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Autore: Manu_Green8    16/08/2013    0 recensioni
Quando una nuova ragazza arriverà al liceo Dolce Amoris, la vita di alcuni studenti cambierà, in meglio o in peggio, per una nuova storia da scoprire...
Riuscirà la nostra protagonista a superare il passato e a integrarsi nella nuova scuola?
Leggere per sapere. E' la mia prima fan fiction, spero vi piaccia. Buona lettura :)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il quarto anno scolastico era iniziato e finito velocemente. Tra compiti, corsi extracurricolari e ovviamente Castiel le giornate passavano veloci.
Per il nostro anniversario Castiel era stato davvero romantico e mi aveva portata a cena fuori in un ristorante molto raffinato. Mi aveva anche regalato dei fiori e a fine serata mi aveva cantato una sua canzone, scritta per me. Sapevo che era faticoso per lui scrivere canzoni e immaginavo quanto tempo avesse passato a scriverla.
Io invece, avevo fatto per lui un album pieno delle nostre foto. Io amavo fare foto con Castiel e durante l’anno ne avevamo fatte, anzi, ne avevo fatte moltissime. Scelsi le più belle e aggiunsi all’album vari biglietti: quelli dell’aereo per Long Beach, alcuni più importanti del cinema e quelli dei concerti. Durante le vacanze natalizie o durante i weekend infatti avevamo assistito a diversi concerti, tra cui quello dei Linking Park.
Il regalo piacque molto a Castiel e alla fine completammo la serata a casa sua. Ciò che successe dopo, oltre alla canzone, ve lo lascio immaginare.
Bene, anche il quinto anno passò abbastanza velocemente. Ormai io e Castiel ci conoscevamo alla perfezione ed era bello avere accanto una persona come lui, con cui poter affrontare tutto.

Alla fine dell’anno ci sarebbero stati gli esami e Castiel era molto agitato. Dovetti aiutarlo in diverse materie, ma alla fine andammo alla grande entrambi. L’unica differenza con gli altri anni era che il nostro gruppo di amici si era allargato. Oltre alle solite coppie, si erano aggiunti a noi Violet e Armin, che adesso stavano insieme, e Alexy, il fratello di Armin, e Kim, si aggregavano spesso a noi.  
Verso la fine dell’anno io e Castiel avevamo parlato più volte del college. Castiel voleva frequentare il San Francisco Conservatory of Music, mentre io volevo studiare legge. Scelsi anche io un college a San Francisco: University of California, così che potessi stare con Castiel. Avevamo deciso di prendere in affitto un appartamento in città. In questo modo avremmo potuto vivere insieme e andare in college diversi.
L’unica cosa di cui mi rattristavo era che io amavo Stanford. Avevo sempre voluto frequentare quel college, ma adesso pensavo che ciò che avevo deciso con Cass fosse la cosa migliore. Il mio ragazzo non conosceva questo mio desiderio ed era meglio così.
Allora, le lettere erano state spedite e noi non potevamo fare altro che aspettare la risposta.
Io comunque avevo continuato a pensare a Stanford e pochi giorni dopo aver spedito la prima lettera decisi di spedirne un’altra. Volevo sapere. Almeno, se non mi avessero presa mi sarei sentita meglio. Se al contrario mi avessero presa, sarei andata ugualmente con Castiel.
Lo so, non aveva molto senso, ma la lettera era ormai stata spedita.
I nostri amici avevano scelto college differenti dai nostri. Rosalya aveva scelto insieme a Leigh il college delle Belle Arti in Arizona. Leigh, essendo un anno più grande della ragazza, aveva deciso di lavorare al negozio, per aspettarla e poter frequentare insieme il college. Lys e Iris, invece avevano scelto la Columbia University.

Ero distesa sul divano, a casa, quando un pomeriggio si sentì alla porta la scampanellata di Castiel.
Aprii la porta: << Ooh, piccola. È arrivata! >> disse tenendo in mano un foglio e sollevandomi da terra, contento.
Io risi: << Suppongo che ti abbiano accettato, amore >> dissi.
Lui mi lasciò ed entrammo in casa. Mi fece un sorrisone.
<< Oh, tesoro, sei il migliore! >> dissi abbracciandolo e baciandolo.
Quando ci staccammo disse: << E’ arrivata qualche ora fa. Tu ancora niente? >>.
Scossi la testa in senso di diniego. << Nulla >> risposi.
<< Andrà benissimo. Vedrai >> mi rassicurò.
Qualche giorno dopo, controllai la posta, come ogni mattina. Erano lì. Entrambe. Le presi e corsi dentro casa.
Aprii quella di San Francisco. Mi avevano accettata. Sorrisi soddisfatta, immaginando già la mia vita con Castiel.
Poi presi in mano l’altra. Il logo di Stanford era in bella mostra. Deglutii e l’aprii.
Iniziai a leggere. “Siamo lieti di annunciarle che è stata ammessa al nostro college”. Questa fu l’unica frase che mi ronzò in testa per tutto il giorno. Misi la lettera in mezzo al mio quaderno. Poi chiamai Iris e le raccontai tutto.
<< Kay, non glielo hai detto? >> mi chiese.
Sospirai: << No. E non deve saperlo. Tienilo per te, Iris. Ho deciso. Andrò con Castiel a San Francisco >>.
<< Kay, ma… >>
<< Niente ma. Non posso deluderlo >> risposi secca.
<< Questo non sarebbe deluderlo, lo sai >>.
Sospirai. << Devo andare, Iris. Stanno bussando. Sarà Castiel. Gli aveva mandato un messaggio >>.
<< D’accordo. Kay, diglielo! >> disse.
<< Ci penserò >> dissi, riattaccando.
Andai ad aprire. << Allora? >> mi chiese Castiel emozionato.
Sorrisi. << Sono stata accettata >> dissi con entusiasmo.
Lui sorrise. << Lo sapevo! >> disse prendendomi in braccio. << Ti avrebbero presa dovunque. Hai i voti migliori che abbia mai visto >> mi disse orgoglioso.
<< Non esagerare >> dissi baciandolo.
Passammo il pomeriggio insieme, ma non nominai Stanford neanche una volta. Quella lettera doveva restare lì, nel mio quaderno.

Pov Castiel
Ero in casa con Lysandre. Stavamo parlando dei college. Anche lui e Iris avrebbero condiviso un appartamento. Le loro proposte erano state accettate, come le nostre.
Andai a prendere la mia lettera di sopra, per farla vedere a Lys e mi imbattei nel quaderno di Kaylie. Probabilmente lo aveva dimenticato la sera scorsa, quando aveva dormito da me.
Una foglio usciva leggermente dal quaderno. Lo aprii per metterlo a posto. Quando ebbi il foglio davanti rimasi sorpreso. Era una lettera, con il logo di Stanford. Perché Kaylie non me aveva parlato? La aprii e lessi. Era stata accettata.
Scesi di sotto con questa lettera. << Che cos’è? >> mi chiese Lys prendendola.
<< E’ di Kaylie. Perché non mi ha detto di Stanford? Ha mandato la lettera ed è stata accettata. Io non capisco >> dissi.
Lui mi guardò accigliato: << Non lo so. Dovresti parlarne con lei, Cass.  Ci sarà una spiegazione >> disse Lys.
Io annuii e mi sedetti, angosciato.

Pov Kaylie
Quella sera aveva messo sottospora la camera. Stavo cercando il mio quaderno, ma non era da nessuna parte. Probabilmente lo avevo dimenticato da Castiel. Cavolo, speravo solo che non lo avesse aperto. Sarei andata a riprendermelo al più presto.
Qualcuno bussò alla porta e andai ad aprire. Castiel aveva in mano il mio quaderno. <> disse con tono duro.
<< Oh, grazie, lo stavo cercando. Vieni, entra >> dissi.
Lui scosse la testa: << No, torno a casa >> disse con lo stesso tono.
<< Cass, che succede? >> chiesi.
Lui esplose: << Dovresti dirmelo tu, no? >> disse, deluso.
<< Cosa… Io… L’hai letta, vero? >> chiesi, sospirando.
<< Credevi che non me ne sarei accorto? Perché non me l’hai detto? >> disse. Stranamente non stava urlando. Ogni volta che litigavamo, alzavamo la voce, ma non stavolta.
<< Perché non voglio andarci. Verrò con te >> dissi.
Lui si accigliò: << Io non capisco. Perché l’hai mandata? Tu vuoi andarci >> constatò.
Intanto era entrato in casa. << Mi è sempre piaciuta Stanford. Ma io amo te, Cass. Voglio venire con te a San Francisco >> dissi.
Lui scosse la testa: << Io non voglio rovinare i tuoi sogni, lo capisci? >> mi disse prendendomi le mani tra le sue.
<< Non li stai rovinando. Tu ne fai parte >>.
<< Ma anche Stanford. Non voglio che abbandoni per me. Stanford è uno dei college migliori. Anche io ti amo, Kay. Ma non puoi rinunciare per me >> disse secco.
<< Sono io che devo scegliere. E l’ho già fatto >> affermai.
<< Non è vero. Altrimenti non avresti mandato quella lettera! >> urlò.
Io sospirai: << D’accordo. Cosa hai intenzione di fare adesso? >>.
<< Non cosa ho intenzione di fare io, ma tu, Kay… Vuoi andare a Stanford? >>
Sospirai di nuovo.
<< Io… non lo so >> dissi.
Lui mi guardò e si avvicinò a me. Mi ritrovai tra le sue braccia.
<< Non pensare a me. Ci vuoi andare? >> mi chiese.
Annuii piano. Lui mi sorrise.
<< Perché me lo hai nascosto? Non ti avrei mai vietato di andarci, lo sai >>.
<< Lo so. Ed  è proprio per questo che non te l’ho detto. Mi dispiace >> risposi.
Lui scosse la testa.
<< Troveremo una soluzione. Kay, Stanford è a soli 50 minuti da San Francisco >>.
<< Sì, ma non potremmo prendere un appartamento >>.
<< Lo so, mi dispiace. Ma, tesoro, potremo trascorrere tutti i weekend insieme e ci potremo sentire ogni giorno. Poi, piccola, avremo molto altro tempo per stare insieme e per… vivere insieme >> mi disse.
Io sorrisi. << Sei sicuro? >> chiesi.
<< Sicurissimo >>.
<< Ma io non so se riuscirò a stare così lontano da te >> dissi.
<< Così lontano? Piccola, se avrai bisogno di me basta che mi chiami. E io verrò subito da te. Beh, non proprio subito, ma in 50 minuti >> disse sorridendo.
Io risi. << D’accordo. Cass, grazie >> dissi.
Mi sorrise: << Non nascondermi nulla, va bene? Per qualsiasi cosa basta che ne parli con me >>.
Io annuii.
<< Così diventeremo una delle coppie più famose del mondo. Castiel, grande musicista e Kaylie, miglior avvocato in circolazione >> disse con gli occhi che gli brillavano.
Io risi. << Ti amo >> gli dissi.
<< Anche io ti amo, piccola >> disse baciandomi.                                                             

Un mese dopo eravamo già in partenza. Castiel aveva deciso di accompagnarmi a Stanford e poi sarebbe andato a San Francisco. Avevo preso un piccolo appartamento con altri due ragazzi del college. Una di loro la conoscevo già: stranamente era Kim. Anche lei aveva deciso di venire in questo college. L’altro ragazzo invece si chiamava Jade. Era un ragazzo un po’ strano, ma simpatico. A Castiel non andava molto a genio, ma soltanto perché doveva stare in casa con me. Rimase un giorno e mi aiutò a sistemarmi. Poi ci salutammo, con la promessa che ci saremmo sentiti ogni giorno. Quando Castiel se ne andò mi sentii più vuota. Comunque ero felice di iniziare questa nuova avventura.
Al college riuscivo a mantenermi grazie a mio padre. Aveva messo da parte dei soldi per il college mio e di mio fratello. Una parte di quella di Danny era finita per le cure della mamma, mentre l’altra parte in mezzo ai risparmi per me.
Passavo le giornate praticamente a studiare e di tanto in tanto Kim mi portava a qualche festa. Incontrai molti nuovi ragazzi alle lezioni, tra cui Kentin, un ragazzo che mi aveva chiesto aiuto spesso. Non credo che lo studio era la sua unica ragione. Comunque io avevo sempre Castiel, che ogni venerdì sera veniva da me e passavamo il weekend insieme. Anche lui era molto impegnato con lo studio. In realtà non lo avevo mai visto impegnarsi tanto e questo mi rendeva felice. Una volta mi portò al Conservatorio e mi spiegò come lavoravano. Era davvero affascinante studiare con tutti quegli strumenti e soprattutto questo rendeva felice Castiel.

Di tanto in tanto mi sentivo con Lysandre e Iris. Lys al contrario di Castiel aveva abbandonato la musica per dedicarsi ai suoi studi di psicologia. Iris invece stava studiando per ingegneria ambientale.
Gli anni al college non furono così spiacevoli, nonostante la lontananza con Castiel fosse davvero pesante.
Alla fine io riuscii a laurearmi come avvocato, mentre Castiel entrò nell’ambiente della musica, come cantante- ebbene sì, la sua voce era diventata splendida- e specializzato in chitarra.
La cosa positiva della fine del college dopotutto era ricongiungermi con Castiel, anche se l’unica differenza era che adesso, avevamo 22 anni e stavamo definitivamente entrando nella dura vita degli adulti e del lavoro.
 

 

Angolo dell'autrice: Ciao a tutti!! :) diciamo che sono quasi, praticamente, alla fine. Essendo un mio lavoro estivo in questi ultimi capitoli sono andata un po' di fretta.. Aggiornerò presto con l'ultimo capitolo..
Bye bye

 
  
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