Contavo le perle di una collana.
Le contavo ed erano tutte uguali.
Più le contavo, più mi sembravano uguali.
Sempre più uguali, alle spalle un predecessore sempre più vicino a quella che si presentava in successione.
Un po' come questi giorni.
Questi giorni frenetici e silenti,
sterili di passioni e rigettanti parole vuote
sempre più roboanti
sempre più tronfi di bugie di sorrisi
[perchè una bugia col sorriso
non è poi così cattiva]
rideva:
“ Ah ah!”
pragmatico:
“ Come può essere
disincantato:
“ un giorno più o meno uguale ad un altro?!”
seria:
sognatrice:
“ Si vede che
non hai mai contato le perle di una collana”
Note dell'autrice: Il personaggio-spalla non è nessuno in particolare...
Grazie a chiunque abbia letto la mia piccola nonsense!