero che cosa?”

“Il pianoforte, il violino e la chitarra.”

“Davvero?” rimase sorpresa la ragazza.

“Si, a casa mia ce la caviamo con gli strumenti.”

“Perché sei un medico?”

“Mio padre lo è, lui ha fatto in modo che seguissi le sue orme. Ha tentato anche con mio fratello ma lui si è ribellato. Lui è entrato alla Nyada di New York per diventare un attore di teatro.”

“Hai un fratello? Che bello, io sono figlia unica.”

“Io l'adoro ma non abbiamo un bel rapporto.”

“Come mai?”

“E' colpa mia, per un periodo sono stato geloso di lui, per il suo coraggio di come affronta la vita. E quando mi sono accorto che ero un'idiota ad esserlo, lui si è allontanato.”

“Un giorno avrai un'occasione, non lo sprecare.”

Il ragazzo la guardò sorpreso.

“Come lo sai?”

“Se te la do io, sono certa che succederà ance con lui.”

“Allora usciamo insieme?”

“Ti concedo una cena, vediamo come và.”

“Non vedo l'ora.”

I due ragazzi parlarono per diverso tempo, sembrava che si conoscessero da sempre.

Erano usciti diverse volte, poi si erano messe insieme, con grande stupore dei loro amici.

Nessuno pensava che Cooper avrebbe trovato una ragazza che riusciva tenergli testa ed invece....

Era passato un anno, una nuova città, dei nuovi lavori.. una nuova vita ma stavano insieme, niente l'avrebbe colpiti.

N/A:

Buon ferragosto a tutti.

Dopo l'ultimo capitolo ho pensato di raccontare la storia di Lisa e Cooper, spero che vi piaccia.